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La mia ragazza mi ha lasciato

di fede860
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 8.008 commenti

Pagine: 1 48 49 50 51 52 801

  1. 491
    Gianluca -

    cari ragazzi, dopo aver letto diversi commenti e osservazioni che mi hanno fatto sentire meno solo (e vi ringrazio), mi permetto di scrivere la mia, di storia, che è tanto simile alle vostre e a tutte le storie del mondo. Esattamente un mese fa, di punto in bianco, la ragazza con la quale sono stato per 5 anni (di cui 3 di convivenza) mi ha annunciato la decisione di lasciarmi, dicendomi che non era più innamorata, che si sentiva così da molto tempo (almeno 2 mesi ha poi precisato) e rinfacciandomi di tutto, dalla mancanza di attenzione per lei e il suo mondo alle cose più banali, come il disordine in casa, i piatti non lavati e cose di questo genere. Avevamo avuto certo litigi, periodi di crisi, tensioni, ma, sarò stato io superficiale, non me l’aspettavo proprio. Proprio nel weekend precedente alla “comunicazione” eravamo stati insieme al mare, felici e spensierati, con una coppia di suoi cari amici, ma mentre io ho visto la cosa in un certo modo, lei l’ha letta in un altro, perchè è arrivata a dirmi che anche in quella situazione non mi aveva trovato all’altezza. Il giorno in cui lei se n’è andata per andare a stare da un’amica(?) non me lo scorderò finchè campo. Sia chiaro, ho 33 anni e ho avuto le mie storie, ma con nessuna avevo mai convissuto, non avevo mai presentato, per antico spirito di riservatezza, nessuna ai miei genitori e mai avevo voluto conoscerne, con nessuna ero stato per 5 anni, con nessuna avevo parlato di figli. La vita nel mio mondo si è estinta quel giorno lì. Ho provato a chiedere di più, ad approfondire, ma appena le mie domande si facevano accorate lei si chiudeva in un ostinato silenzio o assumeva pose isteriche. L’ho lasciata andare, ma appena 24 ore dopo l’ho richiamata, lei era serena, mi ha chiesto cosa volessi e io le ho detto di tornare a casa, come la prima cosa che affiorava dalle labbra, dal cuore e dal cervello. Lei è tornata, tremava dalla rabbia, mi ha rinfacciato di averla costretta a tornare, è comunque andata a riprendersi la sua roba dall’amica ed ha ripreso a vivere a casa (nostra). Nei giorni successivi si è ammorbidita, ha sorriso, si è lasciata andare. Abbiamo parlato ancora tanto ed io mi sono sforzato di mantenermi sempre equilibrato e ragionevole. Ho dato il meglio di me stesso, l’ho riportata in tanti posti che per noi significavano qualcosa, swiamo andati a cena fuori, ai concerti, al cinema. In modo velato mi ha fatto capire che aveva cambiato idea o almeno non era più sicura della bontà della sua decisione. Poi mi ha chiesto se poteva mettere il mio numero di telefono sulla domanda per le supplenze scolastiche (è insegnante di italiano alle superiori), un documento importante con validità pluriennale sul quale non vai a mettere come numero (di riserva, chiaramente, il primo era il suo) quello di uno dal quale ti stai separando. Io le ho detto di sì, convincendomi stupidamente che quello fosse un segnale decisivo. Poi c’è stato un altro weekend, altri amici (di entrambi, stavolta)

