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Lettera pubblicata il 7 Maggio 2023. L'autore, Catwoman18, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Suzy, ma su questo siamo d’accordo al 110%. Restare insieme per una forma di opportunismo, compreso quello legato ai figli, è l’apoteosi dell’ipocrisia, ma sappiamo che questa spesso rientra nell’ennesima scusa che si trova per giustificare la mancanza di chiarezza dei propri sentimenti, che quasi sempre ha una storia più antica se si è arrivati a certe realtà, scoprendo che la coppia forse non è mai esistita.
Il mio ragionamento era incentrato sulla possibilità che ci si appelli a quello che sarebbe dovuto essere o si è considerato come “amore”.
Come ho dichiarato più volte, personalmente non credo che un sentimento vero, sentito, che non sia frutto di illusioni, possa consumarsi e finire come la naftalina negli armadi. Potranno esserci mille difficoltà in una relazione, ma se si è stati “coscienti” quando si è decisa la convivenza, il rispetto delle “regole” è automatico, quasi inconscio, perché se quell’oggetto di “amore” a un certo punto non lo sopporti più, chiedersi se era vero amore quella originaria sensazione, sarebbe la prima domanda da farsi.
golem
gli imprevisti non sono uguali per tutti e assumono diverso valore in base alla coppia.
un periodo non particolarmente fortunato a livello economico non distrugge la coppia,anzi forse la rafforza,ma se quel periodo continua da 5 anni e non vedi luce in fondo al tunnel nei prossimi 5 il discorso è diverso.
se uno dei partner dopo il matrimonio diventa improvvisamente fan del divano e della prima serata in tv c’è un problema perchè se all’altro sta cosa non garba prima o poi ti ritrovi il sabato sera da solo davanti alla tv mentre l’altro è in giro.
tu dici che se ami li risolvi i problemi ma come ti comporteresti in caso di tradimento?io nel dubbio se la mia compagna fà una roba del genere butto lei ed il mio amore nel primo contenitore dell’umido altro che risolvere perchè la amo!detto questo però non posso negare che prima del tradimento non ci sia stato amore altrimenti rinnegherei me stesso,la fiducia che le ho dato ed il mio passato con lei.
Allora, Giangi, gli imprevisti sono sempre i soliti, sono le persone ad essere diverse, e di conseguenza diverse sono le risposte. Ma al fondo la differenza la fanno quegli aspetti di cui ho parlato. Anche un tradimento ha diverse modalità di gestione, e la prima è la ricerca del perchè. Ed è dentro quel perchè che c’è scritta la storia di quella coppia. Ci sarà chi sarà in grado di leggerla e di trovare eventualmente le ragioni per continuare, o anche per lasciarsi, e chi si fermerà a quel gesto.
La differenza è sostanziale.
golem
la differenza è sostanziale però mi stupisce che non hai applicato la teoria del vero amore anche su questo..evidentemente anche per te esistono le eccezioni(che era quello che volevo ottenere spostando la discussione sul tradimento)
Giangi, non ho afferrato bene quell’ “…anche a questo”. Comunque un “vero amore” può nascere solo da un rapporto “vero”, dove i due non siano condizionati nè da fantasie romantiche nè da opportunismi celati. E per avere questo è necessario che entrambi i protagonisti siano onesti con sè stessi prima che con l’altro.
Purtroppo sono tantissimi quelli che cadono nella “trappola” del romanticismo illusivo, e altrettanti da quello…economico, ed è automatico che storie che comincino in quei modi si spengano. E stranamente succede più velocemente con le prime, ma entrambe non sono vere.
Un rapporto d’amore non può che crescere, e ogni giorno la “costruzione” diventa più importante, essendo “abitata” e tenuta viva da entrambi.
Le regole in fondo sono semplici, meno semplice è sapere chi si è e cosa si vuole, da sè e dall’altro.
Come ho detto, il tradimento può avere cento cause ma di fondo nasce da una non comunicazione tra i due. E se non si comunica non ci si capisce, e da lì al distacco il passo è breve.
Ok,a questo punto si può dire:Gioco, Partita, Incontro,giangi!!🎾🌞✌️
Si può dire tutto quello che vuoi, anche pasta e faggioli. Con due “gg”.
Come cuggino.
Secondo me, come ho espresso più volte ha ragione Suzanne, devo dire che in passato ci siamo sempre confrontati avendo a volte opinioni differenti, ma su questo mi trovo d’accordissimo, essendo anche io a sfavore del Matrimonio, in quanto secondo me, vi è un economia legata al divorzio, che disolito arriva inevitabile, perchè per concludere la relazione bisogna passare per un tribunale? Perchè i figli devono essere traumatizzati dalle bugie raccontate dai genitori? Perchè oltre al resto, io non ci vedo un gran pensiero a rimanere insieme per i figli, perchè i figli saranno traumatizzati più dal sapere i propri genitori infelici e successivamente bugiardi, più che dal divorziare. Questo lo dico da figlio che ha sempre vissuto i genitori separati e non ne ho mai fatto colpe a nessuno dei due. I miei genitori me lo hanno detto chiaro e tondo “io non posso stare nella stessa stanza insieme a tuo Padre/Madre”. Questa frase ha mitigato un sacco di situazioni
Vorrei, a questo proposito, precisare un paio di cose. 1. È ovvio che se non ci si sopporta più è meglio divorziare piuttosto che stare insieme per forza. Ma prima di giungere a questa conclusione, se davvero ci si è messi assieme perché ci si amava e ci si stimava, bisognerebbe tentare tutte le strade possibili per salvare il rapporto recuperando quell’attaccamento che c’era e cercare di capire se esso davvero non c’è più o se semplicemente si è evoluto e, anche se in veste diversa, ha ancora qualcosa da dare; 2. I figli, soprattutto se piccoli, se i genitori si separano rischiano di essere trasformati in pacchi postali, costretti a passare da un genitore all’altro, magari venendo sottoposti a una sorta di terzo grado alla fine di ogni permanenza, dovendo vivere distacchi, benché temporanei, da realtà alle quali in quel momento si stavano affezionando. Ci si trova costretti a un’affettività scissa e frammentata che, credetemi, non è affatto piacevole.
Infine, la realtà delle persone non funziona necessariamente per estremi. Non è che o ci si ama alla follia oppure ci si detesta. Possono esserci mille possibilità intermedie e mille sfaccettature, per cui nell’ambito di un rapporto si può essere delusi per alcune cose e si possono veder frustrate alcune aspettative iniziali, ma questo non vuol dire che allora il rapporto sia da buttare a mare. Magari a quella persona si vuole ancora bene e ci si sente ad essa affezionati e in quel caso, se si rimane insieme, non è perché si è bugiardi, ma perché nonostante tutto si avverte che a quella realtà si è ancora legati: magari in modo diverso da prima, ma vi si è legati comunque. Infine, ho l’impressione che la capacità di perseverare nelle scelte fatte e di tollerare il prossimo, pur con i suoi difetti, sia molto calata rispetto a un tempo e ci si lasci sopraffare dalle inevitabili imperfezioni e carenze che ogni realtà presenta, anche quella che all’inizio ci sembrava la migliore.