Nelle precedenti missive avevamo visto qualche possibile strumento per fronteggiare, senza inutili scorciatoie, il nostro Debito Pubblico.
Con questa vorrei invece porre l’accento sul Debito Privato e sulla sua possibile gestione.
Molti infatti ignorano che la nostra tanto vituperata Italia già dal 2012 (Legge 3/2012 detta anche legge sul Sovra-Indebitamento o Salva Suicidi) si è dotata di una normativa all’avanguardia concernete il debito dei privati, con l’obbiettivo di attenuarne gli effetti negativi in caso di difficoltà economica.
La legge, è rivolta a Privati Cittadini (è già questo è un importante elemento di novità) che trovandosi in situazioni di difficoltà possono adire diverse strade per cercare di attutire gli effetti del mancato pagamento del Debito, o come definito dalla legge “sovra-indebitamento”.
La ratio di base della normativa è quella non già della cancellazione del proprio debito (questo infatti non avviene) ma la sua gestione attraverso un ACCORDO CON I CREDITORI che preveda una rimodulazione del pagamento del proprio Debito sulla base delle reali possibilità di restituzione. (Reddito-Situazione Economica ecc. ecc).
Questa rimodulazione si sostanzia in un “Piano”, redatto con l’ausilio del Tribunale Competente, (Art.7 Legge 3/2012) al quale devono manifestare assenso i creditori (almeno il 60% di essi). Tra i creditori rientrano anche Banche e Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il Piano, cosi prevede la legge, può assumere tre diverse forme sulla base di chi sia il soggetto richiedente:
1)Piano del Consumatore.
2)Accordo del Debitore.
3)Liquidazione del Patrimonio.
Comunque al di là dei tecnicismi, nei quali evito di entrare, questa mia nasce semplicemente dalla constatazione che molti non conoscono questa possibilità, vivendo immotivatamente, un senso di malessere e tensione che magari potrebbe essere tranquillamente evitato.
Mariano Cangiulli
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Categorie: - Riflessioni
Io quel malessere di cui parla l’ho evitato ancora piu tranquillamente non facendo debiti, gli altri potevano pensarci prima
Da una parte c’è una fetta di popolazione che ha grandi risparmi, tenuti in gran parte sul c/c,
dall’altra una parte indebitata,
specialmente ora col covid.
L’ultima emissione di btp italia ha avuto grande successo e questo denaro verrà usato per l’emergenza, ma soprattutto l’italia ha dimostrato all’Europa di essere in grado di stare
sui mercati.
Questa è la strada giusta, sono contraria a eventuali patrimoniali, il rapporto di fiducia
fra stato e cittadini è essenziale.
Basta vedere la Germania, che grazie anche
a questo rapporto di fiducia riesce addirittura
e emettere a tassi negativi.
La ricostruzione del paese può offrire grandi
opportunità.
La condizione “sine qua non” è il calo del virus (come sta avvenendo per ora).
Poi bisognerà assumersi dei rischi, non si può vivere nella paura.
Purtroppo a livello politico siamo alle solite
contrapposizioni ideologiche.
Come diceva Churchill, la democrazia è la peggior forma di governo a parte la dittattura.