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Lettera pubblicata il 14 Ottobre 2010. L'autore, aleheavygrinder, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sat smetti questa posizione, smetti con quei pensieri e taglia del tutto, forse non hai ancora afferrato che sei tu quello valoroso che da questa storia ne esce bene ma soprattutto sano. 5 mesi sono un tempo utile per diventare degli ottimi podisti. Da adesso corri altrove e non verso di lei. Basta. Ragazzi, vi dico a tutti: prendete posizione e siate duri. Su queste pagine vogliamo incitare le vostre reazioni e godere dei vostri trionfi, non è un rifugio in cui arrivare storditi e restare storditi, perché non aiuta voi e non aiuta gli altri che stanno come voi o peggio e vorrebbero fiamme e luci e colori. Se non agite però e continuate a dare retta a dei degenerati, è logico che non ne uscite. Sentite, non parlo facile, ci son passato nell’inferno e me ne bado dal descrivervi quel che ho vissuto e i danni gravi che mi ha fatto perché ce ne sarebbe di merda da tirare fuori e di cattiveria e pazzia, ma il dato che conta è il “poi”, l’altra parte dell’inferno e la dignità con la quale la si percorre. Me ne sono fatto beffe di quel che è venuto dopo che ho tagliato con lei, ho ignorato lei e il mondo illusorio a cui mi aveva soggiogato, e i risultati li ho ottenuti. Si deve essere disposti a recidere qualcosa, anche a costo di perdere una parte della propria vita. Ma non sono superman, sono solo un ragazzo che leggeva nei forum e si incazzava a leggere i commenti di gente per bene ferita come voi e come lo ero anche io. La soluzione era così semplice. Mi sono incazzato non per me ma per gli altri, come sto continuando a fare nella mia vita privata di adesso. Io lì ho deciso che ne potevo uscire, non volevo restare impantanato in un dolore che mi aveva causato ingiustamente una subnornmale. Rileggete i vostri stessi commenti e guardate cosa diavolo vi hanno fatto e fin dove state assecondando la loro brama di tenervi in quel modo. Forza e tagliate del tutto e dategli solo silenzio.
Sat nn puoi pensare certe cose x colpa di una stronza. Ma ti rendi conto che la viya è unica? Se hai grossi problemi, sevondo me dovresti farti aiutare da qualche specialista, nn saresti ne il primo ne l’ultimo. Ma tu ppenss…se llei nn ti vuole mica puoi obbligarla…ne troverai un’altra che sará quella giusta. Se ne sto uscendo io…che sono solo ,senza nessuno,ce la farai pure te,ne sono sicuro e magari tra un anno penserai a queste frasi e ci riderai su…ricorda la vita è unica,ed un dono troppo grande per rifiutarlo…cavolo sei pure giovane…smontala da quel cazz di piedistallo!
@Basta. Ragazzi, vi dico a tutti: prendete posizione e siate duri. Su queste pagine vogliamo incitare le vostre reazioni e godere dei vostri trionfi, non è un rifugio in cui arrivare storditi e restare storditi, perché non aiuta voi e non aiuta gli altri che stanno come voi o peggio e vorrebbero fiamme e luci e colori.
Sono d’accordissimo con te ale questo forum non è un rifugio ma una palestra di vita e di sano confronto.Non si va all’anonima alcolisti con la bottiglia in tasca. La vita è una cosa meravigliosa e unica perciò dobbiamo fare tesoro di ogni secondo che viviamo. Io non rinnego il tempo che ho perso a pensare alla mia ex perchè mi è servito per crescere. Ma ci sono dei tempi tecnici per uscire dal tunnel degli ex oltre i quali si cade nel vittimismo e nella auto commiserazione.
Siamo noi i padroni assoluti della nostra mente percò possiamo anche decidere di allenarla a pensare ad altro e non ai cadavere ormai putrefatti di amori morti e sepolti. Perciò dico a tutti forza e coraggio la strada è in salita ma la gioia di arrivare in cima è impagabile!!!
sat
ricordati che la vita è una sola, poi non ti saranno concessi ripensamenti. hai l’occasione di guardarti dentro, di metterti alla prova.. perche vuoi rinunciare? non ci credo che tu voglia smettere di vivere per una donna. so quanto si soffre, ma la vita è qualcosa di piu grande. per le feste la solitudine si sente in modo maggiore ma come ti stiamo vicini noi del forum, penso che tu abbia anche l’appoggio concreto di un amico o della famiglia. usa questo tempo per dedicarti a loro, per realizzarti. prova a fare qualcosa che non hai mai fatto. presto questo dolore sarà piu sopportabile! datti tempo e ama la vita.
