Cari Lettori,
Con questa lettera vorrei affrontare con Voi questa problematica. Soffro terribilmente, in quanto ho una situazione familiare abbastanza difficile da gestire, le spese, la solitudine, la voglia di restare single perché non riesco ad aprire il mio cuore a nessuno, nemmeno per una notte di passione. Sono diventata troppo rigida, troppo diffidente, troppo “coi piedi per terra”, troppo distante, troppo cattiva davanti a delle critiche che magari sono fatte anche in buona fede. Io vedo sempre il marcio intorno a me e non c’è nessun modo di poter credere diversamente. Non sento di avere alcuna speranza. Sono diventata di ghiaccio, non sorrido mai e quando sono agli estremi, piango (ma di rado). Mi sembra di essere diventata un soldatino. Faccio le cose giusto perché le devo fare, ma in tutto quello che faccio non provo interesse. Non penso mai alla fisicità, anzi mi dà profondamente fastidio il fatto di pensare che un uomo possa toccarmi. Stasera ho avuto una piccola discussione con una conoscente per dei motivi futili e io mi sono inalberata e l’ho offesa. Chiaramente le ho chiesto scusa perché so di aver sbagliato ma credetemi mi pesa dire la parola “scusa” “grazie” ma per educazione quando si presenta l’occasione lo faccio ma provo comunque fastidio. Qualche anno fa ero più socievole, spensierata e molto passionale. Ora mi è crollato il mondo addosso. Ho proprio il disgusto di vivere. Voi cosa fareste? Come Vi sentite? Avete mai provato una cosa simile?
Buona serata
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Categorie: - Me stesso
Io ho provato de pigiò..ti racconto la mia
Quando avevo 21 anni abitavo a Casablanca con la mia famiglia studiavo per il diploma ,,,,,,ma ho cominciato a sentire tt brutto a turno.me odiavo non capisco il perché.con il passare del tempo ho svolto per cambiare paese
Arrivo in Italia che avevo 24 anni me trovo da solo senza famiglia senza amici e sono diventato clandestino senza nemmeno un passaporto ……dopo 6 anni sono riuscito a sestamari tt ……è stato pigiò dell’inferno
Ti consiglio de avere pazienza arriva tutto quando meno lo aspetti
Questa mi sembra depressione.
E’ un male dell’anima e purtroppo è più diffusa di quanto sembri.
Il fatto poi che ti da fastidio che un uomo possa
toccarti, fa pensare a qualche problema
tu abbia avuto nell’infanzia o più tardi.
Tutto ha una causa, si tratta di trovarla.
Potresti provare con una psicoterapia.
Ma quale male dell’anima. Basta un calo di serotonina a dare questi effetti ed è sufficiente che tu vada da un neuropsichiatra, con una terapia farmacologica adeguata cambierà tutto e col tempo ti stabilizzerai.
Stellaperduta
io mi ritrovo nel fatto che sono ultradiffidente e per adesso ho scelto di restare single perché come te ho troppa sofferenza dentro e non riuscirei più a fidarmi di nessuno. avrei paura di tutto. inoltre anch’io non sono più passionale, ho provato ma sono di ghiaccio sia in una normale uscita con un uomo interessato sia durante un rapporto. addirittura non so di che cavolo parlare con i maschi. e anch’io come te arrivo ad offendere ed insultare. non so se te arrivi ad avere una rabbia esplosiva e quasi incontrollabile, io si.
se provo a conoscere di più un uomo divento subito fortemente intollerante alla prima mancanza di rispetto o che io percepisco come tale (come un ritardo, un non ascoltare, un non rispettare le mie richieste tipo il non toccarmi, ecc….). fuoriesce una parte di me che diventa quasi violenta e li ricopre di violenza verbale, cattiverie ed insulti finendo con l’ allontanarli perché forse è quello che mi serve se non riesco a reggere.
non sentirti in colpa o mancante di qualcosa, queste cose che hai descritto sono segno che hai sopportato troppo e troppo a lungo.
cerca di dedicarti a qualcosa che ti piace e se puoi elimina le persone negative dalla tua vita. concordo con maldamore sul provare un percorso di psicoterapia. farebbe bene anche a me… io per fortuna ho lavoro, famiglia ed amici che mi aiutano!
Stellaperduta, se hai superato i 40 è normale, non crederti un caso raro tra le donne, sono i risvolti terminali della vita moderna, e purtroppo l’età avanza.
Se invece sei ancora giovane allora sei lungimirante, è il segno dei tempi.
Quando si affrontano delle sofferenze e` importante capire che non siamo delle vittime. Forse un tempo si, le siamo state, ma ad un certo punto bisogna staccarsi psicologicamente dalla sofferenza e dal passato, e prendere in mano la propria vita. Siamo responsabili della nostra felicita`, anche se alcuni devono lavorare piu` duramente di altri per raggiungerla a causa di esperienze negative e traumatiche.
La rabbia serve fino a un certo punto, perché ci puo` dare una spinta, mentre la rassegnazione non serve MAI.
Se da sola non riesci a reagire, ti consiglio un percorso con uno psicoterapeuta. Spesso quello che ci blocca e` un punto di vista poco costruttivo e negativo delle cose, e una volta sbloccato quello si sblocca anche tutto il resto.
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michelle – 20 giugno 2016 11:41
Bella pensata, peccato che la vita dura poco… e quando credi di aver raggiunto la “felicità” la perdi. Il banco vince e il giocatore perde sempre.
Forse sei una delle tante persone che non ricorda le vite precedenti, e quindi ragioni come se tutto dipendesse dalle tue decisioni presenti, ciò ti fa pure dimenticare due cose essenziali:
1) L’umano invecchia e muore, per cui il suo domani è sempre più infelice.
2) Tutte le vite sono una corsa dietro al vento, se non ti fermi e mediti.