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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Rossana,
neanche tu e le “sorelle” siete depositarie della verità assoluta, termine che, guarda caso usi solo tu.
Io non l’ho mai usato.
Il tuo continuo ribadire che tutto è relativo, non è forse una tua verità assoluta che sbandieri ogni volta che qualcuno si spinge un po’ più in là?
Il tuo non essere capace, o magari non essere interessata, a dare dei contorni ad un qualcosa, ad accettare che esistono persone che non si fermano davanti al “così è perché così è” e quindi definirli automaticamente, con verità assoluta, come “poco sensibili” , non è forse un tuo modo di imporre la tua visione? Chi l’ha detto che tu abbia ragione nel definirci poco sensibili?
Ci sono pareri di esperti in merito rispetto a quanto dici, o sono solo cose personali?
Qualcuno cerca certezze dalla vita e può stridere leggendo i miei scritti e di chi la pensa come me?
Pace all’anima sua, perché se cerca certezze, deve sapere che esiste ANCHE la visione dei “ragionieri”, “professori”, “calcolatori”, degli “insensibili”.
Se (ma così non è) dalla descrizione che abbiamo fatto io e Golem, salta fuori una donna oca, cretina, lobotomizzata, e tutto ciò che avete detto voi, VOI cosa c’entrate con questi profili?
Perché montar su un po’ di caciara se tanto non vi riconoscere in quanto scritto?
Se tu dici che alcuni uomini sono sporchi stupratori, io mica mi sento tirato in ballo, per il semplice fatto che la tua considerazione non coincide con il mio essere.
“la sensibilità media degli uomini forse non arriva a livello di quella dei rinoceronti. non si rendono nemmeno conto del male che arrecano a molti al solo fine di trarre un egoistico beneficio”.
Parli della stessa sensibilità che hanno le amanti nei confronti delle mogli tradite dai rispettivi mariti, e che perseverano nel loro essere donne amanti al solo fine di protrarre un loro beneficio, egoistico?
Che tipo di empatia, di sensibilità hanno questi uomini amanti nei confronti del marito di lei, o queste donne amanti nei confronti della moglie di lui?
Adesso rivolgo una domanda a tutte: Altea (se vuole), Valinda, Maria Grazia e Rossana:
secondo voi che tipo di amore può provare un uomo che definite come avete definito me e Golem?
Meno del vostro? Meno degno? Meno vero? Meno appagante? Meno concreto?
E come etichettate un uomo, o una donna, che pur sapendo di non provare lo stesso amore della persona che frequenta, ne alimenta le speranze, il desiderio, salvo poi limitarsi a saziarsi e ad andarsene?
È un uomo, o una donna, da far rientrare nell’Olimpo dell’amore più nobile che ci sia, o un mero stronzo/a (in senso buono) che ha semplicemente capito dove e come far leva per stare bene, e trova, non solo un lascia passare da parte di questo innamorato/a, ma addirittura si sente esaltato dalla storia del bello e dannato?
Rossana, qui nessuno e’ esperto a livello internazionale, nessuno. Ma se non si trova una replica a quelle teorie empiriche che dir si voglia che non incontrano i gusti femminili, che non sia : ” state dicendo puttanate, che in più fanno male alle anime candide che si affacciano su LaD per trovare una risposta”, non si può ritenere questa risposta migliore della domanda, ma solo evasiva.
Le menti sono malate solo quando queste scoprono i paludamenti con i quali si addobba il Re. La Regina in questo caso, che non ama vedersi…nuda.
MG, ciao. L’ho già scritto, nessuno entra nel merito della soddisfazione personale che un certo tipo di rapporto può aver dato, i modi con i quali ci si procura il piacere sono infiniti quanto variegati nella loro manifestazione.
Ribaltando il punto di vista, si cerca di capire perché quel tipo di fenomeno investa per la quasi totalità il sesso femminile. Non si giudica se è piaciuto o meno, perché è evidente che piace, ma perché PIACE un rapporto dove lo squilibrio è la trama del romanzo di “amore” che si sta sviluppando. A proposito di menti malate. Piu’ sane di quelle che cercano di capirne il perché?
Buona giornata.
