La mia storia inizia quando avevo 17 anni e da qualche anno sapevo già di essere omosessuale in quanto ero attratto da ragazzi dello stesso sesso. Ma a tutti coloro che conoscevo piacevano le ragazze e non avevo la possibilità di parlarne con nessuno. Già da quando sono venuto al mondo ho subito il bullismo di coetanei, sia a scuola che fuori. Quindi nel 1987 decidetti di iniziare a frequentare uno psicologo. Ma dopo ben 4 anni mollai, in quanto ciò che ci dicevamo si risolveva sempre con un nulla di fatto e nessuna svolta. Dopo aver fatto tre anni di scuola professionale per Elettricista Installatore ed Elettromeccanico gli insegnanti dissero a mio padre che non ero portato per le attività manuali. L’anno successivo, il quarto, fui bocciato perché la scuola era troppo dura. furono promossi soltanto in tre a Giugno. In più avevo tanta confusione mentale che non mi consentiva di concentrarmi. L’anno successivo andai alla ricerca di un lavoro, ma ero destinato, com’era prevedibile, ad amare sorprese. Provavo in pelletterie, fabbriche e altro. Ma non riuscivo a superare le prove perché troppo lento e inefficace. Mio padre e mia madre invece di andare a parlare con i datori di lavoro per sapere com’erano andate effettivamente le cose, se la prendevano con me. Allora la mia sorella iniziò a soffrire di anoressia nervosa scatenando in casa molti litigi per il fatto che non voleva mangiare. Nel 1991 presi il diploma con il minimo dei voti alla maturità, ma avevo iniziato già a soffrire di gravi disturbi psichici nell’autunno del 1990. Negli anni successivi, mentre le malattie mie e di mia sorella continuavano, anche se trasformandosi, in casa erano tutti litigi tra me ed i miei genitori perché non riuscivo a trovare lavoro. E questo muro non sono mai riuscito a superarlo. Nel 1992 iniziai a prendere psicofarmaci, quindi, sebbene i miei genitori capissero che avevo problemi, questi insistevano impietosamente con il lavoro che dovevo trovare. Non ce la facevo più, quindi passavo intere giornate a letto. Nel 1991 avevo iniziato a frequentare locali gay, ma trovavo difficoltà a trovare del sesso, figuriamoci una relazione. Provai due volte l’università. prima con Economia e Commercio, poi con Lettere alla quale almeno detti due esami prima di dover abbandonare sia per problemi psichici troppo insistenti, ma in particolare perché mio padre non voleva che lo facessi. Anche in questo caso insisteva instancabilmente sul fatto che lavorassi Nel 1996 acquistai una tabaccheria con l’aiuto di mio padre, mentre la mia sorella se ne andò a studiare a Forlì alla facoltà di Lingue e Letterature straniere. Quindi passai finalmente due anni abbastanza tranquilli, fino a che non mi resi conto di dove ero capitato: una tabaccheria non è un negozio che si può gestire assolutamente da soli, ci voleva per forza qualcuno di famiglia che mi aiutasse, anche perché con il passare degli anni mio padre decadeva sempre più. La mia sorella intanto si era laureata con il massimo dei voti, peccato però che aveva iniziato a drogarsi. Ed ecco l’inizio della vera apocalisse: ha continuato a frequentare delinquenti fino ad oggi, e per molti anni casa mia è stata un vieni e vai di ambulanze e Carabinieri soprattutto per episodi di violenza. Qualche volta vengono anche oggi. La tabaccheria fu venduta nel 2006, contemporaneamente alla mia visita per l’invalidità civile. Dopodiché lavorai soltanto due anni in una pelletteria come imballatore, ma non sapevo che questo lavoro per motivi di vertebre della schiena l’una sopra l’altra in un quadro di anelli quasi tutti scomparsi, non lo potevo fare. Dopo aver sentito la medicina del lavoro, i sindacati, un avvocato, non ci fu niente da fare neppure in questo caso. Dovetti venire via oppure oggi non camminerei nemmeno più. Negli ultimi dieci anni sono stato totalmente abbandonato dai servizi sociali e dall’ufficio dell’impiego, in quanto con l’80% di invalidità e l’età, lavoro si trova molto difficilmente. Intanto mia sorella ha continuato a frequentare un delinquente delle mie parti, che due anni fa mi picchiò anche. Oggi vivo con 513 € di pensione al mese e qualche soldino da parte che mi serve per pagare le bollette di casa mia, che comunque tramite avvocati e amministratori di sostegno, molto presto verrà venduta. Sarò quindi libero di ricomprare altrove ma dopo trent’anni di sofferenze, dopo non aver mai avuto una sola relazione amorosa né un gruppo di amici, mi trovo proprio spaesato. Perché da due anni dalla morte di mio padre tutti i miei parenti e cugini mi hanno abbandonato. Sanno che ho tanti problemi, dunque sono scappati e non ho più una famiglia, salvo mia madre che vive in una struttura. Ecco perché cerco una persona che mi adotti come figlio. Ho 49 anni ma sono un bambino che non ha mai avuto una vita normale. Tuttavia, fin da quando avevo 19 anni, ho coltivato un sogno nel cassetto che sopravvive ancora oggi. Quello di diventare un cantautore famoso. Ho scritto infatti molte canzoni e partecipato negli anni a molti concorsi con discreti risultati. E lo so, è difficile. Ma nella mia vita non ho ancora imparato cosa è facile e cosa non lo è. Per me è stato finora tutto impossibile.
