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Lettera pubblicata il 30 Agosto 2017. L'autore, Butterfly, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Golem che dire, non posso darti torto e probabilmente le radici non erano così forti, come non era più forte l’impegno di provare almeno come sarebbe andata un’eventuale quotidianità (partendo dal semplice vedersi più spesso, riscoprirsi, magari anche cresciuti e diversi) ..chissà cosa ne sarebbe stato in ogni caso! Come hai detto, fa parte della vita, ci passano tutti e passerà anche per me. Grazie 🙂
@Yawn non fraintendere non è assolutamente questione di ego e non so dove tu l’abbia visto. Ho solo “citato” alcune situazioni di cui ho letto qui sul sito in cui i ragazzi tornavano a parlare della donna lasciata proprio nei termini che ho utilizzato e che hai ripreso. Non parlavo della mia situazione anche perché credo fermamente che si possa esser felici per tante cose al mondo, senza necessariamente avere una relazione! Quando non si riesce a darsi una colpa “reale” per la fine, non è per ego, anzi avrei preferito trovarne almeno una, per poter correggere in futuro determinati atteggiamenti.. il motivo “reale” non è uscito fuori, come dicono gli altri forse è stata tirata alle lunghe una situazione in cui la progettualità è venuta meno, visto il contesto. D’altro canto ciò mi consente di non dannarmi con “avrei potuto fare così” o “avrei potuto fare meglio”, credo che nella situazione che abbiamo vissuto si sia fatto sempre il possibile (da entrambe le parti) ma che purtroppo non sia bastato.
Parlo in base alla mia esperienza personale: ritorna si, ma non è mai più la stessa cosa. Ho avuto una relazione lunga 8 anni, siamo cresciuti insieme ( dai 18 ai 26 anni) e nel mentre ci siamo lasciati una volta per un paio di settimane. Quando si lascia, lo si fa per un motivo a cui si è pensato a lungo, il ripensamento è possibile ( soprattutto in noi uomini) ma tornare indietro è SEMPRE sbagliato. Non è più il rapporto di prima , oltre al fatto che la precedente rottura crea dubbi enormi nella persona lasciata che incrinano il rapporto. Se tornassi indietro, non farei mai la vaccata di riprendere le mie ex. Nel caso (facile) lui tornasse potresti riprenderlo, il che sarebbe semplicemente la scelta più facile. Il mio consiglio è di andare avanti (per i primi mesi sarà dura) ma ti assicuro che ne uscirai cresciuta, più forte. Quella ragazza di cui ho parlato è tornata alla carica altre 3/4 volte dopo la seconda rottura, e ringrazio il cielo ,oggi, di averla sempre respinta. Ti assicuro che l’amavo alla follia, ma quando qualcosa si rompe in un rapporto non si può mettere più nessuna pezza. 2 anni fa scrissi qui disperato perché una ragazza che reputavo fantastica mi aveva lasciato, oggi ringrazio nuovamente il cielo di averla rifiutata 6 mesi fa. Come cambiano le cose.
Butterfly
Da quel che so e da quanto si vede in giro pare che l’amore finisca (o non sia mai esistito, almeno da una parte) anche quando si sia costruita una famiglia, un matrimonio o quant’altro.
Prova ne sia che un matrimonio su due termina con un divorzio, con buona pace della famiglia che si é costruita (??!!).
Per quanto riguarda l’altro 50%, forse solo il 10/20% rimane in piedi per amore. Il resto va avanti stancamente tra crisi, convenienza e paura di rimanere soli.
Parlano i fatti, pare.
@Gian88 grazie della tua testimonianza, in realtà credo che in quella remota possibilità di ritorno tutto sarebbe ben più difficile, piuttosto che più facile. Sono una persona molto diffidente e prima di credere nella stabilità di questa storia ho impiegato molti anni, non per mancanza di amore ma perchè abbiamo affrontato diversi cambiamenti tra cui, quelli più grandi: la distanza fisica e la crescita vera e propria, l’ingresso nel mondo “adulto”. Razionalmente all’inizio non credevo potessimo trovare un equilibrio alla nostra giovane età, lui andava incontro ad un ambiente ricco di stimoli e di vita mondana e ci ho messo un po’ a superare la paura di perderlo a causa dell’attrazione per una nuova vita molto indipendente (scelta che avrei capito a 18-20 anni). Mi è crollato il mondo addosso proprio nel momento in cui sentivo che, non essendo successo nulla di grave nei periodi critici, fossimo passati a qualcosa di molto più forte e che presto saremmo anche stati più vicini. Ricucire il tutto non sarebbe assolutamente semplice ma avrei avuto la grinta di affrontare una storia piena di distanze (missioni, addestramenti..) e cercherei di ritrovarla, probabilmente, sbattendoci la testa di nuovo. Nel frattempo la mia vita va avanti con i progetti individuali e cerco di tenere a freno ogni speranza, anche perchè non esistono statistiche certe ahimè, qui si parla per parlare senza tediare i soliti amici reali, sarebbe bello un salto nel futuro ogni tanto!
@Butterfly ti capisco, purtroppo , molto bene. Come te, anche io sono molto diffidente oltre che molto selettivo sia in fatto di amicizie sia in campo amoroso. Capisco bene come ti senti in questo momento dopo essere “caduta dalle nuvole” ( anche se , in futuro, ripensando a questa relazione ti renderai conto che i segnali c’erano). L’ultima parte della tua risposta deve essere un dogma: “Nel frattempo la mia vita va avanti con i progetti individuali”. Una relazione , di solito, lascia poco tempo per le proprie passioni (a meno che non siano condivise col partner) e penso che con la tua situazione a distanza sia stato ancora più complicato. Allora lavora su te stessa, fai cose che prima non potevi fare, coccolati anche un po’ ( io dopo la rottura ho speso un sacco di soldi in vestiti e uscite plurisettimanali). Ovviamente non puoi aspettarti di stare bene subito; i marinai, durante le tempeste, sono soliti ammainare le vele lasciandosi trascinare , per poi spiegarle nuovamente alla fine della tempesta. Più i meno è la stesa cosa, se cerchi di andare contro al tuo dolore ( la tempesta) ti farai solo più male (le vele verranno distrutte). “Abbraccia” il dolore e aspetta che passi ( evitando però di passare le giornate sul divano) per poi ritrovarti a spiegare le vele alla fine del percorso burrascoso. Per quanto riguarda il salto nel futuro: vale la pena vivere anche le brutte situazioni, ci fanno migliorare e crescere, per quanto sembrino non finire mai.