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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Fg123,
mi scuso per l’invasione di campo da parte mia e dei “soliti noti”.
abbiamo immesso in un serio e grave problema personale, che meriterebbe tutta l’attenzione e l’interazione del caso, una annosa discussione sui massimi sistemi, di cui, a quanto mi risulta, nessuno è venuto finora veramente a capo in modo assoluto.
spero che, chiusa ancora una volta la questione, si possa lasciare il campo a chi ha aperto il thread.
Altea, da qualche parte hai scritto che ” lo amavo senza sapere il perché …” e in questo ” noi amiamo …anche se è innegabilmente uno stronzo”. Quindi senza una ragione, un perché ? Ma da qualche parte una ragione, seppure non apparente, ci sarà oppure no? C’è una logica, un motivo, un’istinto per il quale quello stronzo merita la tua vita, oppure vogliamo far passare la logica che si fanno cose che vi danneggiano e lo volete chiamare amore. Con tutti il rispetto, la tua relazione con il caso umano di cui abbiamo parlato in altri moment, lo chiami amore? Non potrebbe trattarsi di una sindrome che sfiora la malattia mentale farsi umiliare, sia come succede a te nel modo che sappiamo, come a tutte coloro che accettano di amare chi non le ricambia? Non è masochismo? Che comunque un perverso ritorno di piacere lo dà come sappiamo.
Altea, sentire parlare di amore quando si è non rispettate, abusate, umiliate, usate, ma si prova attrazione verso un individuo che vi trattasse in quel modo, potrà trovare d’accordo solo chi soffre di questa sindrome. Oppure riconoscere che non si tratta di amore, ma un bisogno di altro genere che viene sdoganato come amore.per l’emotivita’ che scatena, che proviene da quelle ragioni che la ragione non conosce, ma che non risiedono nel cuore, ma molto più in basso.
Scusa ma questa passione per il sacrificio senza “motivo” non è spendibile in un dibattito su questo argomento. Il fatto che tu NON sappia perché vi siano donne come te e come molte altre che AMINO senza sapere il perché, non potrà mai significare che questo perché non esiste. Esiste per forza, anche se è meglio non conoscerlo magari, perché potrebbe riservate delle sorprese riguardo l’origine di quell’impulso.
Un amore “senza ragione” sara affascinante per “quella droga” che vi inietta nelle vene che provoca quegli inebrianti ” trip”, ma non devi chiamarlo amore. L’amore comincia proprio quando è benedetto dalla ragione, non dall’istinto. Quello è il solito vecchio buon sesso. Ciao
“L’amore comincia proprio quando è benedetto dalla ragione, non dall’istinto”
caro golem
penso che l’ AMORE, in quanto tale, DI RAZIONALE abbia ben poco. proprio per l’ intrinseca natura che caratterizza questo sentimento. o, se preferisci, questo SENTIRE. l’ amore è una sensazione che esula da qualsiasi meccanismo logico e credo che nessuna teoria scientifica potrà mai inquadrarlo e definirlo in maniera precisa, estrapolandone le cause. Mi riferisco naturalmente non ad un “amore” puramente istintuale, che nasce da quelle parti basse cui accennavi. quello come dicevo è il DESIDERIO, che è cosa DIVERSA dall’ amore. mi riferisco ad un amore fatto di sensazioni “pure”, di intenzioni alte e nobili che possono prescindere da qualunque forma materiale. ad esempio si può amare una persona con la quale, per varie ragioni, non possiamo unirci carnalmente. quindi nell’ ambito degli amori “non vissuti”, o “vissuti a senso unico”, non ci sono solo gli amori non corrisposti, ma anche gli amori impossibili, o sofferti, o contrastati. e queste storie sono spesso quelle che più di altre segnano la vita di tante persone ( sia uomini che donne ). solo che per molti uomini è più difficile ammettere apertamente che per anni e anni sono rimasti emotivamente intrappolati in una storia infelice. noi donne al contrario ne facciamo quasi “un vanto”, perchè tradizionalmente si ritiene che la donna sia votata per la sofferenza, che sia quasi il suo COMPITO SU QUESTA TERRA QUELLO DI SOFFRIRE. mentre l’ uomo che soffre ( specie se soffre per chi non lo vuole ) è visto unicamente come un debole. ma non si pensi che le persone che amano chi non le vuole o non le può ricambiare nascondano un animo necessariamente masochista. al contrario ! si tratta molto spesso di persone forti e consapevoli che VENGONO FATALMENTE E IRRIMEDIABILMENTE ATTRATTE dall’ irraggiungibile ( talvolto dal PERICOLOSO ) proprio in virtù di questa loro personalità.
