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Lettera pubblicata il 20 Ottobre 2014. L'autore, fg123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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MG, sto per andare a letto, e comunque non c’è nessun problema, con te come con le altre donne del forum. Io non mi sento mai colpito nella persona, così come nessuno vorrei che si sentisse attraverso le mie parole.
Io sto scendendo a livelli elementari di esposizione dicendo che la mancanza di una ragione in una qualunque scelta umana, non può esistere. Se non si conosce una ragione per quello che discutiamo, che non sia quella di una oggettiva reciprocità sentimentale, l’unica possibilità sta nell’attrazione sessuale, che è indirizzata dagli istinti, ed e’ attuata dalla ragione attraverso il sentimento, per come si estrinseca ai giorni nostri.
Credo di aver scritto “un libro” su queste pagine su cosa trasmette questo messaggio alla femmina, che intimamente sente il maschio in maniera opposta a come questo sente la femmina. Ecco perché per una donna uno non vale un altro. QUANDO L’ISTINTO CHIEDE quell’uomo, si fa di tutto per averlo perche c’e un motivo talmente arcaico che è nato quando NON ESISTEVA ANCORA LA COSCIENZA. E’ per quello che spesso si cerca di averlo a tutti i costi, ma non si sa perché, visto che lui non vuole.
Un uomo, anche il più sfigato, resterebbe con una donna che non lo vuole? No. Non gliela da’ e dopo un po’ tenta da un’altra parte. Una donna, anche la più sfigata, potrebbe trovare uno squinternato qualunque che la porta a letto? Altroché, ma vuole, in questo caso, quello che non la vuole. Perché? Perché qualcosa dentro le dice, come dici tu, che È LUI (che mi fa impazzire) non so bene il perché, ma voglio solo lui. Ed e’ difficile trovarne altri che mi facciano sentire così, anche se lui se ne frega me, più o meno in fondo.
C’è tutta la storia etoantropologica dell’investimento dello scarso patrimonio di ovuli, che devono essere impegnati con oculatezza GENETICA, ecco perché si accettano anche personaggi apparentemente scombinati ad un’osservazione oggettiva, ma con i quali esiste una certa CHIMICA.
Un maschio se ne frega. Scopa con la prima che gliela da’, fino a che non trova la SUA DONNA. Poi dipende dalla qualità del tipo.
Io sono stanco di reiterare quanto quei messaggi subliminali dell’istinto possono diventare persuasivi anche al livello razionale pur di raggiungere l’obiettivo che ci sta chiedendo “il sangue”. E questo mi ha spiegato certi aspetti della mia donna che non conoscevo, e tanti altri SIMILI nella sostanza (non uguali) letti su queste pagine. Mi interessava capire. Come per tutto quello che vivo.
Nite MG.
non vi sto più seguendo da un bel pezzo. penso di essere in disaccordo con gli uomini. ho un nuovo gattino.
buona serata e buona discussione a tutti!
M.,
“Se io non condivido una cosa, non la condivido.
Se io sono convinto di una cosa, non la cambio, A MENO CHE, non mi si presenti una spiegazione differente, più convincente della mia.”
stessa cosa vale per me. notando, comunque, che nell’interazione ribadisci spesso il soggetto IO, che non appare di particolare importanza nella costruzione verbale, se non per sottolineare una forte individualità.
parlo d’imporre perché ho cercato di spiegare che dal mio punto di vista nelle scelte amorose interagiscono ANCHE ISTINTI ALTERNATIVI a quelli di riproduzione ma NESSUNO ha accennato ad aver almeno letto l’argomentazione, men che meno ha opposto un qualsiasi riscontro in contrasto. Freud è vissuto nell’Ottocento eppure per il sesso maschile sembra tuttora che la psiche non esista e non abbia alcuna valenza nell’agire umano. anzi, sembra che si eviti accuratamente persino di nominarla… riscontrando quanto sopra, a cosa serve continuare a discutere?
chiudo il confronto quando ritengo che le opinioni siano inconciliabili. cos’altro potrei fare?
