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La mia storia mai raccontata

di macus26

Salve a tutti, sono un ragazzo di 18 anni e sono “gay”. Sono “gay” e non lo sa nessuno, né tanto meno il mio aspetto/comportamento lo suggerisce. Io, però, ho capito sin da bambino, 10 anni circa, qual era il mio orientamento sessuale ed è proprio da lì che è iniziato il mio inferno personale. Quando capì, nel primo periodo, non ci pensai più di tanto, non ebbi problemi ad accettarmi perchè non riuscivo a capire cosa sarebbe potuto andare male, ingenuo com’ero, non capivo proprio cosa avrebbe voluto dire “essere gay”, come sarebbe stata la vita di un “diverso”, come sarebbe stata la mia di vita… non passò molto tempo dal momento in cui cominciai a viverne le conseguenze. Le prime vere importanti batoste arrivarono proprio dalla famiglia, purtroppo proprio dalla mamma, la figura genitoriale forse più importante, una delle donne che ci dovrebbero essere sempre nella tua vita, sui cui dovresti poter contare anche solo per un piccolo grande abbraccio, per una carezza…facendomi automaticamente più sensibile all’argomento che ora mi riguardava direttamente, notavo cosa voleva dire agli occhi degli altri essere “gay” (in generale “diverso”), dalle parole di sarcastico sdegno che uscivano dalla bocca della mia stessa mamma, o in generale (per non parlare del rapporto con lei che è molto complicato), delle cattiverie che a soli 10 anni mi sentivo dire in faccia un pò da tutti..cose del tipo “dio mio che schifo, perchè non muoiono?!” o “sono persone a parte, contro-natura” ecc. Non voglio, e anche volendo, non posso stare qui a spiegare come si deve essere sentito un bimbo di soli 10 anni che non sa nulla del mondo a sentirsi dire che fa schifo e che forse nemmeno dovrebbe esistere un po’ da tutti, dalla società (perchè è così purtroppo), addirittura pure da persone vicine come i familiari…semplicemente non capivo, e la reazione, che manifestavo solo quando non ce la facevo più, era quella di andarmi a sedere in un posto ben nascosto a piangere, dove nessun avrebbe potuto chiedermi il motivo di quel pianto perchè terrorizzato com’ero non avrei potuto nemmeno rispondere a quella domanda. Il tempo passa, io cresco e il terrore che qualcuno scopra chi io sia davvero non se ne va, anzi cresce, si aggiunge la paura di rimanere completamente solo, di essere rigettato dai genitori e dagli amici, e arrivo al liceo. E’ qui che incontro due persone che rimarranno mie grandi amiche almeno fino ad ora (vado all’università) ma proprio per questo le cose si complicheranno molto. Per privacy le chiamerò Giulia e Federico. Giulia l’ho conosciuta sin dal primo giorno stringendo un’amicizia bellissima, come una sorella per me! Mentre Federico, con cui ho instaurato una sintonia pazzesca, l’ho conosciuto quasi alla fine del liceo. Lui è un ragazzo molto particolare, un pò come me, un ragazzo molto affettuoso, deciso, un pò artista perchè anche lui come me esprime tutto sè stesso solo con la musica (suona in una band ed ha molto successo, io, invece, non suono nulla professionalmente ma mi piace cantare a tempo vuoto ed è in quei momenti che qualcuno capirebbe qualcosa di me di impercettibile ad occhio nudo ). E nulla, col tempo arriviamo a volerci bene al punto di chiamarci con sincero amore “fratelli” e di giurarci di esserci sempre per entrambi. Se da un lato l’averlo incontrato mi ha fatto enormemente bene perchè è stata una delle prime persone a credere in me , l’unica che mi ha dato un pò di sicurezza, dall’altro il peso del mio segreto si era moltiplicato. Lui ha sempre avvertito questo mio malessere anche se non ha mai capito a cosa fosse dovuto, io stesso gliene ho parlato non specificando mai che fosse relativo al mio orientamento sessuale, anzi sviando perchè so ed è inevitabile che se lui sapesse cambierebbe tutto…tutti quei “ti voglio bene” che ci siamo scambiati, tutte quelle volte che abbiamo dormito assieme, tutti gli abbracci, tutti i dispiaceri passati assieme, le risate…se c’è qualcosa di bello per me da preservare sono proprio questi ricordi, non voglio rovinarli per me e soprattutto per lui che potrebbe pensare cose legittime ma del tutto sbagliate e..niente…perchè lui sa voler bene splendidamente, così come però sa anche essere davvero cinico ed egoista, anche con me. Adesso vado all’università, ci sentiamo quasi sempre, lui si è fidanzato ed oggi mi ha raccontato tutto, anche i particolari…e io zitto ad ascoltarlo ed a consigliarli…non l’ho detto esplicitamente ma io mi sono innamorato di lui anche se sapevo che era solo e tutta colpa mia e per questo non ho mai preteso nulla, cerando di soffocare pure questo segreto dentro di me. La scena è stata veramente un colpo basso, come sarebbe stato normale per chiunque se la persona di cui si è innamorati vuole incontrarti per dirti per filo e per segno con entusiasmo anche i rapporti sessuali che ha avuto con l’altra persona, io però lo amo troppo e il fatto che abbia finalmente trovato una ragazza che lo fa  stare bene, spero, fa piacere anche a me e alla fine abbiamo addirittura festeggiato pure abbracciandoci più volte, con immensa amarezza per me ma con amore sincero. Anche Giulia, la ragazza con cui non ho mai perso i contatti e che è mi è stata anche più propriamente amica rispetto a Federico, va per la sua strada e trova anche lei un ragazzo..nemmeno a lei ho mai detto qualcosa su di me sempre per lo stesso motivo, più volte, poi, ho sentito anche da lei discorsi sgradevoli sui “gay” ecc. tutti motivi che mi hanno fatto lasciar perdere. Abbiamo tutti preso strade diverse e nonostante i contatti rimangano è inutile dire che non è la stessa cosa e io mi sento solo adesso. Sento come se tutti andassero avanti tranne me, fermo per sempre allo stesso punto…all’università ho conosciuto altre persone ma non riesco a dirlo a qualcuno, ho troppa paura…e tutto quello che voglio è solo poter essere me stesso, amare qualcuno tranquillamente, vivere. Non c’è un singolo momento della mia vita in cui questa cosa non mi pesi…non riesco, sono solo, distrutto, e non riesco a buttarmi contro al mondo, finirei col rimanere schiacciato…spesso piango e mi chiedo che ne sarà della mia vita. Vorrei poter avere ancora forza a disposizione per affrontare tutto questo…Il mio sfogo termina qui, mi scuso con ogni probabile lettore per ciò che possibilmente ha appena letto e lo ringrazio davvero tanto per avermi dedicato nel tempo. Io non mi aspetto assolutamente che qualcuno mi dia la soluzione magica a tutti i miei problemi, volevo solo dar voce in qualche modo alla parte vera ma anonima di me, quella che nessuno ha mai saputo che esistesse perchè infondo credo che almeno “due parole” scritte gliele debba. Grazie ancora e buona continuazione.

