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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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>>> le stradine dell’Alfama trascinando le buste della spesa, forse accompagnata dalle struggenti note di un nostalgico fado cantato da Amalia Rodrigues. Il romanticismo del pensiero strideva con la vicina che le metteva di fronte la nullità percepita dell’amato e della vita che con questo avrebbe trascorso. Il film, col quale stava vivendo i bollori dell’età coniugati come amore, prospettava un “ending” non propriamente “happy”, comer ha sintetizzato immaginava quella storia. Oggi se n’è resa contro, e sorride di quella ingenua fanciulla destinata a diventare la vecchietta curva e affaticata. I sogni finiscono all’alba e l’alba in Porogsllo arriva più tardi rispetto al resto d’Europa. Ma arriva. Ate logu.
Rossana, Maria Grazia, Altea, Valinda….
Mi ha fatto molto piacere interagire con voi ma purtroppo per problemi personali non potrò più rispondere su questo forum per molto tempo.
Saluto anche Golem, M, Sarah, Andrea74, Ale, Doctor, Andrea, Max, Aton ecc… e tutti coloro che ho avuto il piacere e non… di conoscere in questi anni.
AD MAIORA A TUTTI.
P.S. Rossana sarai sempre unica, non cambiare mai,un abbraccio fortissimo.
Mg,
io ho sempre avuto gioco facile nell’attaccare bottone con tutti, sia maschi che femmine.
L’aspetto fisico aiuta parecchio, ma la differenza la fa il modo di fare.
Devo essere sincero: già ai tempi della scuola materna (quindi dai 3 ai 5 anni) sono sempre stato uno che “comandava” sul gruppo, e venivo seguito.
Il mio atto di comando alle materne si limitava nel sottrarre il trattore a pedali di qualche mio compagno di classe, di organizzare le “spedizioni” per rubare di nascosto i soldi del Monopoli dall’armadio della maestra per poi buttarli nel cestino delle offerte in chiesa.
Questa mia indole di “prendermi la scena”, in quanto indole, ce l’ho sempre avuta e sempre l’avrò.
Sono proprio fatto così, e questo modo di fare attira molti tipi di persone, ragazze comprese.
Anche quando facevo il militare io ero quello che teneva la camerata, ed ero un nonno di riferimento per i poveri ragazzi impauriti che varcavano la soglia della caserma.
É il modo di fare che attira, non altro.
Io ho un modo di fare che non passa inosservato: o piace o non piace. La via di mezzo non è contemplata.
Quando piaccio, piaccio molto, e di ragazze interessanti (per me) sono sempre riuscito ad averle senza fare sforzi mirabolanti.
Un po’ di sforzo in più ho dovuto farlo con la mia attuale compagna. Mi tiene testa, sa stuzzicarmi al punto giusto, è molto colta e questo mi piace tantissimo, più pacata di me, ma non le manda a dire, anche perché fa un certo tipo di lavoro che le impone di saper parlare e argomentare bene, non si fa mettere i piedi in testa, e sa il fatto suo.
Per questo sono profondamente innamorato di lei.
Senza calcoli di fondo, ma soltanto la certezza di aver scelto bene.
Poi, altro particolare, ma non da poco: sono una persona che ride tantissimo.
La mia espressione normale è quella con il broncio, ma io rido un casino, da SEMPRE, e rido di tutto.
E purtroppo faccio anche delle tremende figure di merda per questa cosa, come, ad esempio,…
ridere ad un funerale per colpa di una vecchia che, tra un finto ed artistico colpo di tosse, ed un Padre Nostro, scoreggiava a più non posso.
La gentile signora, molto probabilmente, indossava uno di quei pannolini che mettono i bambini, queli tutti chiusi, che purtroppo fungeva da cassa di risonanza.
Come si fa a non ridere in una situazione così?
Benedizione della bara a parte.
Il sorriso, le buone maniere (ebbene sì, utilizzo le buone maniere nel mondo reale) sono messaggi positivi che attirano la gente.
Se poi ci metti anche un pezzettino di bellezza mediterranea, e la possibilità di. Raccontare tutti i viaggi di lavoro e piacere che fai, allora………
Ciao
P.s.
anche Golem ha notato l’auto gol dell’articolo che hai postato.
Io non ti dico nulla. Sei proprio fatta così 🙂
Cicci,
credo proprio difficilmente potrò diventare diversa da come sono. il vino, invecchiando, può diventare più raffinato o girarsi in aceto. sono percorsi banali ma che proseguono a senso unico, a seconda della propria indole, magari con qualche arresto temporaneo ma senza un vera possibilità d’inversione di marcia.
mi dispiace perdere la tua compagnia. se e quando tornerai, se ancora bazzicherò da queste parti, ti ritroverò sempre con piacere. l’anno scorso sono stata assente per parecchi mesi anch’io. ogni tanto fa bene allontanarsi da questa bolgia…
cari saluti.
rossana, non so. è vero che il passato simile aiuti a comprendersi meglio e che possa esere una ragione di avvicinamento.
ma a grandi linee più o meno tutte le esperienze portano con se’ dei sentimenti e delle emozioni facilmente comprensibili più o meno da tutti.
due persone danneggiate, sono l’apoteosi di una storia dove un po’ di melodramma in fondo non dispiaccia.
ma io l’ho ammirato e mi sono infatuata di lui molto prima di accorgermi che avesse un problema. in generale, finora ho amato principalmente persone che fin dall’inizio mi abbiano colpita e verso le quali sia stata io a fare un passo verso di loro, volendole conoscere. o sentendo che per me fossero giuste. sia in amicizia che in amore. rarissimi casi in cui io abbia scelto e non sia stata scelta.
saluti cicci 😉
Ciao Cicci.