Fg123
mi unisco alle scuse di rossana se siamo andati fuori tema.
Sinteticamente, MG. Esistono due definizioni separate che attengono al termine genetico di amore: innamoramento e amore. Quella che hai descritto tu riguarda l ‘innamoramento, che è appunto una condizione irrazionale. Bella, bellissima, la più desiderata. Ma non è amore. Dove la presenza dell’ “amato” e funzionale alla creazione di quella “droga” naturale di cui andiamo pazzi. Se ricambia è bello ma se non ricambia è lo stesso. Basta che faccia partire gli ormoni. Anzi, per paradosso, più e difficile da avere quella ” droga ” più è preziosa e desiderata. Se hai sottomano il ” Venerdì ” di Repubblica, leggi la rubrica di questa settimana della Aspesi. C’è una lettera che parla di questo. Nei termini che indico io. Insomma il buon vecchio, sano, egoistico piacere sessuale puro e semplice, dove l’altro è un amato innesco.
Il fatto che abbia una genesi di natura sessuale non dovrebbe scandalizzare nessuno, essendo la più naturale e straordinariamente ricambiata dalla Natura con ebrezza che fa battere il cuore e ci lascia il ricordo indelebile di chi c’è l’ha provocata. L’amore, e’ una costruzione lenta e costante, ed una scelta razionale supportata da valutazioni oggettive sulla qualità della persona oggetto del nostro AMORE, e non l’ebrezza che da l’ubriacarura dell’innamoramento.
Ciao, comincio a preparare il ragù con gli involtini pugliesi. A risentirci.
Non è una questione di mantenere una propria visione o assumerne un’altra, Rossana.
Come giustamente dice Golem, esiste un perché a tutto.
In amore non c’è nulla di TRASCENDENTALE, e uso proprio questo termine non a caso.
Questo termine “trascendentale” ha iniziato ad essere usato nel medioevo, proprio in un’epoca in cui il corpo, con i suoi istinti, veniva umiliato per lasciar spazio a qualcosa di più nobile e alto come l’intelletto.
Infatti, guarda un po’ che cosa scrive MG “mi riferisco ad un amore fatto di sensazioni “pure”, di intenzioni alte e nobili che possono prescindere da qualunque forma materiale”.
Un amore PURO, ALTO, NOBILE in contrasto con un qualcosa di MATERIALE.
Ecco da dove nasce l’equivoco: il voler scollare il corpo dell’uomo, il suo istinto, dalla sua parte intellettuale che, per cultura, ci è stato inculcato essere più NOBILE e ALTO del solo istinto.
Ecco perché si nobilitano quegli “amori” non corrisposti, deleteri, ecco perché il sacrificarsi per amore è visto come il gesto più alto in assoluto.
Ma sono tutte balle, tutte forzature, perché io posso anche umiliare il mio corpo, dire che l’istinto è roba da animali, e l’intelletto un qualcosa che vola alto, ma tanto l’istinto me lo tengo sempre, e la carne vive per e con la testa, e viceversa.
L’amore ha delle sue LOGICHE.
Logica, Rossana/Alteo/Maria Grazia.
Il trascendentale bisognerebbe lasciarlo al passato, a chi si frustava e si frusta la schiena, a chi crede che attraverso il dolori passi la nobiltà dei sentimenti.
L’essere umano è fatto di istinto e logica, ma non per questo la logica deve essere superiore o più nobile dell’istinto.
