Nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli. Voi è questo che volete, lo scandalo, la destabilizzazione, il clamore, il gossip. Siete interessati agli scontri, non alla vera arte o alla cultura. Siete ipocriti mistificatori che si nascondono dietro la facciata di persone serie, ma in realtà siete solo gli spettatori dell’arena assetati di sangue. Fingete di scandalizzarvi ma siete compiaciuti perchè lo spettacolo è di vostro gradimento. voi volete il chiacchericcio, i pettegolezzi, il passaparola volto a creare mostri, o miti. Che poi sono in fondo la stessa cosa. Voi siete il nulla, la banalità, la piatta quotidianità, e sapete che non potete essere altro che questo. Siete depressi e annoiati e le mie vicende sconvolgenti vi fanno andare avanti. Siete la vicina pettegola e attaccabrighe, il giudice che deve sanzionarmi, la casalinga annoiata e depressa, il paesanotto che si diverte a criticarmi, il forumista moralista che commenta per bandirmi, siete quello a cui non gliel’ho data, l’ amica bruttina e invidiosa che si finge persona fidata, la pensionata, la maestrina, la shaampista o la cameriera stanca e stressata. Vi sentite impotenti perchè siete imprigionati nel ruolo che il mondo vi ha assegnato, e avete dato il consenso alla vostra sottomissione. io sono ciò a cui tutto ruota attorno. Sono la vostra stella, la vostra chimera, il vostro modello ispiratore, la vostra più stuzzicante fantasia. Mi criticate e mi attaccate ma in realtà bramate ferocemente di poter essere come me, di avere il mio stesso fascino e la mia sfrontata indipendenza. Vi nutrite di me perchè siete larve che vivono esclusivamente delle energie altrui e della luce riflessa, siete piccoli e ripugnanti spettri astrali al cospetto di una divinità: io. Vorreste depredarmi di tutto ciò che ho ma non potete perchè siete spiritualmente inferiori. Per cui continuerete a odiarmi e a invidiarmi allo stesso tempo, aspettando con ansia la prossima puntata dell’avvincente racconto. io sono il proibito, la libertà, la trasgressione. Sono tutto ciò che a voi non è concesso, per questo mi detestate. Ma non vorreste mai che io fossi diversa perchè la mia luce illumina le vostre cupe vite stantìe colme delle logoranti catene delle convenzioni. IO SONO LA VANITA’.
La legge dell’audience
di
maria grazia
Lettera pubblicata il 28 Marzo 2019. L'autore ha condiviso 17 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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MG, stasera cosa hai bevuto? Ti hanno morso le nuove cimici cinesi?
Marò, vieni da me che ti sciroppo una cura “del Professore” con del prosecco buono e ti passan ‘ste paturnie.
Professore, il suo invito è più che gradito essendo io una donna lasciva e sempre ben disposta alle distrazioni, che per fortuna in questo momento non latitano. Per precisarle il senso della mia lettera, devo dire che ho voluto descrivere gli impietosi e disumani meccanismi dello show business in chiave squisitamente rosselliana, sperando che la mia idea possa attirare qualche autorevole apprezzamento. I miei omaggi.
“IO SONO LA VANITA’.”
No, tu sei complessata.
Non sentiresti il bisogno di auto celebrarti se tu avessi sufficiente autostima ed orgoglio. Due caratteristiche queste, che hanno a che fare con l’opinione che abbiamo di noi stessi. La vanità invece è ciò che, DESIDEREREMMO(!), fosse l’altrui opinione.
Bohemien, non hai nemmeno compreso il senso e il significato della mia lettera. Figuriamoci se tu puoi disquisire su chi o su cosa io sia o non sia. A volte la foga di attaccare gratuitamente ( e sempre per gli stessi banali motivi di rodimento ) dovrebbe cedere il passo alla lucida ragione, se non altro per mantenere l’ immagine di credibilità che tu e altri cercate quotidianamente e faticosamente di costruirvi.
@ Maria Grazia: le persone che hai descritto mi ricordano la sinistra antiberlusconiana: finito il cav. sono finiti anche loro perchè non avevano più la loro ragion d’essere.
