Sono un uomo di successo.
Dopo una lunghissima serie di difficoltà, che non approfondisco, sono arrivato ad avere quello che volevo ed a gestirlo.
Ma sono bloccato proprio in questo ruolo.
Fin da giovanissimo mi si sono aggregate persone attorno volenterose di seguirmi.
Onestamente non saprei il perché, non sono un uomo particolarmente intelligente, capace o costante, ma quasi chiunque incontri, ad un certo punto, inizia ad idolatrarmi, ad inventarsi qualità che francamente non ho, a ringraziarmi delle cose più banali neanche avessi salvato il mondo bendato.
Mi sono ritrovato a cercare di cavar loro fuori delle offese, delle critiche, pur di riceverne.
Per soddisfare quello che è un mio bisogno di riconoscimento della mia semplice umanità.
Il massimo che sono riuscito ad ottenere sono dei complimenti velati, con mio grande rammarico.
E non solo tra i miei sottoposti (ovviamente incentivati a non provocare le mie ire, non importa certo quanto possa ingenuamente rassicurarli), ma anche e soprattutto tra i miei cari.
Se dico una cosa la si fa.
Se ho una preferenza viene assolutizzata.
A volte ho fatto degli esperimenti: mi sono espresso in modo perentorio ed aggressivo dando palesi comandi alla mia cerchia di amici (intenzionalmente dicendo cretinate)
Eseguono…sempre…alla lettera…e ringraziano.
A volte sembra quasi di avere le allucinazioni o di avere un superpotere, perché, davvero, contro ogni mia volontà, dovunque io vada, se non mi pongo come leader vengo comunque eletto tale.
Sempre in ogni situazione.
Questo mi ha portato, nella vita, a gestire una quantità di situazioni, associazioni, gruppi, lavori.
Ad avere sempre tutte queste responsabilità, e nessuno con cui parlarne.
Ho provato ad aprirmi negli anni, con notevoli risvolti piacevoli, ma ottenendone sempre la stessa risposta: “Sei bravo, non ho come supportarti meglio di quanto non faccia tu da solo”.
Allora ho provato a condividere la leadership in tutti gli ambiti, ottenendo rifiuti perché “Sarebbe meglio affidartene controllo esclusivo” oppure per una semplice ritrosia nell’assunzione di responsabilità.
Altre, poche, volte, mi sono ritrovato a dover rimuovere l’aiuto perché, non so come, pare che il semplice concetto di non abusare del proprio potere e dei sottoposti, costringendoli a schiavitù ed abusi vari, non venga bene assorbito dalla mente dei più.
Nel peggiore dei casi mi ritrovo a scusarmi di aver concesso un grammo di potere a persone che si sono immediatamente ubriacate dello stesso.
Così, nel pubblico e nel privato, contro i miei migliori sforzi, resto un monarca assoluto.
Un monarca solo.
Con tutte le aspettative e le responsabilità addosso.
Incapace di condividerle.
Incapace di trovare sollievo nella relazione con chi si pone con me come con un padre.
È difficile.
È stancante.
Non stacchi mai.
E se, come me, sei solo un tipo qualunque, banale, noioso, un po’ irascibile, e nemmeno troppo acculturato, inizi a sentirti solo e ad avere paura.
Solo, perché sei bloccato sotto questa corona che non volevi, o che vorresti toglierti dopo le 18.
Impaurito, perché, nella tua banalità, nella tua incapacità, nella tua inadeguatezza, sei sempre l’unico ago della bilancia sul quale tutto pende
E ci sto molto male…
Vorrei, paradossalmente, non venire messo così tanto su un piedistallo.
Vorrei solo una vita normale, con amici che siano anche di supporto e non solo da supportare, ed in progetti con colleghi che mi stimolino, oltre ad essere stimolati.
Lo faccio presente…eppure nulla cambia.
Mi mostro debole…e continuano a trattarmi come l’uomo più forte del mondo.
Sono normale…
Per favore, qualcuno se ne renda conto.
Nietsche disse “La tendenza a sminuirsi, a farsi derubare, ingannare sfruttare potrebbe essere il pudore di un Dio tra gli uomini”…oppure ti circondi di mediocri per paura di non essere all’altezza. Malgrado i tuoi successi, se non sei un Dio allora sei un insicuro.