  2. 492
    Gianluca -

    gianluca-parte 2

    Poi c’è stato un altro weekend, altri amici (di entrambi, stavolta), altra spensieratezza. In quei giorni mi sono cullato nell’illusione di averla riconquistata. Il giorno successivo a questa gita, quando fra l’altro ne avevamo in programma un’altra, ma solo per noi, mi dice che ha voglia di andare al mare (proprio nel posto dove eravamo già stati) con l’amica che l’aveva ospitata la notte della prima “fuga” e suo marito, invitandomi ad andare con loro. Io le dico, un po’ deluso, che non me la sento, che proprio con quelle persone (che probabilmente avranno ascoltato i suoi sfoghi su di me) mi sento in imbarazzo. Resto a casa, impazzisco, quando torna non sembra “cambiata”, ma dal mattino successivo torna rigida e scostante, mi ribadisce la sua decisione posticipandola però alla fine della settimana (era un lunedì). In quella settimana ho vissuto momenti di esasperazione in cui la provocavo a momenti di dolcezza, con lei che mi abbracciava e mi baciava, piangeva, diceva che la cosa la faceva stare male ma era l’unica soluzione possibile. Al sabato, poi, il giorno prima dell’addio definitivo, l’ho portata al ristorante, nel posto in cui ci eravamo conosciuti, in altri posti a noi cari, l’ho fatta ridere e piangere, le ho detto che non era costretta ad andarsene, ma lei, anche mentre mi abbracciava con gli occhi umidi, mi ribadiva la sua fermezza. Sul punto di andarsene, avrà voluto darmi almeno una decina di ultimi baci ed ultimi abbracci, mentre io ero imbambolato, come uno che pur avendo giocato bene e dato il massimo, ha perso per un destino ineluttabile.
    Se n’è andata con poche cose, lasciando quasi tutta la roba e i soldi dell’affitto di un mese, in una casa che da solo non potrò più permettermi. Una settimana dopo litigo con il mio capufficio (lavoravo in un call center da quasi 4 anni) e vengo messo sulla lista dei non rinnovabili: il mio contratto scade domani.
    Quel giorno stesso mi manda un sms in cui mi chiede di passare a prendere la sua roba e io, come d’accordo, non mi faccio trovare in casa. E’forse una curiosa coincidenza, perchè lei mi aveva anche detto che non ne poteva più di stare con uno tanto negativo nel suo lavoro(provate a lavorarci voi in un call center di una multinazionale), lei che invece del suo era entusiasta. Viene a prendersi qualcosa (ha ancora le chiavi) e mi lascia un biglietto scrivendomi che sperava che stessi bene e salutandomi con un bacio (di carta). Nei giorni successivi la doppia d: delirio e degrado, con la casa (che dovrei mollare per il primo giugno) ridotta a un porcile, io ubriaco marcio ad alternate il folle desiderio che lei ritornasse e il terrore per quuesto stesso fatto, in un’atmosfera di autodisfacimento. Ho attraversato tutte le fasi che voi avete descritto, l’ho ripudiata, odiata, amata, pensata morta, cancellata, amata, maledetta, rinnegata, ancora amata fino a stare male.
    Ieri le ho scritto che volevo vederla e lei mi ha risposto di sì: ci vediamo domani.

  3. 493
    Lucas -

    Caro Gianluca,
    sono davvero dispiaciuto per la tua situazione.Se posso darti un consiglio, in un momento come questo hai bisogno di tutta la forza e di tutta la lucidità della tua mente, non tanto per uscire da questa situazione, quanto per affrontarla nella condizione migliore. Lascia stare la bottiglia. Piuttosto indossa pantaloncini e maglietta o inforca la bici e corri finchè non senti più le gambe, è mille volte meglio.
    Per il tuo incontro ti faccio il più grande degli in bocca al lupo, ma non commettere errori, adesso non puoi permettertelo. Sii forte, non mostrarti debole davanti a lei, cerca di dimostrarle che puoi stare anche da solo, dille che anche tu hai bisogno di tempo per riflettere, e che questa pausa arriva al momento giusto. Ovvio che non è così, ma se tu sarai sincero, le dirai quanto ti manca e che senza di lei sei perso, come in realtà è, non farai altro che allontanarla. E’ già tornata una volta e se n’è andata di nuovo. Lasciale spazio. Da quello che scrivi lei vuole allontanarsi ma è confusa. Forse qualche settimana lontano da te, potrò capire cosa sta abbandonando, soprattutto se tu non la cercherai per un pò.
    Ma il mio è solo un consiglio.
    Quando la mia ragazza mi ha lasciato l’ho cercata ogni istante, fino al punto che è arrivata a dirmi che non voleva saperne più di me, e che non dovevo più entrare nella sua vita in nessun modo.
    Qui facciamo tutti il tifo per te, perchè sappiamo sulla nostra pelle cosa stai passando. Sei in buona compagnia.
    A presto.

  4. 494
    Ikaris -

    X Gianluca
    Mi associo a Lucas, cerca di trovare la forza dentro di te,perchè quella forza in te è presente,non lasciarti andare, e come ha detto lucas molla la bottiglia!!
    A mio avviso lei probabilmente ti dice la verità, non è più innamorata di te,però sicuramente è difficile anche per lei tagliare del tutto con una persona con cui ha diviso 5 anni della sua vita, ecco spiegati, almeno secondo me i ritorni frequenti…(non ti ama ma sicuramente ti vuole un gran bene..)
    Però tu adesso devi reagire con freddezza e fermezza,per prima cosa smetti di cercarla, smetti di chiamarla, smetti di fare qualsiasi cosa che ti porti a contatto con lei….magari poi starai a casa a piangere a disperarti, ma non devi cedere..sii uomo, mostra le palle!!
    Ricorda che se per caso ti venisse a cercare lei, tu devi avere un atteggiamento tranquillo ma distaccato…in modo che capisca una volta per tutte che lei non è persona insostituibile, dopodichè esci con gli amici ( ti prego non dirmi che hai mollato tutti gli amici per una donna..)e possibilmente rimettiti a caccia!!
    Nel momento in cui lei ti dovesse rivedere con una donna al fianco, andrebbe probabilmente su tutte le furie,e se così non fosse, tu devi fregartene ugualmente..ricorda che la vita è solo UNA!! Non farti condizionare da un altra persona…
    Ti capisco benissimo so che ti sembra di stare in una strada senza uscita, ma l’uscita è proprio li davanti a te, devi solo avere la pazienza e la volontà di uscirne,ricorda che qui siamo tutti con te, non sei solo…