@ Yog: sentir parlare di “buon prosecco” mi affascina, mi fa lo stesso effetto di un bel documentario sul megalodon (un enorme squalo bianco preistorico, estinto migliaia di anni fa). Tuttavia ci sono leggende che parlano di avvistamenti recenti. Come la tua a proposito del “buon” prosecco.
Sia chiaro che non voglio fare polemica enologica, però i produttori/speculatori di prosecco ormai vendono una miscela di acqua zuccherata e cherosene. Se posso suggerire un buon franciacorta…
@White knait, infatti ho anteposto l’aggettivo “buono”. Significa che so dove prenderlo, e mica lo prendo al super, tranquillo. Sul Franciacorta hai le tue ragioni, però stiamo parlando di un prodotto diverso, tipo confrontare la Panda (prosecchino) con la Jaguar (brut o demi brut, oltre non vado).
@Mariagrazia, mandami un messaggio in pvt (qui non c’è, lo so, ma tu sei una seo informatica e chiaramente ci riuscirai) con il tuo numero di telefono e ci facciamo una bevuta assieme che poi nessuno dei due può guidare e ci tocca pure fermarci in una locanda con cucina.
Professore, come lei ben sa amo le sfide su un terreno difficile. Non mancherò, ci conti.
white, qui viene lamentata spesso la latitanza di argomenti e dibattiti interessanti. con questa lettera, come con altre, ho provato dunque ad aprirne uno, ma come si può ben constatare la gente preferisce continuare a concentrarsi sulle diatribe e sulle quisquiglie, trovandole evidentemente più stimolanti.
Sarà per via del loro “alto spessore”.
Ad majora.
Boe, me cojoni, sei uno psicologo fatto e sputato. Ma se Merigreis chiude con quella battuta, non ti viene in mente che con quella lettera stia ironizzando su sè stessa e sfottendo i tipi come te? L’arte della provocazione intelligente non è per tutti. Ed è veramente un arte, non è un modo di dire. Mannaggia.
Comunque ciavo neh?
Maria Grazia, buca i server e mandami ‘sto numero di telefono. Conosco certe osterie (con locanda, dato che – lo rammento per i pisquelli – o si beve, o si guida) che ti fanno accapponare la pelle da quanto ci mangi bene. Poi, per il Professore c’è sempre un trattamento speciale e, diciamolo, lo skyline non sarà quello newyorkese, ma è anche meglio, ma questo già lo sai. Poi per parlare di alto spessore, useremo il calibro cinquantesimale della Mitutoyo (il migliore), non occorre conprarlo, ce lo ho in cassetta.
“Boe, me cojoni, sei uno psicologo fatto e sputato”
Bravo Golem, ancora qualche piccolo sforzo e anche quest’anno il primo premio “cavalier servente” sarà tuo. Ma almeno i video te li fa vedere gratis o li paghi pure?
Rispetto alla lettera, mi scuso se non ho colto lo spirito “riflessivo” ma:
1) le lettere di MG le leggo, ammetto con una certa superficialità, solo la mattina sul wc, per agevolare l’evacuazione quotidiana (e devo dire funzionano assai bene)
2)cosa più importante, visti gli argomenti trattati solitamente da MG (in cui la vanità è sempre presente e spesso preponderante), non sarei affatto stupito se anche questa lettera fosse un tentativo per auto incensarsi.
Ed in effetti, potrei capirei la provocazione se ad aver scritto questa lettera fosse stata Charlize Therone, una bella “che ci mette la faccia”, che ha girato film per Hollywood e che senza dubbio conosce (perchè vi appartiene) il mondo dell’audience. Ma se a farlo è una qualunque sconosciuta signora, per altro anche abbastanza egocentrica, ribadisco che non sono affatto sicuro che l’argomentazione trattata non sia solo frutto del desiderio che gli altri la percepiscano appartenente ad un mondo a cui invece non appartiene; che gli altri le attribuiscano un ruolo
di autorevolezza che non sente di avere e che in effetti non ha.
Comunque MG… malgrado tutto sei sempre la migliore! 😀