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Lettera pubblicata il 9 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 17 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Yog.
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Già Vic. Buona risposta.
Yog
Sai qual’è la mia impressione?
E’ come quando si mandava una lettera
e si aspettava la risposta.
La risposta arrivava dopo qualche tempo (allora giorni,
qui ore…) e a sua volta si rispondeva e la risposta
arrivava a distanza di tempo.
Oggi al tempo delle mail e di what’s up
con arrivo in tempo reale, ha un pò sapore
dell’antico e ci vediamo un pò uno sfasamento
temporale.
Comunque al di là di qualche fake (c’è chi si diverte così purtroppo), vedo post
che hanno un senso, in genere sfoghi, ma i commenti
hanno spunti interessanti.
Non lo trovo superficiale, molti forum su internet
invece sono superficiali, per non parlare
dei commenti spesso di scarso livello, che mi fanno
subito passare oltre.
Poi bisogna anche selezionare, però ci sono
spunti interessanti.
Con l’esperienza si distingue ciò che è vero
da ciò che è falso.
D’altronde bisogna fare così anche con la tv, no?
Golem,
non so se crederti o meno, in entrambi i casi la cosa resta affascinante, perché:
1. Se tutto quel che hai detto è veritiero, allora tanto di cappello alla mitologia nordica, che resta sempre colma di dettagli inaspettati;
2. Se tu e Yog e chicchessia vi siete inventati tutto di sana pianta, complimenti, vivissimi.
Per risponderti… Eh, torno indietro a sei anni fa.
Uscito dalla terza media ero alto 1,80 e avevo un afro spaventoso, in testa. Frequentavo il linguistico, dall’essere alto più di due miei compagni uno sopra all’altro ed avere un cespuglio in testa all’essere chiamato “albero” ci è voluto poco.
Da lì sono passati a Woody/Wood, accompagnando il mio battesimo alla simpatica analogia di “Woody” inteso come “Durello” in inglese. Un giorno stavo iscrivendomi al forum di un videogioco online e tutti i nick che mi piacevano erano già stati presi, tra cui diverse variazioni di “Wood”. Quindi mi sono guardato attorno, ho visto il cuscino ed ho aggiunto “Pillow”. Di solito il mio nick è Treesome, però.
Credere è sempre un atto di fede Woody. Ma la Sagra Nardica è una verità che pochi conoscono.
I testi apocrifi sono quelli che contengono le verità che non si vogliono far conoscere. Come per i Vangeli. Idem.
Quanti pensieri confusii!
A volte mi chiedo se non le copi da qualche parte tutte queste notizione 😉
Prometeo.
Promy, è tutto riportato sugli albi del “Il Giorno dei Ragazzi”, nella serie “Cocco Bill e la vera storia della Sagra Norrena”. Tieni presente che il mitico personaggio, nato dalla matita del grandissimo Jacovitti, beveva solo camomilla, ma tradito dal suo cavallo Trottalemme, che notoriamente saltava la cavallina, bevve Narda pura mentre si trovava di passaggio per i fiordi norvegesi, fermandosi a Tromso dove appunto era in corso una sagra paesana. Fu lì che apprese le notizie che sono state riportate a suo tempo da me. Io sono stato per Cocco Bill quello che Rustichello da Pisa fu per Marco Polo.
Ciavo anche a te.
Devo darvi una notizia ferale, ma prima necessita una premessa. L’antropologo americano Dough Dumbo ha avuto un incidente assurdo. Mentre era appunto in crociera lungo i fiordi norvegesi godendosi i cospicui proventi del suo Revolution of Laddians (2016, edizioni American Forecasters, ISBN 2234-44-5625-2), ma anche con lo scopo di raggiungere Tromso per farsi ricevere da Cocco Bill ed affinare le sue ricerche, martedì sera ha vinto parecchio giocando alla slot machine.Tutti gli ospiti della game-room si sono profusi nei soliti complimenti di rito: “Che culo!”, “Che grandissimo culo!!!”.
E proprio il grandissimo culo di quella sera gli ha giocato un brutto scherzo.
Ritornato nell’intimità della sua cabina, si è seduto sul WC a depressione e lo ha praticamente sigillato, cosicché quando ha azionato la pompa a vuoto si è incautamente aspirato parte dell’intestino, tranciandolo poco oltre il colon.
Attualmente il primario del Karolinska Tubodigerenz Universitetssjukhuset mi ha dato ampia assicurazione che non è compromessa la motilità ad ‘onde lente’, quelle per capirci che si svolgono con la velocità di 1-2 cm al minuto, ma di ‘onde rapide’ non se ne vedono più.
Domani raggiungerò anche io il Karolinska e tenterò personalmente il recupero dei plessi nervosi di Auerbach e di Meissner operando con la mia peculiare tecnica (nota in letteratura come “fresatura di Dremel-Yog”) per restituire a Dough Dumbo la normale tubodigerenza.
Vi terrò infornati.
Visto Promy? Il Professor Yog non si risparmia per chi ha bisogno o si trova nelle condizioni di espletare un bisogno.
Io invece vi dò una notizia feriale. Domenica parto a mia volta per uno stage a Marrakesh, sull’azione del cuscus industriale nell’insorgenza delle neoformazioni ostruttive dell’ileo gastrointestinale, e le successive indagini necroscopiche da utilizzare durante le ispezioni su pazienti colpiti da “morte apparente”.
Mi raccomando, in mia assenza non fraternizzate.
Braccia tolte all’agricoltura…