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Vorrei lasciare mia moglie per l’altra

di Nik
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Aprile 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 307 commenti

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  1. 91
    colam's -

    Purtroppo non mi puoi liquidare cosi facilmente DD. Tu hai una malinconia legata al fatto che secondo me non leggi la tua storia con sufficente distacco e obbiettivita’, per questo d’altronde ti sei rivolto ad un blog.

    Secondo me per quanto tua moglie possa essere stata antipatica , farsi l’amante non e’ un diritto. Anzi penso che se tu non te la fossi fatta sarebbe stato meglio, o meno peggio. Pensaci.

    I vostri figli, dal poco che posso dire non conoscendovi, tengono a voi due e a vivere in una famiglia unita. La prova e’ che tu per non farli soffrire sei tornato sui tuoi passi. Questo dimostra percio’ che la tua iniziativa di farti l’amante e cercare di divorziare ha fatto soffrire i tuoi figli. Certo con lo zampino, anzi zampone, di tua moglia, con tutta la sua perfidia femminile. Ma se tu non ti fossi fatto l’amante lei non avrebbe avuto spunto per metterti in questa situazione.

    Ripeto: secondo me per convivere con la tua malinconia devi elaborare bene il tuo percorso, capire dove hai sbagliato, rimediare dove possibile, girare pagina e trovarti un (nuovo) senso alla tua vita. Come ti vedi tra 10 anni ?

  2. 92
    dd -

    Ogni 5 o 6 anni mi capita di entrare in un blog, o di commentare un articolo di giornale. Me ne pento ogni volta. Meno male che non mi sono mai fatto il profilo su “faccialibro”, come tanti amici mi hanno chiesto. Dovrei citare questo scambio di corrispondenze come esempio del perchè non lo farò mai.

    Una volta si leggevano gli scrittori e i giornalisti. Si andava in libreria o in edicola. A scrivere pubblicamente erano i pochi titolati a farlo, e tutti gli altri, se lo volevano, coltivavano il piacere di leggere. Oggi, grazie a questo meraviglioso strumento che è il web, chiunque può scrivere qualunque castroneria e mandarla in pasto a tutti… ma nessuno ormai legge più. Tutti scrittori, tutti ideologi, tutti oratori… ma per chi? Ed è per questo che regna ormai il caos, qui come altrove. Uno scrive “che ne pensate della marmellata di mirtilli?”, e uno risponde “guarda, secondo me dovresti ascoltare un po’ di più Beatles”. Ecco cos’è il web.

    Pensavo che il blog fosse una specie di servizio. Non volevo mettermi a sperimentare la mia dialettica contro mogli frustrate camuffate da donne (?!?) realizzate o contro pontificatori portatori della Verità Assoluta su come bisogna gestire un rapporto di coppia o una famiglia. Ho chiesto semplicemente se qualcuno, con una vicenda simile alla mia, avesse trovato la maniera di metterci una pietra sopra e tirare avanti dignitosamente. Non c’è nessuno? Allora non rispondete, se non avete risposte per me. Non me ne faccio un baffo dei vostri commenti, io la mia coscienza ce l’ho già, le mie convinzioni anche… se già sette anni fa ho tentato di percorrere la via della separazione avevo motivi sacrosanti per farlo, se non l’ho ancora fatto ho altrettanti validi motivi. Non cerco approvazione o condanna: non me ne frega proprio niente, non è per questo che sono venuto qui.

    Vi lascio definitivamente nella vostra “spider-monnezza”… cantatevela e menatevela fra di voi. Scusate se ho tentato di utilizzare un servizio, prometto che non lo farò più.

    A mai più risentirci, con tutto il cuore (che mi rimane)

  3. 93
    Cris77 -

    Una sana risata e di nuovo i miei ossequi (ps. DD va da uno specialista!!!!!)

  4. 94
    dd -

    Per me magari ci vuole uno specialista… Per te… basta uno qualunque…con un bastone

  5. 95
    Cris77 -

    Non ho capito per fare cosa il bastone!? Dici per picchiarmi perché sono masochista e mi piace fare la parte della moglie frustrata o il bastone è una metafora sessuale? Comunque sia, ho cambiato idea: non ci vuole lo specialista per te (povero specialista), ti ci vuole un cammelliere perché sei fuori come un cammello!

