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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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Ciao Paolo,
Ciò che scrivi..a .mi manda in confusione…ma questa è Fenomena è strana davvero o forse no, è solo un’insicura persa nelle sue paure…che dirti, fai bene ciò che fai, anche se fa male, tieni duro, certo anche il fatto di frequentare lo stesso corso non è di aiuto, ma non lasciarlo mai, davvero, sei bravo!
Lei..lei cerca di vederla dall’esterno..cerca di distaccarti, per quanto sia difficile è l unico modo che hai per difenderti da questa situazione…
Sono d’accordo con te, riguardo i consigli che hai dato a Fiore81, deve riflettere bene su cosa vuole veramente e vincere le sue paure (perchè quelle sono dure da eliminare e complicano non poco la facoltà di scelta, in generale, in amore poi..).
Io al momento sono tranquilla, tutto va bene, salvo qualche screzio futile, che nella vita ci sono sempre, e la rendono più viva…il piattume i ha sempre dato l’idea di sottomissione da parte di uno dei due o di apatia dei sensi…
Mi sono lanciata in un progetto ambizioso, che ho proposto in un topic su questo sito, spero vada in porto…se non ho cose che impegnabo al 100% non vivo…ed ora che i problemi sentimentali non ci sono..mi devo cercare altro….resto ancora volentieri qui, per cercare di consigliare gli altri, per dare la mia esperienza..magari può servire, magari no…
Al livello fisico devo fare ancora parecchia strada per riprendermi…ma va da se, devo solo aspettare…poi via full immersion in tutti i miei impegni..che per un verso mi mancano, per un altro son felice di non avere…
Sapete, oggi riflettendo in modo forse più lucido e disincantato mi sono reso conto che, nello stadio a cui mi sento di essere approdato, una buona parte della mia sofferenza probabilmente non è dovuta alla perdita della persona che ho amato, ma forse proprio alla perdita dell’amore, del mio primo vero profondo e grande amore, la perdita del sentimento e delle emozioni che ne derivano…si è infranto il mio sogno di un amore eterno con lei, dei miei progetti di un futuro al suo fianco, ho di nuovo la sensazione di essere, in fondo, da solo al mondo, perchè in realtà lo siamo tutti, che percorriamo le nostre strade ed in quanto nostre sono SOLO nostre, che possono essere parallele o incrociarsi a quelle di qualcun’altro, ma le stiamo percorrendo solo con le nostre gambe…Prendere coscienza di questo per la verità non mi tranquillizza affatto, anzi mi getta nella malinconia e nella nostalgia, mi pone di fronte mille interrogativi sui miei errori nel vivere i rapporti di coppia, sulle mie forme di attaccamento all’altro, e se da una parte mi permette di cominciare a vedere davvero i difetti della mia ex che non sopportavo fino in fondo, dall’altro ho il timore che la cosa possa ripetersi di nuovo in futuro con le stesse modalità visto che le avvisaglie della rottura non ero riuscito a percepirle nella loro completa gravità…Perdere l’amore come sentimento è forse proprio quello che genera il senso di vuoto, di spaesamento, perchè quel vuoto l’amore lo riempiva di aspetti dell’altro che visti con le lenti dell’innamorato ci portavano a credere quella persona come l’unico essere vivente degno di completarci e starci a fianco…è rimasto quindi un contenitore e involucro vuoto, l’altro se n’è andato e l’ha svuotato…perdere l’amore ci rigetta nell’insicurezza della ricerca costante di accettazione da parte degli altri che penso intimamente tutti cerchiamo, perchè se così non fosse non potremmo nemmeno amare, dal momento che amare qualcuno significa volerne essere dipendenti e riversare anche nell’immagine dell’altro un po’ di noi, volere che l’altro si prenda un pezzo di noi e lo custodisca dentro di sè…la morale di questi miei cervellotici pensieri (purtroppo anche frequenti….) è che quando cominci a disaffezionarti all’altro a causa del dolore e della sofferenza che hai provato, e che lei/lui ti ha provocato, dopo esserti ribellato e arrabbiato per quello che ti è stato fatto, la cosa davvero triste che ti rimane è la sensazione che un capitolo della tua vita è finito senza che prima tu avessi terminato di scriverlo, ti senti incompiuto, non hai detto l’ultima parola su una storia che ti apparteneva, avresti avuto ancora molto da raccontare ma dovrai tenertelo per te, la senti un’occasione d’oro che la vita vi aveva dato e che è stata sprecata…senza possibilità di appello.
