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Lettera pubblicata il 19 Dicembre 2019. L'autore, Giovy897, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ragazzi innanzitutto buon natale.
@ Mirko
Il mio dubbio “amletico” è proprio questo, io con lei sto bene e mi fa stare bene ovviamente altrimenti l avrei già lasciata , ma ho notato questi atteggiamenti e comportamenti che mi hanno fatto dubitare e che , inizialmente , ho creduto fossero normali.
@Rossana
Dal punto di vista che espresso nell ultimo messaggio, cosa dovrei cogliere che la sua storia con il suo ex sia in sospeso in quanto mostra ancora emozioni verso quella persona , che sia in negativo o positivo.
@Golem
Io devo darti ragione purtroppo, perché penso che quando una storia sia chiusa, sia chiuso anche a livello sentimentale ma ciò non toglie che può restare un buon ricordo, una positiva esperienza condivisa con una determinata persona. Se non ho capito male , intendi dire che se non è chiusa sentimentalmente non è davvero chiusa una storia? Oppure ho sbagliato io ad interpretare il tuo messaggio?
Più che altro Golem, rileggendo gli interventi, mi chiedevo se a parti invertite le donne accetterebbero comprensibilmente ed amorevolmente di stare accanto ad un uomo al quale la ex di turno non risulta e risulterà mai indifferente ,per le medesime comprensibili ragioni precedentemente ben illustrate dalle utenti Rossella e Susanne (senza polemica, credo anzi sia naturale).
“Tesoro ti amo ma voglio tanto bene alla mia ex e non potrò mai dimenticarla”
Non credo , in base alle mie conoscenze femminili e dopo averle sentite parecchie volte esprimersi sul tema, accetterebbero mai di non essere le “uniche” ad albergare nel “cuore” del fidanzato
“Cara, sappi che se domani mi chiama la mia ex per chiedermi un favore, non potrò certo negarglielo e potrà sempre contare su di me “
Per quanto ne so io schiumerebbero rabbia e rancore da ogni poro, la faccenda risulterebbe a loro (come a me uomo) del tutto indigeribile ed affatto comprensibile
Ma ve le immaginate mentre sono in uscita con le amiche (con le quali sono in perenne competizione) rivelare a queste: “ il mio ragazzo mi ha detto che la ex avrà sempre un posto nel giardino dei suoi affetti e quando questa lo chiamerà per necessità lui sarà pronto ad assisterla”
Vi pare possibile? Sbaglio?
“perché so che la maggior parte degli uomini non saprebbe nemmeno lontanamente comprendere il mio linguaggio emotivo.”
Vedi Suzanne, la maggior parte maschile non ti capisce o non vuole capirti, perché quanto hai detto (non ti voglio provocare eh ?) è tipicamente femminile, come giustamente dici emozionale ma anche umorale e melodrammatico quindi avulso ai meccanismi maschili molto più spiccioli, pratici e per quanto riguarda molti, anche superficiali. Tu la chiami assoluta comprensione ma ribadisco io mi sentirei la seconda scelta non la prima e non starei con te. Per quanto tu abbia lasciato quell’uomo, sono sicuro, lui ti ha fatto soffrire, tale emozione vi lega a nodo stretto a colui che vi ha fatto del male. All’opposto invece, sparite e dimenticate facilmente e totalmente chi invece magari vi ha trattate come principesse. Questa è un’assoluta costante di cui la donna non si rende conto ma che, come giustamente fa notare Mirko, é assai lampante per noi uomini. Non so se ciò è una questione di natura oppure un’attitudine comportamentale oppure ancora una forma di immaturitá affettiva. Vero é però che nessuno dovrebbe accontentarsi di essere una seconda scelta.
“perché cancellare sia il bene che il male che è derivato da un rapporto di coppia? perché una fetta di male sul finale ne può cancellare tre di bene, perdurate magari a lungo?
dov’eri mentre vivevi quella relazione?”
Rossana, ero esattamente dove volevo e dovevo essere: accanto alla persona che avevo scelto di amare: presente, protettivo, risoluto, attento ma mai asfissiante o appiccicoso. Sicuramente non l’ho fatta soffrire e sicuramente non ha mai pianto per me. Questo inconsciamente, secondo il discorso sopra, é forse per voi sinonimo di debolezza maschile? Problemi vostri.