Quando impareremo a non demonizzare più l’istinto, e a divinizzare la testa, allora ristabiliremo un equilibrio.
Possiamo sempre scegliere di non appellarci mai più a questo brutto e materiale istinto, ma moriremmo in 4 secondi.
Ciao a tutti.
P.s.
Golem mi hai tolto “le parole di bocca” con il tuo ultimo post.
M, immagino ti riferissi agli involtini col ragù e alle orecchiette che li accoglieranno, con grande gioia delle due inglesi, ormai “salentinizzate”. C’e’ un profumo in casa!!! Gnam.
A parte questo, tu hai aggiunto in maniera pertinente la genesi della “trascendenza” divina di impronta medievale, con tutte le implicazioni etico religiose che hanno indirizzato le “peccaminose” pulsioni sessuali sino alla “coreografia” che conosciamo anche oggi. Della quale ho accennato in altre occasioni.
Buona giornata a tutti e buon appetito.
M.,
tu e Golem, in contrasto con me, Maria Grazia, Altea e anche Valinda, sottolineate l’istinto di riproduzione, come predominante, e vi appellate alla logica, il solo modo con cui sapete guardare il mondo in tutti i risvolti.
sembrate nemmeno leggere che NON disconosco affatto gli istinti di riproduzione ma, in alternativa, li affianco ad altri, quelli di una sopravvivenza psichica equilibrata. non vivo sulla vostra logica ma sulla mia emotività, che ha bisogno di esprimersi quanto la vostra sessualità.
mi viene da pensare che immaginate il modo d’amare femminile simile al vostro, fatto di affezione, raziocinio e di dare per avere, com’è normale che sia per voi, mentre forse quello femminile è diverso. non potendolo comprendere, nemmeno lo potete ammettere, se non considerandoci STUPIDE oche.
la storia e la scienza sono state finora dominate e scritte dai maschi. continuate pure a farlo a tutti i livelli ma il piccolo mondo che mi compete lo interpreto a modo mio.
100.000 anni fa forse la psiche era un qualcosa di insignificante, quanto una lucciola; la prima rivoluzione, quella cognitiva, è avvenuta 70.000 anni fa ma è soprattutto grazie alla successiva nascita dell’immaginazione, 12.000 anni fa, che l’uomo è (per così dire) progredito, non solo in agricoltura. che si sia rimasti come all’inizio in tutto e per tutto? che non si siano mai sovrapposti nella nostra testa altri 2 tipi di cervello, a modulare e orientare le nostre scelte, diverse in base al genere?
in Zarathustra Nietzsche affermava che, più che mai, l’uomo appariva “una corda annodata fra l’animale e il Superuomo”. possibile che niente di tutto questo avvenga anche in ambito amoroso?
non eri tu a scrivere che esiste l’amore senza sesso e il sesso senza amore? cosa intendevi dire che forse non ho capito?
puoi tranquillamente evitare di rispondermi. per me l’argomento è chiuso. inutile continuare a motivare i propri pensiei con chi intende riconoscere solo i suoi…
buon pomeriggio!
Rossana devo rispondere. Se considerassi stupide le donne non ne avrei sposata una, ne’ mi impegnerei in dialoghi come questi. Sognatrici, romantiche oltre il necessario, a volte illuse. Ma non stupide. In ogni caso, seguire l’impulso che ci, vi spinge verso l’altro sesso e “arredarlo” con i pizzi e i merletti dell’amore letto in quel modo tutto femminile, non deve far dimenticare che, allegoricamente, è la “casa” quella che vogliamo. “L’arredamento” la rende personale, unica, ma non prevale sullo scopo originario di avere “un tetto sulla testa”. Il maschio vuole un “tetto” come tutti, e spesso si ferma a quello. Un tavolo, un letto e quatto sedie. Difficilmente si innamora dell’amore, come appare da quel desiderio di “arredamento” di un impulso sessuale. Perche’ di questo abbiamo parlato. Non di quelle relazioni sentimentali che non prevedono il sesso tra le manifestazioni di quegli affetti. Se non avessi bisogno della femmina, potevo benissimo “innamorarmi” di un amico col quale ho grande affinità e coincidenza di gusti e intelligenza. Ma non basta, ovviamente.
