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La religione è dannosa

di blasfemo67

Qualche mese fa mi sono “sbattezzato”.
E’ una formalità ,lo so,ma volevo dare un chiaro segnale alla Chiesa Cattolica.
Sono ateo..lo ammetto!
Ma non sono indifferente alla religione.. anzi..ne sono proprio ostile!
Tutte le Religioni sono imposte fin dalla più tenera età, prima in famiglia e poi con la catechesi. Poi, tramite Tv e stampa, invadono pesantemente il quotidiano di tutti indistintamente, per cui è difficile sottrarsi alla loro influenza, specialmente quando non si è sufficientemente acculturati.
Il successo delle religioni è dovuto al terrore che incute l’idea dell’inferno eterno inculcata nelle menti dei fanciulli quando essi non hanno ancora messo in atto delle difese psicologiche: così quell’idea resta impressa in modo indelebile e difficilmente rimovibile. Secondo me senz’altro un abuso!
Tutte le religioni predicano l’ubbidienza, il sacrificio, l’umiltà e la rassegnazione, cioè il suicidio delle coscienze individuali. Praticamente dice: poveri rassegnatevi e non lamentatevi, non protestate
Ma qual è lo scopo di questi messaggi?
E’ la possibilità di gestire le masse dei poveri, dei deboli e degli schiavi dando loro in cambio un sogno che si realizzerebbe solo dopo la morte e solo dopo una vita passata a non ribellarsi al potere; è quello di rendere i cittadini sudditi docili come cagnolini ammaestrati alla mercé di potenti e padroni.
Ogni religione si ritiene depositaria del mandato divino e quindi,unica portatrice della “Verità”. Questo atteggiamento genera incomprensioni e diffidenze verso altri popoli e crea il presupposto di conflitti e guerre con altri popoli che professano altre religioni.

La religione timbra come “contro natura” i rapporti omosessuali,ma pratiche e atteggiamenti omosessuali si possono riscontrare in tantissime specie animali.
Ritengo che, contro natura, lo sia in maggior modo la castità, imposta( la quale osservanza è tutta da vedere) dalla Chiesa Cattolica ai suoi ministri. Si dice che l’uomo non è un animale e quindi deve imparare a controllare i suoi istinti primordiali. D’accordo. Ma questo non significa reprimerli come pretenderebbero tutte le religioni.
Non è mio intento, mettere sotto processo l’uomo e la sua natura fatta di bisogni e limiti, e che lo rendono vulnerabile e debole. Io dico che sono imperfette queste regole sociali perché non sono attuali e fatte a misura per uomini liberi e con pari diritti e dignità, come dovrebbe succedere in ogni comunità che si rispetti. Davide

Lettera pubblicata il 24 Novembre 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

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  1. 1
    marco_incasinato -

