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Lapo Gianni

di rahere43

Sono tornato di recente ad abitare nella mia casa di gioventù, in Via San Domenico, a Firenze, e una mattina, avviandomi a piedi verso appunto San Domenico, vedo un orrido cartello toponomastico bianco e blu che denota quella straduzza, o viottolo che dir si voglia, che sulla destra, sale verso via di Camerata: “ Via L. Gianni”, recita. “Carneade, esclamo, chi era costui?”.
Meno male che, nascosto fra le incolte fronde sottostanti appare un cippo, con una vecchia targa marmorea che dice pianamente: “Via Lapo Gianni”; al che mi vengono in mente gli struggenti versi: “Guido, io vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento……” .
Ora mi chiedo: chi è quel solenne asino illetterato che ha permesso uno scempio simile? A parte la bruttezza del cartello, non poteva far scrivere “Via Lapo Gianni”? A quando inorridire di fronte a “Via T.Cassai “(Masaccio); “Via F. Filipepi “(Botticelli);” Via D. Bigordi”(Ghirlandaio);”Via J. Robusti” (Tintoretto); etc.etc ….
L’ignoranza (e l’idiozia) umana non ha proprio limiti!
Umberto Cellino
Via San Domenico
Firenze

 

Lettera pubblicata il 20 Novembre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 31 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Angwhy -

    Umberto tu sei un puro e non mi sorprende che il tuo post non riceverà risposte.ammetto di non conoscere Lapo Gianni (sul cui nome ti risparmierò un paragone fin troppo scontato) ma conosco assai bene i grandi nomi che hai indicato nelle parentesi.quello di cui non sono sicuro è che qualche milione di Italiani non pensi che si tratti di calciatori.un bacione a Firenze..

  2. 2
    rossana -

    Rahere,
    concordo, e ammiro la tua cultura.

    è ignobile lo scempio che si sta facendo ovunque, a partire dalle nozioni che si insegnano a scuola. nel film Fahrenheit 451 (1966, diretto da François Truffaut) si mettava in scena l’intento suggerito da un un romanzo di fantascienza di salvare i testi dei libri più importanti per l’umanità. ora basterebbe anche solo preservare i nomi per intero di chi molto ha dato in ogni contesto, affiancandoli a qualche data di riferimento.

    se ’43 è il tuo anno di nascita, l’osservazione si spiega. noi siamo ormai parte di un passato in dissolvimento: adesso è di moda il mondo delle immagini! 🙂

  3. 3
    maria grazia -

    Rahere,
    anch’ io concordo. ti stimo, ti rimiro e ti ammiro. e ti mando un sentito e caloroso abbraccio. e ricordati che solo tu puoi sapere cosa è meglio per te, fermo restando che la vita è tutta un’ incognita.

  4. 4
    Golem -

    Davvero complimenti. Un raro esempio di cultura toponomastica. In effetti nel quartiere dei Filosofi una via Carneade sarebbe necessaria. Anche per ricordare i tanti veri carneadi che si incontrano nella nostra peregrina esistenza.

  5. 5
    Yog -

    Un fan di Don Abbondio, che va a spasso percorrendo i suoi stradelli e formulando i suoi interrogativi? Chiedi chi ha permesso lo scempio? Prova a chiedere all’ex sindaco, magari lo sa, magari no. Immagino peraltro che questo Lapo Gianni sia un personaggio molto amato dagli Agnelli. Un antenato?

  6. 6
    maria grazia -

    Yog, difatti in questo forum abbiamo vividi esempi di figure che si richiamano al Don Abbondio.

  7. 7
    rahere43 -

    Per Yog: non sono un fan di Don Abbondio, anzi mi sembra uno stereotipo, come sono stereotipi tutti i personaggi dei Promessi Sposi; cito ad esempio:Frà Cristoforo il Troppo Buono, Don Rodrigo Il Troppo Cattivo, Lucia La Troppo Scema, Renzo il Troppo Citrullo etc. Che Sergio Leone abbia pensato a loro quando ha diretto “Il Buono,il Brutto,il Cattivo”?
    Sono solo una persona che ha letto e legge ancora molto sorretto da una solida cultura umanistica. (Il vecchio Liceo Classico Michelangelo,Old Mike,ha lasciato il suo segno in tempi non sospetti, prima del 68, per intenderci, il che la dice lunga sulla mia età).
    Per Angwhy, che dice di non conoscere Lapo Gianni: si tratta di un Notaio di Firenze, quindi Ser Lapo Gianni, contemporaneo e amico di Dante Alighieri e di Guido Cavalcanti, ai quali il Divin Poeta dedica appunto il sonetto di cui ho citato l’incipit.
    Stranamente Dante non lo cita in nessun canto nè dell’Inferno,nè del Purgatorio nè del Paradiso.
    D’accordo che Lapo Gianni è morto sicuramente dopo Dante Alighieri, ma ben sappiamo come il Nostro non avesse alcuna remora a mettere all’inferno anche personaggi che nel 1300 erano ancora vivi e vegeti (Bonifacio VIII docet) e come sempre nell’Inferno citi Guido Cavalcanti anche se indirettamente tramite suo padre Cavalcante, sodale di Farinata degli Uberti.
    Per informazione: mio figlio maggiore si chiama Lapo.

    Chissà perchè…

    Rahere43

  8. 8
    rossana -

    Rahere,
    pur essendo culturalmente ignorante, mi piacerebbe scambiare con te pareri sulle reciproche letture, ammesso che si possa avere qualche interesse in comune.

    se ti va di contattarmi in privato, questa è la mia mail provvisoria: carren2@gmail.com

    buona domenica!

    PS: simpatica e a mio avviso centrata la tua sintesi sui personaggi dei Promessi Sposi! e pure divertente… 🙂

  9. 9
    Golem -

    Finalmente la “cultura” fa capolino su queste desolata plaghe virtuali. L’originale interpretazione stereotipica dei personaggi manzoniani che avrebbero influenzato con le loro caratterizzazioni l’epopea degli “spaghetti” western, è interessante nella sua spregiudicatezza. Segue in fondo l’indicazione di un altro “sunnominato”, Gabriele Rapagnetta, che sentenziava: “Memento Audere Semper”. È bravo il nostro fiorentino.

    In questo senso mi chiedo se non è possibile che anche Mario Puzo possa aver preso spunto da Don Rodrigo per la sua Saga del Padrino. E Toto Peppino e la Malafemmena? Non ci vedete l’inquietante figura della monaca di Monza? Che ne pensate?
    Ad minora.

  10. 10
    maria grazia -

    Rahere
    quando Sergio Leone ha scritto e diretto “Il Buono,il Brutto,il Cattivo”, è probabile che si fosse semplicemente ispirato a tre suoi conoscenti o vicini di casa. La cultura secondo me è come la beneficienza: ostentarla è poco elegante. sopratutto se, come nel caso di alcuni, è solo improvvisata per fare bella figura. Non parlo di te, sia chiaro! siamo in molti qui a leggere tanto e su qualunque argomento, e penso che chi sia interessato ad istruirsi maggiormente, non abbia bisogno delle nostre citazioni e delle nostre lezioni. Provvede già da solo a reperire le informazioni che gli servono. e io sono la prima a sperare che le persone lo facciano, perchè la cultura, così come l’ arte, è uno dei più bei godimenti della vita. e pergiunta è gratis!ciao.

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