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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Trollo e compagnia. Mi sono accorto per caso delle vostre ultime uscite. Non sfugge a nessuno, che non abbia i vostri problemi evidentemente “irritati” dalle mie esternazioni, la vera ragione delle vostre puerili di esternazioni. Quella della tua supporter, che si aggrappa alla bisogna agli “utili maschietti” come te per sentirsi meglio, inventandosi tutta una sua liturgia filologica sulla mia vicenda, è esemplare per quanto è inspiegabilmente astiosa, nonostante abbia detto mille volte che non ci sia nessun riferimento che la riguardi. A meno che non voglia vederlo lei evidentemente. Naturalmente aspettati che se per caso, in un momento di “virilità espressiva” dovessi infrangere certe sue certezze, sarai finito come riferimento ideologico. E così si potra’ essere apprezzati: solo se si è in una certa sintonia intellettuale. La sua
Possibile che non ci si renda conto che anche se non si concorda su una teoria, ma si è sicuri del fatto proprio, si puo’ restare sulle proprie posizioni senza offendersi, e magari rispettandosi a vicenda? Possibile che non si capisca che questo atteggiamento risentito possa far intendere che si è toccato un punto dolente, evidentemente non chiarito dentro di se’? E poi, non si era chiuso il dibattito, come richiesto dal nick in argomento? No, se qualcosa rode dentro come si vede.
Per rispetto e dignità non ho utilizzato le dichiarazioni di M nei confronti del nick in questione per sfruttare volgarmente a mio vantaggio la situazione di conflitto che si è venuta a creare, come sta facendo lo stesso nick con il tuo viscido intervento. Ma questo ultimo esempio, ora mi fa ammirare la brutale sincerità di M nello svelare un’aspetto del carattere di questo nick, che lentamente sta emergendo. In contrasto feroce col buonismo assertivo che vuole dimostrare altrimenti.
Trollo, resti sempre un “leone” senza palle, ma ripeto, non ti cresceranno in questo modo, assecondando il tuo carattere delatorio. Però nessuno ti impedisce di crederlo. In fondo siamo tutti qui per sfogare le rispettive frustrazioni. Me compreso ovviamente. Ma io lo so.
Ciao.
Golem,
nell’insulto c’è molta dignità, se fatto con intelligenza.
Un giorno ti spiegherò il perché.
Poi una persona può usarlo o non usarlo. Ciò dipende dai gusti che, come sappiamo, non sono discutibili.
Esistono gli insulti ed esistono le bambinate.
I primi li tollero, i secondi non più di tanto, soprattutto se sono fatte da una settantenne.
Io sono il primo a dire che non uso parole al miele con chi mi infastidisce con la propria stupidità, e sono il primo a dire che, senza ombra di dubbio, risulto ingombrante con chi mi è avverso.
Questo succede quando una persona non fa nulla per piacere agli altri. Io non faccio assolutamente nulla per risultare più simpatico o più accettabile, sparando qualche banalità qua o là, né tento di ammantare ciò che penso e scrivo con una autorevolezza che appartiene a quegli autori cui si rubano le frasi con copia incolla.
Appropriasi di una autorevolezza (che non si ha) sfruttando studi filosofici o letterari altrui, è solo dell’inutile retorica.
La retorica è un’arte bellissima per chi la sa usare, ma non basta copiarla.
Ecco perché quando la signora Rossana intasa le varie lettere con copia incolla, la cosa non mi tange minimamente, ma non fa altro che far luce sulla sua mancanza di idee PROPRIE.
La retorica serve per far abboccare i pesci senza esperienza. Io, come tutti gli esseri umani sulla terra, ho una parte di stupidità, ma anche di intelligenza, e non mi reputo tanto stupidotto.
Il mio modo brutale di dire certe cose non era nient’altro che un modo per dire “aprite le finestre perché sento puzza di marcio”.