M.,
tanto per dimostrare che non sto blaterando a vanvera, e che, se si esprimono opinioni personali, sarebbe il caso di farlo in modo meno magniloquente e un tantinino più umile, riporto la definizione di amore del dizionario di filosofia Treccani 2009, dove si può constatare che la parola amore è definita come “EMOZIONE”, e NON come ISTINTO riproduttivo:
“amore
Processo di INTEGRAZIONE di istanze pulsionali ed emotive in grado di stabilire legami intersoggettivi che possono anche travalicare il rapporto diadico. Se dal punto di vista della biologia evolutiva l’a. si configura come un sistema innato, la cui espressione è influenzata da segnali di natura sociale, i diversi approcci delle scienze umane insistono sul suo carattere di «EMOZIONE PRIMARIA» che NON può essere spiegata come conseguenza di altri sentimenti o motivazioni. Variamente connotato come ἔρος (trasporto, passione che coinvolge la totalità della persona), come φιλία (benevolenza e reciprocità) o come ἀγάπη (altruismo, fratellanza), l’a. è un tema ricorrente nella storia della filosofia occidentale, oggetto volta a volta di speculazioni cosmologico-metafisiche e teologiche, riflessioni etiche, teorizzazioni psicologiche e sociologiche.”
il maiuscolo nella definizione è mio. con buona pace di tutti gli altri regionamenti soggettivi, sembra che sia proprio fuoriviante un certo punto di partenza. c’è chi sa spiegare tutto e chi, nei secoli, non è giunto che a versioni contradditorie.
prendere atto che l’amore può essere declinato su basi diverse non sarebbe un gesto di correttezza? ma ognuno continui pure la sua solfa ex cattedra a modo suo: qui c’è libertà d’espressione!
buon pomeriggio!
Ma poi mi chiedo: qual’e’ il male che si farebbe a queste donne tribolate ma felici di vivere una storia senza futuro?
Se per un’ipotesi assurda la visione maschile di questo forum fosse plausibile, in cosa si danneggerebbero queste creature?
Quello di togliergli il sogno?
Questo forum e’ un cimitero di storie infelici, molte delle quali sono il risultato di “quegli amori”, e qualcuno, che per ragioni personali cerca di caprine il perché, sta facendo del male a queste persone? Allora che lacrime sono quelle di queste povere donne che si fanno maltrattare con gentilezza dal loro “amore”? Di rinoceronte o di coccodrillo?
Secondo le obiezioni che leggo, parlare di questo diffusissimo problema farebbe più male di quello che si sta provando a causa di questo. Mi viene il solito dubbio, che in realtà sia quel “dolore” il vero piacere che si cerca. Ma forse nessuno ha voglia di ammetterlo, quando si sposta l’attenzione dall’amore, che diventa un pretesto, al bisogno di emozioni forti, che “altri” rapporti non possono dare.
Ma non c’è di mezzo qualcosa che ha a che fare con una certa maturità emotiva, o è l’ultima farneticazione di una mente malata?
Maria Grazia,
“tacciare queste storie di sciocca idolatria per un uomo che non merita le attenzioni femminili che riceve, sia semplicistico e riduttivo” – è proprio questo che, per quanto intelligenti, NON vogliono capire, neppure se si potesse ingrandire le ultime tre parole, grassettarle e rivestirle di rosso fiamma.
non so come potesse essere l’inglesina 20 anni fa ma credo che, se se ne andava in giro per il mondo in un corpo di ballo, proprio sprovveduta come una contadinotta non dovesse essere ma, dato per scontato che lo fosse, quella è la sua storia, che temo lei sola sappia definire.
le donne mi sembrano oggi ben più scafate e molto meno infarcite di religioso spirito di sacrificio di quanto si potrebbe immaginare: ci “cascano” se CI vogliono “cascare”, come, a mio avviso, è SEMPRE stato. e, se sono economicamente autosufficienti, mandano a stendere in quattro e quattr’otto chi per qualsiasi motivo non dà loro le gratificazioni che cercano. punto di vista femminile sul MIO sesso, PATOLOGIE escluse.
se una donna è sana e intelligente, è superbia maschile pensare che sia il corteggiamento dell’uomo a imbambolarla. almeno, io la vedo così. tu, Valinda e Altea l’avete confermato ripetutamente, ma i signori uomini preferiscono continuare ad essere loro a scrivere anche la storia delle donne e a diagnosticare da cosa è attratta una femmina e perché. a mio avviso, di certo non dalle arti magiche di un uomo ma da ben altri aspetti, più semplici e molto più terra terra, magari anche soltanto caratteriali…
posso dire che trovo questo atteggiamento, sostenuto ad oltranza, un po’ maschilista anch’io?
buon pomeriggio, e grazie per il sostegno.
secondo voi che tipo di amore può provare un uomo che definite come avete definito me e Golem? ASSENNATO.
