Possibile che nessuno abbia una parola di pietà per l’eliminazione di massa di galline, tacchini, oche, anatre ecc? Ma avete visto le immagini alla tv? Quelle in cui i poveri animali vengono acchiappati brutalmente e messi nel bidone dei rifiuti vivi senza tanti complimenti?
Non credo di esagerare se paragono queste stragi agli orrori dei campi di concentramento nazisti: si tratta di esseri viventi e senzienti sottoposti a violenze e sterminio senza compassione.
Ma come fanno? Come fanno, quelli che compiono questi delitti, a non avere un briciolo di coscienza guardando gli occhi di quei volatili messi a morte?
Non è la prima volta che succedono le epidemie tra gli animali negli allevamenti intensivi, qualcuno si ricorda forse della cosiddetta “mucca pazza” e delle stragi di maiali per via dell’afta? E qui, stavolta, sono milioni e milioni di animali gasati e inceneriti.
Mi chiedo se le immagini che vediamo in tv e sui giornali non aiutino qualcuno a riflettere e a smettere di mangiar carne definitivamente. Non so quante persone carnivore siano a conoscenza degli orrori che si compiono negli allevamenti intensivi in tutto il mondo. Si può leggere, a questo proposito, il libro di Roberto Marchesini “Oltre il muro”. Marchesini è, come dire, un veterinario “pentito”, che ha fatto la scelta vegetariana dopo aver lavorato come veterinario negli allevamenti.
I cacciatori non hanno paura di niente (vedere l’interessante articolo su Repubblica la settimana scorsa) e vogliono continuare a cacciare. Io sono contrarissima alla caccia, ma se mi chiedessero: preferisci abolire la caccia o gli allevamenti intensivi? Risponderei gli allevamenti, proprio per la loro somiglianza con i lager nazisti.
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Ciao Flavia,
non sono d’accordo su quello che hai scritto,non credo che l’uomo uccida tutti quegli animali sensa un motivo.Se permetti permetti preferisco che muore un’animale che un’essere umano per tutte le malattie che ora portano