Sono finita in una frequentazione che mi sta dando più grattacapi che altro. È una storiella un pó lunga. Non mi scuseró per questo, chi ha piacere a leggere mi aiuterebbe…
Mi son cacciata nei guai da sola. Solito play boy, circondato da ragazze, quest estate. Non siamo impegnati, io non voglio niente da nessuno; finiamo a letto due volte, io son quella che si alza e se ne va. Lui mi cerca spesso, mi manda il buongiorno tutti i giorni. Le terza volta mi fermo da lui a dormire, baci, coccole… e li fu l inizio del grande errore. Ma io non lo sapevo, ho quasi 29 anni ma non essendomi mai successo non avevo esperienza di ció.
Continuiamo questa strana frequentazione, non parliamo mai di queste cose. Comincia ad aprirsi pian pianino dato che, pare, ne abbia subite di tutti i colori e porta mille maschere. I suoi “amici” mi avvisano subito di lasciar perdere, di non fidarmi di lui, di starvli lontana. La cosa mi allarma ma decido di voler capire la persona a mie spese, per principio. Odio le malelingue. Solo 2 suoi amici storici mi han parlato bene sempre specificando che aveva sta cosa con le ragazze… ne aveva tante e non duravano. E ok, decido comunque di prendere la cosa alla leggera, non farmi coinvolgere troppo.
Questo inizió a fine giugno. Verso gosto vengo a sapere che si frequenta anche con un altra ragazza. Decido di allontanarmi ma, scema, scema io, non riesco e mi riavvicino, rammentando la promessa che mi son fatta di vivermela in maniera leggera.
Vengo a conoscere un cartomante, gratuito che lo fa per hobby, e facendomi la carte un po’ per tutto noto che le cpse effettivamente succedevano, che ci credessi o no. Domandai quindi di lui e mi disse che da me era preso ma non voleva impegnarsi. Ad ogni modo, giacché si sentisse anche con l altra notai un certo avvicinamento nei miei confronti, si era affezionato.
Dopo poco, a settembre lui partí per Monaco causa lavoro, per 3 settimane. In questo lasso io mi impongo di staccarmi ed effettivamente ce la feci. Anche da parte sua sentii meno attaccamento rispetto l inizio. Qui l altra ragazza venne a sentire delle voci nei suoi confronti e “lo lasció’, pare anche esserci rimasto male (sempre secondo altre voci) – ( si purtroppo di gente che sparlava senza che io gli chiedessi nulla ce n era. Ce n é sempre. Una cosa di cui vado fiera, almeno, è aver evitato di farmi volutamente gli affari suoi)
Nel frattempo ci si vede ogni tanto come niente fosse. I suoi messaggi avevano perso i bacini e i cuoricini, pur arrivando tutti i giorni. Il cartomante, ormai curiosità fissa che aveva previsto altre cose successe poi ancora e ancora, si era guadagnato la mia fiducia. Mi disse quindi di avere pazienza, che si sarebbe riavvicinato, che abbiamo delle belle carte… insomma, che tra me e lui poteva funzionare bene insomma.
Io ho le barriere alzate, perché si, gli voglio bene ma evito di innamorarmi perché di lui, semplicemente, non mi fido. Continua ad aprirsi sempre di più ma non mi da quella regolare fiducia di cui sento il bisogno. Non mi racconta sempre delle sue giornate, sparisce spesso e son sicura che se non ha un altra ragazza per lomeno si sta dando da fare per trovarne altre. E pare anche logico vedendo il tipo.
Cosa mi blocca? Le stupide carte, la speranza, la sua lenta apertura in cui disse anche che per mettersi con la sua ex ci mise un anno, e tante altre piccole cose.
Si lo so, son stupida. L ennesima donna usata probabilmente. Che sia un esperienza che devo fare?
Da un lato non voglio chiudere senza avere delle prove ma… lui non parla, io non me la sento di tirare fuori il discorso del ‘cosa siamo, dove andiamo’, perché sono combattuta e non so più neanch io che voglio. Tutto ció mi causa stress.
Questa esperienza da sedicenne proprio mi mancava..
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Categorie: - Amore e relazioni
1. Non sai scrivere.
2. Credi alle carte.
3. Dici di non essere presa ma lo sei.
Hai ragione, sei stupida.