Meno del vostro? Meno degno? Meno vero? Meno appagante? Meno concreto? No. No. No. Sì. No.
come etichettate un uomo, o una donna, che pur sapendo di non provare lo stesso amore della persona che frequenta, ne alimenta le speranze, il desiderio, salvo poi limitarsi a saziarsi e ad andarsene?
stronzo e furba. ma si ama l’oggetto amato, di solito. dunque ci si può innamorare di entrambi, anche se stronzi o furbe.
È un uomo, o una donna, da far rientrare nell’Olimpo dell’amore più nobile che ci sia, o un mero stronzo/a (in senso buono) che ha semplicemente capito dove e come far leva per stare bene, e trova, non solo un lascia passare da parte di questo innamorato/a, ma addirittura si sente esaltato dalla storia del bello e dannato?
non è lui da far rientrare nell’olimpo dell’amore. è amore, l’amore stesso. non l’oggetto amato. cosa me ne frega se mi innamoro di uno stronzo? il mio amore non ha una validità o invalidità, sulla base della validità dell’oggetto. perché significherebbe che se io lo amo, ma lui non mi ama, allora io non lo amo (e arriverebbe golem ad appiopparmi una patologia psichiatrica).
chissenefrega del suo amore. dal momento che sono io che amo, potrò essere libera di farlo a prescindere dal suo comportamento, cioè dal comportamento dell’oggetto amato? scusa ma…è il mio cuore, la mia energia, il mio amore, la mia responsabilità e la mia sofferenza e…se lui fa lo stronzo e se resto col culo per terra, sono io che resto col culo per terra. partendo da questa consapevolezza, posso amare con un 99×100 di negativitivà e 1xcento di positività: perché quando dicono che in fondo “sceglie” la donna, è vero. perché noi abbiamo lo strumento del perdono e della pazienza, più incline ad essere oleato. e siamo noi che decidiamo se soprassedere a certi comportamenti, oppure no.
voi amate solo se l’oggetto sia tangibile, appropriabile, curabile e gestibile. tolta una di queste condizioni, uno su mille di voi, passa alla storia come leopardi o dante.
noi amiamo anche se l’oggetto è intangibile, inappropriabile, incurabile e ingestibile. se almeno una di queste condizioni fosse soddisfatta, saremmo semplicemente le donne più felici del mondo.
Golem,
“è l’amore il vero padre del tempo? Che e’ solo quando esiste il VERO amore che si può sperare che duri nel tempo?” – questo, in base alla TUA esperienza, può essere il TUO attuale rispettabile punto di vista su quanto è VERO e quanto non è degno di essere considerato tale. peccato che lo evidenzi come dato di fatto a ogni post sospinto sul tema!
puoi concepire che ci sia chi, invece, valuti l’amore, in base alle proprie esperienze, in termini di profondità e di intensità, e non s’impegni a convincere nessuno in merito?
se è da riconoscersi come universalmente vero il tuo punto di vista, allora cosa ha animato o tuttora anima il rapporto:
– di Maria Grazia con il pirata?
– di Altea, di poco meno di due anni?
– di Valinda, liberamente e coscientemente scelto e arduo da lasciar cadere?
– il mio di amante storica, da me interrotto con sofferenza?
puoi bollare la nostra esperienza come “perdita di tempo e di energie” solo perché non abbastanza santificata dalla durata, come migliaia e migliaia di altre relazioni amorose?
involontariamente, o seguendo inconsciamente il pensiero della relazione di tua moglie, descrivi il panorama universale dell’amore senza superare il perimetro del tuo giardino. se tua moglie ha amato o no, può saperlo solo lei, ma tu, per far quadrare i conti con te stesso, non dovresti insistere nel creare angosciosi dubbi alle donne che leggono e che non hanno il coraggio di replicare, come fanno alcuni utenti femmine più attive, che dichiarano inutilmente il loro disaccordo.
ammetti una volta tanto che preferisci pensare che gran parte del genere femminile, sano, intelligente e adulto, sia stupido e manipolabile in amore da qualsivoglia bamboccio purchè ai tuoi occhi sia giustificato il trasporto di tua moglie nei confronti del portoghese!
per stima e simpatia nei tuoi confronti, che non vengono meno per una divergenza d’opinioni, ho provato più volte a interagire in modo più sfumato senza riuscire a farmi capire.
