Gentile direttore,
Sono un ragazzo di 26 anni proveniente dal Sud Italia, laureato da un anno quasi in Economia. Durante il mio percorso di studi avrei sempre voluto fare un’esperienza all’estero, ma purtroppo per colpe mie e della mia università, cose del genere non è ho mai fatte. Durante quest’anno che ho concluso? Al momento un tirocinio non pagato da un commercialista, qualche centinaio di euro speso in colloqui in giro per l’Italia, qualche concorso pubblico e qualche lavoro saltuario, forse però si è accesa una speranza, la possibilità di un impiego full time in una multinazionale con sede a Budapest in un bel ruolo, città che mi ha sempre affascinato e che ho visitato due volte. Qual’è il problema? Che tutti mi scoraggiano, che Budapest non è Londra, che gli stipendi sono bassi, che devo fare i concorsi, che devo diventare commercialista senza avere uno studio né nulla, così…per “titolo” e non so più dove è la verità, se è solo una stupida ripicca per un desiderio giovanile non esaudito e dovrei davvero puntare al “posto fisso” che chissà quando arriverà di questi tempi, oppure andare e rischiare, come tutti, magari va male, magari va bene… Sono molto confuso e vorrei un parere da qualcuno esterno un po’ più “aperto” dato che parlare con i miei genitori o i miei bisnonni sembra uguale.. .
Vai. Fai esperienza. Vai!!! Non avere paura e lascia i disfattisti alle loro frustrazioni. Qui in Italia non c’è futuro al momento. Vai!!! Senza esitazioni!
Fai quest’esperienza, non farti travolgere dalla paura, hai 26 anni, sei un fiore! Budapest è una bellissima città, cosa aspetti ancora?
C’è da considerare il potere d’acquisto locale: magari lo stipendio che da noi è considerato una miseria, lì è più che dignitoso.
Se pensi, che l’assunzione possa essere possibile sul serio, io personalmente ti consiglio, se te lo puoi permettere, di fare un periodo preliminare, a Budapest di qualche giorno, per “capire” la città in cui dovrai muoverti e vivere. Io ho fatto, così quando, mi sono trasferito dal Nord Italia, a Roma, e mi ha aiutato molto: pensavo di usare i mezzi, invece, uso l’auto, integrata dalla metro, pensavo non ci fossero scioperi, invece ce ne sono stati cinque in un mese (sì esatto sono stato lì un mese, ma avevo, ed ho parenti che mi ospitano, e mi possono ospitare; quindi un bel vantaggio).
Budapest, é comunque una Capitale è una grande città europea, che deve essere vissuta, secondo me, per un periodo, prima di trasferirsi definitivamente
Parti. Ti prego, fallo.
L’esperienza conta più dei titoli, soprattutto in ambito internazionale (forse, magari, un giorno anche in Italia).
Ma parti soprattutto perché se resti, si capisce da come e da quello che scrivi, non te lo perdonerai mai.
Questo feticismo (quasi vero culto erotico) di Londra non lo condivido. Una meta quasi scontata, la cui presenza sul curriculum non stupisce più nessuno.
E’ una città magnifica da visitare e infinitamente affascinante, ma è anche viscida, brutale, e famosa da secoli per consumare quasi istantaneamente le finanze di chiunque ci passi.
Ti dicono di andare a Londra perché è quello che hanno fatto un po’ tutti, ma la gente ragiona spesso così. L’emulazione è una reazione istintiva.
Budapest ti offre un ambiente nuovo, diverso, non solo dal tuo, ma da quello di molti. Forse ti lasceranno anche fare un po’ più di vera esperienza pratica.
Parti.
P.S. Gli altri spesso iniziano a dar ragione solo quando ti mostri convinto…
Pako,
concordo con Gabriele: potrebbe essere molto utile una visita a Budapest di qualche giorno, prima di prendere una decisione, tanto per renderti conto dell’ambiente e del valore del compenso spendibile in quella città. così avevo fatto anch’io, decenni fa…
se ti ci vedi bene nei due aspetti essenziali sopra citati, parti e vivi. ogni nuova esperienza è valida per crescere e ampliare i propri orizzonti!