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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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Siamo in molti ad essere sulla stessa barca…
io sono stata lasciata un anno fa ad un mese dalla laurea( che poi è arrivata con 6 mesi di ritardo, chissà perchè?!), quando ci stavamo avviando ad organizzare il nostro matrimonio… mi ha lasciata all’improvviso:mai un litigio, mai un indizio, anzi….mi ha lasciata piangendo e chiedendomi di consolarlo(io a lui?!)…non mi è passata, nn so quanto ancora ci vorrà…spero solo finisca presto , perchè è un dolore troppo grande…
Penso di essere arrivata al punto in cui non c’è più stupore per quello che è successo (e meno male, sono passati cosi tanti mesi…).
Mi accorgo che se non lo sento, se non sento tutte quelle sue parole false e inutili, se non so cosa faccia e come stia, mi sento più forte.
Ciò non toglie che lui ci prova sempre a chiamarmi e capisco che il suo unico scopo nel voler mantenere un contatto è avere la sicurezza/speranza/presunzione che, se mai dovesse voler tornare indietro, io sia li ad aspettarlo. E bravo! Questo tira e molla per non permettermi di dimenticarlo e di risollevarmi… Meno male che l’unica cosa vera che giurava e spergiurava in quel suo mare di confusione era il bene che provava per me…
Davvero vergognoso, più lo sento distante, più mi sento forte e più lo vedo per ciò che è realmente.
Davvero non ho più niente da spartire con una persona cosi, non posso oggettivamente fargliene una colpa del fatto che avesse smesso di amarmi e si fosse invaghito di un’altra, è successo, me l’ha detto e se n’è andato, ma continuare per quasi un anno ad approfittare dei miei sentimenti e della mia fragilità, questo e davvero crudele.
Beh, adesso la pacchia è finita, davvero. Oggi mi sento forte, sento che posso guardare avanti, che posso contare sulle mie forze e volermi finalmente bene.
Anna, non hai più scritto. Come stai cara? Per ora ho letto alcuni libri sulla dipendenza affettiva, mi stanno aiutando almeno a capire che vivevo completamente in funzione di un’altra persona e che questa persona non era poi questo granché. Un abbraccio.
Ciao Claudia,
come già ho scritto in passato (qualche giorno fa), fatti forza e se hai capito che lui è forte del fatto che se torna indietro tu lo stai aspettando, cambia tattica per due motivi.Uno, per il tuo bene e due,per metterlo all’angolo e sotto scacco…..Sapessi quanto t’invidio…..
Ti avevo scritto di mettere fuori gli attributi e giocare d’azzardo.Ma perchè non lo hai fatto ancora?Io la risposta la so:perchè semplicemente tu lo stai aspettando ma non riesci a comportarti in modo freddo e distaccato perchè hai la paura di perderlo per sempre.E’ palese Claudia, osa!Non hai nulla da perdere.Forse sarà difficile per i primi tempi ma abbi la forza di farlo.O almeno provaci!Vedrai che cambierà atteggiamento nei tuoi confronti e se ti chiederà il perchè del tuo comportamento sei a cavallo Claudia, cavalca l’onda!Per quanto riguarda me,forse sto un pò meglio,perchè lei è finalmente partita per il famoso paese lontano e mancherà sei mesi.Spero che questo periodo serva a me per riprendermi appieno la mia vita.In questi giorni sto seriamente pensando di ritornare nella città da dove sono rientrato 3 settimane fa.Ma tutto questo solo a settembre.Ora sto bene così e poi l’estate porterà consiglio.Un’ultima cosa Claudia, mi farebbe piacere se tu mi dicessi qualche titolo dei libri che stai leggendo,perchè anche io talvolta mi sento schiavo della cosiddetta “dipendenza affettiva”.
Ti abbraccio
MIHI
Per chi avesse seguito tutta la fiction….e’ nato il bimbo….e lui mi ha pure chiamato da fuori la sala parto per dirmelo….se nn lo avessi subito saputo subito, morivo, secondo la sua logica perversa di uno che nn puo’ capire quanto io abbia sofferto e quanto mi destabilizzi tutta la situazione….il suo scontento attuale, e il suo essere padre, e il suo vaneggiare su di noi, e chi piu’ ne ha , piu’ ne metta…
Ce ne sarebbe da dire…ma nn ci riesco tanto adesso….
Vi abbraccio tutti….