“lui non parla, io non me la sento di tirare fuori il discorso del ‘cosa siamo, dove andiamo’”
Non hai bisogno di tirare grandi discorsi, ne tanto meno di un cartomante per sapere come vanno le cose con un classico Dongiovanni. Secondo me dovresti proprio tirartene fuori, dicendogli che tu vuoi altro dalla vita, impegni seri e non passare come una semplice ordinaria avventuriera da camera. Se non parla di suo vuol dire che non gli susciti nulla, la tua pazienza e speranza quale sarebbe quella di aspettare all’infinito che lui termini il divertimento con altre donne? Dici non ho le prove, ma pensi che un tipo del genere potrebbe mai venirtelo a dire? Oppure ti devi mettere a fare l’investigatrice? La chiarezza la devi fare tu, nel sapere cosa sei, cosa vuoi e adoperarti per raggiungere ciò che desideri.
I miti in linea di principio mi creano un disagio perché l’abbandono alla provvidenza mi porta a vivere sempre al di sotto delle mie possibilità. Non ho scopi prefissati. Chiaramente non sono una santa, ma quando ripenso agli ultimi giorni di santa Caterina da Siena mi dico che proprio quello è lo stato d’animo di chi continua a sentirsi piccolo davanti a Dio. E’ chiaro che come donna non avrei proprio gli strumenti per realizzare la mia umanità accanto ad un uomo-grande. Mi è capitato di innamorarmi di un playboy quando mi sentivo vecchia, come tutti i giovani, e in quel caso la cosa sarebbe stata fattibile se da parte sua non ci fosse stata un’ambiguità voluta che portava le persone che gli stavano intorno a sentirsi in dovere di conservare il decoro, l’onore e la dignità. Ci sono cose che non capisci perché ancora non hai la malizia per capire e ti affidi esclusivamente alla comprensione che nasce dalla sapienza del cuore. Anche i miei familiari non erano d’accordo, ma la mia fede in un’altra vita rendeva il discorso più umano. Perché io ero convinta che avrebbe cambiato vita. Ma l’ambiguità voluta, si sa, non porta da nessuna parte. Se fosse stata convinto mi avrebbe fatto diventare donna. Invece mi ha fatto sentire solo giovane, con tutto quello che la cosa comporta. Mi sono comportata come una bambina. Quello è un momento da cogliere. . .Le illusioni umane sono destinate a cadere a contatto con la realtà (penso quindi alla questione morale).
Il mito del progresso fa sentire l’uomo sotto pressione; ogni giorno lo mette davanti le ultime ore di Caterina, che si potrebbero sintetizzare in questa battuta di un personaggio di Cechov, nel momento dell’addio al giardino:- la vita è passata, e io è come se non l’ho vissuta- questo tormento alimenta il disagio sociale. I rapporti, nella migliore delle ipotesi, si raffreddano perché è come se le persone che stanno intorno si sentono responsabili dell’agonia del fratello. Anche nella persona vi è una sorta di non accettazione del suo presente. Che dire? La vita è tanto bella, non vedo perché dovremmo complicarcela, lasciano agli altri il potere di dominarci romanzandola. Come ha detto Benedetto XVI “chi crede non è mai solo”.
Per portare avanti le scopamicizie bisogna essere abbastanza sprezzanti del pericolo. Nessuno di noi sa quando e di chi si innamorerà e se ciò accadrà. Ma innamorarsi è cosa rara e non penso tu sia innamorata, probabilmente è una cotta. Vorresti essere innamorata, ma non sono cose che si comandano. Non focalizzare le tue giornate su di lui e sull’attesa di un suo messaggio. Io penso anche che messaggi quotidiani tra scopamici vadano evitati: si programmano gli incontri e ci si vive nella realtà. Messaggini vari sono per fidanzati. Purtroppo non si può sapere con certezza se lo scopamico vada con altre donne, nemmeno se ci dice che viene solo con noi. Del resto non vi è impegno, quindi ci si deve fidare a sensazione ed ovviamente proteggersi (fisicamente e psicologicamente). Essere coinvolti quando il sesso è ottimo mi sembra normale. Ma essere innamorati è altro. Magari hai solo bisogno di tenerezza. Ma anche la tenerezza non è amore. Andare con qualcuno che ci piace, apprezzare il sesso e la conversazione con lui a non innamorarsene può farci sentire strane: sarebbe bello innamorarsi. Credo tu stia gonfiando una situazione ancora reversibile.
29 anni?!!! e credi alle carte della cartomante… bah!
le femmine…naturalmente se non è stronzo non lo vogliamo…
ps: comunque è vero…non sai scrivere…