    Stai scoprendo l’acqua calda. Perché si chiama “fede”? Perché la devi prendere così com’è, senza discutere. Il problema è che questa religione non si limita a regolare i rapporti tra le persone e la divinità, ma ci impone regole sociali (la fobia verso il sesso in generale, non solo l’omosessualità) e cosa peggiore mette becco in cose molto terrene (la fecondazione, l’eutanasia, e cosa aberrante la ricerca scientifica). Per non parlare del preservativo in Africa (AIDS) o il controllo delle nascite (quanti siamo sulla terra? ho perso il conto). Trovo aberrante che nel 21° secolo ci sia che mette in dubbio Darwin non con altre teorie scientifiche, ma con presunti “disegni divini”. La cosa divertente è che ben lontano dall’essere perfette (ma non dovrebbero esserlo visto che sono divine?) queste teorie col passare del tempo vengono adattate “alla bisogna”, ma sempre con spiegazioni dove la fede è il perno centrale. Questo vuol dire accettare l’indimostrabile, un dio che non c’è (almeno non come lo intende la chiesa romana) e delle regole scritte da persone che avevano (ad hanno) l’interesse a gestire un potere. Molti confondono l’aspetto sociale della chiesa (certo fa opere utili a caritatevoli) con quello strettamente religioso che sono due cose diverse. Pensate che gli integralisti esistano solo nell’Islam? Conosco delle persone che non accettano di parlare di argomenti banali come l’aborto, il divorzio, darwin, e anzi cercano di convincerti con il solito discorso della fede in dio che le cose sono andate (e vanno) come dicono loro. Se insisti ci litighi, tu sei un bambino e non capisci niente, loro sono gli illuminati e così si chiude il discorso. Ma perché la chiesa è contro la ricerca, l’aborto, l’eutanasia? Perché l’uomo non è dio, e non può decidere sul proprio destino, o peggio sul destino di un altro (la vita è un dono di dio, come possiamo noi decidere scegliere una fecondazione assistita e “dare la vita” o toglierla ad un malato terminale anche se sta soffrendo e ci chiede di staccare la spina? Per la chiesa noi non siamo padroni del nostro corpo. Peccato che la chiesa stessa si comporta in maniera differente quando gli fa comodo. Woitila (non lo dico io, lo potete leggere sui giornali) è morto nel suo letto, e non c’era un dottore. Secondo voi una non si poteva allungargli la vita? Una squadra di pronto intervento non poteva attaccarlo a qualche macchina e farlo “vivere” ancora qualche ora/giorno/mese? In quel caso chi avrebbe staccato la spina, se l’avrebbe staccata? Invece no, è stato lasciato spirare in santa pace (è proprio il caso di dirlo). Insomma, come sempre sono le regole a fisarmonica che mi fanno pensare. Si rammenta poi che l’Italia è ancora sotto infrazione UE da quando la Moratti quando era ministro dell’istruzione voleva togliere Darwin dai programmi scolastici. La chiesa non vuole il confronto, vuole l’omologazione. Il problema è che l’italiano ha la memoria corta e sempre meno una coscienza civile….

  2. 2
    Raffaele -

    D’accordo con te, la chiesa ci insegna a prenderle sempre in quel posto dicendo porgi l’altra guancia, invece di dire occhio per occhio, dente per dente. Con la scusa del perdono, hanno dato l’indulto a delinquenti che andavano invece giustiziati, inventando la scusa che le carceri sono piene, invece è colpa dell’Italia buonista, i preti vanno a puttane lo stesso, perchè sono uomini di carne come tutti gli altri, insomma, chiesa il tuo tempo è finito, anche se si vedono ancora i danni che ha fatto, soprattutto dal punto di vista sessuale, donne che si vergognano a fare sesso oppure vogliono arrivare vergine al matrimonio, cose da pazzi.
    Davide, se l’inferno esiste ci troveremo li e vedrai che sarà molto più divertente del paradiso, ciao.

  3. 3
    leo -

    “La religione è dannosa” di blasfemo67
    potrei dire democraticamente che non sono d’accordo; invece dico “non è vero”, perché in assoluto non è vero!
    la religione ha uno scopo sociale che è quello di mantenere vivo il rapporto tra la massa e il trascendente, ossia ciò che trascende il materiale, ossia lo Spirito.
    qualcuno ha detto: prima andava tutto bene, poi sono arrivati i preti, ossia le gerarchie ecclesiastiche, e si sono visti poveri sempre più poveri e preti sempre più grassi.
    oggi al supermercato uno chiedeva un contributo in acquisti a scopo di carità, anziché soldi; un’iniziativa di S. Paolo IMI, una catena di supermercati etc…
    noi già paghiamo un fottio di IRPEF, l’IVA a livello spaventoso, le accise al 60% sui carburanti, il contributo all’8/1000 obbligatorio, e, nonostante ciò, il sostegno della povertà, anziché ricadere sulla struttura pubblica e sulle organizzazioni religiose, deve ancora ricadere su di noi!! non è mostruoso?!
    si deve vedere quest’ipocrita di Papa che gira vestito da Armani e che promuove 23 nuovi stipendi da cardinale e il popolo langue!
    questa è la religione che fa schifo e che deve essere bandita dalla società!
    queste porcherie i buddisti non le fanno!

  4. 4
    Yoel -

    1)La religione, non è coscienza, è della tradizione, quelli che sono cattolici, ebrei o musulmani, proprio perché i loro genitori lo erano prima di essi, non hanno scelto niente, ed è anche un insulto a Gesù, Mose o Maometto! Bisogna scegliere la propria religione…
    2)Le religioni monoteiste sono pericolose e responsabili de più grandi drammi dell’umanità, questa credenza in uno dio unico e onnipotente è la causa stessa dei grandi drammi che ha conosciuto l’umanità.
    3)La vera religione è il legame tra l’infinito, se stessi e non può essere che atea.
    4)Preparare l’umanità futura e rendere questo pianeta più umano, vuol dire ridurre l’influenza negativa del monoteismo in attesa che si spenga da sé grazie ad una migliore cultura scientifica.