Probabilmente tu stesso hai ricercato persone con attitudini tali da farti sentire idolatrato, evitando accuratamente chi avrebbe potuto tenerti testa, professionalmente o umanamente. C’è chi inoltre è bravo a vendersi meglio di ciò che è, incantando la maggior parte delle persone a cui importa avere di fronte un’immagine forte, e non tanto un contenuto all’altezza. Sta a te decidere se crogiolarti (e un po’ specchiarti innamorato di te stesso) nella tua ostentata superiorità, oppure metterti in gioco realmente laddove ci sia qualcuno che sappia tenerti testa. Considerato che, ritornando a Nietsche, Dio e tutti gli idoli sono morti da un pezzo, a meno che tu non ti senta l’Anticristo, da un momento all’altro potresti ritrovarti un comune, banale, uomo medio.
Guarda Wolf, sei capitato nel posto giusto. Se proprio ci tieni qui possiamo rimetterti in bolla come desideri. Basta che continui con quella retorica che conosco sin troppo bene. (Suzy, ho parlato troppo presto. Qui sento quel “malessere” di cui ho accennato. Ma forte sa’?)
Quindi il sunto è “Non è vero”…che avevo già anteposto da me…di non essere certamente eccezionale, ed “Ah, sei insicuro”, che no, non credo di avere insicurezze per la quale.
Vabbè, onestamente mi aspettavo qualcosa di più costruttivo.
Vorrà dire che troverò la quadra da me, come in fondo è giusto che sia.
Tuttavia, non perché siamo su internet siete obbligati alla scortesia ed a strofinarmi addosso le vostre chiare frustrazioni.
Sto sito è sempre stato così.
Tutti amici finché ci si piange addosso tutti insieme.
Non appena qualcuno si risolleva oppure mostra di non avere una vita interamente da buttare lo aggredite, lo sminuite, e cercate di buttarlo a terra.
Un errore di gioventù che non avrei dovuto ripetere, se questo è il tenore del contributo.
Wolf, ma cosa ti sarebbe piaciuto sentirti dire, che forse hai un carisma che travalica te stesso? Può essere, anche se su questo sito che n’è già un altro, come minimo, quindi sareste giá in due. Se devo essere sincero a me sembri solo un falso modesto, e anche in questo non saresti l’unico.
Comunque se la vita ti va in quel modo, e fossi sincero, ma che ti frega, goditi il successo che ti arriva senza sforzo, e anzi, se hai un terno da propormi su qualunque ruota nazionale, dammelo in privato. Ciavio.
P.S. solo per curiosità, sei per caso appassionato di toponomastica?
Wolf volevi che qualcuno te le cantasse o non sei abituato ad essere considerato un essere terreno? beh torna nell’olimpo, fai un po’ di autocritica e magari ci si risente
Ma scusami uno come te con questo super potere su Instagram farebbe soldi a palate, moltiplicheresti i tuoi sudditi seguaci/idolatri/followers, ci hai mai pensato? Perchè non far fruttare questo super successo in denaro e non solo, magari in qualcos’altro di più grande??
Oppure è uno scherzo e sei Pippo Baudo….
Facci sapere
Volevo che non vi fermaste alla premessa?
Che il vostro ego non si sentisse minacciato dalla nozione che qualcuno può avere successo lavorativo e privato e ciononostante essere poco stimolato.
Già siete passati al “goditi il successo che ti arriva senza sforzo”
Che dobbiate assumere che il successo mi sia arrivato senza sforzo, tradisce che ammettere il contrario, per qualche motivo, vi irrita.
Mi sono rotto il culo per decenni per arrivare dove sono arrivato.
Sono partito scricciolo ed infante come ognuno di voi, e ci ho messo tutto l’impegno necessario, avendo anche, giustamente, un po’ di fortuna, perché anche quella sicuramente ci vuole.
Ma che ne sapete voi?
State delirando contro uno spettro che vedete solo voi.
Cosa volevo?
1-Che ci si attenesse al discorso
2-Un contributo serio.
Non di certo il continuo “Non accetterò mai che tu viva come io non vivrò mai, e che tutto non sia rose e fiori”
Tradisce un vostro chiaro classismo e vostre chiare…
Se il vostro obbiettivo era farmi sentire meglio perché almeno non sono così inzuppato di odio e frustrazione…beh…grazie…
Effettivamente mi fate ricordare che potevo fare scelte peggiori.
Sicuramente anche l’autoironia rientra tra le tue innumerevoli doti.
Comunque la lettera “Il fortunato” era addirittura peggio di questa.