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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“È volgare il tuo modo di girare le cose. È volgare come affronti i dibattiti […] Il tuo modo di strisciare come un serpente.”
Ricevo ancora le notifiche di questa discussione e non ho potuto che leggerne l’andamento, scorrendo qualche riga..a tempo perso.
Ma stasera – visto che sono bloccata a letto -, sono tornata qui e ho letto queste cattiverie e queste schifezze. E con tutto il rispetto:
“tu di me puoi scrivere che sono uno stronzo”
te lo scrivo io, se vuoi. Perché lo sento con tutto il cuore.
Perché arrivare a scrivere queste porcherie, qualunque sia il motivo della discussione, è da nausea. una delusione (visti i partecipanti) che mi fa stare male per chi viene insultato.
Mi dispiace per Rossana. Non voglio fare la paladina della giustizia, perché si sa già difendere bene e perché non so neanche di cosa stiate discutendo e per cosa. Ma mi viene rabbia che tra persone tanto intelligenti si arrivi utilizzando certi toni e a questi livelli.
Ho abbandonato questa lettera perché nello scontro tra uomini e donne, si utilizzavano termini che non uso abitualmente e concetti troppo intellettuali per me.
Ma tornare, e leggere uno sfacelo simile, mi stupisce.
Mi stupisce soprattutto che Golem, ad esempio, non abbia smorzato i toni e desse il fianco a un fake. Perché lo ritenevo superiore. Capisco neanche la metà di quello che scrive, ma è un uomo “talmente”…che non ha bisogno proprio di difendersi…neanche di replicare a momenti…non riesco a spiegarmi…ma lui è superiore e basta. Non ero d’accordo con lui (o la ero parzialmente) ma la sua educazione era “al di sopra”. Non c’era bisogno che nessuno di voi si abbassasse a tanto. Nessuno dei 3.
Torno nel mio…a scambiare qualche e-mail e disattiverò le notifiche…ma è pietoso il livello al quale siate arrivati.
Per il vostro modo di esprimermi (un italiano che io personalmente non sarò mai in grado di usare), non avete proprio bisogno di insultarvi in questo modo.
Per tutte le rimostranze al mio intervento, il mio indirizzo lo avete.
Mi scuso x l’intervento ma per quel poco che sono stata su questo forum, mi dispiace vedervi così.
Rossana e Golem specialmente…perchè con me siete sempre stati educati e gentili…e di aiuto.
Notte e sogni d’oro…
“Nel 1992 furono esaminati dagli antropologi i dati relativi a 166 società di vario genere, scoprendo evidenze di amore sentimentale in ben 147. Per quanto riguarda le altre 19, gli antropologi avevano semplicemente omesso di esaminare questo aspetto della vita.”
(Da: “Donne: il primo sesso” di H. Fisher)
—
Altea,
grazie per il commento, che considero saggio ed equilibrato. non cerco supporto al mio modo di essere, di aver vissuto o di pensare ma non può che farmi piacere quando questo giunge spontaneamente. accetto ben volentieri anche il dissenso, purché non motivato da rivalsa.
buona domenica!
Altea,
mi sento di darti un consiglio, non tanto da usare qui sul forum, ma in generale: non inserirti o non affrontare mai una discussione facendo questo
“potuto che leggerne l’andamento, scorrendo qualche riga..a tempo perso.”
“non so neanche di cosa stiate discutendo e per cosa”.
Significa ammettere immediatamente che non sai tutto, e quel poco che sai lo sai male.
La prima regola in una discussione è quella di avere le spalle coperte. Sempre. Avere le spalle coperte significa sapere ciò di cui si sta parlando, altrimenti i propri interventi diventano dei colabrodo, attaccabili da tutte le parti.
Il mio è il piccolo consiglio di uno stronzo, ma molto utile, soprattutto in un contesto reale, e non giocoso come questo.
Non segui tanto, non conosci tutto, e va bene così, però io ti chiedo una cosa: se la tua sensibilità è stata toccata da ciò che ho scritto, perché non hai dimostrato altrettanto disturbo quando mi veniva dato del vigliacco e del pidocchio?
Perché consideri dare del serpente più grave del ricevere del pidocchio?
Il serpente ha una infinità di significati simbolici, sia positivi che negativi, è finito addirittura sugli scudi araldici (vedi Milano con il suo biscione), il pidocchio assolutamente no.
Al pidocchio venivano paragonati gli ebrei quando li si rastrellavano per portarli nei campi di concentramento.
