Se il karma esiste, probabilmente mi ha ignorata.
Ho ventotto anni e un’adolescenza da dimenticare.
Gli sforzi scolastici non mi hanno garantito il futuro sperato ma la scuola, mi ha invece sporcata con una terribile macchia impressa addosso e a distanza di dieci anni, non riesco ancora a lavarmela via.
Capelli tagliati, oggetti scagliati addosso, i messaggi e le chiamate anonime per prendermi in giro, scherzi, insulti e umiliazioni.
Tutto questo da parte delle mie ex-compagne di classe e quel che è peggio, davanti agli impassibili occhi dei professori.
Avrei preferito non sapere che molte di quelle ragazze che si divertirono a torturarmi oggi sono mogli, neo-mamme, persone soddisfatte delle loro vite.
Quando l’ho saputo, dopo anni che non le sentivo nominare e con tutto l’impegno messo per poterle dimenticare, è come se tutte le sensazioni provate durante il calvario adolescenziale/scolastico siano riaffiorate violentemente.
Rabbia, vergogna, la paura di deludere i miei genitori, il senso di inadeguatezza per un corpo che mi costrinsero ad odiare per non parlare dell’incapacità di interagire, il dolore, la tristezza, emicranie e fame cronica…
Al solo sentirmelo addosso di nuovo sarei voluta scomparire. Non pensavo che tutto questo esistesse ancora, da qualche parte dentro di me.
Se siete giovani, non dovete ferire nessuno dei vostri pari. Siate leali e nobili d’animo.
Se siete genitori insegnate ai vostri figli che umiliare gli altri è sbagliato e ha conseguenze devastanti.
Se siete insegnanti, vegliate sui vostri studenti e scongiurate che essi siano carnefici e vittime gli uni degli gli altri.
Azioni simili passano spesso per “ragazzate”, stupidaggini dovute all’età e per questo prese alla leggera o peggio giustificate quando invece possono letteralmente annientare l’esistenza di un essere umano.
Reira.
In altri tempi le sceme venivano emarginate e prese a male parole
Coraggio tesoro, sono solo delle povere puttanelle ignoranti e bifolche
Quelle persone non saranno mai felici tanta è la superficialità nel loro cervellino di gallina
Tu puoi invece provarla la felicità , perché hai la sensibilità per accoglierla
Fregatene e dimentica il passato
Fidati, non staranno affatto bene neppure loro ma questo non deve essere per te un motivo di gioia
Semmai interrogati su quanto sia misero il genere umano e quanto sia importante La buona educazione e , perché no, dei giusti valori morali da difendere in una società ormai allo sbando
Bella lettera, sembra echeggiare un capitolo de “La solitudine dei numeri primi”, ma purtroppo non puoi sperare in una giustizia a posteriori: quelle che all’epoca si sono divertite a menarti in giro, oggi sono probabilmente persone felici e riuscite, con prole. un buon lavoro e un buon estratto conto. Fattene una ragione: il fatto che gli adolescenti si perculino violentemente è antico (leggi Dickens, ad esempio) e, direi, fisiologico, va accettato come rito di passaggio che serve a indurirsi la corazza e poi lasciato alle spalle.
Se proprio eri sottomessa, bisognava reagire prima: chi pecora si fa, lupo la mangia.
Oggi è inutile farsi sangue cattivo, dopo dieci anni nessuno si ricorda più di tanto.
“Homo homini lupus”, come dice mi’ cuggino, quello di Vergate che legge tanto, pare che c’è scritto in un libro degli Hobbit, così almeno mi ha spiegato.
Così va il mondo: conta più saper gestire il teorema del Menga che la relatività di Einstein. E non da ieri.
Mi dispiace tu abbia conosciuto tutto questo.
Io penso di averlo sperimentato senza neanche rendermene conto nella mia ultima esperienza lavorativa.
Certe persone sono solo malate e vogliono far passare per normale il loro comportamento.
Grazie per le risposte, la tua Yog è veritiera e la tua Rdf mi ha davvero consolata e rincuorata, la conserverò!
Sono rassegnata a non superare mai il trauma subito perché se a più di dieci anni di distanza le sensazioni e i ricordi continuano a bussare alla mia porta significa che per quanti sforzi io possa fare, non c’è rimedio al danno.
Cerco comunque di progredire nella mia esistenza perché non si può fare diversamente. Quello sì.
Anche se il bullismo è radicato nei secoli, non accetto che non si possa quantomeno ostacolare.
Non verrà mai estirpato del tutto e in una società marcia come la nostra non mi aspetto grandi cambiamenti.
Però non posso neanche rassegnarmi all’idea che vada preso per quello che è, quando sono consapevole dei danni che provoca nelle vittime e ci sono sicuramente tanti altri ragazzi e ragazze che lo subiscono.
Per questo, ogni volta che avrò occasione di parlarne o compiere anche il minimo gesto per screditare azioni simili, lo farò.