Ciao a tutti..Ciao ISIS, forse le mie parole mi fanno onore e ti ringrazio ma sinceramente avrei voluto risparmiarmelo questo onore come del resto credo tutti voi avreste voluto risparmiarvi di scrivere ciò che sentite in questa fase della vostra vita. Ma è successo, è successo tutto e nessuno può far nulla per cancellarlo, questo fa parte della vita, la nostra vita e la nostra vita è anche essere qui ed aver la fortuna di poter parlare con persone come voi in grado di ASCOLTARE, di CAPIRE, di ACCETTARE, di NON CONDANNARE, di CONFORTARE, di APRIRSI all’altro…provate a pensarci un attimo: se non ci fosse capitato ciò che ci è capitato avremmo queste capacità?
PAOLO ho visto le tue foto …complimenti!!!…e sei pure un bel ragazzo, in bocca al lupo che la vita ti sorriderà, te lo dico con l’affetto di una mamma, quello vero…
Mio figlio mi sta dicendo addio mentre esce dopo avermi rotto i timpani con fibra e le schifeze che dice perchè mi son lamentata.
Gli sorrido, oggi mi sento in pace, oggi mi son gustata il sole dopo tanti giorni grigi, oggi son stanca per il troppo lavoro ma non per i troppi pensieri devastanti…oggi mi sento bene.
Un abbraccio a tutti
PS. è capitato che oggi io e il tipo ci siamo sentiti…un sempòlice e frettoloso saluto…ho spento il cell, voglio star tranquilla e guardare la tv stasera con mia figlia…
Ciao Manuele,
ho anche io la sensazione che tutto può andare per il verso giusto, che basti volerlo in fondo in due. La maggior parte delle persone ti diranno che non è possibile io invece lo credo possibile che se due persone si amano veramente e vogliono riprovarci se hanno la stessa forza e volontà ce la possono fare…Ci vuole un coraggio leonino e un bel pò di pazzia ma le cose si fanno: occorre solo valutare in senso unicamente singolare, per se stessi, se ne valga davvero la pena.
Per tutte le sensazioni di cui parli tu è proprio vero: dopo la rabbia e l’amarezza resta un vuoto, spesso troppo silenzioso per non essere di troppo in noi…
Occorre allora riappropriarsi di se stessi: siamo forse fatti per vivere in coppia sempre? Direi di no, anche a me manca tutto di lei anche la sua stronzaggine, però sono un uomo che deve saper vivere da solo.
Non deve essere un “vivere a metà” in quanto single, bensì un vivere come unità di te stesso con il mondo circostante. Solo così diventerai interessante e aperto anche a nuove esperienze e valuterai a mente lucida ciò che vorresti farne del tuo passato.
Da piccolo credevo che l’amore fosse come dici tu il voler dipendere da qualcuno. Oggi non lo penso più, quel tipo di amore oltre che pericoloso è assolutamente sbagliato secondo me.
Io voglio vivere la persona amata nella sua singolarità perdendomi nella sua individualità. Non vorrei mai più una donna fantoccio che pende dalle mie labbra e pensa tutto in funzione di me, voglio invece una persona forte in grado di realizzare i suoi sogni che devono riguardare la coppia ed anche se stessa.
Dico questo perchè vedo tante coppie di amici in cui la dipendenza è letteralmente troppa soprattuto a 27-30 anni. Prima o poi scoppieranno…
Non ci vuole fretta nelle ricerca di una buona “compagna di viaggio”…le cose nella vita vanno e vengono, con la fretta ci si fa il sangue amaro.
Se tu senti come incompiuta la tua storia mettici una pietra sopra ma non dimenticartene, magari un giorno riaprirai il libro e lo terminerai come vorresti tu….Però non ti fossilizzare sulla pagina bianca…non è così che si supera la “crisi dello scrittore”.
Leggi altri “libri”, vedrai che ne troverai di belli e di brutti ma intanto avrai arrichito il tuo bagaglio di esperienze…
Buona serata Paolo
Eh…caro Manuele, fossero tutti sensibili e cervellotici come te!!!!!!!!!!! Non so quanti anni hai ma penso tu sia giovane…Paolo ha fatto un bel paragone…non dovresti lasciare la pagina bianca perchè non è così che si supera la crisi dello scrittore, in parte è vero ma secondo me, meglio una pagina lasciata bianca per un bel po di tempo, piuttoso che scrivere cose poco interessanti e poco soddisfacenti, tanto per scrivere!
Per cui caro Manuele, cerca di stare il più possibile da solo fino a che non incontrerai una ragazza che merita la tua attenzione, non buttarti via con avventure stupide che dentro non ti lasciano nulla o che addirittura a volte ti fanno star peggio di come stai, in bocca al lupo Manuele.