  6. 96
    alessio -

    ALEX hai detto bene, devi pensare alla tua felicità e quindi a tua moglie e ai tuoi figli. Ma per fare questo devi cambiare stile di vita..devi pensare che non hai più 15anni ma che sei un adulto..non puoi andare a letto con tutte le donne del mondo per sfogare il tuo istinto..ti dico questo perchè già so che dopo che avrai lasciato la moglie e i figli, una volta finita la passione, lascerai pure l amante..magari per una nuova..che avrà 20anni meno di te..poi con questa litigherai tutti i giorni e la differenza d’età si farà sentire.. amico mio non seguire ciò che dice il cuore, perchè il cuore è malato..segui ciò che è giusto..e per te non c’è cosa più giusta di occuparti dei tuoi figli e di tua moglie a cui vuoi bene e lei vuole bene a te..segui anche i consigli di qualche bravo sacerdote..ti saranno di grandissimo aiuto..ma soprattutto rafforza la tua volontà.. prendi una decisione netta: voglio essere un uomo non un eterno imbecille..lascia questa relazione affettiva (soffrirai ma il tempo poi premierà il tuo sacrificio) e stai con tua moglie ed i bambini..sono loro tutto ciò che conta per te.. dopo la fase dell’innamoramento iniziale poi la passione finisce, ma l’amore no..guarda i tuoi genitori..non faranno più sesso tutti i giorni ma stanno bene insieme..e sai perchè? hanno evitato e resistito tutte le cose apparentemente belle per dar spazio a quelle utili..pensa un po’ cosa sarebbe stato della tua vita se questi avessero pensato solo al sesso e all’esteriorità anzichè alla serietà. Saluti

  7. 97
    realtàdeifatti -

    ennesimo esempio di soffocante prigionia monogamica patriarcale

  8. 98
    LUNA -

    conosco, per averlo già letto, il punto di vista di colam’s sul divorzio e lo rispetto. Anche perché avendo una famiglia di origine unita e genitori che stanno bene insieme posso, penso, capire cosa avrebbe desiderato. Per contro ho provato cosa vuol dire (pur non avendo figli, e non per un tradimento, ma altre ragioni e dinamiche) quando la tua famiglia, quella che ti sei costruito, peraltro fin da giovanissima, e credendoci realmente e amando, va in pezzi tuo malgrado. Non è una sofferenza all’acqua di rose. E non è solo un discorso di responsabilità, ma di sentimenti. Anche perché si presume, già come individui, prima che genitori, che non si metta ‘su famiglia’ con chiunque. Io certamente non l’ho fatto. Neanche lui credo, per quanto sia stato meno maturo nell’affrontare dei problemi. E forse, paradossalmente, proprio anche perché veniva, viene, da una famiglia in cui due persone son rimaste insieme, ma non superando i conflitti (cosa auspicabile e costruttiva) ma mantenendoli e riversandoli sui figli. Cosa che ha rovinato la vita a tutti, forse meno a sua madre (ma poteva essere un lui) che mai ha voluto risolvere mezzo conflitto, anzi, ha chiuso tutti nell’incubo di una separazione in casa. Per lui è stato un incubo, colam’s, te lo assicuro. Un mondo teso e alla rovescia, che ti fa temere di fare la stessa fine, che ti carica di senso di impotenza, rabbia, tristezza. E lui non è l’unico che conosco ad aver subito il fatto che i genitori siano rimasti insieme, come una malattia quotidiana. Certo, comprendo il tuo punto di vista colam’s, lo ripeto. Dipende come resti insieme. E si presume che due persone cerchino di superare quei conflitti, di non farsi la guerra nè insieme nè divisi. Purtroppo perché ciò avvenga serve che entrambi siano in grado di farlo o almeno provarci davvero, altrimenti è un incubo, un’agonia.

