La condotta del consumatore, in materia di costo è contegno alla logica, qualora, all’aumentare dei prezzi egli riduce naturalmente la domanda e viceversa. Per cui il dolersi di alcune categorie per la protesta contro i rincari di pasta e pane, è appieno frutto di fantasia nel modo in cui si sostiene, che le variazioni climatiche potrebbero aver contribuito all’andamento dei prezzi. Sfortuna vuole che sopportiamo da illore tempo le crescite.
Lettera pubblicata il 15 Settembre 2007. L'autore ha condiviso 140 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Carlalberto Iacobucci.
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Categorie: - Consumatori
Il tema dei consumatori mi fa sempre venire in mente quello dei bond argentini. Un consumatore che vistosi togliere 10.000 euro guadagnati col sudore della fronte ricorre e si vede dar torto e a pagare le spese alla povera banca che fa il suo mestiere. Neanche la compensazione delle spese:ecco la giustizia con qualche esempio della sentenza 1224/06 del tribunale di varese. E magari dopo questo colpo bisogna riflettere se ricorrere o meno. Qualcuno sa come ragiona la corte d’appello di milano?Dicono che i tribunali danno ragione agli acquirenti di tangobond ma non sempre è così. Anche qualche sentenza di Busto Arsizio di fine gennaio 2007 mi pare vada in questa direzione, ma negare la compensazione delle spese è davvero ecclatante. Maledette truffe per soldi ancora piu’ maledetti guadagnati con lavoro ancora più maledetto….Trattasi di bond acquistati coi metodi ordinari, ossia nell’agosto del 2000 con la solita clausola di inadeguatezza senza alcuna informativa e firma a parte per calusole vessatorie e le solite promesse orali che nella peggiore delle ipotesi un fondo internazionale avrebbe risarcito la parte capitale.Quanti e quali tribunali hanno dato torto ai risparmiatori e li hanno condannati pure alle spese? Quante sentenze a sfavore e se la legge è uguale per tutti perchè queste difformità?Perchè non si pubblicano tutte le sentenze a favore della banca?Ed in particolare come ragiona la corte d’appello di milano?