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Lettera pubblicata il 19 Dicembre 2019. L'autore, Giovy897, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Golem
Ahahah visto!!
@Yog
In che senso, perdonami non ho capito questa similitudine. Purtroppo è così, ha questo passato lungo alle spalle e devo in qualche modo accettarlo che sia “usata” ma fino a poco fa non era questo il problema.
@Filiberto
In che senso sono io il suo ex?
Filiberto ha mosso un’ipotesi che ho paventato quando ti chiedevo perchè ci tenessi tanto al trattamento del mancato sposo. Giura che non stai facendo l’amico del giaguaro, e dimmi se Vianello e la Mondaini non sono forti nel rappresentarvi. Ovaic. (È ciavo in serbo-croato)
Giovy, ascolta, a me sembrano tutti ragionamenti folli. Seguendo il filo di molti commenti si può stabilire che tutti siamo il ripiego di qualcun altro venuto prima di noi. La mia storia è molto simile a quella della tua ragazza, a parte il matrimonio mancato. Io non ho mai dimenticato il mio ex e nemmeno voglio farlo ( si dimentica quando consideriamo gli altri alla stregua di oggetti funzionali), ho attraversato diverse fasi emozionali e non credo arriverò mai all indifferenza. Il mio attuale compagno ha trascorso i primi mesi di relazione nel dubbio costante sui miei sentimenti…eppure siamo andati avanti e il nostro legame è diventato sempre più forte. Non possiamo avere il controllo sulle emozioni altrui, l obiettivo non è cancellare i ricordi, ma rendere il presente più intenso e coinvolgente rispetto alla nostalgia ( e ai ricordi falsati). Rispetta le emozioni della tua fidanzata, se ci tieni, e dalle tempo…
Giovi,
“credi si possa amare un ex stando con un altro?” – credo che chiunque sia stato amato con sincerità mantenga sempre una più o meno serena collocazione nell’altrui giardino intimo degli affetti. la differenza consiste nel considerare chiusa l’esperienza, che mantiene la sua valenza nell’aver favorito crescita emotiva e maggior conoscenza di sé, oppure nel lasciarla in sospeso, potenzialmente suscettibile di continuazione.
essendo ogni persona un mondo a sé, solo l’interessata, ammesso che non voglia a tutti i costi far prevalere il raziocinio sul sentimento, può sapere come si pone il suo io, nel presente, nei confronti dell’uomo che l’ha delusa e che le ha arrecato una sofferenza di anni, forse non ancora del tutto superata. il futuro non dipende soltanto da lei ma può portare a tutti sorprese d’ogni genere, talvolta incontrollabili.
ieri mi sono imbattuta in una statistica che afferma che il 50% delle donne pensa a un altro uomo mentre fa l’amore con il proprio compagno. basta non tenerne conto e non porsi domande a cui si teme di poter avere risposte sconcertanti. è una questione di fiducia nell’altro, come in se stessi. a maggior ragione se è stata la partner a decidere di chiudere la precedente relazione.
@Golem
No, ve lo garantisco, anzi. Ci tenevo “così tanto al trattamento del suo ex “ perché proprio da quei suoi atteggiamenti verso quella persona mi sono venuti i dubbi. Perché come vi ho già detto dice una cosa e ne faceva un altra e da lì i miei dubbi ma non ho nessun interesse ne a difenderlo ne a parlarci male. Io ho una storia simile con la mia EX la mia prima storia importante , e sono stato lasciato dopo un tradimento , ma vederla non mi fa effetto, ne mi giro a guardarla ne mi fa male parlare di lei, proprio perché è una storia sepolta che ho superato completamente.
@Suzanne
Grazie per l intervento, forse il primo a mio favore. Volevo sapere da te se in qualche modo ti rivedi nel comportamento della mia ragazza. Poi ogni storia è a se è vero, e non per forza dobbiamo essere un ripiego. Ma tu ad esempio quanto ci hai messo a “superare” il tutto? Per lei sono passati più di 3 anni. Poi per quale motivo avete rotto? Sei stata tu a lasciarlo? Comunque io non pretendo che lo dimentichi anzi dicevo proprio il contrario. La mi paura che nei suoi atteggiamenti dimostrasse ancora interesse verso quella persona.
