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Secondo la volontà di Dio le tasse bisogna pagarle?

di Roberto Santoro
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Giugno 2017. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Golem -

    Allora Robby, sei Testimone o no?

  2. 12
    Pax -

    Resterai qui per molto, mi dispiace. Ti arriverà un acceramento credo, e dai a Cesare quel che è di Cesare.

    Intanto mi tocco virtualmente le palle per questa tua mania malata di invocare la fine del mondo.

    Magari capiterà solo per te e se non esiste un aldilà non potrai accorgerti che ti eri sbagliato

    Roma ladrona? E le tante chiese che pretendono le decime? Dando in cambio solo balle.

  3. 13
    Roberto Santoro -

    Golem sono testimone di Gesù Cristo non di altro.

  4. 14
    Golem -

    Ti ammiro. Io come testimone sono omertoso.

  5. 15
    Regina Incoronata di Splendore -

    Ecco, infatti, e il primo passo è riconoscerlo!

  6. 16
    Roberto Santoro -

    Golem anch’io ti ammiro come testimone ma ognuno è guidato da uno spirito diverso dipende dal fuoco che uno ha dentro esiste il fuoco che crea danni e il fuoco che purifica ,quello che purifica dice le cose in faccia affinché l’uomo arrivi a ravvedersi mentre quello che fa banni è quel fuoco che fa capire altre cose , è un po come un’inganno ,(a buon intenditore Bastano poche parole).

  7. 17
    Golem -

    “esiste il fuoco che crea danni e il fuoco che purifica, quello che purifica dice le cose in faccia affinché l’uomo arrivi a ravvedersi mentre quello che fa danni è quel fuoco che fa capire altre cose, è un po come un’inganno”

    Bravo Roby, e stavolta non scherzo. Dire le cose in faccia. Se arriva da Gesù questa massima si capisce perché era un Giusto e è diventato quello che sappiamo, anche se “alla memoria” purtroppo.

  8. 18
    Itto Ogami -

    Itto Ogami parla.

    Prima di tutto la risposta alla domanda. E’ giusto pagare le tasse? Si, ma solo se si puo scegliere di vivere pagandole oppure no. Nel senso che attualmente anche se si decide di non usufruire dei servizi dello stato, comprando un pezzo di terra e facendosi una casa senza luce acqua gas macchina ecc, comunque lo stato chiede la questua annuale con le tasse sulla proprieta’. Quindi lo stato priva i cittadini della possibilita’ di vivere secondo natura, e questo e’ iniquo. Secondariamente bisogna chiedersi chi sono i cittadini che sostengono che pagare le tasse sia “giusto”. In generale sono dipendenti o manager pubblici o di societa’ a partecipazione statale ecc. In pratica sono coloro che ci guadagnano. A mio avviso queste persone non possono avere voce in capitolo sulle tasse perche’ c’e’ conflitto di interesse. Solo i manager e dipendenti dei settori privati possono parlare in quanto sono gli unici che non ricevono nelle loro tasche il pubblico denaro. Tempo fa dissi a coloro che sostenevano la necessita’ di aiutare gli immigrati che nessuno aveva diritto di imporre la solidarieta’ agli altri. E guarda caso chi tanto si spende per l’integrazione prende soldi dal settore no profit… La vera giustizia e’ dare ai cittadini la facolta’ di scelta in merito a quali servizi utilizzare e quali no. Dove manca “la scelta” volta per volta, significa che ci sono dei parassiti.

  9. 19
    Vic -

    “Affamare la bestia” è la teoria attuata da Reagan.
    Consistente in sostanza nel diminuire le tasse.
    Ciò costringerà lo stato a ridimensionarsi,
    a tagliare, a spendere meno e meglio.
    Le tasse di per se servono per offrire i servizi
    ai cittadini, ma superando un certo livello
    gli effetti negativi della tassazione superano quelli positivi.
    Infatti le famiglie hanno meno risorse da mettere
    in circolazione comperando e ciò peggiora l’economia
    e quindi anche le entrate stesse dello stato,
    un pò come il serpente che si morde la coda.
    Anche Reagan tuttavia dovette attingere al debito pubblico, che in parole povere consiste nel farsi
    prestare soldi da investitori e cittadini.
    Va detto che il debito pubblico di per sè, non verrà mai pagato, in quanto ad ogni scadenza vengono
    emessi titoli del debito pubblico di pari importo o importo superiore.
    Quindi ciò che veramente conta è che il nuovo debito
    venga comperato e in questo modo si va avanti.
    E’ chiaro che questo somiglia un pò a una catena di Sant’Antonio, per cui se a un certo punto cade la
    fiducia, salta tutta la baracca.
    Quindi la merce veramente importante è la fiducia.
    Va detto che gli Usa hanno un debito pubblico enorme
    e che non pagheranno mai, ovvio.
    Ma hanno una grande fortuna e cioè che tutti gli stati hanno una riserva in dollari, il che permette
    loro di vivere al di sopra delle possibilità.
    Cosa che non possono fare gli altri stati.
    Quindi come sempre “In medio stat virtis”.

  10. 20
    Lucrezia -

    Le tasse con gli sprechi costanti che ci sono, sono un furto. Se lo Stato spende meno, dirà sempre che spende di più.

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