ANNA
P.s. Cara Claudia, se io oggi tornassi al punto in cui stai tu ora, ma con la consapevolezza acquistata in questi mesi, ti giuro che lo prenderei a calci…me ne pentirei sicuramente e dopo starei male perche’ nn e’ la mia natura…ma temo che lo farei….
Ciao ragazzi non scrivo da un pò verò vi leggo sempre! E’ pazzesco come le storie si assomiglino un pò tutte soprattutto nella nostra incapacità di staccarci da persone che ci feriscono comunque, sia che facciano, sia che non facciano qualcosa. Per quel che mi riguarda io ho iniziato da alcune settimane ad andare da uno psicanalista. Non sto bene ma molte cose sto forse riuscendo a metterle a fuoco meglio. Per esempio ho capito che la mia relazione avrei dovuto interromperla io al posto suo. Mi trattava male in un modo che io non meritavo, spesso era assente e freddo,io pensavo a noi due e lui pensava a se stesso anche nelle cose più stupide, nonostante questo io non riuscivo a staccarmi da lui…Perchè? Sto cercando di capirlo e spero di riuscirci presto.Claudia secondo me se lui dovesse tornare da te anche in ginocchio tu non lo rivorresti più! So che ti sembra impossibile e sembra impossibile anche a me pensare una cosa del genere eppure credo che anche tu come me sia abbondantemente delusa dal comportamento di una persona profondamente immatura e che non vuole bene per niente.
anna, che dire??
certa gente nn conosce i limiti delle cose…
nn farti massacrare, nn consentirglielo!
ora e in seguito ti scaricarebbe addosso anche i suoi malcontenti….. quelli fisiologici, quelli che bilanciano i momenti belli… ma i momenti belli poi.. nn li avrebbe con te?
In estrema sintesi, fuori di emtafora, tanto per capirci: Dobbiamo fare un comitato per la salvezza di Anna o ce lo amndi tu????
Caro Mihi, per ora ho letto “La dipendenza affettiva” di Daniel Piétro, ho iniziato “L’Amore (im)perfetto” di Annalisa Balestrieri e ho ordinato da internet “Quando l’amore è una schiavitù” di Nicola Ghezzani. Mi ritrovo in tutto quello che ho letto fino ad ora, quindi penso davvero di soffrire di dipendenza affettiva, ma al momento non so davvero come si possa guarire, forse con l’aiuto di uno psicoterapeuta, con molta analisi su se stessi e con una grande forza di volontà e col desiderio di voler cambiare e di volersi bene sul serio. Non so se avrò mai tutte queste capacità in futuro, ora di sicuro mi sento ancora troppo fragile.
Cara Anna, posso solo cercare di immaginare come tu possa sentirti e mi dispiace tantissimo. Nonostante il dolore che provi e che stai cercando di superare, continui ancora ad essere catapultata nella sofferenza dalla sua insensibilità e dal suo egoismo. Lo so che è dura, e che io sono l’ultimo degli esempi da seguire, ma non permettergli di farti altro male. Ti sono vicina e ti abbraccio.
Mi accorgo leggendovi che certe persone sono proprio tutte uguali e senza nessun tipo di umanità, pensano solo a loro stessi, al loro orticello, al loro bene (chissà poi qual è il bene cui ambiscono?) … e gli altri? Oggetti da usare…
Hai ragione Alice, io uno cosi non lo voglio più, uno che se n’è andato perché io ero diventata la routine, mentre fuori c’era la novità, uno che ogni volta che sta male continua a chiamare me per comunicarmi le sue preoccupazioni, uno che non è soddisfatto della sua vita sentimentale e lavorativa e mi chiama per vomitarmi addosso tutte le sue frustrazioni, uno che vorrebbe vedermi sempre li a morire d’amore per lui, nonostante tutto.
Beh, adesso almeno mi sto rendendo conto, è dura, sto male, ma inizio a vederlo per quello che vale… Non mi interessa sapere se è vivo o morto, non mi interessa saper se sta bene, se è felice, non vedo più niente in lui di ciò che ho amato. Per me non è davvero più niente, solo un vigliacco, opportunista, ipocrita, falso. E se tornasse, che me ne farei di uno con tutte ‘ste qualità? Insomma, forse non sono davvero più innamorata… forse e troppo presto per dirlo… ma almeno oggi voglio crederci.
Credo che l’amore sia una cosa importante per la quale vale davvero vivere!