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Dunque. Facciamo il punto. Hai 49 anni e le tue velleità cantautoriali puoi metterle nel cassetto delle buone intenzioni. Non sono riuscito, geogaficamente parlando, a capire dove vivi.
Hai qualche brano su You Tube? Sono un musicista in pensione, ho passato la mia vita girando il mondo, ora mi diverto a comporre qualche musica o canzone pubblicandoli sul canale sopraccitato.
E’ uno sfogo di libertà, non commercio più niente, ho passato troppi anni a suonare quello che piaceva alla gente, ora che ho smesso con il pubblico, mi diverto a sperimentare o elaborare brani classici.
Detto questo, mi ha molto coinvolto quello che hai scritto della tua vita. Non hai mai conosciuto i sentimenti più importanti e nonostante tutto riesci a tirare avanti. Questo mi induce a considerarti una persona molto forte. Solo che non lo sai.
Chiedi aiuto, come un bambino, si sei un bambino, visto quello che ha circondato la tua esistenza. Se vuoi, possiamo continuare a parlare, preciso che sono eterosessuale e ho 70 anni, ho figlie sposate e sono nonno. Ti dico subito,se avrai fiducia, di scriverci in privato, così, da padre al figlio. Ho vissuto in prima persona i problemi che hai. Decidi tu.
Ciao Toro Seduto e grazie per la tua risposta. Si, è vero. Le mie velleità cantautorali devo metterle nel cassetto. Ormai è tardi, ma anche se non lo fosse ho smesso di andare a registrare in studio nel 2004, l’anno prima della nascita di You Tube. E’ un mondo moderno dove non ci capisco niente, internet lo vedo un po’ come la fabbrica delle cazzate e mi nausea. Quindi se ora questo è il mezzo di diffusione non fa proprio per me. Avrei voluto avere 20 anni nel 1970, non certo nel 1990. Però il problema è che anche gli altri lavori hanno fatto la stessa fine da ben 10 anni come hai letto. Dal 2000 in poi con la nuova legge 68/99 tutto è cambiato e più invalido sei meno possibilità hai di impiegarti, e trovi pure gente che sostiene questo sistema,dove l’84% degli invalidi non lavora. Ancora una volta, questo mondo pazzo non fa per me. Non ci capisco niente. E non so dove andare dati anche i miei acciacchi. Si, sono consapevole di essere forte, ma con tutti intorno che ti vogliono male prima o dopo crolli.Si, ho dei brani su You Tube. Dove vuoi che ci scriviamo?
Nel modo più naturale: in privato. Metti la tua e-mail, io non posso, spesso ho messo il Link dei miei brani pubblicati su you tube e ho avuto dei problemi.
Non fare troppo la vittima, per la tua condizione non hai maturato la fiducia in te stesso. Ho avuto la tua età, e posso assicurarti che puoi recuperare.
In privato ti indicherò dei libri da leggere, sono uno sconosciuto, ma la mia età dovrebbe darti fiducia. Devi solo perdonare la mia totale ignoranza sulle leggi che riguardano l’invalidità, su questo non so proprio nulla.
La mia filosofia attuale mi suggerisce che siamo tutti invalidi, insoddisfatti, ci piace piangerci addosso, siamo vittime di una società che ci bastona continuamente, per questo motivo insisto nel dire che il primo lavoro da fare con te è risvegliare il tuo amor proprio, c’è un motivo latente che ci fa pendere fra la depressione e il protagonismo. Guarda un po i politici, ti sembrano individui affidabili? Non ti voglio confondere le idee, hai bisogno di certezze, non di dialogo da salotto. E tutto questo è già presente in te, devi solo imparare a tirarlo fuori. Non sono un mago, ho studiato psicologia abbandonando gli studi quando scoprii come Freud curava i suoi pazienti. Ciao M
Come mai prendi 513 € al mese? Con l’80% ti spetterebbe poco più della metà.
Yog, perché ho lavorato 13 anni. Leggi bene la mia biografia prima di scrivere. Poco più della metà spetterebbe a coloro che non hanno quasi mai lavorato. Toro Seduto, la mia e-mail è: pintavampiro@gmail.com