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Lasciare è peggio che essere lasciati

di Actarus2011

Carissimi, sono qui a scrivere su una grande verità: gli uomini non lasciano soltanto quando ne trovano un’altra e lasciare non è meglio che essere lasciati. 

Lo so, in tanti non sarete d’accordo, ma vi assicuro che dopo aver provato sulla mia pelle un po’ tutte le situazioni, devo dire che questa in cui ho lasciato – e l’ho fatto esclusivamente per incompatibilità caratteriale – è la situazione peggiore che io abbia mia provato.

Il senso di colpa unito alla mancanza, alla nostalgia ed alla tristezza fanno un mix depressivo di prima categoria! 

Il più delle volte sono le stesse donne a non ammettere che uomo possa lasciarle per altri motivi che non siano un’altra donna, quindi non vi dico cosa mi è toccato nella gestione dell’allontanamento con lei e quante volte mi abbia chiesto e richiesto se ci fosse un’altra! No cavolo, non c’è un’altra c’è solo che tu sei una rompi palle senza precedenti e vivere con te ed impostare un rapporto stabile con te sarebbe impossibile, quindi “cribbio” non concentrarti ancora su questa menata dell’altra donna ma guardati tu, “guardati e guarda cos’hai, e guarda dove vai” dice il buon Vasco Rossi! 

Donne, gli uomini non sono affatto tutti uguali come pensate e non è affatto vero che le persone non possono cambiare, basta con questa visione “fossile” e statica della dinamica personale! Ognuno è diverso ed ognuno può essere diverso da se stesso, anche voi potete cambiare e se non cambiate troverete un uomo come me che vi chiede per mesi ed anni di smettere di usare certi toni, di non incazzarvi per ogni cosa finché poi, un giorno come un altro durante l’ennesimo litigio, è costretto a dirvi ciao, così, pensate senza nemmeno avere un’altra donna e senza alcuna voglia di averne altre! Perché vivere nell’ansia che domani potremmo litigare anziché stare bene e che qualsiasi appuntamento si prenda non è mai sicuro che ci saremo perché si potrebbe litigare è impossibile. E’ impossibile avere una famiglia, investire insieme e fare nulla, anche se siete voi a volerlo con tutte voi stesse. Basta di rompere le palle e vedrete che tutto sarà migliore…nel frattempo ciao!

Lettera pubblicata il 28 Aprile 2015. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Ci si lascia perché non si riconosce l’amore nella sua oggettività. Al posto di lui o di lei ci potrebbe essere veramente chiunque; tant’è che difficilmente si accetta la storia dell’altra persona. Nella tua mente hai già un progetto e questo progetto è partorito con una lucidità che neutralizza la tua umanità. Mia madre ricorda spesso che prima di sposarsi sua madre le raccomandò di non maltrattare i suoceri e di tenere conto che quando usciva con mio padre sarebbero rimasti soli . Se decidi di andare a vivere nel loro palazzo o in casa con loro non puoi pretendere di pensare alla tua famiglia perché queste persone esistono e dovrebbe essere naturale organizzarsi di conseguenza. A quel punto l’incompatibilità caratteriale non c’entra niente… ti scade proprio la persona e molto probabilmente è giusto che sia così. Altra storia è parlare chiaro e dire che la loro presenza ti condizionerebbe e vorresti andare a vivere altrove… un uomo a quel punto ci potrebbe anche stare; almeno riuscirebbe a realizzare che la sua famiglia non ti è del tutto indifferente. Le storie si logorano nell’aridità del quotidiano… c’è sempre la premura di voler concludere; è anche vero che in molti casi ci si viene in contro ben volentieri… adesso com’adesso mi capita di sentire storie del tutto inedite che aprono ad una visione assolutamente nuova della famiglia; fino a qualche anno fa non si sentivano neanche le differenze sociali (potevano sentirle le famiglie ma non i diretti interessati)… conosco tanti uomini che sono cresciuti professionalmente con la moglie; oggi si sente l’esigenza di avere carriere separate perché la famiglia è disegnata come il luogo della divisione… non c’è un ideale di comunione, di condivisione capace di non farti entrare in competizione con il coniuge.

  2. 2
    Yog -

    Rossella, sei un BOT, o sbaglio?. Actarus, hai un sacco di ragioni, c’è un limite a tutto. Ma anche no.

  3. 3
    Actarus2011 -

    Grazie Yog! Rossella non ti ho capito!

  4. 4
    lorenzo -

    Come ti capisco…dovrei fare la stessa cosa…purtroppo, a differenza di te, sono sposato…con tutte le conseguenze del caso…

  5. 5
    Actarus2011 -

    Lorenzo, se una storia non funziona prima o poi qualcosa dentro di te si azionerà e farai quel che è giusto per te. Se non l’hai ancora fatto è perché, anche se non ne sei del tutto consapevole, per te è ancora meglio così. Non forzarti ma assecondati, questo è il mio consiglio.

  6. 6
    Bibo -

    MIN…A SE HAI RAGIONE!!!!!!!!!

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