Caro sat, tutti qui dentro possiamo capire come ti senti. C’è un momento in cui senti che la tua vita se ne va con chi ti ha lasciato, di averle dato tutto e non averlo avuto indietro, senti che non riesci a rialzarti da questa posizione accasciata in cui ti ritrovi. Ma poi arriva un altro momento in cui tiri fuori l’orgoglio, prendi tutte le forze che hai e cerchi di fare della sua immagine un ricordo sempre più fievole. Non devi nemmeno pensare quello che hai detto, la vita ti riserva delle gioie che ora non immagini nemmeno. Una cosa che mi ha insegnato essere “dentro” la catastrofe in Giappone è stato quanto sia preziosa la vita di un essere umano. Sat, quando hai la vita, hai tutto. Ho visto gente che si sta rialzando dopo la perdita di tutta la famiglia. Durante la vita ci sono persone più o meno speciali che ci accompagnano per determinati periodi, ma di tempi in cui siamo soli, quelli ce ne sono un’infinità. Sta a noi renderli preziosi guardandoci dentro e riflettendo su cosa possiamo fare per migliorarla.
Il ricordo che ora ti logora è solo un riflesso della realtà – un riflesso, non la realtà stessa – e ti inganna, perchè si tende sempre a ricordare le cose con maggior enfasi sugli aspetti positivi. Se ti vengono a disturbare, tu scardina quei ricordi e cerca di capire se ne valeva davvero la pena. Certo, sdrammatizzare non aiuta: la gente che sottovaluta i tuoi sentimenti può anche andare a quel paese con tutti i nostri ex, ma aiuta pensare che non sia la fine del mondo. Qui hai tantissime persone che possono comprenderti, sfogati quando vuoi, noi saremo qui ad aiutarti sicuramente. Un abbraccio a tutti voi
Salve a tutti, esco dal mio letto dopo 24 ore… sto vivendo momenti di totale tristezza e abbandono interiore, come quelli vissuti nei primi momenti di quando tutto ha avuto inizio. E’ da ieri che sono chiuso in casa, oggi non ho voluto festeggiare la pasqua con i parenti, non me la sentivo di vedere nessuno, preferivo rimanere da solo con me stesso, con i miei pensieri e con tutto il male che ho attorno. Non capisco, forse sono solo io quello strano, quello che sta male per una cosa che reputava più importante di tutto, perchè ti manca una persona e non solo quella, anche altre persone che ti volevano bene. Pensare di diventare un ricordo sbiadito fa male, e per altri magari un ricordo da cancellare. Lei sta continuando la sua vita, io ho provato a farlo ma evidentemente non ci riesco perchè questi momenti ne sono la dimostrazione chiara e lampante. I momenti di tristezza ti portano a guardare angoli remoti della tua mente e dei tuoi pensieri, anche quelli più brutti. Quelle cose che però potrebbero aiutarti a dimenticare e far finire tutto ciò, questa continua lotta contro se stessi e il mondo che ti circonda, una lotta che però non è ad armi pari…
@Ale, credimi in questo ultimo periodo non ho corso verso di lei ho cercato di correre per me stesso, rivolgendo i miei pensieri e le mie giornate altrove… anche il fatto stesso di “frequentare” una nuova ragazza. Ma evidentemente non sono un bravo podista!!!
@Feanor, credimi se rileggi le mie due lettere che ho pubblicato in passato ti accorgerai che non ho obbligato nessuno a tornare, anzi ho avuto nei confronti della sua scelta un totale e profondo rispetto, forse più di come avrebbe fatto chiunque altro che viene lasciato così, dall’oggi al domani. Un rispetto che forse in pochi hanno veramente capito, forse nemmeno lei se n’è resa conto fino in fondo.
@Ele, io non voglio smettere di vivere per una donna, ma per me stesso per far finire il mio dolore e la mia sofferenza. Per fare qualcosa per me stesso, sicuramente egoistico, ma forse sarebbe la prima cosa fatta e decisa da me… In tutti questi mesi e soprattutto nell’ultimo periodo ho provato a “giocare” con me stesso, a guardarmi dentro più in fondo che potessi, a mettermi alla prova ma come vedi non ha funzionato, anzi mi sta portando verso una strada sempre più irta e buia.