  5. 5
    leo -

    sei in errore Yoel!
    il concetto dell’unicità dello Spirito della creazione è roba ben vecchia e risale a molto prima dell’inizio dell’Ebraismo; era già presente ancor prima dello Sciamanesimo e non ha mai prodotto alcun danno.
    condivido l’idea che l’Ateismo sia l’unico atteggiamento intelligente e conforme, ma l’Ateismo non ha rituali nel senso classico e dunque non è assolutamente una religione nel senso corretto del termine.
    l’assolutismo, l’intolleranza e l’arrogante stupidità che caratterizzano solo alcune correnti religiose tra quelle esistenti, da un lato l’Islam e dall’altro quelle legate al Cristianesimo europeo, ossia alla religione fondata da quel fanatico estremista politico di Paolo di Tarso, sia il Cattolicesimo romano sia il Protestantesimo etc…, nascono solo da menti umane contorte, dall’ignoranza e dall’opportunismo politico; queste sono quelle alle quali ti riferisci tu quando parli della prevaricazione della libera scelta.
    di queste ultime però, è il Cristianesimo europeo quello che, con la Chiesa di Roma da una parte e con l’impero o le case regnanti dall’altra, ha offeso maggiormente e ancora offende la dignità umana e lo Spirito, con quello stile ipocrita del lupo che recita la parte dell’agnello.
    quanto alla cultura scientifica, quello che dici è vero solo se la scienza non è a sua volta una religione, come tu sembri pensare.
    per fare un esempio pratico, Antonino Zichichi non è un vero scienziato ma un prete della fisica sub-nucleare, mentre un vero scienziato è ad esempio Livio Gratton, eminente astrofisico; la scienza illumina se lo scienziato è illuminato, sennò …

  6. 6
    ChiaraMente -

    Bisogna innanzi tutto stabilire di cosa si sta parlando perchè le religioni, sacre e pagane, sono milioni. Chi smette di credere in Dio continua a credere in qualcos’altro. Sennò si ammazzerebbe. Poi parlarne e poi parlare di come parlarne. Magari se ne parlerebbe meno e si spiegherebbe da sola. Poi decideremo se ammazzare tutte le religioni oppure no. Bel referendum!

  7. 7
    ChiaraMente -

    P.S. da qualcuno ha sentito che siamo parte dell’infinito quanto l’infinito è in noi. In questo senso tutto è sacro. Noi ricerchiamo questa completezza. Ma robe così fanno uscir di testa..aiuto..d’altra parte l’altra risposta è il riduzionismo. Ma in qualcosa si crederà sempre. In cosa dipende da noi.

  8. 8
    fabrus -

    Ciao, la penso così anch’io, una 20ina di anni fa chiesi al parroco come fare ad uscire dalla chiesa cattolica e poi scrissi la lettera di “dimissioni”. Furono diversi motivi che mi fecero prendere questa decisione. Per una questione di statistica, troppa gente in Italia é considerata cattolica solo perché le é stato imposto il battesimo, non credevo in Dio ed ero stufo di vedere il massimo rappresentante della ricca chiesa sperperare soldi in viaggi e vacanze mentre 20.000 bambini morivano di fame ogni giorno.
    Cristo aveva predicato qualcosa di diverso…vero imbecille Wojtyla? E l’ex SS attuale non é meglio.
    Tutto questo era in contrasto con la mia idea politica che si riassume in: ugualianza, libertà e giustizia.
    Penso che la religione é uno strumento per tenere buono la persone, per impedire che la gente combatta le ingiustizie: “siate buoni e porgete l’altra guancia che vivrete per sempre nel regno di Dio”.
    E` l’uomo stesso che crea la religione fin dalla preistoria, ha bisogno di sentirsi rassicurato, di credere in qualcosa di superiore che in cambio di sacrifici, di preghiere e di rinunce lo proteggerà in vita, e gli permetterà, alla sua morte, di andare in cielo.
    È la formula di tutte le religioni, con poche modifiche e da sempre i furbi, i potenti di turno si sono serviti di questa insicurezza umana per dominare la massa.
    Anni fa lessi la frase di uno scenziato, un padre dell’ astronomia, che diceva: ” la scenza é la mia religione”.
    Questa bellissima frase mi colpì molto e mi resi conto che in fondo anch’ io la pensavo così, non credo in Dio e faccio un lavoro “normale” ma sono molto interessato alla ricerca scentifica, alle esplorazione spaziali, alla conoscenza in generale. Credo che la cultura sia La grande nemica della religione. Lo sapevano gli antichi stregoni, lo sapeva la chiesa e lo stanno riproponendo i nostri politici odierni: “non diamo informazioni alla base, manteniamoli nell’ignoranza e li domineremo più facilmente.

