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La memoria della Shoah reclama la pace

di Genovese

Parole, emozioni, immagini, la vita di oggi, di un’Italia che si prepara a Sanremo preceduta da una corsa verso la kermesse più importante dell’anno.

E’ il 27 gennaio ed è il giorno della memoria e mi chiedo una volta ancora: cosa vogliamo ricordare?

Tutti bene o male conosciamo il significato di questa data, imparato a scuola dal libro di storia sfogliato di fretta: è il ricordo della Shoah.

Durante il periodo che ha preceduto la seconda guerra mondiale qualcuno penso’ di sfruttare la diffidenza della gente per il popolo Ebreo, già considerato estraneo perché di cultura e religione differenti, accusandolo della caduta in poverta’ di intere Nazioni e di tutti i “mali del mondo”.
Mi chiedo cosa è rimasto oggi dei sentimenti di quel periodo.
Alla guerra seguirono gli anni della ricostruzione: si doveva reimparare il dialogo tra le nazioni, usare le parole invece che le armi.
C’era l’idea che conseguire una pace duratura fosse possibile grazie alla spinta della gente e all’impegno della politica che scrisse la nuova costituzione repubblicana.
I testimoni della Shoah quest’ anno ci hanno fatto pensare al tempo che scorre ed al pericolo che con loro scompaia la memoria.
Non possiamo permetterlo: di pace abbiamo goduto sino ad ora anche perché abbiamo capito quanto fa male il razzismove la violenza e che non esiste un Popolo eletto che sia tedesco o italiano o ebreo o americano.

Lettera pubblicata il 27 Gennaio 2023. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Mondo - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    white knight -

    Non si tratta di dimenticare, assolutamente… però bisogna voltare pagina ad un certo punto. Anche perchè se facessimo una “giornata della memoria” per ogni strage occorsa nella storia, avremmo ben presto l'”anno della memoria” ogni anno. E senza offesa non mi sembra il caso.

    Per quanto riguarda la mafia… c’è al Nord, come all’estero, così come al Sud… ma mentre al Nord e all’estero è un’associazione a delinquere (purtroppo ben radicata), al Sud è parte integrante della cultura locale. E chi eroicamente la combatte deve tenerlo a mente.

  2. 2
    Trader -

    white knight, se si perde memoria di certi fatti storici, si rifaranno gli stessi errori. E infatti è proprio ciò che noto studiando la storia. I fatti si ripetono ciclicamente.

    Io ho celebrato con rispetto per le vittime guardando la trasmissione in cui la Segre ha raccontato la sua terribile testimonianza.

  3. 3
    white knight -

    Trader, l’ho scritto (per l’appunto) che non bisogna dimenticare. Ma nemmeno ripetere ogni anno quello che (con tutto il rispetto per le vittime) è più un carrozzone mediatico e una passerella politica che altro. Per esempio, perché non vengono ricordate con la stessa enfasi anche ALTRE stragi/olocausti? Vero anche che se si facesse, siccome purtroppo non sono poche, si passerebbe tutto l’anno a ricordare… e non mi pare il caso. Però non si può nemmeno discriminare le altre stragi/olocausti… ergo, rendiamo tutto più smart, memoria compresa… la memoria va conservata, ma se non si volta pagina essa diventa (o rischia di diventare) dietrologia…

  4. 4
    Trader -

    White knight, ho pensato anch’io che non ci sono solo le vittime della Shoah. Ma, al contrario di te, io vorrei ricordare tutti, tu nessuno. Magari in una giornata cumulativa di tutti i popoli, etnie perseguitati. Faccio un’analogia con un altro fenomeno. Gli antiproibizionisti sostengono che è un’incoerenza vietare le droghe leggere, ma non vietare l’alcol, che è una droga. A questa motivazione io obiettò che, al contrario, dovremmo proibire anche l’alcol, non liberalizzare le droghe. Sarebbe più logico, al di là della fattibilità della proibizione degli alcolici.
    Ecco, come dicevo, io sono favorevole al ricordo dell’Olocausto, ma vorrei che fossero ricordate anche le vittime di tutte le altre persecuzioni e stragi.
    Altra considerazione: il ricordo deve essere un’esperienza che serva per non ripetere gli errori del passato. Non deve essere servire per alimentare l’odio. Non è il caso della Shoah, ma ci sono altre commemorazioni che mantengono vivo odio e attriti tra popoli…

