Personalmente questa emozione è la più difficile da gestire. Tu sei là che ti prepari da mangiare insolitamente tranquillo, cominci ad intravedere la luce alla fine del tunnel, pensi “ma sì dai forse ce la faccio anche senza di lei”, poi alzi lo sguardo e vedi la punta dell’albero di Natale conservato che lei aveva comprato. Ti ricordi il giorno preciso, provi belle sensazioni, sono passati solo pochi mesi, lei era sorridente, solare e tu anche, senti i profumi di quel giorno, pensi che in fondo eri felice. Poi ti svegli dal trip e realizzi che vi siete lasciati e che lei ha tentato per 3 mesi di tornare con te, prima con le buone e poi, purtroppo con le cattive e con la pazzia degli insulti e degli sputtanamenti.
Ma tu in preda alla nostalgia puoi perdonare tutto, puoi persino pensare di riprenderti la donna che ogni settimana faceva nascere un litigio dal nulla, solo perché tu avevi una vita che implicava anche qualcosa che non fosse incentrata unicamente su di lei e che poteva svolgersi in orari in cui lei era libera. Ultimamente anche quando lei era occupata.
Lei che rovinava giornate intere con discussioni in cui tu accusava di non voler fare abbastanza sesso con lei salvo poi non esserci mai quando la cercavi.
Sulla scia della nostalgia potresti andare a riprenderti la donna che ti diceva sì sì hai ragione dopo ogni discussione che faceva nascere salvo poi riproporre lo stesso tema in altre salse: gelosia e possesso. In lei c’era anche amore sì, non mi sono mai sentito tanto amato, ma lei voleva controllare la mia vita, sentirmi sempre a sua disposizione anche se faceva finita di essere indifferente.
Ma in preda alla nostalgia saresti persino capace di riprenderti chi ha mandato messaggi alla tua famiglia ed ai tuoi amici insultandoti, calunniandoti, umiliandoti utilizzando le debolezze che le avevi confessato, inventandosi una tua impotenza e raccontandola a donne che lei considerava le mie future prede.
Questa è la nostalgia, un inganno del cervello che ti chiede a gran voce stabilità ed economia di energia a discapito delle tue reali sensazioni. Per il cervello è sempre meglio qualcosa di stabile e prevedibile, per quanto distruttivo sia, piuttosto che una strada nuova che ha bisogno di molta più energia. Questa è la nostalgia, nostalgia canaglia ed anche peggio.
Ed ora sento che la amo, nonostante tutto.
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Categorie: - Riflessioni
Actarus, almeno hai capito come funziona la mente, e che scherzi ci gioca in queste situazioni.
Sapendo questo, rimani forte. Ormai il peggio l’hai passato. Io personalmente mi libero di ogni forma di ricordo, cancello foto, butto via ogni cosa che mi ricordi quella persona, e questo mi aiuta molto.
Se non vuoi buttare via niente, metti i ricordi in un posto nascosto, in una scatola che non aprirai per tanto tanto tempo. Chissa`, forse un giorno riuscirai ad aprirla senza soffrire piu`.
Un abbraccio
Actarus,
ottimo il suggerimento di Michelle, per superare il guado.
dal mio punto di vista, quando e se si ama, lo si fa sempre “nonostante tutto”, anche se, per mia fortuna, non soffro affatto di nostalgie.
un abbraccio.
Actarus. Se la ami riprenditela e fai con lei una vita come quella che hai descritto. Che ne dici, la faresti? Abitudini Actarus. Ci si abitua anche all’ergastolo caro mio. Ti ricordi il film “Le ali della libertà”? Quando Brooks, dopo 40 anni viene liberato? Dopo un mese si impicca. La sua vita era “dentro”. L’amore non è quello che racconti tu, che sei libero di viverlo come meglio credi naturalmente.
Il “nonostante tutto” è la traduzione di “visto che non c’è di meglio”
Auguri.
Grazie Michelle86 e grazie Rossana! Io sto facendo del mio meglio ma ci sono giorni veramente difficili.
Sono stato io a chiudere ma nonostante questo non riesco a darmi pace!
Verrà il giorno in cui ci riuscirò…speriamo!
La tua lettera mi fa pensare a quante volte le persone sfruttano il solido amore del partner per sfogare le loro frustrazioni esistenziali, senza nessuna reale intenzione di cambiare. Può capitare per immaturità o turbe psichiche ma il risultato non cambia. A mio avviso se ami una persona non la lasci, difatti secondo me tu non la ami più perché non vedi più futuro con lei. Questi soggetti portano all’esasperazione, non si possono amare… Sarebbe un suicidio! Ne sei molto consapevole e si capisce. Continuerà a diffamarti in molti modi ma adesso il coltello dalla parte del manico ce l’hai tu
Sto passando, in questo periodo, le stesse cose che hai descritto, a differenza tua, io l’ho ricercata e rilasciata, ricercata e rilasciata…molte volte…da un mese a questa parte mi sono imposto di non cercarla più, perché ho capito, finalmente, come dice giustamente Golem, che l’amore non è quello. E’ dura, molto dura, di donne ne ho quante ne voglio, ma dopo una primissima fase di novità, ritorno a pensare a lei, ogni volta in maniera più forte della precedente e li capisco che forse nemmeno io sono così sano di mente, se brucio dalla voglia di riavere una persona tanto insana, allora mi concentro e penso. Penso che amore sia altro. Penso che vita sia altro. Penso che complicità sia altro. Penso sia meglio morire di nostalgia ma con una possibilità di vivere la mia vita, piuttosto che vivere la morte e l’annullamento della mia persona ogni maledetto giorno.
L.
Grazie Golem! È vero, il nonostante tutto puzza di ennesimo inganno del cervello.
Come dice nevealsole infatti ci sono persone che non puoi amare, o che smetti di amare, perché sarebbe un suicidio! Grazie anche a te nevealsole