Una fetta di male finale ne può cancellare tre di bene perchè si insinua il dubbio che allora prima era una recita e che tu uomo eri l’attore inconsapevole di una regista che ti voleva in quello specifico ruolo per colmare dei bisogni momentanei che, una volta colmati, spariscono per lasciare spazio a dei nuovi che dovrà colmare qualcun altro con peculiarità estetiche, caratteriali, sociali e perchè no, magari anche economiche diverse dalle tue. In pratica un nuovo attore per un nuovo ruolo. Visione triste di un uomo ferito? Forse. Ma di sicuro conscio di ciò che vuole e non vuole.
Buon Natale a tutti
So che quello che state facendo adesso è un discorso generale , ma io volevo specificare che comunque lei non mi ha mai detto determinate cose “penso al mio ex , ecc “ anzi se mai tutto il contrario. I miei dubbi sono stato nei suoi atteggiamenti , nel senso che se dice che non provi interessamento per il tuo ex perché ti giri a guardarlo ogni volta che lo incroci? Perché se sei così tranquilla nei suoi confronti ti senti importunata dai suoi messaggi? Perché se sei serena non hai avuto un minimo di pena per una persona che ha condiviso gran parte della vita quando ti ha chiesto aiuto? Io non voglio essere ipocrita ma Suzanne è stata abbastanza chiara, lei lo ha lasciato , lei ora è serena eppure non non riesce a parlare del suo passato. In soldoni credete che io debba più notare i suoi atteggiamenti o fidarmi delle sue parole?
Giovy, dovremmo fare un ragionamento così lungo sulla psiche femminile e il suo funzionamento in ambito “sentimentale” che non basterebbero 30 anni, visto che lo stesso Freud disse che dopo uno studio di quelle menti durato quel tempo lui stesso non aveva capito granché. Questo fatto non deve essere preso come una critica, ma come un dato oggettivo. Il problema quindi non è la “tua” lei che pensa in quel modo, lo fa perchè lei, come Suzanne e altre 3,5 miliardi di donne, tiene “il cuore” a disposizione anche per gli inquilini che lo hanno lasciato per sempre, o che ne sono stati sfattatti per “morosità”. Il problema sei tu, e, come ti ho detto in un post precedente, come tu ti “vivi” questa “multiproprietà”. Perchè vedi, noi maschi, geneticamente la vogliamo “tutta tutta” la nostra ragazza, in certi casi, più o meno arcaici, persino “intonsa” fisicamente, e a parte quelli patologici, non vogliamo dividerla con nessuno. Loro no, loro si portano tutte le “storie” addosso come delle medaglie, anche se una di quelle può averle massacrate di mazzate. Quindi non cercare un parallelismo tra la tua sentimentalità e la loro, non ha senso, non so se mi sono spiegato. Tu decidi solo se accettare o meno che di quel “cuore” una parte non sarà MAI tua.
Mirko, ho prospettato a Giovy la complessità della mente femminile, quindi non puoi aspettarti la coerenza di cui parli nel LORO ambito sentimentale, non funziona come la tua e quella di 3,5 miliardi di maschi, gay inclusi. Qualcuno ha detto che le donne non vanno capite, vanno amate. A parte i fortunati casi citati da Suzy, capirle non ci si riesce quasi mai. Io stesso, che credo di essermi fatto una discreta cultura al riguardo, per capire certe “condizioni” -inimmaginabili prima di allora- della mia amata moglie, e assieme a lei aver risolto una crisi che ci stava spingendo nel baratro per via di quelle parti di “cuore” occupate da un “fantasma”, ancora oggi so di non aver “visto” tutto di lei, e non lo vedrò mai. Ma la amo, e oggi è tutto risolto, e posso dirti solo che l’aver sepolto a quattro mani quel ricordo, che le impediva una certa maturazione emotiva, e quindi la “crescita” del rapporto, ha fatto bene ad entrambi, ma soprattutto a lei.
