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Lettera pubblicata il 26 Febbraio 2006. L'autore ha condiviso 34 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Yoel.
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il problema è i bambocci in italia costano tanto creano problemi dal bullismo alla microdelinquenza per non parlare d’altro vedi scuole sporche stadi sporchi locali sporchi perche frequentati dagli amati giovani….e pure viziati e maleducati e poi gli afroasiatici che se ne fregano? per loro un figlio è una risorsa non un costo poi sul resto sarà la penuria di risorse a dettare legge concreta non la politica astratta dei voti
Per risolvere il problema del sovrappopolamento mondiale, nel lungo termine,non sarà sufficiente ridurre la natalità, poichè inevitabilmente cresceà l’età media della popolazione e diminuiranno i giovani.
Sarà necessario rivedere i nostri concetti filosofici di esistenza…e fare come Socrate, avere il coraggio di accettare la fine dell’esistenza oltre un certo limite di età che può essere 80 anni o meno. Ma questo implica che si diventi coscienti che il corpo è uno strumento di conoscenza, un abito che si logora e si abbandona.
Dubito che si riesca a diventare saggi in tempo…è più probabile che si lasci fare come al solito alla natura che con una pandemia risolverà temporaneamente il problema.
Sarebbe già un passo avanti se tutti fossimo d’accordo sul fatto che la terra è un ambiente con dimensioni e possibilità di vita non infinite.
Poi devo osservare che l’uomo nega a se stesso certe evidenze. Pur di non affrontare certi argomenti, che paiono angosciosi, svicola in tutti i modi possibili, si rifugia nelle religioni, nella fede della tecnologia. Una delle più subdole recenti teorie, per dire che non c’è un problema sovrappopolazione, sostiene che i popoli, una volta raggiunta la ricchezza degli occidentali, smetteranno di fare figli. Mi é già difficile immaginare sette miliardi di persone arrivare a consumare come gli americani,proprio mentre stiamo temendo l’esaurimento di varie risorse non rinnovabili, poi che questi popoli si comporteranno tutti come noi non c’é nessuna garanzia.Sono sconfortato sulla presunta intelligenza umana. E’ ninore di quanto ci diciamo, il fatto é che ci diciamo tutto, non abbiamo interlocutori all’infuori di noi, opure ce li creiamo noi stessi. La natura, come ha già scritto qualcuno in questa discussione, risolverà le cose a modo suo.
Il problema del sovrappopolamento è una bufala colossale. L’uomo attualmente occupa appena l’1% delle terre abitabili. Non si tiene conto infatti di foreste, monti e canyon, ma di terre abitabili e/o edificabili. Anche le risorse bastano e avanzano. Le cifre parlano chiaro: ad un aumento del 10% della popolazione mondiale, le risorse alimentari sono aumentate del 12%. Addirittura in misura maggiore.
Tutte le città del mondo messe insieme che parcentuale di terre emerse occupano ? il 5% della crosta terrestre… la sovrappopolazione è un pericolo per gli uomini più potenti del globo, non per il pianeta, dove tutti gli animali è da secoli che si autoregolamentano senza bisogno dell’omosapiens-stupid…
Prima di tutto un grazie a chi gestisce il sito … anche per le sue capacità di moderatore.
Torno al problema: questo geniale essere umano, creativo, laborioso, riflessivo, ha nella sua indole la capacità di TRASFORMARE la natura per rendere la sua vita, più comoda e sicura ecc. Quanto potrà ancora trasformare l’ambiente, prima di antropizzare la terra e provocare una mutazione che lo escluderebbe dalla natura.?
Molti commenti vengono da giovani, e dialogano con adulti, forse ne uscirà qualcosa di positivo, anche a favore dei commentatori negazionisti o degli intransiggenti, verbalmente violenti, che giustamente avete cancellato.
Confermo, Dies Ire , la natura sa escogitare contromosse prima di farsi mettere in crisi da un mammifero ingombrante.
Buongiorno a tutti.
Prima di tutto, vorrei esortare la gente a cercare di non offendere la razza umana. E’ vero che ne abbiamo combinato delle brutte in ogni nostro periodo storico e continuiamo a farlo, ma molti di noi si vergognano di quello che è stato e cercano di porre rimedio. Quindi chiedo di usare lo stesso rispetto che diamo alle altre creature viventi anche su di noi, è un nostro diritto quanto può esserlo quello del parassita. Che poi usate il termine parassita come se fosse una grande offesa. Credete che lui abbia molta scelta nel decidere come sopravvivere?
Allo stesso modo del parassita, anche noi viviamo come ci dice il nostro istinto di sopravvivenza. Tendiamo a sfruttare, espanderci e procreare perché nel nostro codice genetico così è stato programmato per farci sopravvivere al meglio. Ovviamente possiamo farlo usando la mediazione del ragionamento e della logica, che dovrebbe rendere il tutto più giusto per tutti.
Se siamo nella situazione in cui ci troviamo adesso, dopotutto non è nemmeno colpa nostra. Se gli altri esseri viventi generalmente non ci cacciano, noi continuiamo ad espanderci.
Ora, per risolvere il problema, che cosa si può fare?
