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La mia vita… evolversi

di duranlove

Diciamo che sto iniziando a guardare la realtà con occhi diversi…
da un punto di vista più negativo, o forse più diretto, senza perdersi in tutte quelle maschere che la società ti rifila davanti per nascondere il dolore e la cruda verità di un mondo che ci attanaglia con messaggi subliminali e in trappole invisibili ma terribilmente efficaci, che non lasciano via di scampo agli stolti.
Da ormai due mesi sono segregata in uno spazio terribilmente piccolo e magnificamente diabolico.
Celato al di sotto di una cappa maestosa e sfavillante qual è Oropa e il suo santuario, vi si nasconde una realtà scura e buia, dove chi prima ti stava accanto ed era di animo accomodante per agevolarti il lavoro, ora ti mette il piede dove cammini per farti cadere e ridere della tua sofferenza.
Prima di potersi demoralizzare totalmente e iniziare a vedere il mondo tramite una visuale troppo pessimistica si riesce a rialzarsi anche grazie l’aiuto di persone che vivono la medesima situazione.
Non viene mai negata una mano a cui aggrapparsi con le ultime forze. Parole di incoraggiamento le si accettano volentieri, anche se fondamentalmente sono sempre le stesse, quasi banali…
È risaputo però che proprio nella semplicità si trovano le cose più belle e complesse. Nel mio ambiente la semplicità viene costantemente disprezzata e gettata da parte….
Quanto mi manca il sapore di una semplice pasta al sugo… leggermente scotta magari… e le risate sincere di una famiglia che ti stima e che ti vuole bene anche quando non ti pensa.
Se fossi totalmente sola non resisterei un minuto di più.
Temporaneamente ho trovato la motivazione giusta…
Un amore forse di breve durata, forse troppo bello per essere vero, forse troppo reale per poter continuare serenamente…
Ma ecco il mio ragazzo, sempre pronto a sorreggermi, in quei due secondi in cui ci si può guardare, in cui è permesso vederci, o anche no, per i probabili rimproveri dei superiori….
Trascorrere l’intera giornata a spiarci mentre camminiamo di fretta per i corridoi… e finalmente stanchi coricarci assieme nel letto in un lungo e tenero abbraccio…
e sognare…
e volerci comunque svegliare il giorno dopo…

Lettera pubblicata il 27 Giugno 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

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