  9. 9
    robinhood2 -

    Dire che le religioni sono l’oppio dei popoli, come diceva Marx, aveva valore nell”800 e nei secoli precedenti, quando il clero decideva la vita delle persone, e magari anche la loro morte.

    Oggi solo l’Islam (ma non in tutti i Paesi, ad esempio Tunisia e Iraq ai tempi di Saddam Hussein, ammettevano altri culti) è teocratico, cioè non separa la stato dalla religione.

    Secondo me ci sono ben altri oppi, oggi, che invadono la vita della gente, la religione uno può anche rifiutarla senza problemi.

    Internet può essere un oppio e una dipendenza (ore e ore davanti al computer), la cocaina (i cocainomani sono addirittura sestuplicati in 10 anni!) è una vera piaga che dilaga.

    Quello dello sbattezzo è una stupidaggine. Se uno non crede più se ne frega di essere stato battezzato da neonato, che se na fa del certificato del prete? E’ incoerente, è come dire di voler dare importanza ai documenti di un’istituzione in cui non credi.

    Io vedo invece molta “fede” nella passione con cui questi atei tipo Odifreddi credono nell’ateismo e nella scienza.
    Sembrano i positivisti dell’800, e sono anacronistici e patetici.

    E lo dice uno che non è cattolico, e non ama affatto Ruini, Ratzinger e Fisichella.

    Però questo non significa che chi è credente deve per forza essere una specie di talebano.
    I cattolici italiani non seguono affatto alla lettera le prescrizioni dei vescovi, ad esempio in materia di sessualità, e non mi pare che, a parte i politici baciapile dei cardinali, come Casini e soci, stiano a pendere dalle labbra dei preti, anzi.

    Quindi, caro blasfemo, a me pare che il tuo rancore verso la religione sia la spia di qualche altro tipo di problema: forse qualche prete ti ha menato da piccolo, o sei stato a scuola in un collegio di suore come quello della Pagliuca, quella che legava i bambini per tenerli buoni.

    In ogni caso mi sembra un atteggiamento poco laico, e molto “religioso”.
    Il vero laico è quello che non perde tempo in crociate, nè pro, nè contro la religione, e rispetta sia chi crede che chi non crede, come del resto impone la Costituzione.

    Detesto chi si vuole intromettere nella mia vita privata, sesso e religione sono affari miei, e a me poco importa quello in cui credono o non credono le persone con cui ho a che fare, e mai li discriminerò per questo.

    Dopo i talebani che mettono gli chador alle donne, non abbiamo bisogno dei talebani dell’ateismo.

  10. 10
    Ari -

    Se non credi in Dio che t’importa di “sbattezzarti”?
    Non hai ricevuto che un poco di acqua tiepida sulla testa da bambino, cosa cambia nella tua vita, se tu sei convinto che sia tutto un cumulo di sciocchezze?
    Se la Chiesa predica e per te dice un mucchio di cavolate basta che non l’ascolti, io faccio così tutti i giorni coi politici, la tv, gran parte del mio prossimo.
    Se, invece, come penso, sei gay e sei offeso perchè la Chiesa non approva le relazioni sessuali fra individui dello stesso sesso, fattene una ragione, perchè credo che questo non cambierà.
    E se questo è il motivo della tua ribellione, calmati.
    Resta con Dio.
    Che è giudice ultimo e ti conosce meglio della Chiesa.

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