dimmi tu, se vuoi, qual’è PER TE l’amore vero. è quello ricambiato (su quali basi reali non si sa, perchè spesso c’è chi bacia e chi porge la guancia) che dura “per sempre”? oppure, è quello PERFETTO, come fra Golem e la moglie, che supera la barriera dell’innamoramento e si concretizza in ALMENO venti anni di convivenza serena? quanto tempo deve durare, RICAMBIATO, per essere vero?
per me, invece, è amore anche quello che dura lo spazio di un mattino, anche se solo provato da uno dei due partner, anche se solo in veste di innamoramento, che è il massimo della gioia che un individuo possa provare e che, a mio avviso, permane in parte anche nell’amore più stabile, quando si tratta di sentimenti profondi.
non pretendo che si condivida ma nemmeno accetto di essere indottrinata. quanto alle STUPIDE oche, non è che io e Valinda ci siamo autoproclamate tali… il concetto non è derivato da noi…
Valinda,
condivido parola per parola i post 96 e 97. lieta che li abbia scritti tu perchè mi sono stancata di ripetere all’infinito gli stessi concetti.
sottoscrivo in particolare:
– anche in una storia non convenzionale come la mia, possa comunque esserci un sentimento, delle emozioni, affetto, amicizia, complicità… e certamente attrazione, desiderio, passione e sesso.
– Siamo nel 2014 ma sembra che neppure gli uomini più “illuminati” riescano a uscire dallo schema o tr… o sposa o illusa sognatrice che si fa fregare…in altre parole stupida.
– qui diverse donne ti stanno dicendo che erano ben consapevoli delle relazioni che stavano vivendo e non stavano lì ad aspettare che il rospo diventasse principe azzurro. Forse tua moglie ha fatto così ma non tutte le donne sono tua moglie. Lei è stata ingannata, si è fatta prendere in giro ecc ecc? Ok ma non vale per tutti i casi del pianeta terra.
– Perché evidentemente nel rapporto con quest’uomo trae una fonte di felicità, di benessere e anche di piacere sessuale certo…chi lo nega! un rapporto di coppia si basa sempre su un’attrazione sessuale che poi può evolversi in un modo o nell’altro. ma perché una passione, una storia di amanti deve essere per forza vista come un accoppiamento di due pulsioni sessuali arida e senza alcun valore.
– possibile che non sia libera di dire che NON sente le cose che tu sostieni GOLEM e non si riconosce nel tuo punto di vista, senza essere ogni volta redarguita e sottoposta a opera di convincimento?
– un uomo è valido solo se sa portare avanti una relazione monogamica con l’amore perfetto?
– quando parli di amori non ricambiati metti sempre la donna in una posizione di sudditanza, inferiorità, stupidità come se non fosse in grado di decidere per se stessa…come se fosse una creatura talmente instabile, emotiva e debole da svendersi e buttarsi via.
– sono un po’stufa che si voglia far passare sempre il proprio punto di vista per per verità assoluta e oro colato quando così non è.
Maria Grazia,
apprezzo MOLTO la tua onestà intellettuale, nel ribadire, per l’ennesima volta: “concordo con Valinda. I suoi ultimi due post secondo me sono il perfetto ed eloquente sunto di ciò che noi donne del forum stiamo ripetendo da mesi sulla questione. A differenza dell’ uomo di Valinda, il mio bandito non era nè tanto normale, nè tanto a posto e nemmeno tanto educato e a modo certe volte. ma era LUI, e io lo amavo PER QUELLO CHE ERA. e a tutt’ oggi rimane l’ unico uomo con cui ho instaurato un legame profondo, anche se non vincolante per nessuno dei due.”
