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Lasciata e distrutta da un amore

di cstefy

Ciao a tutti, mi chiamo stefania e ho 19 anni.
Un paio di giorni prima di san valentino il mio ragazzo dopo 1 anno che stavamo insieme mi ha lasciato dicendomi che litigavamo troppo e per questo lo distraevo dallo studio, ma che mi amava ancora e a luglio quando finirà la maturità (ha un anno in più di me ma è stato bocciato 2 volte) se i nostri sentimenti non sono cambiati potremmo provare a tornare insieme.
Metto in chiaro che lo conosco da 4 anni, e 4 anni fa siamo stati insieme un mese e dopo il quale l’ho lasciato io perché era troppo geloso e appiccicoso. Un anno e mezzo fa però lui stava con un altra ragazza e abbiamo incominciato a risentirci e a uscire, dopo avermi confessato che gli piacevo ancora, ha lasciato la ragazza con il quale stava per provarci con me.
Dopo circa 6 mesi dove mi dimostrava il suo amore ho accettato di metterci insieme e i primi 7 o 8 mesi sono andati bene non litigavamo andavamo d’amore e d’accordo.
Poi però lui è andato a fare un viaggio in tunisia con i suoi genitori duranti i quali ci sentivamo davvero poco e gli ho fatto 2 ricariche per poterci sentire un minimo, ma dopo avergli fatto le ricariche il giorno che facevamo 9 mesi e lui era via non si è fatto minimamente sentire neanche con uno squillo. Quando è tornato e lo sono andata a prendere all’aereoporto mi ha presentato 2 ragazze che aveva conosciuto e diciamo prestava solo attenzione a loro e a me non mi considerava, per rispetto dei genitori non ho fatta nessuna scenata in quel momento.
E quando siamo stati da soli gli ho spiegato che mi ero molto arrabbiata e che se voleva stare ancora con me mi dimostrava il suo amore, il problema che lo ha fatto dopo un paio di settimane quindi intanto super arrabbiata l’ho lasciato e dopo circa un mese e mezzo mi ha fatto una sorpresa in lacrime e dichiarandomi amore eterno ci sono ritornata insieme.
E ora però dopo 3 mesi da quell’episodio mi lascia dicendomi così, io stupidamente innamorata accetto la situazione e diventiamo “amici un po’ speciali”.
Il problema che però dopo avermi lasciata perché mi ha detto che ora non può pensare all’amore perché deve studiare e deve stare tranquillo, 2 giorni fa è uscito con amici e senza dirmelo hanno fatto un uscita di “gruppo” come dice lui, che praticamente ragazzi single conoscevano ragazze single e viceversa.
Però si è tradito, perché su facebook ha scritto che è sfortunato sempre, gli ho chiesto che cosa era successo e mi ha raccontato che ha conosciuto questa ragazza che si è trovato bene a parlare e che era carina e pensava di uscirci ancora ma la ragazza gli ha detto che non è la persona che cerca e per questo lui si considerava sfortunato! Ho cercato di far finta di fregarmene per non dargli soddisfazioni ma mi ha delusa e distrutta ulteriormente! non pensavo fosse una persona del genere!
Ma il racconto non è finito.. dopo avermi detto di questa ragazza, ha iniziato a fare tutto il carino e mi ha proposto domenica prossima che ha casa libera di andare da lui per vederci e fare l’amore un’ultima volta! Io non ho parole! e non so cosa fare, se andarci e dargli un bel 5 in faccia o non sentirlo più però sarei ancora più distrutta dentro perché non so cosa fa.. Perché io lo amo e lui dice di amarmi ma ormai non ci credo più.. però dentro la mia testa mi illudo che sia ancora così.. uff cosa mi consigliate?
Sono davvero a pezzi..

Lettera pubblicata il 1 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    rossana -

    cstefy,
    lascialo perdere: non mi sembra che la relazione possa dare buone prospettive, a meno che non si tratti di schermarglie amorose, utili per imparare a conoscere e a comprendere un po’ come ragiona e come si comporta l’altro sesso…

    in questo caso, però, non dovrebbero far soffrire troppo…

  2. 2
    Rossella -

    Ciao,
    io penso che sia difficile gestire un rapporto di coppia perché usciamo da una stagione in cui il divertimento è stato vissuto con una partecipazione diversa. La gente era interessata più all’antipolitica che alla politica vera e propria. Così la passione si è spogliata di un ideale e fa ancora più effetto confrontarsi con qualcuno che ha avuto modo di coltivare le sue passioni a 360°. Un tempo anche chi aveva la possibilità si divertiva a tempo perso. Non c’era quell’accanimento che, tanto per dire, ti fa sentire il peso delle differenze sociali. Io non sono bigotta. Non mi scandalizza l’idea che un ragazzo possa fare delle esperienze che seguono la logica delle stagioni e che proprio per questa ragione gli consentono di restare fermo nonostante viva e si muova. Vedo in questa immagine il rispetto per un ordine che vede l’uomo come una presenza di passaggio. In amore non conta solo l’immagine… devi avere anche la forza morale per coglierne lo spirito. Questo bisogno di vivere viene testimoniato anche da chi vive la carriera come un fatto a sé stante. I giovani d’oggi non hanno gli strumenti culturali per dare un nome a quel malessere che porta ad essere insoddisfatti di sé stessi. Quando un rapporto (d’amicizia o d’amore) non diventa la strada per partecipare in maniera continua alla vita di Dio la vita diventa monotona e si finisce per inaridirsi. Ti parlo di oggi. Soprattutto di oggi.

  3. 3
    Rossella -

    Io sono molto onesta nel riconoscere che mi ci vorranno un certo numero di anni per tornare a credere in uno scambio d’amore in cui il contraccambio, e quindi la donazione reciproca, non si spiega su basi razionali. Si tratta di una paura che è emersa a contatto con l’insoddisfazione degli altri. Mi sento un po’ rigida interiormente, un po’ trattenuta perché conosci la soluzione del problema. Arrivi a convincerti che la soluzione di tutto stia nel variare e perdi di vista l’essenza della vita spirituale, ovverosia la ripetizione continua degli stessi atti di fede, di speranza e di carità in una dimensione parrocchiale. Anche una strada dissestata ti porta alla fine del sentiero. Le mode di oggi rendono più difficile questa comunione e da questa presa di coscienza rischia di nascere in noi il desiderio di un nuovo ordine universale. Invece la volontà di Dio riesce a dare un significato anche al caso. Anche il caso entra in quest’ordine di partecipazione continua alla vita di Dio. Accettare che i piani che su di noi non coincidono con i nostri desideri, alla fine, ci mette in uno stato di quiete interiore.

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