Buonasera
Scrivo questa lettera perché ho bisogno di condividere la mia situazione e di chiedere consiglio.
Sono stata lasciata due anni fa, ma purtroppo non mi sono ancora ripresa del tutto, nonostante mi sia buttata sul lavoro e abbia conosciuto persone nuove.
Ma parto dall’inizio.
Quattro anni fa incomincio a frequentare (prima in amicizia) un collega, e dopo mesi di frequentazione, durante l’estate,scatta la passione di una notte. Lui però era ancora legato ad un’altra persona, anche se questa aveva deciso di allontanarsi in seguito ad un periodo di crisi.
Il giorno dopo, in preda ai sensi di colpa, non rispondo ai suoi messaggi e rimango un po’ per conto mio.
Lui mi manda poesie, messaggi in cui mi dice che non si è trattato di una notte di sesso e basta.
Per un po’ non ci rivediamo, ma riprendo a sentirlo saltuariamente. Il mese successivo vado in Svizzera per motivi di lavoro, e lui a sorpresa mi raggiunge. La frequentazione dunque riprende. Mi chiede di trascorrere una settimana di vacanza insieme, e mi propone di andare insieme nella mia città d’origine (entrambi viviamo all’estero). Ovviamente non accetto, era troppo prematuro incontrare la mia famiglia. Allora mi offre di andarlo a trovare in Scozia, dove sarebbe andato per una decina di giorni per motivi di lavoro. Accetto. Passiamo giornate molto belle, piene di passione. Ma al mio ritorno alla vita quotidiana, lui sparisce.
Aveva un progetto di lavoro dove c’era anche la sua ex (mi aveva detto di aver rotto con lei un paio di settimane prima), io ovviamente rimango un po’ in ansia per questo suo silenzio ma rispetto la distanza, d’altronde la situazione era complicata e non volevo mettere pressione, eravamo all’inizio. Poi, una volta finito il progetto, ritorna da me con grande slancio.
Per farla breve, questi alti e bassi, questi momenti di passione/euforia alternati a momenti di distacco si alternano per quattro mesi. Poi a dicembre si trasferisce in una città a quattro ore di distanza per motivi di lavoro.
Mi chiede di raggiungerlo per capodanno, e io accetto. Per natale mi riempie di regali, tutto sembra andare per il meglio ma al mio ritorno a casa ricomincia questa comunicazione a singhiozzo.
Gli chiedo spiegazioni, e mi dice che si deve adattare al nuovo ambiente, che per lui non è facile e che non lo fa intenzionalmente. Nonostante la cosa non mi faccia stare bene, accetto questa condizione.
A febbraio torna in città sempre per motivi di lavoro, e decide di non stare da me. In quelle due settimane, lo vedo solo due volte. Fra l’altro avrei tanto desiderato la sua vicinanza, perchè proprio durante quelle due settimane ho perso improvvisamente e in maniera brutale il mio migliore amico. Lui mi è stato vicino a livello telefonico, ma non lo vedo come ho detto più di due volte.
Penso: forse un lutto cosi grave è una cosa troppo grande da condividere, e decido di rispettare la sua distanza anche per concentrami sul superamento del mio dolore.
Passa un altro mese, e la comunicazione è scarna. Ritorna in città e nuovamente non si fa vivo. A questo punto lo affronto, gli chiedo spiegazioni, e lui mi dice che non sa se è pronto per una relazione, che ha paura. Mi racconta che in passato ha tradito la sua ex non solo con me, e che all’inizio della nostra frequentazione ha avuto una notte di trasgressione con un’altra persona. Ci rimango male, ma lui mi fa capire che ci tiene a me e non vuole perdermi. Dopo una lunga conversazione, decidiamo di provarci.
La nostra relazione per me era un continuo rollercoaster di emozioni: passione alle stelle, momenti di pazzia, ma anche troppi, innumerevoli dubbi. Mi riempiva di parole dolci, di messaggi, mi mandava centinaia di selfie, ma non mi trattava come un’amica, infatti non si confidava mai con me. Avevo la sensazione di vivere una storia superficiale, e di non conoscerlo cosi a fondo.
A Volte sembrava che mi evitasse, e giustificava il suo essere talvolta distante con il fatto che odiava il nuovo ambiente di lavoro e la nuova città. I progetti insieme erano pressoché nulli.
Durante l’estate vado un mese in USA per motivi di lavoro, e mi manda una lettera che mi viene recapitata in albergo. Mi dice che lui ha avuto un’infanzia difficile, che sta imparando cosa voglia dire amare, che sa di avermi fatto male per molti mesi ma che ora non vede l’ora di vedere il nostro amore germogliare (testuali parole).Con la gioia nel cuore, spero finalmente in un cambiamento vero.