Un uomo e’ piu “essenziale”, non vede piu di quello che c’e’, e questa visione non e ne’ meglio ne’ peggio di quanto fanno le donne, e’ solo diversa, il maschio e’ meno portato all’illusione. Ma ecco perché spesso quando un uomo sta amando veramente e viene lasciato o tradito non ne esce più. E se ne esce, è cambiato, per sempre. Perché nonostante la razionalità e l’impegno che può mettere in una storia in cui crede, scopre che quella voglia di illusione e di emozioni, che la maggior parte delle donne ricerca e confonde con l’amore, può fargli perdere il suo di amore, se “questo” a un certo punto sente il bisogno di certe emozioni che lui, suo malgrado, non può più dare, quando la fantasia ( con l’aiuto della quale si e’ probabilmente innamorata di lui il “suo amore”) ha lasciato spazio alla “banale” realtà. Quella realta’, o verita’ se si vuole, che pero’ e’ l’unica che può far NASCERE L’AMORE.
Con il solo “arredamento” si può vivere, ma sotto i ponti. O le stelle, che e’ più romantico.
Ciao.
Golem,
ci trattiamo bene noi uomini goderecci, ma soprattutto trattiamo bene le donne che abbiamo vicino.
Tra poco inizierò a cucinare i trocchioli (Puglia del “nord”) che ho fatto a mano, come sempre. Avendo gocce di sangue pugliese, non posso fare altro che mantenere la tradizione della pasta fatta a mano.
Rossana,
è sempre la solita storia con te. Giudice discussioni a voler tuo. Poco male.
Ho poco tempo, quindi se per te l’argomento è chiuso perché la mia visione ti infastidisce, allora evito proprio di risponderti.
“la storia e la scienza sono state finora dominate e scritte dai maschi. continuate pure a farlo a tutti i livelli ma il piccolo mondo che mi compete lo interpreto a modo mio.”.
Inutile atto di difesa, questo, perché di attacchi al tuo modo di interpretare non ne sono arrivati.
Semmai c’è una non condivisione, come PER ME è giusto e normale che sia.
L’amore è una cosa, con una sua logica, con le sue strade da seguire e con i suoi scopi precisi.
Tutto il resto è il frutto di ciò che è successo 12.000 anni fa: immaginazione.
Nessuno vieta a nessuno di rincorrere l’inafferrabile, se questo dà piacere, ma se mi si dice che questo è amore, io non ci credo.
Per me è un piacere che rasenta il masochismo.
Pratica, questa, che comunque contiene un nucleo di piacere, a quanto pare.
Ciao a tutti
Golem
tralascio le disquisizioni filosofiche e mi limito a riagganciarmi a ciò che dice rossana: probabilmente uomini e donne hanno UN MODO DIVERSO DI AMARE E DI INTENDERE L’ AMORE. probabilmente l’ UOMO SCEGLIE CHI AMARE, LA DONNA NO. PROBABILMENTE L’ UOMO SI FA GUIDARE DAL RAZIOCINIO, LA DONNA SOPRATUTTO DALL’ EMOTIVITA’. ma è innegabile che un amore di coppia, per essere tale, deve avere quegli ingredienti che lo contraddistinguono da qualunque altro rapporto umano o da un rapporto di puro interesse ! e questi ingredienti sono principalmente la disponibilità ad affidarsi all’ altro, a dedicarsi a lui rinunciando a una parte di sè, e per certi versi a cambiare o sacrificare la propria vita per l’ altro. ALTRIMENTI SI PARLA DI UN CONTRATTO PURAMENTE AFFARISTICO: io ti scelgo SOLO PERCHE’ ho qualcosa da guadagnarci. e in questo caso non ha senso parlare di AMORE. sebbene io non giudico chi opta per questa visione della coppia.
buonissimo il sugo con gli involtini. Se ci condisci le orecchiette fatte in casa è il top ! 🙂