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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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M.,
mi dispiace che tu la percepisca così: “è sempre la solita storia con te. Giudice discussioni a voler tuo. Poco male.” ma, se è una sensazione che provi, una ragione ci sarà, e ne prendo atto.
così come prendo atto che non c’è condivisione fra due utenti maschi, interessati al tema, e quattro utenti femmine in disaccordo.
“se mi si dice che questo è amore, io non ci credo.” – liberissimo di non crederci, come liberissime possono restare altre o altri di ritenere il contrario. niente di male, nemmeno in questo! 🙂
buon pomeriggio!
MG,
“probabilmente l’ UOMO SCEGLIE CHI AMARE, LA DONNA NO. PROBABILMENTE L’ UOMO SI FA GUIDARE DAL RAZIOCINIO, LA DONNA SOPRATUTTO DALL’ EMOTIVITA’.”
Nessuno SCEGLIE chi amare. Non è che un uomo entra in metropolitana, dà un’occhiata in giro, e sceglie la donna per la quale provare un sentimento. Non abbiamo mica un interruttore.
L’uomo si fa guidare dal raziocinio e la donna dall’emotività?
Forse è proprio il contrario, tant’è che la donna è molto più selettiva nel decidere con chi far fruttare l’amore (figli, in caso di coppie eterosessuali e con la voglia di diventare genitori), mentre l’uomo tende di più a farsi guidare dai propri moti emotivi.
Maschi e femmine vivono l’amore in maniera diversa?
Sicuramente sì, ma tanto tutte le strade portano a Roma, e se per arrivare a Roma la donna sceglie di passare da New York, può farlo benissimo, ma è un modo di scelta quantomeno poco “conveniente”.
I “sacrifici” che si fanno in amore, hanno sempre un ritorno positivo per chi li fa, e non c’è nulla di male nel fare le cose che ci fanno stare bene.
L’essere umano tende al piacere.
Perché tu, istintivamente, non metti una mano sul fuoco?
Perché istintivamente non vuoi provare quel dolore.
MG. Il sugo di “brasciole” con le orecchiette e’ il piatto che rappresenta il pranzo pugliese della domenica. Al centro della tavola campeggiava il cosiddetto “piatto reale”: gigantesco, e dove i due nonni attingevano mentre gli altri commensali avevano solo quello personale. Era la “messa” laica della grande famiglia patriarcale, e io, bambino, godevo della sensazione di appartenenza e di “amore” che proveniva dalla mia tribù. Oggi cerco di ricrearla quell’atmosfera, almeno la domenica, con la mia mini tribù, e sembra che funzioni.
Maria Grazia, non dirò mai che una donna innamorata sta “speculando”, anzi, e’ in buona fede, e si farebbe uccidere pur di dimostrarlo. Io sto dicendo da un secolo, che l’attrazione “inspiegabile” che molte donne provano verso un uomo, anche quando nasce da sensazioni illeggibili ( ricordi la storia della tipa sposata che si prese una cotta mortale in treno per me, e che io non avevo alimentato?) e’ solo “desiderio sessuale”, che non è MORALIZZABILE. È e basta. Poiché l’istinto femminile e’ meno promiscuo di quello maschile (per motivi naturali che anche il portiere di casa mia ormai sa a memoria) deve, comprensibilmente, addobbare questo naturale desiderio con una componente che ne assecondi le aspettative di donna, e non solo della femmina che sta agitandosi per aver quel maschio.
La creazione dei “castelli in aria” nei quali albergare col principe azzurro che le si è presentato, e’ bellissima e coinvolgente, ma quasi sempre tende a magnificare il valore del fenomeno, tanto più quanto quell’incontro ha smosso quegli “umori” che ci fanno sentire le farfalle nello stomaco e camminare sulle nuvole.
Che non ricambi, sia bruttino, non una cima, o solo un povero stronzo, fornisce tali e tante “belle sensazioni” come quelle dette prima, che la ragione deve trovare un lasciapassare per sdoganarlo. E così che allo (spesso) incredulo soggetto gli si dice ” Ti amo”. E meno questo e’ coinvolto, ma ci stimola le ghiandole, prima glielo si dice. La natura ci sta dicendo che quello è il maschio con cui tu ti DEVI riprodurre, e anche se non sai perché, cerchi di trattenerlo presso di te, perché solo con lui sentì quel desiderio. Che NON può limitarsi al sesso, ma deve contenere anche le istanze culturali con le quali conviviamo, che collegano quelle paradisiache sensazioni all’amore. Ripeto: e’ innamoramento, cioè l’introduzione all’amore, che può non arrivare, e quando arriva e’ molto meno pirotecnico del primo. Ma almeno esiste.