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Altea,
qui si discute di “scelte amorose sbagliate” e di “amore non ricambiato” da circa 6 mesi, sempre con gli stessi risultati, sempre con maschi e femmine arroccati sulle stesse controverse posizioni. non se ne esce…
sogno, poesia, immaginazione, NON possono e NON devono rivestire il piacevolissimo atto della penetrazione maschile. questa verga, simbolo d’elevazione mentale e di potenza fisica tale deve restare, senza immiserirsi nell’emotività esagerata della femmina, quasi come se questa, nel 2014, ancora avesse bisogno di dichiararsi INNAMORATA per fare SESSO.
si tende a classificare le INFINITE forme di relazione di coppia, escludendole in pratica TUTTE quante, ad eccezione di quella PERFETTA che si concretizza in una convivenza che abbia una durata tale (chissà poi quale, e con quale entità di reale condivisione del sentimento) da confermarne il crisma.
l’argomento amore è talmente vasto che, secondo me, se si volesse farne argomento di seria discussione, si dovrebbe spezzettarne in sequenza i diversi elementi cruciali, senza però pretendere di essere detentori di verità assoluta su nessuno di essi. gli uomini ANALIZZANO, le donne SENTONO, e pare che questo abbia minor valore, soprattutto perchè non si presta a essere tradotto in argomentazioni.
per essere valido, tutto dev’essere solido e concreto, per tutti. il dare senza l’avere è inconcepibile… e così…
Altea,
quando ho letto il tuo post 102 avevo già scritto il mio per te, che non cancello, nel rispetto del tempo impiegato per comporlo.
apprezzo la tua affermazione: “penso di essere in disaccordo con gli uomini.” ma SOPRATTUTTO il tuo intento di smettere di seguire la discussione. ti stai dimostrando una persona davvero intelligente.
magari potessi avere un gattino anch’io! l’ultimo l’ho raccolto, di poche settimane, da un rigagnolo d’acqua sporca e puzzolente. l’ho potuto amare per un paio di mesi soltanto e poi l’ho dovuto lasciare. la tenerezza che mi ha regalato, con il suo rotolarsi per terra per il buongiorno del mattino e lo stendersi, appagato, sul tavolo vicino a me, la sera, mentre guardavo la televisione, vale TUTTE le parole che mi sono impegnata a spendere qui in questi mesi.
non so più nulla di lui. forse è pure morto: non oso chiedere. non posso nemmeno pensarlo senza provarne un’acuta nostalgia. stupida forma d’amore, anche questa! goditi il tuo e dagli una carezza anche da parte mia.
buona notte!
Rossana,
“stessa cosa vale per me. notando, comunque, che nell’interazione ribadisci spesso il soggetto IO, che non appare di particolare importanza nella costruzione verbale, se non per sottolineare una forte individualità.”
L’uso del soggetto io è, purtroppo, necessario perché si trasformano considerazioni personali in attacchi personali. E sinceramente non capisco il perché, o meglio, è una inclinazione tutta al femminile quella di ribaltare concetti altrui, inventarsi conclusioni, buttare queste conclusioni su di voi per dire che noi maschi, in generale, pensiamo di voi che siete delle stupide,oche, cretine, lobotomizzare.
E giù con il solito pippone maschilista, misogino, imposizioni, eccetera eccetera eccetera.
Come tu saprai, il caro buon vecchio Arthur Schopenhauer, disse che per avere ragione, non è necessario avere ragione, ma basta deviare i discorsi altrui, in tutti i modi possibili, tendendoli al ridico, magari con ridicole accuse di maschilismo, imposizioni,misoginia & Co.
L’amore, per essere davvero tale, deve essere QUANTO MENO ricambiato, e non c’entra molto il tempo, ma per essere amore deve superare la fase dell’innamoramento
Se poi una persona, per piacere suo, si inventa cose, ma che lo faccia, ma che non chiami le sue fantasie con nomi sbagliati.
Amore non ricambiato?
A che serve? Forse serve solo a far provare qualcosa a chi è innamorato, e a dare il lascia passare a chi innamorato non è, ma che può comunque avere tutti quei comportamenti che, se visti con occhi non innamorati, verrebbero definiti comportamenti di uno stronzo, opportunista.
Nessuno vieta a nessuno di cercare di fermare l’acqua con le mani, ma non si possono indicare come freddi calcolatori, tutti quegli uomini o quelle persone che aspirano ad un tantino di concretezza in più.