Molti di voi propongono di ridistribuire beni e terre. Sicuramente questo aiuterebbe molte persone, e per un pò di tempo si limiterebbe il problema. Poi però si arriverà lo stesso al punto di saturazione, quindi sarebbe solo un modo per guadagnare tempo.
Altri dicono che si dovrebbe cambiare politica. Ma scusate, se fossimo in un altro tipo di politica smetteremmo di procreare? Quello cambierebbe solo la qualità della vita, non la quantità.
Ho letto poi diverse persone fiduciose nella natura che aspettano una sua mossa per ricreare l’equilibrio. E’ probabile che questa evenienza possa succedere, ma sarebbe in ogni caso molto negativo per noi, perché ci rimetteremmo talmente tante vite umane che a quel punto potremmo incorrere nel problema opposto, cioé l’estinzione. E anche questo è meglio evitarlo.
Ci sono altri che invece dicono che c’è acqua e cibo per tutti. Vi ricordo che il nostro pianeta è un sistema chiuso, niente entra niente esce, tutto si riutilizza. Quindi la materia organica totale è sempre la stessa. Se si arriverà al punto in cui l’80% di questa materia organica è composta da esseri umani, che cosa mangeremo, sassi? Per non parlare dell’acqua, ogni umano è composto dal 70% d’aqua.
Certo, arrivare a questo punto ci vorrà tanto tempo, ma è come dire che il sole è fonte di energia rinnovabile. Sicuramente, almeno finché non va in supernova.
A questo punto che scelte ci rimangono? Credo che dovremmo fare come facevano i nostri antenati, migrare in una terra migliore. Credo che il modo migliore sia trovare un pianeta colonizzabile e concentrare li i nostri forzi procreativi, dando così il tempo di recuperare alla nostra amata Terra. Sicuramente non sarà facile, ci vorrà del tempo, ma prima o poi ci riusciremo.
Vi faccio una domanda : la Terra ha risorse illimitate ?
Non è un sistema chiuso come qualcuno prima sosteneva, ma è LIMITATO. Se non limitiamo le nascite,arriverebbe un tragico momento in cui le risorse non basterebbero più, ed allora sarebbero guerre, epidemie ed altre cose piacevoli di questo genere a ristabilire gli equilibri.
Vogliamo lasciar fare alla natura ? Anche se questo ci obbliga a passare per un periodo anche lungo in cui l’età media si alzerebbe di molto con tutto quello che ne consegue, non c’è altra scelta se non di limitare la demografia. Un limite lo si mette oppure no, e credo che sia meglio cominciare a frenare da ora e non aspettare l’ultimo momento.
Da una parte hai il benessere di tutti e un’umanità che può continuare il suo misterioso viaggio verso il futuro, dall’altra hai il piacere (si fa per dire) di fare più di 2 figli per donna. Fate voi.
Caro direttore, non parliamo di educazione, avendone io anche troppa. La informo che ha risposto alla persona sbagliata, essendo il mio commento il N° 17 e non il 20, come afferma.
Distinti Saluti.
cerco di rispondere nella speranza di fare chiarezza proprio su “crescete e moltiplicatevi”, perchè sono assolutamente denatalista, ma cosa che potrebbe stupire parecchi, credente (non cattolica, devo però precisare). disposizione dannosa? se ci si sofferma a leggere la Bibbia con un poco di attenzione, si vedrà che ciò fu detto ad Adamo ed Eva, che all’epoca non erano 7 miliardi di persone. quando poi si arriva a Geremia, si leggerà anche: “Non ti prender moglie e non aver figliuoli né figliuole in questo luogo”. (Geremia 16;2:12). stavano per venire i tempi della diaspora babilonese. dunque Dio ha detto a ciascuno la cosa giusta al momento giusto, questo è fuori dubbio. Dio non rimproverò infatti mai Paolo, Timoteo e forse anche Giovanni (sembrerebbe che nemmeno lui avesse famiglia propria), per non essersi sposati (e dunque niente procreazione). nè Maria, la sorella di Mosè, che non si sposò mai ma divenne una dei 3 leader del popolo ebraico fuori dall’Egitto. che poi la promessa fatta ad Abramo di una grande discendenza fu fatta, appunto, personalmente a lui e non ai popoli “gentili”. nè a egiziani, nè a babilonesi, nè a filistei, ecc. ognuno ha il suo scopo e non è necessariamente identico a quello altrui. concordo con chi dice che il pianeta è limitato, di fatto non è infinito. se lo fosse avrebbe una superficie infinita, cosa che ovviamente non ha. la soluzione è limitare i concepimenti e non, come dice Lanfranco, accettare la fine dell’esistenza a 80 anni o meno perchè temo che questo presupponga far morire e non di morte naturale tanti vecchietti. e che devono pagare mica loro se ancora in molte zone si fanno 10 figli a famiglia? dice che ridurre i concepimenti non basta, ma di sicuro invece sarà sufficiente, se tutti fossimo più responsabili e capiremmo che i bambini non sono bambolotti carini. i bambolotti cresceranno e avranno bisogno di una certa sicurezza economica e spazio