Ciao a tutti tempo fa scrissi in questo sito, e non ricordo nemmeno quanto tempo fa! Adesso ho 28 anni e avrei bisogno di consigli ! Nella mia vita ho fatto tante cavolate ! Parto con il dire che ho avuto un figlio con un ragazzo e che non ne ha voluto sapere niente di riconoscerlo! Adesso è un bellissimo bimbo di quasi 2 anni che amo più della mia vita ! In seguito mi sono rimessa con il mio ex che con mia grande sorpresa si è rivelato una persona fantastica, che ha anche deciso di prendersi cura di me e di nostro figlio ! Si è sbalorditivo pensare che un ragazzo abbia deciso di diventare il papà di un figlio non suo ! Ma la storia non è questa ! La mia famiglia ha deciso che non vorrà partecipare al battesimo del bimbo perché si vergognano di me ! Perché non concepiscono il fatto che il mio attuale compagno abbia deciso da fare da papà al bimbo e che è perché si vergognano che io abbia fatto questo ! Non vogliono farsi vedere perché io gli ho recato disonore ! Ma questo è un buon motivo per non venire al battesimo !? Io non so che fare ! Aiutatemi voi a comprendere, a capire se sono io il mostro che ha fatto una cosa orribile !
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Categorie: - Famiglia
Ciao. Sicuramente i tuoi genitori stanno sbagliando a non partecipare alla cerimonia del battesimo, non c’entra nulla il bambino e non è un buon motivo rifiutarsi di esserci per errori del passato. Non solo non è corretto umanamente, ma non è neppure cristiano.
D’altra parte non mi sento nemmeno di condannarli totalmente: magari sono persone non giovanissime e con le loro opinioni radicate, giuste o sbagliate che siano, o forse sono persone con una mentalità conservatrice, specialmente se originari di piccoli centri dove si conoscono tutti; in realtà del genere ci si lascia condizionare molto dall’opinione altrui, purtroppo. Non conosco tutti i dettagli della vicenda e il tipo di rapporto che hai con i tuoi genitori, ma credo che tutto questo sia frutto di incomprensioni che vengono dal passato. Forse i tuoi avevano altre idee e progetti per te, e il fatto di aver fatto altre scelte li ha “delusi” in qualche modo. In ogni caso, la vita è la tua e hai fatto bene a prendere in libertà ogni decisione. Magari potresti provare a cercare un chiarimento con la tua famiglia di origine: se vedi che non sono disponibili a parlare dei motivi di questi dissapori lascia stare, vivi questo momento di festa senza deprimerti. Pensa solo a tuo figlio e al suo bene. Pace.
Pochi ma buoni!
Ciao,
non hai niente di cui vergognarti. Le loro resistenze potrebbero dipendere dal fatto che non hanno gli strumenti per razionalizzare taluni stati d’animo. La dottrina cattolica (es.) non è da vedere come un impedimento. Lì troviamo degli insegnamenti che sono scritti nel nostro cuore, ma che spesso non riusciamo a decifrare perché ci manca la capacità di conoscere la rivelazione di Dio e l’amore che Egli ci manifesta in tutte le sue opere. Allora diciamo che la chiesa genera la fede perché noi non siamo misericordiosi (ci colpevolizziamo o tendiamo a puntare il dito). Allora non è che se il sacerdote smette di dire certe cose io trovo la pace perché non c’è nessuno che mi condanna. Ecco, molto probabilmente i sacerdoti dovrebbero pregare per avere un cuore ricolmo di gioia perché i loro compito non è quello di accusarci, ma di seminare la pace nella comunità insegnando a conoscere Dio attraverso la fede, vivendo la coscienza come un filtro, certamente, ma non facendo dipendere la propria vita da quell’immagine del Dio che ordinò ai nostri progenitori di abbandonare l’Eden. Questo discorso quasi certamente apparirà fuori luogo, ma non sono venuta qui a promuovere la mia fede religiosa.
[…]Io rispetto tutte le religioni, ma penso che questa avvenimento riguardi tutte quelle persone che sono interessate a costruire una cultura della pace, anche perché sia nell’antico testamento che in altri testi sacri noi troviamo una sorta di protovangelo che ci porta a credere nel dialogo interreligioso. Il discorso per quanto mi riguarda è molto più complesso. Anche perché io non ho problemi nel riconoscere che mi potrebbe capitare la stessa cosa. Quello che ti voglio dire è che non sei sola. Tutta l’assemblea quando comincia la santa messa riconosce di stare dalla tua parte, anche se oggi ci costa fatica ammetterlo perché razionalmente ci sentiamo nel giusto perché effettivamente ci sono cose che potrebbero far piacere in qualsiasi momento quando a monte c’è fiducia, stima, entusiasmo e quindi anche amore. L’idea che si possa ritornare insieme non è poi tanto campata in aria. In questi casi, quando manca la spinta per fare un progetto, bisognerebbe trovare il tempo per parlarsi e per superare insieme questo stato d’angoscia con un proposito fermo che magari non sarà il matrimonio, ma l’ardente desiderio di dare al bambino una sempre maggiore capacità d’amare. Per questo il genitore dovrebbe mettere da parte l’orgoglio. Non ti scoraggiare.
Mah, sinceramente trovo più vergognoso che nel 21 esimo secolo ci siano ancora persone che ragionano con una mentalità retrograda che amano perdersi tutto il buono che può esserci nella vita, per delle sciocchezze di forma. Dovrebbero invece essere contenti che hai trovato un uomo che si è preso una tale responsabilità peraltro non di facile accoglimento; per me è ammirevole! Sbagliano di grosso nel privare a questo nipote la presenza dei nonni, lui non ha nessuna colpa degli errori che possono commettere o capitare agli adulti; con questa specie di sfregio cosa pensano di risolvere? Saranno più contenti se da questo atteggiamento ne esce fuori lo sfaldamento totale della famiglia di origine, come succede spesso a tante altre, dove poi non ci si parla, non ci si vede più per anni?? Io sono allibito, le loro motivazioni sono sbagliate, comprendo la delusione per le aspettative che potevano avere nei tuoi confronti, fatto sta che le cose sono andate in questa maniera, quindi?? Bisogna aggiungere dolore a una vita che comunque pare aver trovato un suo giusto equilibrio?? No! Cerca magari di scusarti con loro per non essere stata purtroppo la figlia perfetta, e che al di là di tutto sono il tuo punto di riferimento, che li ami e che hai bisogno di condividere anche con loro questo momento di gioia, mettere da parte l’imbarazzo, lo screzio, che non servono a niente, tranne che a distruggere quello che di bello ci può essere ancora.
immagino tu abbia già tentato di tutto, comprendo il tuo dispiacere dovrebbero essere contenti che hai finalmente raggiunto una stabilità,se hai fratelli o sorelle hai provato a chiedere loro di fare da intermediari? con il nipotino sono presenti oppure no? se i vs rapporti in passato sono sempre stati conflittuali anche questo evento potrebbe essere la motivazione per finalmente risolversi, se non lo comprendono e sono granitici nella loro decisione lascia perdere, viviti la festa …..e poi comportati di conseguenza
BAH a me la cosa strana sembra che tu voglia battezzare quel bimbo, magari non vuole diventare cattolico non ci hai pensato? Perché non lo lasci tranquillo e poi quando sarà più grande deciderà lui cosa vuole fare.
Così ti risparmi pure il dispiacere per i genitori che non vogliono venire.
Al battesimo si va al ristorante, che è la parte più sacra della cerimonia. Vedi il bicchiere mezzo pieno: due coperti risparmiati.