Il pidocchio non ha mai avuto connotati positivi.
Dov’era la tua sensibilità colpita in questo caso?
Ovviamente non c’era, e non c’era perché anche tu, come un oceano di persone, funzioni a fasi alterne.
Hanno il senso della giustizia, della difesa, hanno sensibilità non come principi generali, ma particolari, o meglio, soggettivi, e quindi dipendono su quali soggetti vogliono calarli.
Io non ti dico nulla, e non ti dico più di tanto perché sei ancora molto giovane, e non conosci completamente la storia dello scontro che è partita ad agosto/settembre.
Dov’era la tua sensibilità e senso di difesa quando un co...... qualunque, appoggiato dalla gentil signora, interveniva con un post assolutamente fuori luogo in cui metteva in guardia me, dallo stare attenti perché le nostre mogli venivano sco.... da altri”?
Perché consideri il ricevere del volgare, meno grave che dare del volgare?
Forse perché se le cose le ricevo io, va bene, se invece restituisco le stesse cose che ricevo, in modo più diretto e meno strisciante, non va più bene. EÈ una questione di simpatia e malafede, ma basta dirlo. Problemi non ce ne facciamo.
Fai e scrivi quello che credi, indipendente dall’italiano, tanto qui nessuno è Dante Alighieri, quindi, se si ha qualcosa da dire, si può scrivere tranquillamente. Scrivono gli stranieri, perché non potresti scrivere tu?
Per quanto riguarda ciò che hai scritto a me, amen.
Non ti rispondo a tono, perché ho capito che il tuo è stato un sincero moto di rabbia, disgusto, vomito, quello che vuoi, e perché sei giovanissima, ma soprattutto perché non mi piacciono molto le persone lampadina.
Per me le persone lampadina sono quelle che funzionano seguendo l’on-off.
Accendono e spengono i propri Ideali, i propri principi, in base o alla loro convenienza o in base ai propri piaceri.
Tutto legittimo, ma poco serio.
Un principio, se è davvero tale, non è barattabile, è sempre acceso, e non si modella sulle persone in base alla simpatia o antipatia.
Ciao
Forse sarebbe meglio non buttarsi a capofitto in una storia… esistono gli entusiasmi e questi per natura sono passeggieri, a maggior ragione uno ci dovrebbe pensare due volte prima di sposarsi. Meglio sarebbe sposarsi per interesse, almeno sai che puoi gestire i tuoi spazi come meglio credi… in questo senso la nostra epoca è giusta, tutti siamo messi nella condizione di fare un buon matrimonio. Lanciarsi nel grande amore può essere molto pericoloso perché si tende a tollerare tutto quello che hai descritto… dunque si va in crisi. Io mi sposerò solo quando incontrerò l’uomo perfetto e tutte le condizioni saranno perfette… ad oggi non si è ancora verificata questa circostanza ma la mia vita non dipende da un uomo. Questo non significa che sono “condannata” a vivere i prossimi dieci, venti o trent’anni in “solitudine”. Ci sono donne che si sposano a cinquant’anni e sono delle vere spose… ora è anche vero che uno o ci crede o non ci crede… ma a giudicare da tutta la sofferenza che c’è in giro mi viene da pensare che crederci è cosa estremamente conveniente! Tollerare una mortificazione per poi convolare a giuste nozze in tempi in cui non esiste neanche il matrimonio riparatore? Mi sembra un controsenso!
Nessuno e’ perfetto Altea. Io per primo. Ma non mi dispiace.
Ciao e auguri.
Rossana, basta capire da dove arrivano i sentimenti e come si formano. C’è un bel libro uscito da poco: “I peccato del cervello” di Margriet Sitskoorn, neuropsicologa dell’università di Tilburg, in Olanda.
Tra gli altri porta un esempio che dichiara come le nostre caratteristiche più egregie sono condizionate dalla fisiologia, e per questo non ho motivo che lo sua anche l’amore e l’innamoramento soprattutto, così guidato dagli istinti.
Te me parlo più tardi, ora mangio, e stanno arrivando le 14.
Buona giornata
troppo complicato. il messaggio era più semplice. avrei dato dello stronzo/a a chiunque avessi letto utilizzare delle parole maleducate.
era quello il senso. generale, prendendo parole in particolare e particolarmente rivolte a.
il senso era infine che siete tutti troppo intelligenti x abbassarvi a tanto. la gioventù vi ammira in un certo qual modo.
che siano coinvolti serpenti o pidocchi. fine.
buona domenica.
spero facciate la pace.