“Accanto all’aspetto più sano dell’amore, esistono numerose varianti legate a patologie particolari che possono condurre a stati di sofferenza e gravi crisi di depressione. Nel libro Pazzi d’amore, Frank Tallis riporta gli studi della psicologa Dorothy Tennov intorno al fenomeno della Limerence. La Limerence sarebbe lo stato ossessivo, l’idealizzazione irrazionale e l’intenso desiderio di essere ricambiati. Gli individui colpiti da Limerence sono costantemente attratti da partner sbagliati, soffrono amori non corrisposti e sono incapaci di imparare dalle loro esperienze”
Altea,
definisci l’amore provato da certi tipi di persone come assennato che è sinonimo di saggio, giudizioso.
Cose non proprio negative, e sicuramente più “utili” e “funzionali” di quell’amore che provano le persone che amano l’amore stesso, indipendentemente dall’oggetto del loro sentimento.
Un amore assennato è meno appagante?
Ne sei sicura? E per quale motivo sarebbe meno appagante?
Rossana,
ci sono delle differenze tra emozione, sentimento e passione.
A livello di intensità e durata, in senso crescente, troviamo prima l’emozione, poi il sentimento e poi la la passione.
L’amore è un sentimento.
Il sentimento deriva dai sensi, ed i sensi sono quanto più di istintivo possa avere un essere umano.
Come vedi, l’amore in quanto sentimento, si basa sull’istinto.
L’amore per l’amore si basa sul narcisismo, e l’amore per le allucinazioni sentimentali, si basa su delle “malattie”.
Comunque, vi piace definirvi innamorate ed amare in un certo modo, indipendentemente dal vedere il vostro amore rimbalzare?
Benissimo. Questo atteggiamento non fa altro che portare acqua al mulino maschile che si sente giustificato a ricevere, ed utilizzare, questa vostra nobilissima offerta.
Ma, allora, non capisco perché state male del vostro amore, perché ad un certo punto iniziare a volere un po’ più di concretezza, perché mettete sul piatto la fatidica SCELTA che dovrebbe…
Rossana, la riproposizione di AMORE della Treccani e’ giusta: EMOZIONI. Che si confondano queste emozioni (prodotte in cento modi possibili) con il termine amore, qui sta il punto. Tempo fa scrissi che dietro tutta la pantomima di questi amori emotivamente sconvolgenti, la vera regia era della femmina, dove l’oggetto di cui accenna Altea diventava solo un comprimario per raggiungere quel climax che fa bollire il sangue, che conferma il
vecchio segreto di pulcinella che sia sempre la donna a scegliere, pilotando nel modo più congeniale al suo temperamento e educazione la sceneggiatura della vicenda. Ma l’obiettivo recondito e quello di vivere un’emozione “appagante” che un rapporto equilibrato non può dare. Anche i maschi si cercano questi momenti, solo che vengono chiamati porci e puttanieri, perché quando vogliono sco..... il troione provocante che gli smuove il sangue non si prendono in giro “innamorandosi”, salvo le patetiche eccezioni dei clienti che vogliono salvare la prostituta. Il corrispettivo dell’ “io ti salverò” del dannato che le fa impazzire.
La donna no, non vuole riconoscere questo bisogno fondamentale quanto “osceno”, deve giustificare il desiderio sessuale con tutto “l’arredamento” sentimentale che ne anestetizzi la morale. È la straordinaria capacità evocativa femminile che crea i paludamenti, quando si vuole vivere un’eccitazione che non corrisponda ai cliché sociali che sono stati applicati al “bon ton” sessuale che una donna dovrebbe mostrare. Usciamo dalle ipocrisie e accettiamo che anche per una donna non è necessario vivere il sesso con l’impegno sentimentale, anche perché questo aspetto non è previsto dal bisogno di sesso. Quello interviene dopo, quando dal maschio della propria vita si passa all’uomo della propria vita, in genere diverso dal primo, per caratteristiche e atteggiamenti. Dopo la spider arriva il momento della famigliare. E se questo NON appaga si può sempre diventare amanti per vivere l’emozione. Naturalmente … innamorandosi. Non si sa mai.
Ross, l’inglesina, come tutte le ragazze sane di quell’eta’, aveva voglia di sco...., come tutti i ragazzi sani della sua età. Ecco perché ha scelto il “dannato”, allo stesso modo di come io sbavavo per la coetanea procace e provocante. Ma io potevo permettersi di fare lo stallone. Lei “doveva” innamorarsi, e non ho bisogno oltre di spiegare perché.
Ciao