Ciao MARGHERITA, brava, sono felicissima per te che finalmente hai trovato la pace e la serenità, anche io oggi l’ho sentito, ha avuto il coraggio di chiamarmi per chiedermi come stavo, ha avuto il coraggio di dirmi pure che mi pensa sempre, gli ho risposto in modo molto distaccato e calmo che potrebbe fare a meno di pensarmi, che sto bene senza di lui e che ho ritrovato la gioia di vivere…Tutte bugie le mie ma il mio orgoglio mi ha imposto di rispondergli così, sono stata malissimo tutto oggi pomeriggio, ho pianto quasi fino a soffocarmi, stasera alle 23.30 mi ha richiamata ed io non gli ho risposto, magari crepo ma la soddisfazione che sto di cacca per lui non gliela do’; COMODO sparire per un mese, farsi i fatti propri poi ritornare e cercare di ricucire!!!!!!!
Ma cosa crede, che son sempre li pronta a perdonarlo ed accettarlo? Per ora soffro ma finirà questa sofferenza prima o poi! Un bacio a tutti/e e uno a Margherita.
Grazie Paolo
ti scriverò e ti racconterò la storia dall’inizio per farti capire meglio, non sono una piagnuccolosa in genere ma questa storia mi fa soffrire come mai mi era accaduto prima, che lui ci stia male come me non lo credo ma tutto è possibile comunque domani ti scriverò nella casella di posta, forse essendo tuo coetaneo, comprenderai meglio di me il suo comportamento, un saluto affettuoso
Ciao a tutti,
MARGHERITA ti ringrazio per i complimenti, che la vita mi sorriderà lo sento, ho già rimbalzato sul fondo ora ho soltanto il mio carattere “romantico” e un pò masochista che mi fa ancora pensare alla mia ex (forse anche perchè volente o meno la vedo un paio di volte alla settimana causa corso di fotografia).
Ora capisco che lei ha dei dubbi e li ha avuti tutto quest’anno mentre io sono sempre stato fermo sul mio amore.
Mia madre dice che quando mi innamoro regredisco a 17 anni e che sbaglio, che dovrei farmi “furbo” e non cascarci così tanto, forse ha ragione ma sono fatto così per ora. Nemmeno un tonfo di una storia di 6 anni mi ha reso chiuso e guardingo e non vorrei mai essere così perchè fa soffrire le persone amate.
Ieri sera sono stato a casa e seppur triste ho sentito di stare bene da solo, ho suonato un pò e mi sono letto i miei libri.
Se mai vorrà far tornare da lei dovrà dimostrare di esser pronta a rischiare, dovrà dimostrare di amarmi come sono e volere solo me:non è affatto detto che il mio cuore sarebbe disposto a riaprirsi.
Intanto sono piacevolmente sorpreso dalla mia forza che mi fa andare avanti ed è sicuramente anche grazie a voi tutti ed a questo stupendo sito.
Per te margherita auguro tanta serenità e sicuramente quando una persona dimostra la propria serenità è poi in grado di trasmetterla agli altri e diventa magnetica…
ISIS continua così che sei un esempio, per quanto riguarda il tuo stato fisico se posso suggerirti qualcosa ti direi, da sportivo che sono, di fare qualcosa, nuoto ad esempio. In poco tempo ti ritroverai in forma e non è uno sport traumatico come la corsa o la palestra.
CORINNE sono disponibilissimo a leggere la tua storia, sentiti libera di scrivermi quando te la senti. Vedrai che anche solo il mettere le cose per scritto ti farà vedere meglio la situazione.