Allora, questa scienziata cita l’esempio di un operaio americano, certo Phineas Gage. Una persona onesta e laboriosa che subì un incidente grave al cervello quando una sbarra di ferro gli si conficco nella fronte. Guari dalle ferite ma divenne rissoso, lascivo disonesto e pigro, tanto da perdere affetto, amici e lavoro. Questo accadeva nel 1848.
L’analisi moderna delle lesioni subite da Gage ha rivelato che nel suo cervello era stata distrutta una piccola area dietro l’occhio sinistro. Quella corteccia orbitotofrontale, che oggi sappiamo essere l’incarnazione neurologica della kantiana “LEGGE MORALE DENTRO DI NOI”. Un severo giudice che ci impedisce di soddisfare senza limiti i nostri desideri, ma li indirizza secondo le regole, l’etica e i costumi del tempi che viviamo, e che viene “aggiornata” dalla cultura corrente. Espressione sentimentale compresa.
Senti cosa scrive la Sitskoorn: ” il motore dietro ai sette vizi capitali, ( tra i quali c’è ovviamente il sesso, detto lussuria quando è moralizzato secondo una certa dottrina religiosa che conosciamo) è in effetti il raggiungimento di obiettivi fondamentali per la SOPRAVVIVENZA: riproduzione, difesa, accumulo di risorse, nutrizione, conseguimento dello status sociale (matrimonio?), e così via.
E infatti, come hanno dimostrato esperimenti condotti con l’uso della risonanza magnetica, cose molto diverse, come la vista del cibo o di un attraente partner sessuale, avere potere, o accumulare denaro, HANNO TUTTE PIÙ O MENO LO STESSO EFFETTO NEL NOSTRO CERVELLO: attivano l’area, evolutivamente più antica, del nucleo caudato, IL CENTRO DEL PIACERE CHE CI SPINGE A CERTI COMPORTAMENTI. (!!!)
Tralascio altri esempi, ma ricordo di aver parlato a suo tempo, pur senza cognizioni specifiche come quelle esposte, di aver trattato della nascita di certi sentimenti, come la traduzione nella “lingua” dei nostri giorni di antichissime “necessità'”, tra le quali il sesso e’ tra le prime, e che oggi vediamo espresso anche con raffinate rappresentazioni estetiche, ma che non puo’ nascondere la natura di quel bisogno.
Ovviamente io sono convinto che tutto quello che attiene all’uomo inizia con la nascita e finisce con la morte, e che lo “spirito” di cui parlavo ieri e della psiche che lo contiene e’ solo uno straordinario fenomeno cerebrale, non Dio. Ma seppure non leggibile immediatamente, ogni azione umana ha sempre un fondo di sano egoismo legato alla propria “sopravvivenza”. E anche quando AMIAMO, lo stiamo facendo per noi.
Altea,
“troppo complicato. il messaggio era più semplice. avrei dato dello stronzo/a a chiunque avessi letto utilizzare delle parole maleducate.”
Eh lo so Altea che è troppo complicato fare interventi con cognizione di causa.
È più semplice scrivere messaggi semplici anche se, forse, in questo caso sarebbe più corretto dire semplicisti.
Hai scritto che avresti dato dello stronzo/a a CHIUNQUE avesse utilizzato parole maleducate, peccato, però, che ciò che hai fatto è l’opposto di quanto hai scritto.
Il forum è pieno di utenti che usano termi maleducati, ma non mi risulta che tu abbia fatto quello che scrivi.
Come ti ho già detto prima, un principio è tale se è perseguito con serietà e se ha la stessa valenza per TUTTI.
Se invece la sua validità è stabilita dalla simpatia o meno,allora non è un principio, ma un’altra cosa, e sarebbe intellettualmente più corretto ed onesto evitare di fare i paladini della giustia e storcere il naso a fasi alterne.
Pidocchi, serpenti e finto buonismo a parte.
È una questione di serietà ed onesta.
Questa cosa la dico per te, non per me, perché il beccarmi del pidocchio, piuttosto che del vigliacco o dello stronzo, su di un forum, e tra sconosciuti, a me non cambia nulla nella mia vita.
Sto bene lo stesso.
Ciao
Scusa Rossana, il titolo del libro è: ” Le passioni del cervello” non i peccati, che è un’iniziativa del “cervello” del mio cellulare.