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Lettera pubblicata il 4 Agosto 2020. L'autore, Leon85, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Lascia perdere. Nessuno si prende i figli di un altro, le famiglie allargate semplicemente non esistono: sono famiglie distrutte, spalmate.
Una tipa così, se è giovane, non-panzona e decente fisicamente, nonché attenta all’igiene secondo il recovery plan, te la trombi ogni tanto e finita là, per il resto la figlia te la devi crescere tu, non c’è possibilità di delega e, se fallirai, sarà solo tua responsabilità.
Sicuramente lei è una di quelle persone che mal sopportano i bambini ( solitamente succede più agli uomini che alle donne ) quindi innanzitutto ha sbagliato lei a mettersi con te sapendo che avevi una figlia infatti poi alla fine non ha retto e si è rivelata per quello che è. Non puoi far altro che lasciarla al suo destino perchè ovviamente tua figlia viene prima di tutto
Questa mi mancava: un uomo di TRENTACINQUE anni che si definisce RAGAZZO PADRE! Alla faccia degli eterni bamboccioni!
Se non specificavi l’età, ti avrei scritto che, visto che sei un ragazzino, hai tempo per trovare un’altra compagna quando sarai adulto.
Secondo me, più che di eterno bamboccione si tratta di qualcuno che usa in modo approssimativo la lingua italiana. Ragazza madre è definita colei che è madre senza avere un marito o un compagno, pensando originariamente a una donna di età giovanissima ma poi, per estensione, contemplando anche persone di età più matura. Il nostro amico si è definito ragazzo padre grazie a un’ulteriore estensione, un po’ troppo ampia e libera, di questo termine. Peraltro, molti anni fa Enzo Jannacci aveva portato al successo un brano intitolato: “Sono un ragazzo padre”.
Eh…già, io l’ho sempre detto che è meglio tenersele certe cose, tipo quella dell’età, altrimenti si finisce additati come eterni bamboccioni. Questo mondo incomprensibile delle etichette facili è come un abisso che nemmeno la scienza può riconoscere. Dalle mie parti si dice che l’età è una bugia del calendario alle volte…ma che ve lo dico a fare?!
Tornando a te, ragazzo padre, questa è una storia che faresti bene a troncare, partendo già da subito…anche perché i figli vengono prima di tutto…
Sono d’accordo con te Roberta, è meglio evitare di dire che si ha quasi quaranta anni se si abita ancora con mamma e papà e si scrive come gli adolescenti, altrimenti è ovvio che si viene definiti come eterni bamboccioni.
Roberta, se il tuo discorso è corretto, allora non ti offenderesti se ti dicessero che ragioni come una bambina?
Max, mi auguro che sia come dici tu, un uomo che ha fatto un figlio con una donna che poi è scappata. Comunque è una definizione scorretta per indicare un/a padre/madre single: sotto quella definizione rientrerebbero tutte le persone con figli vedove, oppure divorziate o separate, i cui partner non se li filano. È illogico, se divorzi diventi un ragazzo? Comunque può spiegarci Leon stesso se intendeva questo.
Trader, in merito a “ragazzo padre” quel che dici è giusto. Ho specificato infatti che l’uso comune del termine, e ancor più l’uso che ne ha fatto il nostro amico, è assoluitamente impreciso e inappropriato. Ma purtroppo più passa il tempo e meno le persone sembrano utilizzare le parole nel modo corretto e avendo presente il loro effettivo significato. Basti pensare al fatto che per dire che qualcuno gode di una cattiva reputazsione, o fama, molti, troppi usano il termine “nomina” invece del più appropriato “Nomea”. Già Voltaire ai suoi tempi diceva che “quando il popolo sgrammatica, la grammatica si arrende” e, ancor peggio, qui a venir massacrato non è soltanto la grammatica, ma anche il corretto uso delle parole. A me, che spesso faccio rilevare questo fenomeno, si dà del pignolo rompiballe, salvo poi accorgersi che parlar male alla lunga porta a capirsi male e a pensar male. Salutoni e buona lingua italiana a tutti!
Mi dispiace deluderti “uomo veggente” ma ne ho una trentina e vivo da sola in un bellissimo e lussuoso castello. Perché mai dovrei offendermi? Oh…non ne vale proprio la pena prendersela per delle cavolate…il tuo sarcasmo scivola sul piano inclinato della mia totale indifferenza…ora ti saluto perché ho altre cose ben più importanti da fare!
Leon,
concordo con il commento 12: “innanzitutto ha sbagliato lei a mettersi con te sapendo che avevi una figlia infatti poi alla fine non ha retto e si è rivelata per quello che è.”
se non sono troppo indiscreta, da quanto tempo vi frequentate?
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Roberta,
concordo nel ritenere abbastanza fittizie tutte le etichette che si applicano troppo spesso senza un’approfondita cognizione di causa.
Roberta, non hai capito cosa volessi dire, non ero sarcastico, era un esempio per dirti che se è vero quel che affermi, non sarebbe un problema avere un’età mentale di un bambino a trenta anni e quindi non sarebbe offensivo sentirselo dire. Ma evidentemente te la sei presa, vista la tua risposta.
Vabbè, ciao, ti lascio alle tue cose importantissime da fare, cioè giocare con la Barbie. Non c’è niente di male farlo anche se hai trent’anni, vero?
Max, hai ragione. La conoscenza della lingua è fondamentale per comunicare correttamente e la comunicazione a sua volta è importantissima, molte situazioni conflittuali sono causate da una cattiva comunicazione.