La vita che non conosci
Una breve riflessione
Dedico questa mia opera a mio padre che non c’è più perchè possa dal cielo sapere che l’ho amato tanto.
Che ne sai
di quello che non ho mai fatto
di quelle corse da perdere il fiato
di quella valigia sempre chiusa
di quella lettera un po’ confusa
e della voglia di andar via,
della paura e della nostalgia.
Che ne sai
del tintinnio di pioggia caduta sopra il tetto
e della parole scritte sopra il vetro
udite nel vuoto di un silenzio
e dei profumi di fiori appena raccolti
nei pensieri distolti
e dalle aurore
che nascono tra l’azzurro e il sole.
Che ne sai
degli oceani separati
troppo lunghi maltrattati
che si uniscono all’orizzonte
con l’oriente e l’occidente
e delle tracce lasciate
d’una poesia mai scritta
un po’ per pigrizia
che tocca l’anima
in un pendio sussurrato d’amore
sulla strada sassata e sabbiosa
che attraversa il mondo
in un cammino claudicante
che oscura la luna
in un cielo
che piove inchiostro nero
e scoprire che tutto può sparire in un baleno.
Che ne sai…
… eppure t’ho tanto amato.
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3 commenti
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Bellissima mi sono commosso..
Wow!… vorrei dedicare questa poesia a mio padre è mancato a noi due anni fa… mi manca tanto
Bella