Ho ricevuto oggi una lettera dall’INAIL che dopo avermi inviato dei prospetti di risarcimento infortunio sul posto di lavoro che mi ha provocato per una frattura un mese di immobilità assoluta e almeno un’altro di riabilitazione, mi dice che non ho ditritto a nulla perché il mio datore di lavoro (L’ENEL) ricorrendo ad un certo articolo di una legge del 1965 ha fatto fronte al posto dell’INAIL. Questo far fronte consiste nell’avermi corrisposto lo stipendio ed il risarcimento prospettato non l’ho avuto io ma l’ENEL! Come si dice cornuta e mazziata!!!
Ma è possibile una vergogna simile?
Lettera pubblicata il 3 Settembre 2005. L'autore, Bianca Zucchero, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Lavoro
Signora mi scusi,
L’argomento sembra interessante, ma spiegato in questo modo lascia capire poco. La prego di raccontare meglio la vicenda per avere noi che la leggiamo una prospettiva migliore. Purtroppo sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato, molti casi sono loschi e molte le ingiustizie. Per questo mia cara signora lei deve essere più dettagliata e precisa possibile se decide di mettere in luce l’accaduto. Così nesuno capisce di cosa lei stia parlando e nessuno può darle sostegno, io per prima.
Beh la cosa è piuttosto semplice. Alcuni mesi fa rimango vittima di un infortunio sul posto di lavoro (d’altronde la circostanza non è contestata da nessuno). Mi fratturo l’alluce del piede destro ed il pronto soccorso mi prescrive circa un mese di divieto assoluto di carico sul piede (quindi in pratica immobilità assoluta non potendo certo muovermi con le stampelle visto il timore di ricadere essendo reduce di altra frattura sempre allo stesso piede al malleolo). Poi riabilitazione tenendo peraltro conto che per una assai critica situazione lavorativa essendop “esiliata” a Rieti non potevo con facilità salire e scendere le scale della metro e prendere il pullman (cinque ore di tragitto per ritrovarmi a non fare assolutamente NULLA).
Vabbè, lasciamo perdere. Comunque consapevole come sono che l’INAIL raramente paga, nulla le richiedo se non fosse che è l’INAIL a farsi vivo! Mi invia un prospetto in cui quantifica il risarcimento in circa 1200 euro che, così testualmente scrive, mi verranno inviati con assegno bancario.
Ovviamente rimango piacevolmente sorpresa e attendo. ma lì’assegno non arriva. Sollecito il responsabile dell’INAIL di allora di Roma Laurentino, già conosciuto perche renato Giglioli da Milano gli ha trasmesso la mia pratica di mobbing (così come è stata inviata alla procura della Repubblica di Roma) il quale mi fornisce una risposta assai involuta dalla quale non comprendo granché se on che “si scusa” per l’errore commesso dalla struttura.
Gli rispondo di meglio chiarire la faccenda ma nel frattempo viene sostituito (guarda te il caso) da una signora che mai e poi mai si prenderà la briga di rispondere alle mie numerose mail così come non si degnerà di fare neanche il mio sindacato (CISL).
Senonché dopo una raccomandata trasmessa all’ENEL (che non risponde) e al mio sindacato (che non risponde manco lui) la signora, assai servizievolmente, ritiene di doverlo fare per tutti con una lettera in cui, rifacendosi ad un articolo, mi pare 70 di una legge del 1965 mi dice che è facoltà del datore di lavoro corrispondere direttamente al risarcimento (con la corresponsione dello stipendio!) e che l’assegno di risarcimento infortunio l’ENEL l’ha inviato all’ENEL!
Ed io che ho subito comunque l’infortunio sul posto di lavoro rimango a guardare!
Io ho integrato….
Ma l’aiuto?
cara signora io ho subito un infortunio 60 giorni fa amputazione della falange dito medio ,oggi sono gia tornato all’a lavoro l’inail mi ha detto che sto’ bene sara’?io non credo che sto bene cmq ,mo faccio ricorso ,SONO 60 GIORNI CHE NN VEDO UN EURO L’INAIL MI HA MANDATO UN ACCONTO VIRTUALE IO NON HO ANCORA RICEVUTO UN CAVOLO DOPO 20 GIORNI DATORE DI LAVORO NEMMENO UN EURO E IO HO LE BOLLETTE CHE AUMENANE E LA BANCA CHIAMA A CHI FACCIO CAUSAA?ALL’INAIL ,MEGLIO ANDARE DI PERSONA E SPARARAE A TUTTI ,SONO ALLA FINE DELLA MIA PAZIENZA