  5. 5
    Trader -

    Ed etnie. Per esempio il ricordo delle foibe. È giustissimo ricordare anche quei fatti (sono stati gettati degli innocenti vivi nelle cavità carsiche, sono fatti raccapricianti) e rendere un tributo alle vittime, ma a volte quei fatti sono stati ricordati con livore.

  6. 6
    white knight -

    Sì beh, una giornata cumulativa della memoria dove confluiscono tutte le stragi non sarebbe una brutta idea, anzi, trasmetterebbe di più l’immagine di un’umanità unita contro TUTTE le violenze a prescindere dal colore politico di chi le pratica e del colore della pelle di chi le subisce.
    Però, non per essere polemico, ,ma le giornate della memoria così come le “giornate mondiali di questo o quell’altro” pur partendo da un presupposto virtuoso, mi trasmettono una certa inquietudine, hanno un che di orwelliano, dove tutta la popolazione si riunisce in un momento di raccoglimento POLITICAMENTE stabilito… Per questo seocondo me non bisogna esagerare con le “giornate” di chicchessia e la loro sovraesposizione mediatica…

  7. 7
    Trader -

    A me piace l’idea di una giornata del ricordo cumulativa. Tutte le vittime di diversi tipi di persecuzioni hanno pari dignità e meritano di essere ricordate.
    Ogni giorno è la giornata di qualcosa, la festa degli innamorati, dei lavoratori, la festa del papà, della mamma; la giornata mondiale dei single, della povertà, dell’acqua, di qualunque cosa. Dovrebbe trovare spazio anche una giornata delle vittime di tutte le stragi e persecuzioni. Certo, questi avvenimenti divengono anche una passerella per politici, ma io

  8. 8
    Trader -

    Sarei favorevole ad istituire una giornata per questo genere di ricordo.

  9. 9
    Renato -

    Trader” white knight, se si perde memoria di certi fatti storici, si rifaranno gli stessi errori. E infatti è proprio ciò che noto studiando la storia. I fatti si ripetono ciclicamente.

    Però tu che fai tanto la morale , la dignità di riconoscere che per un vaccino (anzi 5/6) che non funzionava avete emarginato la gente manco fossimo nella Germania nazista , esclusa dai posti pubblici , licenziata dal lavoro , censurato opinioni mediche contrarie …e tutto questo se non si offriva il proprio corpo essendo costretti a firmare un consenso assai disinformato ad una “scienza” sperimentale a sua volta assai strana ed in mano a multinazionali private e con accordi sottobanco che Manco il dott menghele.

    E per giunta voi stessi che vi bucavate servili e convinti andavate in giro ad infettare gli altri, cioè facevate ciò che imputavate agli altri levando loro diritti fondamentali .

    A te “il giorno della memoria “ a quanto pare non è mai servito ad un cxxxxx, e neppure hai l’onestà intellettuale di riconoscerlo neppure col senno di poi.

    Fate schifo, ipocriti

  10. 10
    Genovese -

    Ma se parli con me non comprendo.
    cosa c’entrano i vaccini e il sospetto che il governo inganni al servizio dellemultinazionali?i
    Io di questo non parlo perché non sono sufficientemente informato ma tendenzialmente credo alla medicina ufficiale nelle persone che ritengo essere Fedeli alla scienza e non all’ideologia.
    Non offendo nessuno come invece tu fai

Pagine: 1 2

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