Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 27 Novembre 2020. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore white knight.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Ciao Glosstar, ho guardando il servizio che hai proposto. È evidente che questo meccanismo della mercificazione del corpo femminile e della mortificazione/cancellazione dell’identità della donna prosegua incontrastato e abilmente manovrato dai mezzi di comunicazione e dai social odierni. Tuttavia, credo che si stiano facendo avanti anche molte giovani donne che, consapevoli del loro valore ed intelligenza, non si prestano a tali occulte imposizioni e portano avanti le loro idee senza farsi intimidire da pregiudizi e stereotipi. Queste donne che non hanno bisogno dell’approvazione maschile e nemmeno di ostentare indignazione e di cancellare i segni del tempo sono quelle che fanno più paura al maschio, sempre più insicuro e timoroso di perdere il proprio ruolo. Fortunatamente ci sono anche uomini che riconoscono il valore delle donne per come sono e non per come sembrano.
Ma ragazze, capisco che il vostro sogno segreto sia quello di sfondarvi di nutella dalla mattina alla sera… ma quindi non capisco, secondo voi dovremmo abolire certe forme di espressione della bellezza femminile e sostituire il tutto con Margherita Hack o Rita Levi Montalcini che parlano di astrofisica&neurologia? Tra l’altro esistono molti canali tv o programmi dove le donne dimostrano le loro competenze culturali e intellettive… Quindi c’è sia questo che quello, non capisco dove stia il problema… Poi che diamine, parlate come se vivessimo in Afghanistan… io personalmente non vedo tutta questa discriminazione. Se poi una non eccelle sul piano della realizzazione professionale perchè si è scelta un compagno che la mette alle strette con “o la famigghia o la carriera” ed ella stessa lo accetta, beh son c.... suoi, può sempre scegliersene un altro o restare da sola e divertirsi con chi le capita.
Le femministe su un sito si erano lamentate di una pubblicità della ‘nduja calabrese, in cui c’era una foto di un uomo nudo visto da dietro, si vedevano solo i glutei, afferrati da due mani femminili. L’immagine lasciava intendere che davanti ci fosse una donna che stesse praticando un rapporto orale.
Eccola qua, insieme ad altre pubblicità che mercificano il corpo della donna:
https://geishagourmet.com/linsostenibile-leggerezza-del-porno-cibo/
Nessuno ha parlato di abolire le forme di bellezza, anche perché non è obbligatorio usufruirne. È comunque innegabile che persista un rischio di condizionamento occulto che agisce su ampie fasce di utenti (sia maschi che femmine) e che, a beneficio di economia e marketing, porta all’ omologazione dell’immagine e ad un’associazione errata tra immagine-identità- personalità, rendendo, di fatto, l’affermazione sociale delle donne molto più complicata rispetto a quella degli uomini.Le scelte in questo senso non sono del tutto “libere” o lo sono solo per chi ha sufficiente determinazione e distacco mentale da certi meccanismi e pregiudizi.
Ma ragazzi alla fine tutto si risolve(assieme al fattore;Tempo che passa)come descritto nel verso del brano”niente paura”di l.ligabue:niente paura.. ci pensa la vita,mi han detto così!
E la vita ,se la grammatica italiana non è un’opinione,é nome comune di cosa di genere femminile(vedi pure l’articolo determinativo).Essa,ovviamente, non fa sconti a nessun “imperfetto”essere umano,uomo o donna che sia!(in modi e tempi diversi uno dall’altra e tra gli stessi sessi,sempre ovviamente).
@Acqua: in parte hai ragione. Tuttavia non ti sembra che le reazioni siano state un tantino esagerate? Inoltre, non temi che per evitare quella forma di condizionamento sottile che denunci, se ne crei una molto meno sottile e molto più invadente come quella della “dittatura perbenista”? Tra l’altro certe forme di condizionamento e certi modelli estremi esistono anche per noi uomini se ci pensi. Da anni propinano in tv modelli di energmeni tatuati col barbone… embè che dovrebbero dire i migliaia di ragionieri del catasto affetti da calvizie incipiente, con la pancetta, gli occhialetti e la schiena cifotica? Che gli uomini non vanno valutati solo per il fisico possente ma anche per quanto bravi sono ad usare la calcolatrice?? Ma certo! Solo che per “interpretare Acquaman” sceglieranno Jason Momoa, per “calcolare le quote di ammortamento di immobilizzazioni materiali a seguito di rivalutazione e loro indeducibilità a fini fiscali” punteranno sul classico “rag. Mario Bianchi”…
“Quando non si può scherzare su alcuni temi, si vive in una vera e propria dittatura “. Un conto è uno scherzo, un conto è constatare che esistono delle differenze oggettive significative tra gli stipendi, i percorsi di carriera e i riconoscimenti conferiti alle donne rispetto a quelli degli uomini di pari” livello”. Io inoltre non percepisco nessun perbenismo, ma mi pare anzi che abbiamo sdoganato quasi del tutto la possibilità di esprimersi in modo volgare ed eccessivamente ostentato. Il perbenismo sta nel non parlare in modo schietto e diretto dei “limiti” umani compresa la tendenza a essere fortemente condizionati (senza distinzioni di classi o generi) da istinti primordiali “neutri” tra cui la ricerca della propria affermazione, talvolta anche violenta e priva di scrupoli, e il sesso.
Ancora con questa storia della dittatura perbenista, il lasciapassare per poter dire e fare tutto ciò che si vuole. Ovviamente il siparietto sulla spesa non è nulla di diverso da ció che la televisione propina da anni e anni, con apici di “scherzosità” come la bellona sotto il tavolo di vetro a fungere da animale impagliato in bella mostra. Magari una gallina dalle piume particolarmente colorate.
Io continuo a pensare che sia la donna a doversi porre qualche domanda su ciò che realmente desidera e su quali inutili sacrifici e vessazioni è disposta a sopportare per apparire come ci si aspetta. È comunque un discorso che si potrebbe anche generalizzare all’intera società, anche se i prezzi più alti, in termini di dignità e credibilità, li paga sempre il genere femminile.
Libertà di espressione = libertà di critica.
Le differenze che hai riscontrato non sono oggettive, perché difficilmente dimostrabili, ma si basano su percezioni, anche se in molti casi reali.
Ugualmente ci sono molti uomini validi che non fanno carriera a discapito di altri, meglio inseriti, anche se meno preparati.
La volgarità è diversa dal sessismo e quella trasmissione è stata tacciata di essere sessista, perché ironizzare sulle donne è sempre pericoloso, così come parlare di violenza sulle donne e violenza di genere in modo “laico”. Non è semplicemente possibile esprimere un pensiero che si discosti da quello mainstream.