  5. 495
    mancanzadirespiro -

    ciao di nuovo a tutti…avevo già scritto qualche pagina fa, la 16 mi pare, molto brevemente la mia storia..
    è dal 2 di maggio che non la vedo e non la sento, non abbiamo alcun tipo di contatto e questa situazione mi sta uccidendo l’anima….non so veramente cosa fare, ieri si è sentito male il mio cane…il cane che lei mi fece prendere due anni e mezzo fa, la volevo chiamare per avvertirla e invece non l’ho fatto. mi sto facendo forza di non cercarla e sto malissimo…è stato un calvario, ho versato troppe lacrime…sto uscendo pochissimo e quando lo faccio sono a disagio in mezzo agli altri, qualsiasi cosa mi ricorda lei…e non mi sento nemmeno in grado di voltare pagina e provare a guardare altre donne…non ho ancora gli occhi per un altra.
    la amo alla follia e farei qualsiasi cosa per riaverla, vivo ogni giorno nella speranza e nell’illusione che torni da un momento all’altro…ma sento che questo non accadrà….la mia vita non ha più un senso. so che direte che è questione di tempo e tutto passerà ma a me questi discorsi ora come ora mi entrano da un orecchio e escono dall’altro…
    adesso smetto di scrivere perchè sono in ufficio e gli occhi sono già lucidi dal pianto.
    saluti.

  6. 496
    Sergio -

    ragazzi…

    ho preso una decisione.
    Ora sono mediamente calmo e tranquillo, la penso in ogni istante…

    ma ho deciso di cominciare a cambiare seriamente le cose.
    Partendo da questo blog….
    non scriverò più… vi leggerò, ma non scriverò più…
    devo cominciare a vivere di nuovo…

    Sergio

  7. 497
    Ikaris -

    X mancanzadirespiro
    Figurati che io il primo periodo pensavo quasi al suicidio,e invece col …..!! No ragazzi bisogna avere la forza, bisogna andare avanti,tutta la vita è un sfida…dobbiamo affrontare il dolore..
    Per quanto mi riguarda nella vita esistono 2 tipi di persone,quelle in gamba che magari soffrono, piangono, urlano, ma reagiscono perchè sanno di farcela e sanno che questo è solo un momento, poi passerà…
    Poi ci sono invece quelle persone che sanno solo lagnarsi,piangersi addosso e dirsi: oh mio dio come sono sfortunato!! Come farò? Aiutooo!! Non c’è via d’uscita sono finito….e magari si lasciano andare, c’è chi veramente si suicida…
    Io ho scelto di appartenere alla prima categoria, tu che vuoi fare? Vuoi lagnarti per sempre? Sveglia la vita è troppo breve per vivere al passato..

  8. 498
    Bersy -

    Caro gianluca, ti capisco, la tua ex sotto certi versi era simile alla tua, io ho capito dopo 5 anni con convivenza di 1 anno che ormai ero l’unico di cui si fidava, l’unico che le dava sicurezza ma allo stesso tempo una persona che per quante buone azioni le facesse a lei cmq sembrava troppo poco. Credo che la cosa migliore è lasciarsi, quando cominciano a fare le isteriche non si può trovare la forza per andare avanti, io lavavo i piatti e cucinavo sempre, stiravo pure con tutti i miei limiti, non era mai abbastanza,non sapevo che fare, all’ennessima litigata ci siamo lasciati e anche se ne soffrì non torneró più indietro, io ho bisogno di una persona che sappia apprezzarmi per quello che valgo, lasciarsi è l’occasione di trovare nuova vita, il giorno che troverai il tuo angelo te ne accorgerai.

    Se andiamo avanti così propongo una cena, tanto di tempo liberò credo che ne abBiamo parecchio

  9. 499
    Bersy -

    Scusate gli errori ma scrivo da un cellulare e la correzione automatica è terribile

  10. 500
    Claudio -

    Ragazzi, sono senza parole sto di m…a anche io.

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