@Irma, so bene che quì mi capite tutti più di chiunque altro…e avete tutti ragione quando dite che la vita è preziosa e non va sprecata. Non mi permetterei mai di dire qualcosa a chi la vita l’ha persa contro la sua volontà, per una malattia, un terremoto, un incidente… ed è proprio verso queste persone che ho il massimo rispetto e a cui sicuramente dovrei porgere le mie più umili scuse per quello che penso e vorrei fare. Questi ricordi saranno pure un riflesso della realtà, ma ti portano a sbattere contro questa realtà, una realtà che ti ha tolto molte cose, persone, amici, sentimenti… e ti ritrovi a dover giocare una partita che è già truccata in partenza
PER TUTTI
Oggi intervengo anch’io. Per dirvi grazie. Grazie perchè, lentamente, leggendo e rileggendo i vostri post sto uscendo dalla palude di una pseudo-storia in cui sono stata impantanata per anni. Mi sono riconosciuta in molte storie, ho preso atto per la prima volta che mi comportavo da zerbino (lo so che sembra strano… ma davvero non mi rendevo conto di “zerbinarmi”: anzi credevo di stare lottando per il nostro “amore”!) Quando ho letto per la prima volta del no-contact ho pensato che io, proprio io, non ce l’avrei mai fatta ad attuarlo; io che incassavo offese e scortesie e che ero sempre la prima a richiamare, a cercare di “mettere la pezza a colore” come si dice dalle mie parti, nel senso di cercare di appianare qualsiasi divergenza in nome di questo “amore” senza il quale credevo di non poter respirare, anche a costo di ingoiare grossi bocconi di fiele. Io che regalavo a lui il meglio di me stessa in termini di tempo, di attenzioni, di supporto, credendo che davanti a tanto amore lui non avrebbe potuto non amarmi a sua volta. Io che ero stata capace di chiudere gli occhi su tradimenti e bugie, pur di non perderlo. Io… che avevo un’autostima pari allo zero e che col mio zerbinismo non smettevo di pompare la sua fino a farlo sentire invincibile. Credevo di essere assolutamente incapace del no-contact però ho continuato a leggervi, ogni giorno. Ed è stato come mettere un seme nella terra: lentamente è spuntata una piantina, lentamente ha messo radici, quasi senza rendermene conto. Finchè un mese fa, dopo l’ennesima offesa gratuita, mi sono alzata e sono andata via e, udite udite, non ho richiamato per scusarmi come ero solita fare: beh quella sera io ho provato un senso di… benessere; come se dopo tanti anni passati in ginocchio mi fossi finalmente alzata in piedi. Ed è stata una sensazione talmente bella che ho promesso a me stessa di non zerbinarmi mai più. Per nessuno al mondo. E’ passato un mese: ci sono momenti in cui vorrei urlare dal dolore; ci sono momenti in cui il dolore mi tormenta in sottofondo, persistente e molesto come un mal di denti; ci sono momenti in cui ho paura di restare sola per sempre (il che non è inverosimile vista l’età…)e momenti in cui un nome, un luogo, una parola mi colpiscono allo stomaco e sento dentro la sua mancanza come se mi avessero strappato un braccio. Ma ci sono anche momenti in cui sono fiera di me stessa, della mia ritrovata dignità di persona e di donna. Quel dolore lacerante di cui avevo tanta paura… beh, quel dolore esiste ma non ti uccide. E ciò che non ti uccide ti rende più forte. Tutto questo ha preso l’abbrivio da qui, dai vostri post ed è per questo che vi ringrazio. Questo forum potrebbe essere paragonato ad un gruppo di auto-aiuto: a furia di ascoltare ho preso coscienza di ciò che stavo realmente facendo a me stessa e alla mia vita e ho cominciato a porvi rimedio. Mi sembrava giusto che tutti voi lo sapeste. Anna
Anna benvenuta, la tua storia fa felici tutti, perché quando sentiamo che una persona si oppone al male subito e capisce quali sono i meccanismi subdoli che fanno stare male gli altri è un contributo decisivo per te e gli altri, aumenta la percentuale di persone affidabili (lo erano anche prima, ma ora ne sono coscienti) in circolazione. Ed è cruciale che tu abbia eseguito lo “sblocco” nel silenzio e hai capito cosa vuole il dolore quando torna. Nel silenzio si risolve qualsiasi cosa. Brava.