Ma dopo poche settimane altri dubbi si insinuano. Vengo a scoprire che la comunicazione con la ex è costante (e lo afferma),e altre piccole bugie. Rimango basita, non ci capisco più nulla. Riprendono i momenti di tenerezza alternati a freddezza. Io nel frattempo divento sempre piu gelosa, e lui me lo fa notare dicendo che sono paranoica. La situazione non mi fa stare bene, gli parlo del mio malessere nella relazione e lui mi dice che sono fantasie mie, che lui mi vuole al 100% e che la mia negatività fa male ad entrambi. Io però sento che il rapporto non sta evolvendo. Certamente ci vediamo ogni due settimane, lui conosce pure la mia famiglia.Ma i mesi passano, e quella che dovrebbe essere la normale condivisione in una coppia, manca.
A dicembre 2016 , l’ultima volta che lo vado a trovare, tutto sembra normale.Ma al mio ritorno, dopo una piccola litigata al telefono (per un motivo non grave), mi lascia. Tutto ciò per via telefonica. Senza darmi nessuna spiegazione netta, ma dicendo che lo faceva per me, che non era un problema mio ma che era suo. Non decide di affrontarmi di persona, e in preda alla rabbia e allo shock mi chiudo nel dolore. Nel frattempo vedo suoi post su fb dove la settimana successiva era a sciare, tutto felice. Rimango basita. Sparisce per mesi, e non viene a riprendersi le sue cose da casa mia. A distanza di 7 mesi dalla rottura, scopro che durante il mio lutto mi aveva tradita. Ero nella sua città per lavoro qualche giorno dopo a questa scoperta e casualmente lo incontro per strada. Lo affronto, e mi dice che senza volere mi ha usata all’inizio, che poi mi voleva ma che non ci e’ riuscito e che c’era comunque una data di scadenza per la nostra relazione, e che quella notte era solo un momento di svago, e che non capisce perche me la prenda a distanza di tempo. Rimango basita per la poca empatia nel parlarmi.
Da quel momento non ci siamo praticamente più parlati, se non qualche messaggio assolutamente privo di contenuti concreti. Ci siamo visti una volta sola (per iniziativa mia), perchÈ volevo cercare di ricostruire un rapporto civile. Mi dice questa volta che il problema non era la compatibilità, ma il momento sbagliato per una relazione, e che forse ero troppo gelosa ma che non mi biasima. Poi silenzio. Mai un messaggio né per chiedere come va, né per le festività, nulla. Come se fossi morta. Io da tutto ciò ne sono uscita distrutta emotivamente, e molto confusa mentalmente. E mi continuo a chiedere dove posso aver sbagliato, il perché tutto sia naufragato cosi brutalmente e perché io sia stata trattata con cosi poco rispetto.
Chiedo scusa per essermi dilungata cosi tanto, ma già cosi ho fatto fatica a riassumere tutto.
Grazie a tutti
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Io penso che avete sbagliato a farvi coinvolgere in una relazione in cui entrano veramente in gioco i sentimenti senza coinvolgere le famiglie. Questo, pensaci, denota una mancanza di aspetattive. Il problema non mi sembra neanche il sesso, ma la mancanza di astuzie dell’amante inteso come colui che ama e parla quasi per professione. Un fatto fastidiosissimo. Ma tant’è. Questo accade quando la fede si spegne, e quindi non si osservano scrupolosamente le regole della morale domestica, ma resta il desiderio di essere una coppia. Il sentimento (che non è il male) diventa un intralcio quando si crede nel per sempre e si creano, ahimè, delle situazioni che sono come pietre d’inciampo per tenere vivo l’amore come passione. Questo accade quando l’amore si muove nello spazio cittadino che ispira la tattica della simulazione. Queste voci senza senso hanno la funzione di mettere in allarme per lusingare e compiacere l’amato.
Non è nata in te l’esigenza di instaurare un rapporto con un’amica fraterna di lui. Ti posso dire che tante donne che non hanno mai avuto contatti con il marito mi hanno stolkerizzato, riconoscendo in me la sorella di lui e quindi il gancio per portare avanti una storia in cui vissero tutti felici e contenti. Il modello tecnico è quello predatorio della caccia e vale anche quando l’incontro avviene in una società galante. Stanno bene solo loro. Sono strani forte!
Sei stata ghostizzata, oggi va di moda, le persone ormai non si scaricano più via SMS come ai bei vecchi tempi, basta dimenticarsele e il problema è risolto. Senza chiacchere inutili e perditempo che, tanto, non servono a nulla.