Anche se non riesco sempre a intervenire, ogni tanto vi seguo e vi leggo con piacere 🙂 e noto che siamo alle solite :-))
GOLEM tu ribadisci il tuo punto di vista, rispettabile e tutto il resto ma – come più volte ti è stato fatto notare – non è un dogma né tantomeno una verità assoluta.
Fin qui cmq non ci sarebbe nulla di male, il fatto è che tu ogni volta insisti nello svilire e svalorizzare tutti quei sentimenti che non sono compresi nella TUA rispettabile e dignitosa categoria di amore. Tutto il resto per te è feccia. E consideri le donne – pur velatamente e infarcendo il tutto con filosofia e quant’altro – che incappano in questi non-amori delle stupide oche come dice giustamente ROSSANA.
E questo permettimi ma lo trovo offensivo e anche un tantino maschilista. Di quel maschilismo malcelato, latente e infiocchettato che tanti fascinosi uomini istruiti e acculturati (come di certo tu sei) si portano dietro dalla notte dei tempi…tentando fino alla nausea di convincere il prossimo (a maggior ragione se donna) che la LORO visione delle cose è la migliore senza se e senza ma…ponendo il loro punto di vista sul pulpito di una presunta superiorità data dalle argomentazioni più disparate che rasentano la pedanteria e la supponenza.
Senza offesa ma io resto della mia opinione, la tua visione sugli amori non ricambiati GOLEM è la tua ma non è oro colato né la panacea di tutte le sofferenze amorose.
E permettimi ci vedo anche un tantino di proiezione psicologica: svilendo tutte queste storie che etichetti come mere pulsioni sessuali/perdite di tempo/masochismo femminile tu svalorizzi e privi di significato la storia di tua moglie col portoghese. Così TU resti l’amore vero, solido, dignitoso e meritevole di rispetto…e vissero tutti felici e contenti.
Scusate il mio tono troppo diretto ma mi è venuto spontaneo.
Buona domenica a tutti.
“Giudice discussioni a voler tuo”, stava per “chiudi discussioni a voler tuo”.
Errore di battitura.
Rossana non importa se la mia visione e quella di Golem che, a quanto pare, sono molto simili, sia in contrasto con quella di 4, 40 o 400 donne.
Così come non è mia intenzione voler imporre la mia visione su quella delle altre persone, e non mi importa per un motivo semplicissimo e molto egoista: non mi cambia la vita, e la vita che faccio, mi piace molto.
Quello che non riesco a capire è a cosa sarebbero indirizzati questi amori femminili altissimi e nobilissimi.
Cosa ci potrà mai essere di sublime nel rincorrere chi non ci vuole? A che pro? Il piacere del dolore, forse.
L’indottrinamento dell’amore che ti distrugge, il sacrificio, il sangue , la morte, Cime tempestose, e Anna Karenina?
Anch’io ho rincorso chi non mi voleva più, e sai con che tipo di termine etichetto questa mia rincorsa?
Stupidità.
Se tu chiedessi a qualsiasi persona che ha fatto la stessa cosa, al 99% ti risponderebbe che è stato un comportamento stupido, infantile, deleterio, non concludente. Nessuno si presenterà come un cavaliere errante, romanticissimo che ha sfidato il mondo intero per il suo amore.
Ci sarà un motivo, o no?
Credi che persone come me, con la mia stessa visione, non siano capaci di amare, o che il nostro amore “istintivo” sia meno nobile di altri amori?
Se poi vogliamo abbellire tutto con la fantasia, che lo si faccia pure, ma la realtà è lì. Sempre. E ogni tanto ce lo ricorda.
Valinda,
negli scritti di Golem non c’è nessuna offesa, tant’è che vi siete date delle oche da sole, nessun atteggiamento maschilista (sempre la solita solfa) e nessuna voglia di timbrare i cervelli altrui con la SUA visione di certe cose.
Non puoi limitarti a criticare uno scritto senza “sporcarti le mani” scrivendo cosa pensi tu, e prestare il fianco.
