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La nostra voce si deve alzare

di Genovese

Noi apparteniamo a quel mondo cui la sorte ha concesso la possibilità di migliorare le condizioni di vita delle persone grazie alla creazione di vie di commercio e scambio sino a trasformarci in un mercato globale.
Altrove non è stato così basti pensare all’ africa e a tutte le aree nel mondo dove la storia dello sviluppo umano ha preso altre direzioni.
Scrivo questo non per giustificare la divisione del mondo in ricchi e poveri ma per ricordare soprattutto a me che di fatto l’ umanità sopravvive grazie alle sacche di povertà dovute alla ineguale distribuzione delle risorse ed allo sfruttamento che ne abbiamo fatto (e in questo nessuno è innocente).

Il fatto nuovo è che oggi dobbiamo fare i conti con le guerre sempre più vicine e che non possiamo più negare, figlie di scelte della politica di oggi forse e della sua incapacità a risolvere i problemi ma spesso con le radici nel passato, in conflitti che ci hanno dilaniato e che per questo non vogliamo ricordare.

Questi giorni ci hanno paralizzato per le immagini della strage dei Kinbutz Israeliani e li ci siamo fermati, terrorizzati da un inaccettabile identificazione.

Stamattina su Facebook leggo una domanda che mi sono fatto anch’io: cosa possiamo fare per fermare la guerra?
Quali strumenti abbiamo se non il voto alle prossime elezioni anche se questo appare sempre meno decisivo?

Una guerra si prepara convincendo un grande numero di persone, si comincia con la paura dello sconosciuto ( del vicino di casa diverso da noi) quindi si giustifica l’azione violenta delle
figure che gestiscono l’ ordine pubblico, si alimentano idee divisive riempiendo i titoli dei giornali con contenuti che gridano contro un nemico, infine si attacca la libertà.

Siam troppo piccoli e troppo poco coraggiosi per scendere in piazza?
Se le immagini dei Kibbutz In Israele e quelle della striscia di Gaza ci fanno orrore…
la nostra voce si deve alzare.

Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2024. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 36 commenti

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  1. 1
    white knight -

    “Altrove non è stato così basti pensare all’ africa e a tutte le aree nel mondo dove la storia dello sviluppo umano ha preso altre direzioni”… appunto, lì la storia dello sviluppo umano ha intrapreso la strada del NON sviluppo. E non solo per colpa di noi occidentali, basta con la white guilt. Anzi, se non era per noi tanti di quei paesi non conoscerebbero nemmeno il concetto di democrazia… il mondo è debitore dell’Occidente, non il contrario! Quanto ad Israele e Palestina: NON è la nostra guerra.
    Take it easy…

  2. 2
    Inlakech -

    Ancora con sto scendere in piazza?! Ma cosa han mai cambiato le piazze? Quelle italiane poi fatte il sabato e la domenica come fossero i pic-nic di famiglia…

  3. 3
    Trader -

    Inlakech, a volte le proteste di piazza cambiano.
    Dal ’68 in Italia fino ad arrivare a Euromaidan in UA, le piazze sono state protagoniste di grandi cambiamenti politici.

  4. 4
    Inlakech -

    Trader, fosse vero cambierebbero le cose anche oggi.
    Non hanno cambiato nulla le piazze, in quegli anni si facevano azioni mirate oltre che molto altro e c’era coesione.
    Qualcuno rappresentava il ceto medio basso che poi è la maggioranza del Paese.
    C’era anche molto terrorismo.

  5. 5
    Gabriele -

    Io credo che certe lettere siano solo un effetto moda, ovvero vengono scritte solo ed esclusivamente perché nei mass media vi è la cronaca della guerra fra Palestina e Israele, così è solo un argomento di moda, come lo era negli anni novanta la questione Kosovo, che naturalmente è andata avanti fino ai nostri giorni senza che nessuno dica niente. . Lo stesso dicasi per l’ambiente, quante sono le persone veramemte interessate all’ambiente, e quante quelle che parlano di ambiente solo perché è un argomento di moda? Ulteriore esempio? Quante persone disapprovano i fatti legati a Chaiara Ferragni, perché di moda, ma non sanno una tuba per quanto riguarda l’indagine avviata, sempre dall’AGCM, su delle note compagnie aeree, che per i voli dalla Sicilia a città principali come Milano e Roma, praticavano prezzi discriminatori? Nessuno.
    Oppure la questione fra due grandi operatori di telefonia fissa, sempre nel periodo che riguarda la Ferragni, riportato nel medesimo bollettino, nemmeno un

  6. 6
    Gabriele -

    Trafiletto

  7. 7
    Tommy -

    “Ancora con sto scendere in piazza?!” Certo, anche perché siamo pieni di bombe nucleari immagazzinate nelle basi Nato. Quindi anche in questo caso la nostra voce si deve proprio alzare, e gridare forte per eliminare una buona volta per tutte questo schifo di armi nucleari:

    https://m.youtube.com/watch?v=_1iJO-zJ5xo&pp=ygUYRGlzYXJtbyBvcmRpZ25pIG51Y2xlYXJp

    Questo schifo deve finire!!!

  8. 8
    Tommy -

    Ritorno qui e vedo che la gravità della situazione che ho linkato nel mio commento non riguarda proprio a nessuno, complimenti. Continuate così!

    Ma il signor Genovese dove è finito?

    Perché non risponde?

    Vogliamo far alzare la nostra voce per proibire le armi nucleari si o no?

    Oppure continuiamo imperterriti ad ignorare questa orribile gravità della situazione?

    Bé io non ci sto, perché tutto questo è inaccettabile e deve finire.
    Non si può restare indifferenti.

  9. 9
    Inlakech -

    Guarda, Tommy, il problema di internet è che la fate tutti facile da dietro uno schermo e che non sapete una mazza di chi c’è dall’altra parte ma giudicate.
    Sono andato con i NO TAV con la mia ex moglie anche se vivevo da tutt’altra parte dopo che gli sbirri gli avevano cagato nelle tende e oltre ad essermi preso i lacrimogeni buttati da elicotteri alla cieca nei boschi abbiamo ottenuto solo tutti i giornali e telegiornali del giorno dopo contro che falsavano ciò che era accaduto.
    Ti faccio solo questo di esempio, senza parlarti delle piazze, delle lotte femministe, dei blog di denuncia che ho aperto perché l’ultima volta che si erano visti i militari a proteggere un lavoro pubblico era nel ventennio fascista.
    Dopo lo schifo che si è visto nel periodo del covid se ancora non si è capito che il problema siamo noi, il ceto medio-basso che è la base della piramide e si fa comandare e rincoglionire tutte le volte nel solito divide et impera, io non so cosa farci.

  10. 10
    Inlakech -

    Io ho smesso di votare, di partecipare alle inutili piazze, agli inutili scioperi del week end, alle ridicole lotte di sindacati che ci hanno tolto tutto, insieme alla sinistra, per spartirsi potere e Paese.
    Le mie energie non le disperdo più inutilmente in cose già sperimentate e non credo più sensate né utili.
    Tu pensi sia il caso di fare qualcosa, fallo senza rompere le balle agli altri.
    Fatti le tue esperienze e vedremo se cambierai qualcosa.

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