Come faccio a parlarne? chi l’ ha mai conosciuta? preferisco considerarla come qualcosa che non esiste. vorrei solo una consolazione a questa tortura perchè sono davvero confusa non so che pensare a riguardo.
sembra un discorso senza senso ma è un argomento che mi tormenta perchè mi disturba troppo. certe volte penso che la mia vita sarebbe andata molto più diversamente, anzi, meglio: chissà che persona sarei stata…
qualcuno prova lo stesso che provo io? penso di poterne parlare con qualcuno ma io non riesco, vorrei farlo ma le parole non mi vogliono uscire, non voglio assillare nessuno con queste mie torture mentali, vorrei solo essere consolata.
che si prova a essere vergini? che si prova a cedere il proprio corpo a qualche persona che in quelli istanti riteniamo importante? com’è sentire l’inizio di una nuova fase della vita? com’è entrare in questo mondo con la giusta maturità ed il proprio volere?
è davvero un danno così grande non aver conosciuto questa parte di vita? io qualcosa che mi è mancato lo sento ma non riesco a comprenderne la gravità. non so nemmeno se è grave o no, forse no forse sto sbagliando io
che devo pensare, io non lo so, voglio solo qualche vicinanza e spiegazione perchè volevo solo avere una vita più semplice
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Categorie: - Me stesso
Spero che tu non voglia alludere a violenze subite perché in tal caso risulta difficile trovare parole di conforto. Posso solo dirti che la verginità in sé è uno stato fisico che è stato per secoli riempito di significati “altri”, facendo vivere nell’ansia ragazze più sensibili ad una cultura cattolica e bigotta.
Al di là dell’aspetto puramente anatomico, posso dirti che ogni prima volta con una persona che ami sarà speciale, e sarai sempre tu a deciderlo, finalmente in totale libertà. Non sentirti manchevole di nulla, sono le sensazioni che proverai in quei momenti a fare la differenza. E il passato diventerà solo un brutto ricordo.
Un abbraccio!
senti, se ne parla pure troppo e non se ne dovrebbe invece parlare, in quanto comunque esperienza intima e privata che ognuno ha diritto a scegliere di vivere come vuole, anche non donandola alla cosiddetta persona importante, per capirci, anche perché oggi che cosa c’è di importante e duraturo nella nostra società? niente, neppure l’amore. dunque è ormai un falso mito, e soprattutto tu, che hai subìto da piccola abusi, non dovresti farti il problema, visto che non hai scelto tu come doveva andare.
anzi, mi dispiace molto per quello che hai passato, e ti consiglierei un percorso psicologico, per superare le tue tante paure che quelle brutte esperienze (anche familiari) ti hanno purtroppo portato. io penso che non devi pensare appunto a queste cose, di cui ti stai facendo il problema, ma soltanto a ricostruirti con l’aiuto di un esperto, che spero ti capiti bravo e competente, e recuperare la vita che puoi ancora vivere pienamente. ti faccio un in bocca al lupo.
La verginità, nella sua concretezza fisica rappresentata dall’imene, in effetti è come la fascetta di Stato che viene messa tra il tappo e il collo delle bottiglie di narda. Serve a garantire che nessuno ci ha tirato una sorsata a canna prima di te, quindi un po’ di importanza ce l’ha, ma non drammatizzerei, quando la boccia è mezza vuota manco ti poni più il problema.
Io non ho mai pensato a questo aspetto in particolare. Per la mia generazione non rappresenta un valore, almeno non per tutti. Io sono una persona che ama starsene sulle sue, di conseguenza quando mi è capitato d’invaghirmi di qualcuno non è venuto fuori mai il mio entusiasmo. Penso che questa cosa non potrebbe mai accadere perché non fa parte del mio carattere. Non nego che una volta mi è capitato (a distanza) ma il resto sarebbe dipeso dalle sue reali intenzioni. Allo stato dei fatti la frequentazione non ci avrebbe giovato. Ad ogni modo alla mia età (o forse anche prima) si tende ad essere più disilluse e per forza di cose si arriva ad aspettare il gran giorno. Molto, ripeto, dipende dal carattere. Quando arriva lui te ne accorgi… secondo me si tratta di una sorta di sesto senso. Un po’ come la storia delle “vite precedenti” (intese come origini).. mio nonno, ad esempio, ha costruito la sua casa in una strada che neanche a farlo apposta ricorda le origini della nostra famiglia. In zona ci sono quasi gli stessi scorci panoramici.
Io introdurrei l’asportazione chirurgica dell’imene alle bambine, come si fa con il prepuzioin certe culture , seppure per ragioni igieniche in quel caso. Sarebbe un beneficio psicologico per tutti, maschi e femmine.
Lostagain,
in altri momenti ti avrei fatto una confidenza sul mio vissuto in materia, ma ora non è più possibile. mi limito quindi ad assicurarti che la verginità esiste soltanto nella testa di chi non ama abbastanza oppure ama male.
non hai perso proprio niente: sei tutta intera e molto più integra di tante altre, che, purtroppo per loro, non hanno la tua sensibilità o la ripongono in falsi miti, come appunto già delineato nei precedenti post.
se hai subito abusi, sei molto brava a soffermarti soltanto su questo particolare. lascia perdere le riflessioni: sii il più possibile te stessa e guarda avanti.
un abbraccio.
Rossana mi fa molto piacere che avresti voluto farmi delle confidenze a riguardo e mi dispiace altrettanto che adesso non sia possibile. ringrazio tutti quanti per i commenti anche se qualcuno ha frainteso il mio messaggio: io non parlo della verginità come un valore ma come uno stadio di vita che effettivamente è. Gestirsi il proprio corpo è comunque una grande cosa…
Vi ringrazio per le parole di conforto che mi date, mi sollevano almeno un po’