Siete incredibili voi donne. Vi lasciate accalappiare dalle peggio merde svilendovi nel loro ricordo dopo che, usate, siete gettate via. Due anni ed ancora stai a pensare a questo egoista surrogato di essere umano e, quando magari invece, siete amate veramente, lasciate e non ci pensate più dopo sole due ore. Comunque sia, è psicologia spicciola: si vuole sempre ciò che ci sembra inaccessibile. L’essere consci di quanto sia doveroso, per se stessi soprattutto, lasciar perdere certi individui, richiede una certa sicurezza e stabilitá interiore che, evidentemente, non hai. Come non l’hanno molte donne di oggi che continuano a cercare ciò che gli serve invece di cercare ciò di cui hanno bisogno.
Ciao Mary, la tua storia è un grande classico, quasi una situazione “tipo”. Ti domandi dove hai sbagliato, ma uno psicologo ti risponderebbe che il tuo è un meccanismo attuato per poter credere di avere controllo su qualcosa che in realtà non dipende da te. Il controllo alimenta la speranza e l’idea che tu possa avere il potere di modificare gli eventi. Invece è sempre la solita vecchia storia: “sfuggevolezza e chiacchiere”, fattori che sono serviti a tenerti appesa. Le sue scuse sono state a dir poco scontate, eppure tu, innamorata, te le sei bevute d’un fiato.
“Ci siamo visti una volta sola (per iniziativa mia), perchÈ volevo cercare di ricostruire un rapporto civile.” Anche questa è una stupidata, l’hai fatto per alimentare la speranza di poter ricominciare, invece devi “semplicemente” riuscire a voltare pagina e con il tempo ci riuscirai.
A parte il fatto che se il tizio ha usato scuse tanto banali non credo ti sia persa granché.
Ciao Mary, mi dispiace per come sei stata trattata, ma come al solito la parte dello stronzo tocca farla a me. Ora ti devo dire come siamo fatti noi uomini, specialmente quando abbiamo relazioni di cui siamo stanchi. È una grande verità che nessuno vuole dire e/o ammettere. Io si, perchè ritengo di essere cambiato o almeno lo penso, perchè ho trovato una donna con le contro ovaie. La verità è, che noi uomini, sappiamo cosa dobbiamo dire e fare, per ottenere ciò che vogliamo: siamo stanchi della ragazza ufficiale, e diciamo che l’amiamo, nel frattempo però, se siamo CONVIVENTI, finiamo per subire, per tanti motivi la mortificazione di tipo sessuale. Un pò la tolleriamo, ma poi quando diventa routinaria subentra il periodo di calore: si di calore, Mary. Gli uomini, tutti hanno bisogno di fare l’amore e del sesso. Nella vita di ogni uomo arriva questo periodo di calore, ti assicuro che si vedono vagine ovunque. E siamo astuti, sai? Si perchè sappiamo esattamente cosa fare per superare
…superare il momento di calore. È un momento in cui ti passeresti qualsiasi cosa abbia una forma vagamente familiare ad un buco. Ti faresti qualsiasi cosa. Io stesso, lo ammetto. Ho fatto sesso con tre ragazze in un giorno, c’è stato un periodo in cui ero uno stronzo, uno di quelli veri che faceva soffrire le donne. Se ci penso sto male, e penso di non meritare la mia attuale ragazza, che non so come è riuscita a salvarmi, dall’essere uno stronzo. Dicevo esattamente le stesse cose che diceva questo ragazzo: che non ero pronto per una relazione, che c’erano problemi di comparibilità, che non riuscivo a capire se poteva funzionare oppure no. Non ci cascare più, non è giusto.
Semplicemente eravate su due piani diversi: tu eri innamorata lui no…ti ha usata come svago in quei momenti che si sentiva giù oppure solo e tra le righe te lo ha pure confessato. Alla fine ha fatto bene a lasciarti e tu ci hai solo che guadagnato. Dopo due anni fattene una ragione e volta pagina.
Beh, io ti avrei tradita e mollata 4-0 anche prima: sei talmente noiosa…
cara Mary, come vedi l’universo maschile e’ questo che ti hanno descritto nei commenti. tu hai sbagliato a inseguire uno che palesemente non ti voleva e non ti cercava, se non per sesso, spero che ora te ne sei resa conto. quello che devi fare ora e’ riconoscere al primo segnale lo squallidume maschile di cui siamo circondate, e non darla piu’ a tipi come questo (innumerevoli e senza vergogna). devi attivare il radar per l’uomo unico (e raro) che ti amera’ sul serio. sappi che su un milione solo uno ti amera’ davvero, devi trovare quello. non e’ cosi’ facile trovare uno che ci ami, non pensarlo di ogni uomo che incontri, anzi e’ qui che sbagli come molte, sicuro. l’uomo che ti ama davvero fa il contrario di quello che fa questo qui e tipi come lui. e quando lo trovi non fare come altre stupide donne che non capiscono quanto l’amore vero sia raro e non stia ogni volta dietro l’angolo: non lasciarlo piu’, te lo dico da donna.