L’amore non è qualsiasi sommossa dello stomaco, altrimenti, io, questa mattina, appena uscito di casa con il buio, mi sono innamorato del palo della luce, perché mi…
illuminava la retta via, e questo mi ha fatto molto piacere.
Ovviamente il mio piacere era rivolto al palo, ma lui non ricambiava.
Era un dare senza avere.
Avrò mica sperimentato questo amore altissimo e nobilissimo che prevede un dare senza avere?
Avrò mica sperimentato questo amore cerebrale?
Buongiorno Rossana, solo una breve precisazione prima che scattino le 10. Hai citato la mia relazione ultraventennale come PERFETTA. N: è IN EQUILIBRIO, e lo è perchè io e mia molie siamo diventati “parenti”, col che mi rifaccio all’esempio fatto ad Altea sulla differenza dei due stati d’animo amanti/parenti, con le implicazioni istintuali che chi vuole può vedere. Siamo anche amici come ho detto, soprattutto amici.
E il vantaggio di questa affinità, finalmente intellettuale, e non istintuale, ci consente di cercarci sessuaòlmente con altre dinamiche che non appartengono alla categoria del “ti voglio perchè ho bisogno”. A risentirci.
Ciao M, l’esempio del palo non è peregrino. Mesi fa guardavo un documentario nel qule l’esempio che facevi era DIMOSTRATO attraverso la storia di alcuni personaggi, uomini e donne che si erano “innamorati” di oggetti, Una donna di un muro. Si un muro. Lo andava a trovare, cercava di abbracciarlo e “faceva l’amore” provando un piacere molto vicino all’estasi che possiamo vedere nella statua di Santa Teresa D’Avila, dove le tracce dell’orgasmo sul volto non hanno bisogno di commenti. Un altro di un’automobile. Stessa cosa della “murofila”, abbracci, strusciamenti e sesso.
Si può giudicare perversioni queste “passioni”? Difficile dirlo, ma i protagonisti dichiaravano “amore” verso questi…oggetti, e non scherzavano nè era una fionzione a meno che National Geografic sia un pacco a sua volta.
La conclusione che traggo, utilizzando questi casi limite di “amore”, è la solita: ci si innamora per indirizzare una pulsione vitale, ma chiamare amore questa “fame” è un modo di non svilire una delle sensazioni più indescrivibili che produce l’innamoramento, dovuta alla produzione di endorfina, noradrenalina e altre ina. Il suffisso “…INA” è caratteristico di droghe come la cocaina, l’eroina, benzodiazepina, morfina, e via discorrendo. Tutti alcaloidi che danno dipendenza. Naturalmente con effetti diversi, alcuni dei quali molto graditi.
Se il muro, il palo, l’automobile o quel maschio (in questi caso) mi scatena questa produzione di “umori” che mi forniscono questo piacere, c’è chi lo chiama “amore” grazie allo stato di beatitudine che sta vivendo e chi dipendenza se lo si osserva da un punto di vista fenomenologico.
Il maschio fa la stessa cosa con la ricerca dell’eiaculazione, che produce il “flash” che sappiamo, senza che debba sentirsi innamorato della femmina. E’ il classico “zuccherino” che regala la natura per il conosciuto obiettivo riproduttivo, altrimenti, se non ci fosse QUEL PIACERE, NESSUNO FAREBBE SESSO, O L’AMORE (se piace di più).
Ma a questo livello CHIMICO, la trappola è scattata per entrambe i generi, e vale sia per la biasimevole brutalità maschile quanto per la dolce illusione femminile di cui parliamo. Si tratta dello stesso bisogno. L’amore consapevole, solo umano, psichico, consapevole, non è ancora in vista in questo stato, molto simile a quello del tossicodipendente.
Come sostieni tu, SOLO il superamento dell’ “innamoramento” può portare a quell’amore vero, che durante il “trip” diventa come la mitica Shangri-la. Un luogo immaginario.
Ciao