Quindi, come ho detto a Giovy, tutto sta nell’accettare o meno quella “poliedria amorosa” femminile, cosa che io non sono in grado di fare. Per possessività direbbe una donna. Può essere, ma anche questa rientra in quelle “cieche” accettazioni da concedersi o meno ai lati incomprensibili dell”amato”.
Bohemien, cercherò per quanto mi è possibile di non entrare in polemica ma esporre il mio pensiero tranquillamente. Del resto siamo a Natale e dovremmo essere tutti più buoni 🙂
Primo, il mio ex non mi ha fatto soffrire per come la intendi tu, ma dopo tredici anni di storia bellissima non riuscivamo a trovare un modo per allineare le nostre vite insieme. Credo che purtroppo capiti spesso quando ci si conosce appena agli inizi dell’università e poi si deve fare i conti con i cambiamenti naturali della vita. È stata una decisione soffertissima da parte di entrambi.
Punto due: io non starei mai e poi mai con un uomo che non mi parla del suo passato, che considera le sue esperienze passate totalmente irrilevanti e che non mantenga un affetto e un rispetto per la propria ex fidanzata. Lo considererei anafettivo, superficiale e totalmente inaffidabile. In svariate circostanze sono stata io stessa a incentivarlo nel vedere la sua ex standole vicino per una situazione famigliare molto difficile. La nostra vita non è costituita da caselline a compartimenti stagni; la nostra identità attuale è il risultato di ogni scelta ed esperienza vissuta in passato. E se nella mia vita ho voluto veramente bene a qualcuno, difficilmente cancellerò…
Giovy: “ In soldoni credete che io debba più notare i suoi atteggiamenti o fidarmi delle sue parole?”
Giovi credo sia abbastanza risaputo: contano i fatti e le parole stanno a zero, soprattutto quando le seconde non coincidono con i primi.
Lei si gira a guardarlo e rimane turbata dai suoi messaggi, probabilmente quello che ti dice lo fa per evitare di crearsi problemi.
Se ha le reazioni di cui parli allora quest’uomo non le è indifferente , tuttavia non ti rivelerebbe mai di provare qualcosa ancora per il suo ex. Se decidesse di riallacciare i rapporti con lui lo farebbe certamente senza dirtelo. Le donne, spesso anche gli uomini, non lasciano quello che hanno senza aver certezza di dove andare altrimenti.
Quindi sei tu che devi drizzare le antenne e captare con chi hai realmente a che fare, precedere le sue mosse un po’ come agli scacchi. Hai dei dubbi su di lei? Mollala e spariglia le sue carte.
Io non sarei affatto attratto dalla imposizione “tu devi capire me ed io non son tenuta a capire te”, non è accettabile. L’amore che desidero non scende a compromessi, è paritario, sereno , con fiducia reciproca , rispetto ed un affetto unico e privilegiato. Le relazioni aperte (nei fatti o nei pensieri) non fan per me 🙁
Meglio niente piuttosto che un amore a metà
Bohemien,
“Sicuramente non l’ho fatta soffrire e sicuramente non ha mai pianto per me. Questo inconsciamente, secondo il discorso sopra, é forse per voi sinonimo di debolezza maschile?” – no, questo per me è sintomo d’onestà d’intenti e di affetti, nonché di maturità.
so troppo poco dei tempi della tua storia e delle ragioni che ti hanno indotto a legarti a un certo tipo di donna, quasi certamente emotivamente immatura o manipolatrice, per cui era inopportuna la mia domanda, generica e superficiale.
non si puo comunque non tener conto che nella nostra società, più che non forse in altre, quasi tutti sono un po’ psichicamente “malati”, nel senso di essere portati a legarsi a partner che, magari, risentono in modo più marcato di comuni difficoltà di adeguamento a un sistema di valori disumanizzante.
le donne sono indubbiamente molto più brave degli uomini a fingere, sfruttando a loro piacere la semplicità strutturale della psiche maschile. tuttavia… pur essendo momentaneamente accecati dall’innamoramento, a lungo andare, dopo i primi 6-12 mesi di relazione, con un minimo di attenzione, credo non si possa non rendersi conto di pesanti falle comportamentali. il più delle volte non si vuole semplicemente prenderne atto.