Sat, arriviamo a un dunque. Allora, io ho vissuto il vuoto interiore, anche sociale, i sabotaggi, la solitudine, l’emarginazione, il raggiro, la famiglia pestifera, tutto. Se ti rispondo è perché conosco quelle cose, pensiero sucidia compreso, e ho a cuore che nessuno le viva. Hai l’attenzione e l’incitamento di chiunque che scrive qui. Però voglio ricordarti di cosa parliamo in questa lettera e che andamento ha, penso a te mentre penso a tutti gli altri e viceversa. Non sei l’unico, te lo stanno rimarcando e anzi te lo sta dicendo anche qualche utente che sta in un casino identico e grave quanto il tuo, pensa un po’. Il mio spunto ti deve far ragionare qualcosa, e spero che non risponderai che sì lo sai ma non ci puoi fare niente che la realtà è così etc perché quella è una cavolata. Ricorda il tema di questo documento. Non ti faccio un’osservazione ma ti aiuto a rintracciare delle linee guida che facciano della tua esperienza una cosa utile, forte, attiva, PER TE, che costruisci TU con la tua reazione, e lo fai anche per gli altri. Non è corretto né verso di te né verso gli altri utenti del forum che inchiodi l’attenzione su una cosa talmente tanto delicata che on line è imprudente discutere con sconosciuti. Ci sono delle persone che soffrono per la stessa cosa che hai tu e si rivolgono a delle persone competenti per affrontare e risolvere, ci riescono. Si affacciano anche qui e danno degli spunti, cooperano. Si aiutano commentando le storie degli altri e aiutano concretamente gli altri a venirne fuori nonostante il loro dolore, c’è una forte dignità e controllo dei morsi di quella cosa: così si comincia a uscirne e a non cedere. L’ho scritto almeno cinquanta volte e continuerò a ribadirlo, anche con durezza, ma devi interessarti anche agli altri in modo profondo. Le opinioni che ti son state date sono equilibrate e sincere, però non puoi farne incetta e poi uscirne con un commento come questo che hai scritto. Normale che uno poi dice: “Sto come te, che ti scrivo a fare???” . Ho deciso di aggiungere a quello degli altri lo sprone, ma lo farò ancora solo se rientri nel tema e se decidi di contattare subito anche il medico di famiglia per fare una chiacchierata semplice che ti può migliorare e di molto la situazione. Seguendo la linea che c’è ora non si arriva a niente, ed è sbagliato nei confronti degli altri, col rischio di condizionare l’andamento del forum e la sua utilità generale. Rifletti su questo e starai già facendo una cosa incredibilmente utile
x sat,
per come la vedo io nel post che hai appena scritto non c’è niente che indichi che ti vuoi bene come persona. sinceramente non capisco, chi ha sempre scelto per te? questa ragazza ha deciso di andarsene, sembra paradossale ma ha tutto il diritto di farlo. anzi io se fossi in lei mi sentirei anche sotto troppa pressione, talmente ti sei appoggiato a lei. tu devi essere una persona autonoma e indipendente a prescindere che tu sia fidanzato o single. ora tu puoi scegliere di camminare sulle tue gambe e se non lo fai, non è perche per la prima volta decidi tu della tua vita; ma solo perche preferisci la via piu breve, quella piu facile. è comodo cosi… ma ti perdi tutto il resto. ti ribadisco il consiglio di andare in giro per ospedali ad assistere qualcuno che muore, vedrai che non è una bella cosa. non è affatto una liberazione. e se non ci fosse nulla dopo? solo un mucchio di cenere. è questo che vuoi diventare?
hai sbagliato a non vedere i parenti oggi. isolarsi non fa bene.. cosi resti in balia dei tuoi pensieri. niente è già deciso a priori.. non era deciso che la tua storia finisse. è stata questa ragazza, con la sua volontà a voler troncare.
tu sei padrone della tua vita e puoi reinventarla ogni giorno, ma devi imparare ad accettare anche i rifiuti, anche i “no”.
E alla fine è arrivato il giorno dopo mesi che non la vedevo e che non la sentivo,(e pensare che lei diceva di amarmi fino al giorno prima e mi cercava sempre non mi ha più neanche mandato un sms) oggi l’ho rivista, quando mi capitava di pensarci ci stavo male credevo di non poter reggere di rivederla invece e stato più facile del previsto e son contento perché ero tranquillo e sorridente e mi importava poco della cosa poi adesso dopo mesi di palestra ho anche messo su un discreto fisico mi sento figo, lei mi ha guardato pero non ha neanche avuto il coraggio di salutarmi anche io non l’ho salutata alla fine stava a lei io non le ho fatto niente.l’importante e che piano piano sto guarendo anche se a volte mi sento ancora una merda, e pesare che prima eravamo inseparabili adesso c’è tutto questo gelo… che strana la vita..
Non vedo l’ora di trovare la persona che mi fa perdere la testa ho voglia di un’abbraccio dolce, non mi manca il sesso mi manca il sapere che per qualcuno sono importante…
Sara dura.. ma mai tirarsi indietro…