Buona fortuna per il tuo futuro.
In bocca al lupo!
golem
a dire il vero il link che ho postato diceva tutt’ altro ! ma non importa… si vede che rispetto a me, tu ed M. ne avete dato un’ altra chiave di lettura. mi limito a riportarne un piccolo passo:
“L’uomo che vive nell’ego spesso scambia per amore quello che amore non è. C’è solo un modo per essere certi se quello che diamo è amore: cosa mi aspetto da ciò che do? Se ci aspettiamo qualcosa, allora non è amore.”
ecco ! già solo questo punto dovrebbe far capire che il link che ho postato tutto era fuorchè un autogol !…
temo proprio che, come dice rossana, non se ne possa proprio venire a capo. uomini e donne intendono l’ amore in maniera differente, e così sempre sarà !…
M.
Anch’ io ho sempre ammirato gli uomini “trascinatori”. eppure, tra tutte le variegatissime categorie di uomini che ho incontrato finora, ne devo ancora conoscere uno che – per quanto poliedrico, ribelle, frizzante, irrefrenabile, mentalmente aperto – non sia rimasto in qualche modo sconvolto ( e talora TERRORIZZATO ) da me !…. forse come suggerisce rossana dovrei aggiustare un pò il tiro. ma mi viene più facilmente da pensare che forse sono gli uomini UN PO’ TROPPO CAGASOTTO. io nella vita ho dovuto fronteggiare ben altro che una ragazza un pò ribelle !…
cicci
dispiace anche a me che ci lasci. un grande saluto !
x cicci
BUONA FORTUNA AMICO!è stato un piacere anche per me!! stretta di mano.
Ciao MG, con tutto il rispetto, quel link poteva dire tutto e il contrario di tutto, insomma si può trovare quello che si vuole per giustificare qualunque causa e teoria. Già la frase iniziale che tu hai riportato, oltre a grondare retorica, può essere interpretata come si vuole. Inoltre, e credo lo abbia detto in altri momenti anche M, la visione dell’amore che ho io, non mette sul tavolino la “partita doppia” del rapporto come indicatore del sentimento. Se mi innamoro, puoi giurarci che sarò ricambiato, ma non e’ un fenomeno che capita solo a me, ma perche e’ l’unico che puo’ preludere alla nascita di un amore, per il
quale non ho più neppure voglia di usare l’aggettivo VERO.
Diversi post fa, ho scritto abbondantemente che l’amore non ricambiato e’ solo l’incontro di due egoismi. Uno inconscio e l’altro no, e si capisce quali sono i rispettivi protagonisti.
Ho spiegato come lo spasimo della non ricambiata verso il non ricambiatore, possiede la stessa logica che esiste nel rapporto tra la tossicodipendente e il suo pusher. La prima lo aspetta per la “dose” di spremuta di tutte quelle “INE” che si scatenano solo con quell’uomo. Maschio anzi, che le “fornisce” con la sua presenza, e che lei chiama amore. E lui “incassa” la parte meramente ludica e piacevole della faccenda e la libertà di poterla gestire, grazie alla “dipendenza” della “drogata”.
Ancora non si è compreso che per ME, l’accettazione della condizione di non ricambiata, denuncia una chiara forma di immaturità emotiva, e proprio a causa di questa si esprime in termini egoistici, e non di amore.
Quello struggente “lo voglio a tutti i costi”, non significa “per amarlo”, ma per reiterare su se stessi e a tutti i costi, quei “forti” effetti che ci “regala” la sua presenza, e che giustificano anche l’essere NON RICAMBIATI. Credo che Altea sappia spiegare meglio cosa intendo dire, in questo senso, desiderare “certe” sensazioni, anche “più forti” di quelle che conosciamo normalmente, quando accettava certe “emozioni” dal “sadomaso-non-ricambiatore”.
Cara Maria Grazia, quello che vi inganna e’ proprio quel desiderio che nasce dal bisogno di quelle sensuali e “EGOISTICHE” sensazioni. Ma questo, con l’amore che ” crea ” un nuovo “individuo” tra quell’uomo e quella donna che si amano ALL’UNISONO, c’entra come la lampadina accesa che cerca di confrontarsi col sole. Quindi io, il guru che ha scritto quel florilegio di banalità, sai dove lo manderei? A dar via…al Guru. Un abbraccio. Nitenite.