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Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2007. L'autore, fede860, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sono fatte così, sono esseri emozionali…
Francesco, non voglio fare l’esperto, ma sono sicuro che in tre mesi le hai dato tutto, ti sei aperto a lei e le hai fatto capire che avresti fatto dei progetti sul lungo termine.
E’ un errore.
Devi lasciare che ti corra dietro, lasciarla nell’incertezza e farle capire che hai sempre delle alternative.
Le donne desiderano ciò che non possono avere.
Se dai loro tutto non sei più appetibile.
Vorrei tanto sbagliarmi.
grz dei consigli grz d tutto spero che c’e la faro grazie mille!!!!!!!!
Cari amici,
oggi un altro piccolo passo, un altro piccolo dolore.
Qualche giorno fa avevo chiamato un agenzia immobiliare, scegliendola a caso, per venire a fare un sopralluogo a casa mia, che intendo dare in affitto. Oggi sento squillare il citofono, apro… e mi trovo davanti una vecchi conoscenza. Ovviamente, trafila di domande e mi vedo costretto a raccontare della mia storia, con lei che, fino a un momento prima all’oscuro di tutto, non faceva altro che ripetere: “noooo! una così bella coppia! che peccato! ora che la casa era quasi pronta!” e simili. Non so come ho fatto a trattenermi… in compenso dopo sono arrivato a casa dei miei e me la sono presa con loro per futili motivi.
Comunque, se escludo questo “incidente”, i momenti di dolore stanno diminuendo: sempre più radi e di maggior durata. L’unico inconveniente è che sono imprvedibili, mi prendono così, all’improvviso. Tipo quando mi arriva una sua mail (non diretta a me) tramite un googlegroup di cui entrambi facciamo parte. Ma insomma, tengo duro…
In realtà, più che di dolore dovrei parlare di tedio: le crisi le potrei definire di “assenza di prospettiva”, cioè, crisi in cui mi sembra che tutto sia vano, e che, retrospettivamente, sarebbe stato tutto vano e senza scopo anche se fossimo rimasti insieme. Una sorta di pessimismo cosmico retroattivo… passerà anche questo, spero.
A voi è mai capitato? E come avete reagito?
Ciao a tutti!
E’ tardissimo, ma ho trovato questo blog interessante e mi ci sono fiondato al volo… da oggi, ossia domenica, è una settimana mi sono lasciato con la mia ragazza… Una decisione ambilaterale, ma ciò non toglie che mi manca da morire! 3 mesi insieme magari sono pochi direte, ma sono stati 3 mesi molto belli, sufficenti per farci innamorare a vicenda… ma la distanza si sa, è come il vento: alimenta gli incendi ma spegne le fiammelle. La nostra storia evidentemente era una fiammella, per quanto fosse intensa, fatto sta che sono un altro ragazzo (ah già, ho 19 anni): più forte interiormente, più furbo e molto meno ingenuo, anche se il mio cuore è in 1000 pezzi. Passerà molto tempo prima che troverò un’altra ragazza, ma prima o poi arriverà. Ma una cosa è certa: è molto meglio andarci coi piedi di piombo quando stai con qualcuna, piuttosto che darle tutto il tuo cuore.
Un saluto sincero, Cave
Ciao a tutti,
ho scoperto da poco questo blog…ed ho letto quasi tutti gli interventi. Una settimana fa la mia ragazza mi ha confessato di non amarmi con la mia stessa intensità, intesa come impegno e sacrificio, ma nonostante ciò diceva di non poter fare a meno di me. Va sottolineato il fatto che non ha più amici e che col tempo io mi sono estraniato dai miei amici per lei!! Last but not least: il sesso; sempre nella stessa “confessione” salta fuori che se fosse per lei, non lo farebbe mai!! Su due piedi ho deciso di troncare tutto perchè non voglio accontentarmi. Oggi però sono sommerso dai dubbi, devo rinunciare ad una storia che dura da ormai 10 anni? Devo parlarne con lei per trovare una soluzione? Che razza di storia ho vissuto? Come reagire?
Un saluto
x sconforto
Appena ho letto il tuo post ho pensato che avevi fatto la cosa giusta, ed ho invidiato la tua forza d’animo e la tua onestà verso te stesso e verso una persona che, immagino, hai amato intensamente e che ha rappresentato e ancora rappresenta tantissimo per te. Accontentarsi ed amare sono due cose che non possono coesistere, e si dovrebbe sempre avere il coraggio di riconoscerlo, nonostante la paura connaturata con la necessità di rompere mille abitudini, ricomniciare da zero, ecc., una paura che tutti noi conosciamo bene.
Detto questo, solo tu puoi sapere cosa è giusto per te, e per voi. Anche un mio amico ha avuto da poco una crisi con la sua fidanzata storica, e loro hanno trovato una soluzione semplicemente andando finalmente a convivere, ed ora, per sua stessa ammissione, sono felici come mai prima. Per cui, a volte forse basta parlarne, riconsiderare il tutto, e ripartire in modo diverso: è faticoso anche così, ma è una fatica che vale senz’altro la pena fare, se può portare a salvare l’amore di una vita.