E piano piano la puzza inizia ad alzarsi.
Soffre le imposizioni e poi si scopre che è stata “l’esigentissima Padrona di uno schiavo delizioso”.
Da notare: Padrona scritto con la P maiuscola.
Io la signora in questione l’avevo inquadrata già da questa estate.
Apri le finestre Golem e fregatene.
Ciao
“inventandosi tutta una sua liturgia filologica sulla mia vicenda” – no, niente d’inventato: tutto deducibile da scritti e standardizzazioni eccessive. queste in particolare tengono desta l’attenzione sul tema.
“se per caso, in un momento di “virilità espressiva” dovessi infrangere certe sue certezze, sarai finito come riferimento ideologico.” – NON avendo alcun riferimento ideologico che non sia il mio, non corro nessun rischio di perdere alcun PREZIOSO orientamento mentale. inoltre so distinguere la “virilità espressiva” dal deprezzamento di femmine e gay o lesbiche. sono due cose ben diverse!
“non si era chiuso il dibattito, come richiesto dal nick in argomento?” – la chiusura del dibattito è avvenuta “d’ufficio” con i commenti di OSCAR e di Trollo. da parte mia non ho RICHIESTO di chiudere ma ho CHIUSO la discussione con i nick con cui, a mio avviso, non vale la pena continuare a trattarla, vista l’arroganza e la prepotenza con cui si tendeva a imporre la propria ASSOLUTA VERITA’ ma… non ci sono solo due nick su LaD e, fino a prova contraria, si è liberi d’interagire con chiunque si desideri farlo.
“Per rispetto e dignità non ho utilizzato le dichiarazioni di M nei confronti del nick in questione per sfruttare volgarmente a mio vantaggio la situazione di conflitto” – la volgarità è in chi esprime, e qui ognuno può giudicare a chi spetta la palma del primato. meglio comunque la chiarezza dell’ambiguità!
“In contrasto feroce col buonismo assertivo che vuole dimostrare altrimenti.” – buonismo, ammesso che sia tale, non vuol dire farsi mettere i piedi in testa e sorridere nel ringraziare.
“Psiche è un termine con cui tradizionalmente si usa individuare l’insieme di quelle funzioni cerebrali, emotive, affettive e relazionali dell’individuo (funzioni psichiche), che esulano dalla sua dimensione corporea e materiale. (…)
Le caratteristiche o funzioni psichiche variano da individuo a individuo determinando la sua personalità, che a sua volta determina il comportamento di adattamento cioè il proprio modo di reagire/interagire con l’ambiente.” (http://it.wikipedia.org/wiki/Psiche)
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Dalla “Garzantina” dedicata alla psicologia: si parte dalla voce psicagogia per avanzare fino alla parola psicotomimetico. Tra questi due estremi alfabetici si contano ben 144 voci o rimandi attuali che hanno come base o componente la radice “psico”,
In effetti esistono correntemente:
– la psicobiologia, la psicochimica, la psicochirurgia, la psicolinguistica, la psicopedagogia, la psicometria, la psicosociologia, la psicoterapia, la psichiatria, lo psicodramma…
– la psicologia analitica, animale, applicata, clinica, criminale, forense, genetica, infantile, geriatrica, industriale, medica, politica, sessuale, sociale, sperimentale…
– la psicologia dell’arte, della FEMMINILITA’, della folla, della forma, del mercato, della musica, dell’educazione, del lavoro, della pubblicità, della religione, del traffico, ecc…
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noto che sul thread “Un pene piccolo fa godere lo stesso” si afferma:
– “vedo la sessualità come una sfera, fatta di psiche e carne.”
e
– “sesso e psiche sono funzionali l’una all’altra, con percentuali variabili secondo l’età della coppia”
e non riesco a comprendere la ragione per cui NIENTE di PSICHICO sia stato qui preso in considerazione in ambito sessual-amoroso. misteri della mentalità maschile!
rossana,
tu non è che non capisci una cosa, tu non hai capito proprio nulla di tutto ciò che che io ho scritto.