Lettera pubblicata il 2 Gennaio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Gay - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

  1. 1
    Pace per tutti -

    Vai a qualche incontro dell’arcigay. Troverai persone che già sono passate “attraverso” i tuoi problemi. Non sono ne migliori ne peggiori di tutte le altre persone. Ma almeno avrai una zona franca dove parlare ed aprirti senza essere giudicato per questa tua caratteristica.

  2. 2
    Itto Ogami -

    Purtroppo capita spesso che quando contro natura la madre è troppo autoritaria rispetto ad un padre debole o assente, il risultato è quello che i figli assumono un orientamento sessuale “diverso”. si noti che lo stesso Povia trattò a sanremo proprio questo problema.
    A volte l’omosessualità è “stimolata” dall’ambiente in cui si sviluppa il bambino, anche se molti ipocriti sostengono il contrario.
    Ora caro ragazzo, non biasimare tua madre o chi altro che parla in modo ASPRO degli omosessuali. Chi non lo è non è certamente tanto comprensivo. Gli uomini sono uomini, anche se “dolci” e vogliono le donne. Tu devi proprio cercare altri come te. Se ti innamori di persone eterosessuali, finirai col farti molto male.
    Per il resto ci sono tante persone etero schifose a sto mondo. Se sei omosessuale magari sei ottimo rispetto agli altri. Cerca di rimanere gentile come dimostri di essere!

  3. 3
    Pace per tutti -

    Origami hai dei problemi anche qui

  4. 4
    glosstar -

    Dalla lettera di origami apostolo ai sodomiti. Povia 3:11-26

    “””quando contro natura la madre è troppo autoritaria rispetto ad un padre debole o assente, il risultato è quello che i figli assumono un orientamento sessuale “diverso”””

    “””A volte l’omosessualità è “stimolata” dall’ambiente in cui si sviluppa il bambino…”

    “””non biasimare tua madre o chi altro che parla in modo ASPRO degli omosessuali”””

    “””Gli uomini sono uomini, anche se “dolci” e vogliono le donne. “””

    “””Se sei omosessuale magari sei ottimo rispetto agli altri.”””

    Ma mi faccia il piacere, direbbe il grandissimo Antonio de Curtis

  5. 5
    suzanne -

    Ti consiglio anch’io di rivolgerti a chi ti possa comprendere appieno. Sei giovane, hai bisogno di costruirti una personalità forte, affinché nessuno possa giudicare le tue scelte, ma solo prenderne atto ( compresa tua madre).

  6. 6
    Yog -

    Per quanto mi riguarda, il maggiore beneficio che potrei avere è se TUTTI i maschi fossero gay. Saremmo contenti in due.

  7. 7
    Piccola78 -

    La vita è tua! Neanche il Papa ti giudicherebbe, Dio solo può farlo, perché conosce il tuo cuore! Distaccati da chi ti rende impossibile essere pienamente te stesso e libero di esprimerti, chiunque essi siano, pur fossero madre e padre. Chi ti ama, ti rispetta! Chi non ti rispetta, non ti ama!

  8. 8
    Piccola78 -

    Yoga, sei abituato ad essere trattato così, in modo insensibile e sarcastico. Ho compassione di te e ti sono vicino, ciònondimeno risulti pesante e molesto, ma mi farò Santa, anche sopportandoti… con ilarità per la ridicolezza :-)))) Che pena però che sei per chi si aspetta commenti intelligenti e calzanti!!! Si dice che il silenzio faccia sembrare intelligenti anche gli stolti! Prova! Magari fai più bene al prossimo e a te stesso in silenzio che parlando a sproposito! :-))))

  9. 9
    rossana -

    Piccola,
    “Chi ti ama, ti rispetta! Chi non ti rispetta, non ti ama!” – ottima sintesi, negli affetti famigliari, come nell’amicizia e nell’amore.

    poi, ci dovrebbe essere anche il rispetto formale dell’educazione fra estranei o semplici conoscenti, sempre più scarso nel reale e quasi inesistente nel virtuale…

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