In ogni caso, ti auguro ogni bene, qualunque esso sia.
x Cave
Hai mille volte ragione: in amore bisognerebbe essere circospetti e diffidenti. Ma allora non sarebbe amore, qualcos’altro forse, magari anche più appagante, ma non quello che noi abbiamo vissuto e della cui perdita soffriamo. Rifarai lo stesso errore, ne sono certo, perchè in amore non si impara mai, e vedrai che sarà meglio così.
PS credo di essermi innamorato di nuovo… non so voi, ma io di certo non imparo mai, in amore. Un saluto a tutti.
X Savino
Ti sei innamorato di nuovo? Bene buon segno!
Ti faccio i miei migliori auguri!!
X savino
grazie davvero per i consigli e la comprensione che, credimi, non ho trovato neanche nei cosiddetti “amici per la pelle”, solo perchè non hanno mai dovuto affrontare situazioni del genere…
Ciao
Beh, innamorato forse no… però, da quando sono stato lasciato, lei è la prima ragazza verso la quale provo qualcosa, a cui penso spesso, con la quale parlerei per ore. Non è neppure particolarmente bella: un paio di ragazze con le quali sono uscito, o che mi avevano dimostrato interesse, erano decisamente più attraenti, fisicamente, eppure non provavo niente per loro. Invece, con lei…
Intendiamoci: non penso che possa nascere chissà cosa, niente di duraturo intendo, sarebbe un colpo di fortuna troppo grande. Però mi osservo rinascere ed è una bella sensazione. Mi piace rendermi conto che piano piano torno a rivivere certe sensazioni. So che passerà del tempo prima di riavere una storia importante, so anche che i momenti difficili torneranno, ma comincio a sentirmi meglio.
E devo dire che, se da un lato l’abbandono mi ha stordito e gettato in un dolore acutissimo, dall’altro lato sono rinato, sotto molti punti di vista, ed ho aperto gli occhi su certi dettagli che, a volte, il troppo amore nasconde. Oggi, per dire, mi sono unito per caso a due miei amici che andavano a correre, cambiando i miei programmi da un momento all’altro: ed è stato incredibile vedere come erano contenti che io fossi lì con loro. C’è sempre un’alba dentro l’imbrunire, come dice quella canzone di cui non ricordo l’autore, anche se è difficile rendersene conto. Arrivo a pensare che, a volte, una luce troppo vivida possa nascondere dei dettagli importanti…
Ciao a tutti
Ragazzi, ho scritto qualche volta qui.
Sono stato poco notato, ma non importa. Voglio lasciare a tutti un messaggio di speranza, per dirvi: bevete questo amaro, tutto, fino alla goccia, piangete il più che potete, sconsolatevi fino alla fine – perché alla fine, raggiunto il fondo del dolore, non c’è più da scendere. E quindi si risale: “cadere per risalire” (Zohar).
Lei mi aveva lasciato a metà luglio, spezzandomi letteralmente il cuore, dopo tre anni. Senza appello, senza alcuna chance, alla fine mi aveva lasciato per un altro.
Ho passato due mesi a piangere ogni giorno.
Poi, improvvisamente, i primi giorni di novembre, a ridosso del mio compleanno, ho pianto l’ultima volta perché non mi aveva fatto gli auguri.
Probabilmente erano le ultime goccie di tutte le lacrime in cui si era riversato il mio dolore. Già dal giorno dopo mi sentii sorprendentemente bene.
Mi sono sentito così bene che, la settimana scorsa, sono andato dalla mia ex per dirle, in sostanza, che la perdonavo per quella scelta così dolorosa che aveva fatto; che resterà sempre nel mio cuore come una delle cose più belle che abbia mai avuto; che non potrò mai tornare indietro da lei per il male che mi ha fatto; che preferisco non rivedela, ma che non deve pensare che la odi.
Una settimana mi invitano ad un party attraverso facebook. Conosco poche persone, guardo gli invati – e la vedo: mora, mediorientale, snella, un sorriso incantevole.
La sera del party la cerco tra gli altri 70 invitati, ci metto oltre un’ora, cercando di muovermi con un po’ di stile. Ed ecco che mi passa accanto.
Ci ho messo un secondo per parlarle con la più stupida delle scuse.
Il giorno dopo siamo usciti.
Siamo usciti due giorni dopo.
Non c’è che dire, mi sto innamorando…
In gamba ragazzi!
Bevete fino in fondo questo dolore. Non risparmiatevene neanche un goccia.
Quando avrete finito di bere questa porzione di dolore e solitudine… be’ vedrete.
Nemmeno io ci credevo.
Ed eccomi qui.
In gamba, ciao!