È volgare il tuo modo di girare le cose. È volgare come affronti i dibattiti, e con ciò non sto dicendo che devi darmi ragione, ma solo che tirare fuori le CAZZATE del maschilismo, delle imposizioni, e altre CAZZATE, perché non si sa più a che santo votarsi, è questo che è volgare. Il tuo modo di strisciare come un serpente.
Tu non hai capito nulla.
Tu usi due pesi e due misure.
Lo hai fatto con la storia della sensibilità e dell’amante, ti devi attaccare alla questione “mogli sco.... da altri”. Forse senti odore di déjà vu.
Tu che sei una persona estremamente insicura, vuoi ritagliare tutto ciò che ti circonda a tua immagine e somiglianza, perché non sei in grado di orientarti nel DIVERSO.
Io non me la prendo più di tanto con te, perché, stando a quanto tu hai sempre detto, nella tua vita sei stata chiamata a passare tante prove, anche pesantissime come un matrimonio finito, una maternità che ti ha piegata in due, i tuoi genitori che ti hanno voltato le spalle, un amante che teneva i piedi in due scarpe, salvo poi non prendere la decisione di stare con te, un figlio che sta dall’altra parte del mondo e che ha dovuto pagare conti di colpe non sue, ma che derivavano da una famiglia sfasciata (come tante purtroppo), una tua solitudine generale.
Io capisco che tutte queste cose incidono e pesano sullo spirito e sulla mente di una persona.
Siamo umani, non robot.
Quindi mi limito a considerarti una persona non tanto equilibrata, con solchi profondi.
E di questo mi dispiace, perché molto spesso si è chiamati a farsi carico di fardelli che non si sono cercati, ma così è.
Se tu hai letto che io in altre lettere mi riferisco alla psiche, e non considero le persone soltanto corpo, forse forse, due domandine te le dovresti fare.
Forse forse una lampadina dovrebbe accedersi nella tua testa, e non limitarti a dire “ma io non capisco”.
Non credere che io sia uno stupido, Rossana.
tu di me puoi scrivere che sono uno stronzo, puoi scrivere a qualche angioletto che, in quanto cattivo, non potevo che essere intelligente, che sono aggressivo, che sono un fascista. Puoi scrivere di tutto e di più, ma io, e anche tu, sappiamo entrambi che non sono uno che scrive cose che rimangono indifferenti.
Poi, puoi anche scrivere che sono volgare, ma devi tenere presente una cosa quando lo scrivi: volgare significa che appartiene al volgo, il popolo. La lingua italiana È lingua volgare.
Quindi di che stai parlando?
Come giudichi Flavio che ha definito Golem un grande e si è rivolto a lui per avere una mano?
Sarà un altro pallone gonfiato? Un altro paziente cui fare il lavaggio del cervello.
Se così fosse, perché non sei intervenuta a “salvarlo” prima che cada nelle grinfie di un Golem manipolatore di menti?
Guarda Rossana, non puoi immaginare che sorpresa scoprire questi aspetti di intolleranza verso chi non la pensa come te, che non appare in altri thread dove i tuoi convincimenti vengono avallati da utenti che non hanno disturbato “Il meraviglioso mondo di Amelie” nel quale vuoi far credere che viviamo. Ma che soprattutto deve confermare il tuo di mondo ideale.
Mi è capitato di leggere un tuo commento a “Pensiero”, al quale dicevi di adorare chi si esprimeva con sincerità e schiettezza. Ed e’ vero, chi non apprezza la sincerità.
Ma se questa schiettezza non accarezza i tuoi convincimenti il risultato lo si può osservare su queste pagine. Una jena.
