Egregio direttore Mentana
Premetto che la seguo da quando era in Mediaset e non vedo altri telegiornali che non sia il Suo.
Il motivo di questa mia scelta deriva dal fatto che le ho sempre riconosciuto una imparzialità e onestà giornalistica che oggi è difficile trovare
Proprio per questo motivo e in virtù del fatto che Lei è il Direttore di testata dei tg de La7, mi rivolgo a Lei per esporle il mio pensiero sull’ imparzialità e obiettività dei giornalisti che si avvicendano con lei nella conduzione dei telegiornali dell’emittente in questione.
Nei tg e nei talkshow de La7 ( eccetto il Tg diretto personalmente da Lei e la trasmissione Tagadà) ho notato che, in un modo o in un altro, viene dato risalto al PD e ultimamente al suo segretario la cui immagine viene sempre sbattuta (mi passi il termine) in primo piano sia in immagine che in video, anche quando non si parla direttamente di lui.
Nel corso di questa campagna elettorale, mentre per altri partiti vengono per lo più mandati in onda servizi senza interviste, quando si tratta del PD vengono sovente mandati in onda spezzoni di “proclami renziani” o di altri esponenti di partito.
In trasmissioni tipo 8 e mezzo, quando l’intervista riguarda esponenti del PD viene dato loro ampio spazio di parola mentre quando si tratta di esponenti di altri partiti questi vengono sovente interrotti senza che possano concludere i concetti che stanno esponendo
Sarei curioso di conoscere i motivi di questa scelta giornalistica che mi pare possa essere in qualche modo condizionante per le menti dei telespettatori, considerato appunto che stiamo parlando di telegiornali di una testata che lei dirige con obiettività e onestà.
Penso sia abbastanza chiaro che il motivo del mio disappunto non ha nulla a che vedere con la sua persona e con la sua professionalità.
Le auguro buon lavoro
Domenico Bosco
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Categorie: - Enrico Mentana - Politica
Non è possibile essere imparziali perché ci sono ambienti in cui ti accorgi di essere fuori contesto. Almeno spero. Dunque ti accorgi che non sarebbe materialmente possibile allargare le tue vedute perché questo esercizio, quando è fatto con il cuore, ti porta a stare sulle tue e vediamo che spesso manca la sensibilità per apprezzare (ma anche per riconoscere) l’educazione. Dunque in teoria neanche saresti tenuta a pronunciarti. Si parte da questo assunto. Se decidi di farlo a spingerti saranno la vanità (prendere la parola per il piacere di mettersi in evidenza) o motivi ideologici( e come vedi in questo caso sarebbe impossibile evitare di prendere una posizione), nella consapevolezza (almeno spero che ciascuno di noi la coltivi, dal momento che mondo non ruota intorno alla nostra persona.)che in concreto sta avvenendo un’azione di tipo “militare” in cui il potere fa la differenza. Ti assumi questa responsabilità. Non puoi evitare di assumertela perché l’atteggiamento del letterato ampolloso ti consente di parlare da un’altezza che non ti porterà da nessuna parte perché è palese che intorno a te non potrà mai nascere un consenso. Esprimi un’opinione. Sei imparziale o non sei imparziale? Ti tiri fuori dai giochi. Più di così.
Tutte le trasmissioni politiche di La7 presentano un atteggiamento di ostilità più o meno esplicita verso il movimento 5 stelle.
Al top per ostilità abbiamo Myrta Merlino seguita subito dalla Gruber e Formigli, poi Floris, Tortora e Sardoni.
Si salvano come dici tu Mentana con il tg e i suoi speciali e appunto Panella con Tagadà.
Non mi pronuncio sulla trasmissione Propaganda Live perché tutti i partecipanti sono molto antipatici specialmente il conduttore, il tassista e il disegnatore e quindi non l’ho mai seguita per più di qualche minuto.
Resta Andrea Pancani di coffee break, ma non posso esprimere un giudizio perché l’ho visto solo per poco, anche se mi ha fatto una buona impressione.