Gli interventi toccata e fuga non servono a nulla.
golem
ovviamente qualsiasi rapporto amoroso o passionale tra un uomo e una donna deve partire da un presupposto specifico: L’ ATTRAZIONE. mancando questa, manca la spinta propulsiva a voler incontrare nuovamente quella persona e a crearci un rapporto di interscambio. poi, come si evolverà quel rapporto, dipende dalle sensazioni che scaturiscono in seguito da parte di ognuno. è ovvio però che se nello “scegliere” un uomo dovessi basarmi unicamente su fattori razionali, in quel momento io non sto AMANDO, ma sto facendo un’ “assicurazione sulla vita”. se scelgo una persona con cui stare insieme ( uomo o donna che sia dal momento che io contemplo anche una relazione omosessuale ) e questa persona la scelgo unicamente perchè le sue qualità umane e caratteriali sono apprezzabili e mi garantiscono tranquillità, si può benissimo dare a quel rapporto una connotazione più che positiva. MA SENZA DIMENTICARSI CHE QUELLO NON E’ AMORE. ma solo qualcosa che gli somiglia per alcuni aspetti. L’ amore presuppone l’ accettazione di fattori negativi che non accetteremmo da parte di QUALSIASI persona, proprio in virtù del sentimento che stiamo provando ! credo che sia questa la differenza fondamentale nel modo di amare di noi donne, rispetto a quello degli uomini. un conto è dire: TI AMO PERCHE’ SEI UNA BELLA PERSONA E MI PUOI DARE CIO’ CHE CERCO. altro conto è dire: TI AMO E BASTA ! E NON SO BENE PERCHE’….
ecco ! per me l’ amore vero c’è quando si verifica quest’ ultima situazione. e nessuno me lo toglie dalla testa. altrimenti si parla di AFFETTO, AFFEZIONE E STIMA UNITI AL CALCOLO. MA L’ AMORE PURO c’ entra poco !
“Il sugo di “brasciole” con le orecchiette e’ il piatto che rappresenta il pranzo pugliese della domenica. Al centro della tavola campeggiava il cosiddetto “piatto reale”: gigantesco, e dove i due nonni attingevano mentre gli altri commensali avevano solo quello personale. Era la “messa” laica della grande famiglia patriarcale, e io, bambino, godevo della sensazione di appartenenza e di “amore” che proveniva dalla mia tribù. Oggi cerco di ricrearla quell’atmosfera, almeno la domenica, con la mia mini tribù, e sembra che funzioni.”
concordo ! le orecchiette caserecce al sugo SONO UN’ ISTITUZIONE INTOCCABILE !! 🙂
M.
neanche a farlo apposta hai indovinato ! ho deciso di trasferirmi a New York. ma non credo che ripasserò per Roma: è una città molto bella, ma troppo guascona e disorganizzata, inciuciona e ancora troppo misogina. insomma è troppo ITALIANA per una come me 🙂
ciao 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=ujCywwJtuL0
Valinda,
“svilendo tutte queste storie che etichetti come mere pulsioni sessuali/perdite di tempo/masochismo femminile tu svalorizzi e privi di significato la storia di tua moglie col portoghese. Così TU resti l’amore vero, solido, dignitoso e meritevole di rispetto…”
come altri utenti hanno fatto in precedenza, in modo più o meno sfumato, ogni tanto è liberatorio esprimere schiettamente il proprio pensiero. a volte ci si trattiene dal farlo per una forma di amichevole rispetto.
può capitare di dover far quadrare le proprie convinzioni con la propria realtà, a ogni costo. il rospetto che in questo contesto fatico a mandar giù è quello evidenziato da D.H. Lawrence:
“Il vero problema delle donne è che esse devono sempre cercare di adattarsi alle teorie degli uomini al riguardo delle donne”.
non possono limitarsi ad analizzare se stessi, ammettendo che nel sesso opposto ci possa essere una qualche diversità, non soltanto fisica! nessuna possibilità di trovare un punto d’incontro! devono imporre anche sulle modalità d’amore “al femminile” la ferrea LOGICA dei loro punti di vista, con la sicurezza di super-esperti in materia.
devi cercare di passare più sovente, anche se, come hai ben visto, per me sei presente anche quando non ci sei.
un abbraccio.
allora. rispondo brevemente un po’ a tutto perché state parlando con termini troppo intellettuali.
ho capito che gli uomini analizzano l’amore come sotto la lente di ingrandimento di un laboratorio scientifico, privo di agenti batterici.
ho capito che noi donne siamo come dei cavalli allo stato brado.
bene. posto che…viva la biologia e darwin e la psicologia e tutti i più famosi studi sulla malattia meno curabile dell’uomo, che chiameremo amore, mi sembra riduttivo analizzare questo sentimento partendo dal concetto di cavia da laboratorio.
golem, la questione mia e del tizio, non l’ho manco messa in discussione perché non è amore. bensì bisogno.