Continui a dire che non ho preso di mira nessuna donna che si sia affacciata su questo forum, riscontrando negli scritti che leggevo solo degli “indicatori” comuni a un certo fenomeno. Ho scritto a lettere cubitali che questo interesse e’ nato da una mia vicenda, e che i risultati, NELLA MIA STORIA, mi hanno confermato certe ipotesi, e che la “storia” e’ migliorata e di molto. Ma mi dici in cosa starei vantando chissà quali capacità taumaturgiche se non quella di aggiustare la mia vita?
Ma se tu, Valinda, Anna e tutte le Marie che hanno avuto degli amori non ricambiati sono felici di averli avuti, ma perché c.... ve la prendete? Solo perché qualcuno ha spiegato il perché secondo lui le cose stanno in un modo (spiegando, non DICHIARANDO, come certi filosofi de noantri ) mentre qualcun’altro, come voi, non è d’accordo, ma non si sa il perché. Salvo la vostra testimonianza, con la quale COMPRENSIBILMENTE giurate che era amore? E che le mie e quelle di qualcun’altro sono suppergiù fregnacce maschiliste?
Se è un dibattito si spiega il perché, se non si può si accetta questa condizione e io non aggiorno il mio data base sull’argomento. Ma perché incazzarsi con chi sta conducendo una discussione senza usare i blitz dei cecchini? Si è forse attaccato Kid? No: si discute.
Allora ripeto, cosa c’è di diverso tra la mia schiettezza (parlo per me, ma sai che c’è n’è un’altra ancora più schietta) e quella di Pensiero? È il concetto generale che adori, o questo entusiasmo dipende dal tipo di realtà che quella schiettezza dichiara?
Non credi che la schiettezza dovrebbe essere apprezzata comunque? Anche quando non coincida con le proprie idee?
Il vero problema di questa discussione sta in questo dettaglio, credo.
Ciao.
M, non ho molto da aggiungere a quello che hai detto. Solo che invidio un po’ la tua di schiettezza.
Ciao.
Rossana. Nel thread del “penino”, ho voluto distinguere le due entità in maniera netta, assegnando alla psiche il termine greco di “soffio vitale” per distinguerlo dalla carne come istinto bruto. Non trovando un’altro vocabolo per definire la parte impalpabile diciamo. Ecco: spirito potevo usare, non mi è venuto in quel momento. Ma la psiche, cioè quello che siamo caratterialmente, secondo te, contiene o no conscio e inconscio, ragione e istinto? Se la risposta e si, cosa vuoi che ti spieghi perché ho scritto quelle cose sul “pene”?
Non hai ancora capito che la faccenda che sto trattando riguarda l’illusione? E secondo il tuo punto di vista, se uno vede un miraggio, la classica oasi nel deserto, non utilizza la PSICHE, cioe’ quello siamo in toto, per raggiungerla, comportandosi come se l’oasi fosse REALE e potesse dissetarsi REALMENTE?
Purtroppo c’è anche la psiche, perché se ci fosse solo l’istinto o la sola ragione NON SI VEDREBBERO I MIRAGGI, per quanto si possa essere…assetati.
Ciao
Golem,
non è difficile esseri schietti se si sa il fatto proprio.
Basta partire dal fatto che non ci serve trovare la condivisione delle nostre idee, né cercare supporto, altrimenti si scade nell’ipocrisia e nei giochi di quartiere.
Ma l’ipocrisia puzza, e l’odore si sente.
Non riservo nessun trattamento gentile a chi è falso e pretende di fare la lezione.
Sono dell’idea che un minimo di rispetto sia necessario per relazionarsi con altre persone, infatti con molti utenti sul forum riesco a confrontarmi senza nessun tipo di problema, ma parlo di una concessione gratuita minima. Il resto va guadagnato, senza fare sconti.
E se qualcuno si offende, pazienza. Io dormo bene lo stesso.
Ciao MASCHILISTA
Golem la mia non è schiettezza.
È cattiveria gratuita e volgare, OVVIAMENTE.