Giovi,
“La mia paura che nei suoi atteggiamenti dimostrasse ancora interesse verso quella persona.” – timore giustificato, in quanto nell’interesse permane un attaccamento attivo. per lo meno nella maggior parte dei casi, indipendentemente dal tipo e dalla durata del legame o dalle sue caratteristiche attrattive predominanti.
adesso però, passati i sei mesi di frequentazione, con relativo attaccamento emotivo, mi sa che non potrai che andare “fino in fondo”, nel bene e nel male. ovviamente, ti auguro il meglio. d’altronde, chi non risica non rosica! e spesso in un buon rapporto di coppia può bastare che sia uno soltanto dei due ad amare in modo intenso e costante…
@Rossana
Sono d accordo con te, il problema è proprio capire se davvero sia conclusa o no , per questo motivo ho notato questi “segnali” che non sono riuscito bene ad interpretare, che inizialmente credevo fosse normalissimo come anche sosteneva Suzanne poco fa.
È vero che solo lei può saperlo, ma ogni volta che ne parliamo le risposte sono sempre le solite, capitolo chiuso, passato ecc. Anche se non saprei cosa potrebbe rispondere , penso al mio ex ma sto con te?! È quel non sapere se al momento stia prevalendo il raziocinio al sentimento o davvero si conclusa e sarà sempre così. Ripeto forse non lo sa neanche lei, ed è questo che mi preoccupa. Io lo ripeto sinceramente non mi sento un ripiego , o un chiodo scaccia chiodo ma il dubbio sinceramente mi è venuto , forse proprio perché viene da una storia davvero lunga con progetti di matrimonio. Forse avendo un passato meno lungo la situazione sarebbe molta diversa, avrebbe metabolizzato prima il tutto credo, o forse davvero sia stata la delusione di vedersi sposata, realizzata e poi tutto gli è crollato.
@Suzanne
Se puoi e vuoi, ora come ti relazioni con il tuo ex? Nel senso se hai letto gli atteggiamenti e comportamenti della mia compagnia. Quando lo incroci anche tu giri a guardarlo ? Riesci a parlare serenamente del tuo passato? E in una situazione tragica del tuo ex e per assurdo lui venisse a chiedere una mano a te, come reagiresti e come lo tratteresti ? Sarebbe interessato capirlo da chi come lei ha vissuto un esperienza molto simile.
Caro Giovy, al di la delle elucubrate considerazioni che ti sono giunte, la tua situazione si riduce ad una singola condizione, una sola: che tu accetti la “tua” ragazza mentre convive con quella “emozione” per l’ex. E guarda che il fatto che quella sua emozione TI “appaia” negativa non deve farti credere che lo sia veramente, anzi, per com’è è proprio il contrario. Quella è “invicta passio”, e il fatto che lei cerchi di combatterla razionalmente, “maltrattandolo”, non serve a niente. E per questo che io manco scannato ci starei a fare Raimondo Vianello. Alla peggio le direi di ritirarsi in conclave con se stessa e di farsi sentire dopo che ha capito cosa vuole veramente. Ma io non sono “normale”, l’ho detto.
Dico questo perchè, checchè se ne dica, quel “territorio” ancora occupato dall’ex resterà sempre un limite (persino fisico) di una parte di lei dedicata ancora a un altro, “spazio” che tu NON vedrai mai veramente se non te lo vai a cercare dentro di lei, lo trovi e gli fai “l’autopsia”, per capire quanto sei il famoso “chiodo”, e quanto ti hanno già battuto sulla “testa”. Spero siano chiare le mie metafore.
Io sono per i rapporti che non contengano “sancta sancturum” inaccessibili all’altro. Ma ripeto, io sono io: un “non normale”.
Giovy, la vostra relazione è ancora all’inizio, ci vuole tempo per ricostruire basi solide dopo aver vissuto storie così lunghe. Sono stata io a lasciarlo, ma tra mille dubbi e con grande sofferenza, essendone ancora in un certo senso coinvolta. Cosa significa “averla superata” per te? Se equivale ad un’indifferenza emotiva allora credo non succederà mai, se invece significa essere sicuri delle proprie scelte e non avere rimpianti, bé direi di sì. Concentrati sulla vostra storia e cerca di porre le condizioni per un rapporto di fiducia reciproca, in cui la tua ragazza si senta libera di potersi confidare con te. Mi sembri un tipo intelligente e con una sensibilità spiccata, questo è un gran vantaggio, se non ci si lascia travolgere.