  9. 99
    LUNA -

    conosco persone che insieme han cercato di superare i problemi e ci son riusciti, genitori di amici così come amici miei. Io nella mia storia ho tentato di farlo, anche troppo, quindi, ripeto, comprendo il tuo punto di vista. Ma, ripeto, purtroppo non basta l’amore, la responsabilità, l’impegno, l’apertura, la disponibilità di uno solo. Neanche la facciata basta se in realtà è invivibile. E non sempre chi lascia è colui che ha avuto meno amore, coraggio, responsabilità. Mio suocero ha lasciato la moglie, tanti anni fa. Non per un’altra. Lo ha fatto perché lei lo massacrava. Lo ha fatto senza mai l’idea di abbandonare i suoi figli. Se tu conoscessi lui e lei capiresti che il rispetto che ho per lui è ben riposto. Un uomo sensibilissimo, semplice e insieme profondo. Uno che non tiene il muso, che ha i suoi difetti ma che certamente non avrebbe mai vissuto la coppia e la famiglia così. Sono i suoi figli, ora adulti, a dirmi che ciò che ho visto io è niente. Che all’epoca ovviamente non erano felici quando se n’è andato ma che son più dispiaciuti, anche per lui, che sia tornato. Tornato per i figli, ma per vivere come? E non si tratta di avere altre donne, si tratta della vita che ha e han fatto tutti, veramente. E loro, i figli, amano e rispettano la loro madre. Ma a 40anni ancora soffrono per quei conflitti, tensioni che lui subisce. E quando il mio lui è andato via di casa alla fine, sapendo com’è la storia, e forse tanto più perché suo padre è anziano, a parte perché sua madre non ha mai lasciato veramente libero quel figlio più piccolo, l’ultimo ad andarsene di casa, beh, lui a 40anni (e non è un mammone) non è riuscito a vivere realmente la sua casa, la sua vita, la sua famiglia, la sua storia sia per le ferite e paure che ha, sia per i ‘maneggi’ di sua madre (subdoli, credimi), sia perché, inconsciamente, temeva di lasciarli soli. E’ ovvio che si arrangino, adulti e vaccinati, ma se ci sei stato sempre in mezzo, fin da piccolo, inconsciamente, anche se per tanti anni hai sognato di andartene quando te ne vai ti senti in colpa, vai a controllare se va tutto bene, vai a pranzo per stare con tuo padre, perché sai che così lui parlerà e sorriderà. Beninteso suo padre è anziano, molto, ma non è lui a chiedergli questo. Il problema è lei al punto che il mio ex si rilassa quando lei non c’è. La sua ansia cala di cento punti, anche se ama suo padre uguale e lo vede volentieri uguale. Lei è un’egoista patentata. Che quando se ne va via due mesi va bene, da sempre, quando c’è, incapace di vedere quanto e cosa e perché i suoi figli han patito quando suo figlio se n”è andato di casa per farsi la sua vita… Beh, lunga storia. Quel che vorrei chiedere, però, e non polemica nè giudicante, ma è davvero una domanda: ok, per chi se la sta vivendo male l’attenzione di un’altra persona ha un significato. Ma se uno o una valuta sul serio che sia invivibile e di averle provate tutte per salvare il rapporto esiste separarsi anche andandosene da soli, guardando il coniuge in faccia e dicendo ‘me ne vado perché tra noi non funziona, senza speranza, e ho preso questa decisione’. Il coniuge potrà accettarlo o no. Ma sapersi traditi e che uno se ne va con un’altra persona ferisce a morte, peggiora e certo non migliora le cose.

  10. 100
    alessio -

    Io ho espresso un’opinione mia..libera da ogni logica e da ogni dogma..questa è la sola cosa che farei se mi trovassi nei panni di quella persona..voleva un consiglio ed io gliel’ho dato. Certi sentimenti sono passeggeri e proprio per questo ti ingannano..sono come una sbornia..al momento la godi, sei euforico e al mattino ti ritrovi intontito e schifato di ciò che hai fatto..solo che qui non si parla di una sbornia ma di lasciare figli, moglie e casa..un gesto fuori da ogni logica che per me non deve fare.

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