Buona giornata, Paolo
Corinne…scrivi qui! Cosi la leggiamo tutti. Bacio
Ciao Paolo, senza fare del catastrofismo, o crogiolarmi in un pessimismo che mi sarebbe cmq di scarsa utilità, soprattutto ora, credo che riuscire a vivere un sentimento d’amore profondo con un’altra persona non sia difficile, basta lasciarsi andare e tutto verrà da sé, se esistono le basi per farlo, è ovvio(anche se questo per molti è già molto complicato, ma non è il caso di noi che scriviamo qui), ma sia piuttosto molto ma molto difficile riuscire ad avere la lucidità e la maturità di entrambi gli amanti per mantenere il tutto ed avere una visione organica dell’evoluzione del rapporto nel medio-lungo periodo, muovendosi di conseguenza come in una partita a scacchi in cui il risultato finale da perseguire sia quello di arrivare a una parità assoluta tra i due componenti, senza vincitori e vinti…ci vuole intelligenza razionale ed emotiva per comprendere l’altro nelle dinamiche del rapporto mentre queste avvengono, e quest’intelligenza deve essere appannaggio di entrambi, uomo e donna…il mio “pessimismo” deriva dal fatto che purtroppo in una coppia due persone crescono a due velocità diverse ed in due direzioni tendenzialmente diverse, e quindi riuscire ad afferrarsi, guardarsi negli occhi, e piacersi ancora prima che sia troppo tardi non è cosa semplice…come dici tu a volte ci vuole coraggio leonino, il coraggio delle rinunce e del sacrificio, il coraggio della volontà a tutti i costi, il coraggio di rischiare che l’altro possa decidere di considerare le nostre richieste e prese di posizione come sufficientemente forti per lasciarci….ebbene io non voglio partire da oggi con il piede sbagliato e dire che sicuramente l’amore per sempre non possa esistere, ma dico che dobbiamo considerarla soltanto come una delle eventualità, e non la più probabile…in tempi passati i rapporti di coppia duravano per decenni, ma erano altri tempi, in cui si ingoiavano bocconi amarissimi pur di far reggere la baracca, ma oggi nessuno di noi è più disposto a farlo(e poi quello era davvero amore o convenienza?)…l’amore romantico ed eterno in cui io ho sempre creduto appartiene penso a una visione superata, l’amore è un sentimento di intensità e bellezza impareggiabile nella nostra esistenza, ma è fatto per nascere, crescere, realizzarsi e spegnersi in un periodo di tempo che molto spesso è più breve di quello di una vita intera… accettare questo fatto ci porta ad essere più disincantati e probabilmente a lasciarci meno travolgere dall’intera miriade di sensazioni che esso porta con sé, ma ci consente d’altro canto di apprezzarne meglio la particolarità e l’unicità anche mentre lo stiamo vivendo e non solo dopo averlo perso, appunto perché il nostro punto di vista è più distante e quindi più organico…[CONTINUA]
—->Anch’io, come te, voglio una persona accanto con i suoi desideri e la sua forte personalità, in cui si hanno propri progetti individuali oltre che di coppia, ma questi possono alla lunga costituire paradossalmente anche un viatico per il fallimento…laura lo era, temprata e decisa, e i nostri forti caratteri ci hanno diviso, non siamo riusciti a mantenere la nostra promessa di amore che ci eravamo fatti, poco importa se ora io ne ho pagato le conseguenze più di lei, c’è sempre chi è più fragile dell’altro o ama in modo diverso, ma il risultato è che io e lei insieme abbiamo fallito e non volevamo fosse così…e sebbene avessimo due personalità piuttosto strutturate ma diverse io ho memoria dei momenti più intensi e più belli soprattutto per quei frangenti in cui io mi sarei sentito perso senza di lei, in cui avevo un bisogno assoluto di lei, e vivevo, oserei dire, in funzione di lei, e quindi quando ne ero dipendente…credo che la forza dell’amore stia lì, perchè è in grado di fare tutto questo, e stare insieme a qualcun’altro apprezzandone l’unicità ma conservando e affermando arcignamente la propria individualità significa snaturarlo ed indebolirlo…tuttavia riuscire a preservare nel tempo i delicati e necessari equilibri mi sembra costituisca davvero una serie di salti funambolici che richiedano doti non comuni, che con scarsa probabilità coesistono in entrambi i componenti della coppia nel medesimo istante…
Queste considerazioni mi infilano in un vicolo cieco in cui non mi pare ci sia soluzione se non quella di accettare che la sofferenza per la fine di un amore sia una componente inestricabile e inscindibile dalla felicità che è in grado di offrirci, l’amore insomma mi sembra possa considerarsi una meravigliosa e sconvolgente parentesi, che si apre e chiude sempre, forse la natura delle cose è proprio questa, una metafora anche della vita in fondo, perché dovrebbe essere diverso?
CORINNE, poi tanto giovane non sono, ho 26 anni, sono del tuo odiato ‘81, diciamo che il mio percorso di maturazione emotiva è iniziato tardi e quelle avventure di poco conto di cui tu parli sono state per molti anni una mia costante di vita…questa storia che ho avuto è stata la prima a permettermi di affrontare la mia paura di amare e lasciarmi amare,prima nelle relazioni tenevo tutte le persone a dovuta distanza senza concedere loro una parte di me, e certamente era per un’insicurezza di fondo che mi faceva temere di rimanere intimamente ferito dall’altro…beh infatti questa ferita alla fine è arrivata, per di più all’improvviso,ma sono oggi una persona molto diversa rispetto a prima, e per fortuna non potrò mai più tornare indietro, sono stato illuminato ed ho visto, colto, il tesoro che c’è nello scrigno che sono riuscito ad aprire,e di certo non intendo più chiuderlo da ora in avanti…e forse il tuo (ex-)boyfriend, se ha la mia età, sta facendo un percorso analogo al mio e non ha le idee molto chiare su che cosa vuole davvero dalla donna che ha a fianco