Dopo averla pubblicata qui, ho inviato la stessa lettera al quotidiano Varese News (città della mia ex-scuola) ed è stata pubblicata online nella sezione scuola.
Sarà poco ma è sempre meglio di niente.
Grazie ancora!
Sono in disaccordo totale con yog
Io Ricordo bene i bulletti delle scuole
Oggi sono tutti dei poveri pezzenti
I gradassi vanno sempre presi a calci in culo, e la vita ci pensa sempre
Alla fine la morale di tutto è CHE SE NON SEI TU A CAMBIARE QUESTA,”VITA” ,SARÀ LA”VITA”A CAMBIARE TE!(e questo finché Morte non ci separi!).?
Reira03 la tua lettera è molto più di ciò che sembra. Un po’ come un tassello dorato di un mosaico bizantino: piccolo ma prezioso, e che se non c’è si nota subito (e se non si nota, si ha comunque l’orribile sensazione che manchi qualcosa). Se ciò che scriviamo qui riflette le persone che siamo, chissà che bella persona che devi essere. Nonostante le ferite non rimarginate, trovi la forza di essere sincera con te stessa al 100% e di “pensare a coloro che verranno dopo di te”.
Non mi dilungo oltre perché già altri hanno scritto ottimi commenti (in particolare rdf e yog). Ti auguro infinita fortuna, e ricordati che la giustizia universale arriva (magari in estremo ritardo, ma arriva). Un abbraccio.
Reira03, la tua storia è profondamente toccante, soprattutto per chi ci è passato, come chi ti scrive. Ho la tua età e anch’io ho subito bullismo, seppur in una forma diversa, subdola. Sono stata una bambina molto sola, e oggi sono una ragazza solitaria. Come te, anche per me vedere “realizzate” (forse solo apparentemente?) quelle stesse persone, fa male e significa dubitare serimanete dell’esistenza di una qualche giustizia. Nessuno ci ripagherà di quanto subito. Viviamo in una società totalmente disastrata e le piccole dinamiche del quotidiano, se ti soffermi ad osserarle, lo rivelano continuamente. Hai visto, però? Hai ricevuto pensieri intrisi di umanità ed empatia, e non è così scontato: personalmente mi hai commossa. Cerca di circondarti di qualche (rara) persona capace di un affetto genuino, qualcuna ancora esiste, io ne ho trovate un paio dopo l’inferno, la mia fortuna. In certi momenti un sorriso, una buona parola, un abbraccio sincero curano più di qualunque medicina. E se non hai nessuno accanto a te, se ti senti sola, beh, se ti fa piacere, lascia la tua mail e sarà un onore scriverti. Un abbraccio, un grazie a te, per la tua testimonianza, e un grazie a Rdf, Yog e White Kinght per messaggi come questi, che…
Posso capire che per te sia stato un periodo difficile, e che qualcuno ti abbia maltrattato. Non capisco perchè, dovrei appoggiare questa logica del: “loro sono state cattive/i con me, e quindi dovrebbero essere delle inette, mentre l’inetta sono io”. Piano. Per essere soddisfatta di te stessa non hai bisogno che gli altri siano inetti, come non c’è alcun bisogno di stilare delle classiche o bilanci di gara. A meno che non ci sia un sottile velo di meschinità da parte tua: per sentirti realizzata, hai bisogno che qualcuno, sia meno realizzato di te; almeno secondo i tuoi canoni.
Forse la famiglia e la posizione, se le sono guadagnate, come te stai guadagnando anche tu.
Non preoccuparti di fare gare con nessuno, abbiamo tutti velocità diverse. Ed essere poù veloci può non essere un beneficio.
Per il resto secondo me non esiste un modo giusto o sbagliato di comportarsi, parlo del bullismo. Certamente bisognerebbe mandare a quel paese le persone più spesso, così da non avere rimorsi, più avanti nel tempo.
Ringrazio tutti per i nuovi interventi, in particolare quello di White Knight e si S.
Li conservo, assolutamente, insieme a quello di Rdf.
White Knight, grazie per il paragone ed i complimenti. Quello che più mi è piaciuto è trovare conferma nelle tue parole, che la mia spinta motivazionale verso gli altri che subiscono possa avere un’efficacia e che nel mio piccolo possa quindi dare qualcosa di prezioso. Lo spero davvero tantissimo!
S. grazie tantissimo sia per la tua disponibilità, sia perché mi incoraggia sapere che anche tu hai vissuto qualcosa di simile ma ne sei uscita.
Come te ed altre persone che hanno scritto, vedo che esistono della sensibilità e dell’empatia notevoli che mi fanno pentire di non essermi aperta prima e lo confesso, molto sorpresa.
In questo brutto mondo, un gesto gentile fa davvero moltissimo.
I vostri pensieri si sono rivelati ciò di cui avevo bisogno, anche se mi sono arrivati virtualmente, mi hanno fatto benissimo.
Quindi vi ringrazio per la comprensione e per l’interesse dimostrato. Con tutto il cuore.