In data 7/1/2007, dalle ore 18.30 alle ore 18.35, ho parlato con un operatore 187, qualificatosi con il nome di “Giovanni”. Allo stesso ho rappresentato l’intenzione di voler recedere da un contratto stipulato il 4/1/2007, riguardante la consegna ed installazione di ALICE GATE. Il sig. GIOVANNI mi ha riferito che non era possibile recedere in quanto non risultava ancora attivo il servizio di fatturazione. Ho fatto notare che, stante il contenuto del contratto, potevo esercitare il diritto di recesso senza penalità entro dieci giorni dalla data di ricevimento del prodotto. A tale precisazione, tale Giovanni, con tono di voce alterato, testualmente asseriva “Lei è di legno, deve ascoltare quello che le dico!!!”. A tal punto, ritenendo tale affermazione poco educata, facevo notare il comportamento scorretto ma tale Giovanni testualmente rispondeva “Ma và aff….” e riattaccava. Giudicate Voi…
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Categorie: - Consumatori
si, hai proprio ragione!! A parte che ognuno di loro da una versione differente, riguardo attivazioni o disattivazioni di servzi, risultato:
alla fine non ti fanno capire nulla e quando glielo fai notare si arrabbiano pure.
Mi spiace contraddirvi…
Non e’ solo il 187.
Io sto avendo lo stesso problema perche’ certa gentaglia di TELE2 ha infinocchiato mia nonna (81 anni) e ora, con lo stesso sistema NON mi ha permesso di recedere entro la data prevista.
Mandando poi il FAX, ora dicono di non averlo mai ricevuto, e io ho in mano la ricevuta.
Mi chiedo perche’ il governo non detti REGOLE per rispettare la LEGGE che invece “pare” che vi sia…
Davide.
cara Rosanna l’unico modo che hai per farti rispettare è registrare la telefonata e in qualche modo fare licenziare quello stronzo che è pagato per svolgere un lavoro grazie ai nostri soldi che questa azienda di merda ci Incula giorno dopo giorno.
Spero che la Telecom fallisca al più presto così il modem Alice Gate lo uso come zerbino di casa