permettimi tuttavia di asserire di aver conosciuto l’amore. e di averlo espresso gratuitamente. nei confronti di mio padre (quando faceva lo stronzo ad esempio) o di un amico che mi ha fatto un torto e sul quale ho soprasseduto perchè non valuto la singola azione, bensì la persona.
amavo il mio ragazzo e sì, non sapevo perché. torti reciproci ce ne siamo fatti, di importanza più o meno grave. vedevo un miliardo di difetti in lui. ma lo amavo perché le cose positive che mi dava, erano nettamente superiori rispetto a quelle negative.
mi è capitato di amare persone con tutto il cuore e non riuscirne ad accettare lo stile di vita. continuo ad amarle e da lontano, conservando nel cuore il lato migliore e peggiore di loro. mi sono allontanata per non vedere e non imporre loro il mio pensiero. lasciarle libere di vivere come meglio ritenevano, senza pressarle. e d’altra parte, non vederle buttarsi via e soffrirne.
ho poi visto l’amore, di mia madre che nonostante i torti di mio padre, i comportamenti poco educati di mio fratello e miei, ci ama perché il suo amore supera nettamente le nostre brutture.
ho visto amore gratuito quando mi ha insegnato ad amare gli animali, a tenere dei cani “da buttare” o buttandosi a salvare un micino (oggi) nonostante i graffi e i morsi. e con questi esempi mi ha cresciuta.
lo stare bene con se stessi e con gli altri non ha un perché specifico. uno può stare ad elencare per ore il motivo per cui ama qualcosa o qualcuno. poi c’è l’amore. un’empatia, una chimica, un perdono inspiegabili. un passare oltre tante cose perché la vocina nel cuore dice “amalo e basta. stagli vicino”. i cani amano anche uno stronzo di padrone ma amano senza chiedersi perché o percome. le donne fanno così. amano e perdonano. perchè sono nate per crescere figli, forse. che non si abbandonano al primo sbaglio
Valinda, non voler interpretare quello che mi passa per la testa, e che proietterei nel dibattito, sennò confermeresti la predisposizione ai voli pindarici che mi rimproveri io vedrei nelle donne. Non ho mai sottolineato il fatto che questa curiosa reazione femminile potrebbe, per esempio, segnalare che si è toccato un punto dolente della questione. Doglianza che in realtà non dovrebbe esistere secondo me, vista la naturalita’ e la bellezza dell’emozione di cui si parla, ma che tuttavia emerge in tante risposte come se si trattasse di un peccato avere pulsioni sessuali, soprattutto perche’ non vanno confuse con l’amore. Perché, l’amore come dev’essere? Immacolato come l’omonima Concezione? Ma un cacchio di desiderio sessuale non può essere accettato senza attaccargli la targhetta “amore”, ma solo ” mi fa sangue?”
Sono qui per capire la psiche femminile meglio di quanto lo facessi prima di un certo episodio, e l’unico collegamento con mia moglie riguarda il suo essere femmina. La storia col portoghese e’ la dimostrazione di quello che dico: la trasmutazione di un bisogno erotico in una paludata storia di amore, tanto era inconcepibile la valutazione a freddo della qualita’ del soggetto, rispetto agli umori che smuoveva. Ma questo non lo sto dicendo io, ma i fatti, allora come oggi. Tu fuori dalla cotta per il tuo non ricambiatore, lo giudicheresti un uomo valido? Affidabile? NON maschilista!! Valinda, Non so se mi sono spiegato, quando si “ama” (con l’adrenalina nello stomaco) tutto assume un aspetto diverso nel giudizio di chi è attratto da questo soggetto. Io sono misogino perché non piace quello che dico. Un altro che ci usa ma che “amo”, è solo confuso.
Io non scoraggio nessuno a credere nei sogni ma per spiegare la mia versione porto degli argomenti, con delle domande e delle risposte. Tu mi dici che non è così, restando contenta che non sia come sostengo io, e va bene, ma non mi dici, anche senza entrare nel filosofico, com’è invece. Oppure, perche’ è dove i miei argomenti non filano.
Io non sono qui per fare il misogino. Se vi appaio me ne scuso, ma è un’interpretazione che non nasce da una mia intenzione più o meno subdola. Non è nel mio stile.
Se per qualcuno non esiste una spiegazione a certi comportamenti umani , e per qualcun altro una spiegazione esiste, non basta dire che quest’ultima non vale, ma neanche che non esiste una ragione, succede tutto così: per caso. Perché è CERTO CHE ESISTE una ragione, anche se la “Ragione” non lo sa.