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Lettera pubblicata il 31 Ottobre 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Attimo Ogi.
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Se i maschi italiani fossero perfetti non sarei qui a scrivere.
A mio avviso la popolazione maschile italiana è ampiamente frustrata per vari motivi:
– troppo attaccamento alla famiglia (specialmente alla madre). Il problema è anche economico e sociale, nonché abitativo. In pratica i giovani maschi NON RIESCONO a mettere su famiglia, quindi rimangono a casa.
– scambio madre moglie. I giovani maschi italiani pensano che la donna italiana sia come la madre. Si accorgono tardi che il rapporto tra loro e le donne è uguale se non peggiore a quello dei loro padri (cioè pessimo).
– stallierismo, ovvero dipendenza psicologica dalla donna, e dalle decisioni della donna. La parola d’ordine è dire: “va bene”, anziché “vaffanc..”. Risultato: perdita della dignità maschile
– scarsa comunicazione e machismo: il maschio italiano non vuole condividere con gli altri maschi i propri (gravi) problemi perché altrimenti si sentirebbe meno “macho” e così facendo paga il prezzo più…
A questa distruzione della dignità del maschio italiano, occorrono risposte rapide ed efficaci:
– il giovane maschio italiano può fin da subito trovare la donna adatta in Ucraina, cioè una ragazza che sia MOLTO attaccata alla famiglia consentendo quindi l’evoluzione dalla culla materna alla condizione di uomo.
– rifiutare l’arroganza di molte donne italiane aiuta il maschio a diventare molto più sicuro di se stesso, permettendogli quindi di svilupparsi come uomo e non come stalliere
– ricercare i veri valori, tra cui appunto la verginità femminile prematrimoniale, la dignità della donna, la fedeltà familiare.
– superamento dei limiti comunicativi: se molti maschi italiani leggono quanto scrive un vero pensatore come Racioppa o la filosofia del nobile Ogami possono evolvere e finalmente avere il coraggio di “chiedere” i loro diritti, e non di essere dei poveri fessi, cornuti e mazziati.
Il tuo intervento mi è piaciuto. Ecco la mia opinione, ovviamente generalizzo.
Attaccamento alla madre-> sì, purtroppo se devono prendere una decisione per la famiglia spesso si fanno guidare dalla madre mettendo la moglie in secondo piano. Sul discorso economico direi anche che i giovani italiani non hanno la testa per metter su famiglia (per esempio non sanno risparmiare e non vogliono fare sacrifici), e qua gli stranieri spesso li battono.
– Stallierismo-> abbastanza vero, ma non sono i soli. Anche gli slavi non scherzano (sì, sembrano duri e maschilisti, bla bla bla… Non è vero, in Ucraina molti sono cresciuti senza padre o cmq con l’esempio della madre operaia sovietica, spesso sono più zerbini degli italiani). Per non parlare degli uomini nordici che non hanno mogli ma kapò.
Sull’attaccamento degli ucraini alla famiglia DIPENDE. Da una parte è vero, dall’altra divorziano con estrema facilità quando ci sono delle difficoltà.
Tu forse hai conosciuto esempi felici di famiglie unite (come me), ma resta il fatto che il tasso di divorzi in Ucraina è spaventoso e non è difficile conoscere uomini o donne che hanno cambiato un paio di coniugi.
Mi’ cuggino, non quello di Vergate ma quell’altro, in Ucraina c’è andato e mi ha detto che là tutti gli uomini si sfondano di vodka, diventano impotenti e a 45-47 anni schiattano, chi cadendo da una impalcatura, chi sotto una mietitrebbia, chi per riconosciuta violenta epatopatia. A me pare esagerato, tutta ‘sta moria io su facebook non la ho vista, comunque mi piacerebbe arrivare ai 45, ma non con la vodka, ma con la narda. Le bevande vegane non si fanno con ciò che cresce sotto terra, questo me lo ha insegnato l’altro mi’ cuggino (cioè quello di Vergate).