Io credo ancora nell’amore eterno, ci credo anche se vedo intorno a me a Milano e soprattutto in Italia molta diffidenza di ragazzi e ragazze che, dopo brutte esperienze, hanno paura di prenderla nuovamente nel sedere!
Io sono insieme ad una ragazza, sono molto innamorato di lei e cerco di dare sempre il massimo per lei, lei è felice e lo vedo, tuttavia è vero che dopo un pò il rapporto tende a diventare monotono ma è normale!
Tutto nella vita è monotono, tutti i giorni sono uguali, a lavoro si fanno le stesse cose, a casa le stesse cose e con la fidanzata le stesse cose salvo magari bei week end o qualche bella serata romantica al ristorante e poi al cinema….
Secondo me però non bisogna mai mollare, bisogna sempre crederci, i ragazzi di oggi (sia chiaro ho 26 anni) non ci credono, sembra che vogliono divertirsi in eterno, sembra che non vogliono crescere mai perchè hanno paura per diffidenza e perchè vogliono divertirsi e pensare alle stupidate, c’è poca maturità, poca padronanza di responsabilità e tanta superficialità, la società moderna ha tutto, però tutto puo’ dare niente!
Secondo me ci vuole più umiltà, meno vizi e più spirito di sacrificio e naturalmente bisogna sapersi accontentare di quello che si ha perchè molti hanno e vogliono di più! Perchè uno vive una storia con una bella e bravissima ragazza molto innamorata di lui e poi vuole farsela con un’altra o viceversa….c’è troppa superficialità, troppo MADE IN USA di pirlone “Yeah”, troppo stupidità!
Bisogna crescere celebralmente e prendersi ognuno le proprie responsabilità e non pensare all’ultimo modello di cellulare, al Grande Fratello ed a tutte le cavolate, godetevi la vita e sappiate amare!
Perchè l’amore esiste ancora, basta trovarlo, vi garantisco che esiste!
Buona notte a tutti!
Ciao Mirko,
mi trovi perfettamente d’accordo sulla questione della superficialità. Troppo spesso è facile liquidare una persona con un semplice ‘non ti amo più’…
Non me ne vogliate per quello che sto dicendo, non intendo dire che una persona deve in qualche modo sentirsi costretta a continuare una relazione se non desidera farlo ma… ci sono alcuni aspetti della mia vicenda personale (e di altre) che secondo me vale la pena di approfondire.
Quando una relazione è di lunga durata, è ovvio che la passione travolgente che c’è all’inizio venga meno… ma questo sta nell’ordine naturale delle cose… ad un certo momento subentrano tutta una serie di elementi che sarebbero da tenere in considerazione… l’affettività che lega le 2 persone, le scelte di vita, che talvolta assumono i connotati di veri e propri sacrifici e rinunce, fatte in nome di questa relazione.
E pare che spesso ci si dimentichi di tutto questo, si preferisca lasciarsi prendere la mano da una passione fresca quando c’è qualcosa che non va, piuttosto che tentare di salvare la relazione in essere. Salvo poi scoprire che se la relazione precedente è durata così tanto probabilmente c’era un motivo, e che la nuova, passata la passione iniziale, sia insoddisfacente e non all’altezza di quella precedente. Ma a quanto pare proprio la superficialità di cui parlavo spinge le persone a trattare i propri simili come ‘oggetti’, da cambiare ogni qualvolta li si considera vecchi o quando se ne trova di ‘nuovi’ sul mercato. Senza considerare appunto quanto per un essere umano possa essere destabilizzante, distruttivo, traumatizzante ritrovarsi con anni di scelte irreversibili, di rinunce, di sforzi per costruire assieme, gettati via… in parole povere…. privati di un pezzo della propria vita che mai potrà essere restituito. Ora, se la relazione è irreversibilmente compromessa può essere giusto terminarla, ma credo che in nome di tutte queste cose, in nome del rispetto che si deve ai prorpi simili, si abbia il dovere di cercare di salvarla in ogni modo possibile, e non terminarla in nome di qualcosa di frivolo e passeggero, perchè questo ha un impatto devastante, sconvolge la vita e l’equilibrio dell’altra persona, le causa un vero e proprio trauma che può essere difficilissimo da superare e lascia comunque dei segni addosso. Personalmente credo che quando si sceglie di instaurare una relazione con un’altra persona, ci si assume delle responsabilità nei suoi confronti, volenti o nolenti. Certo, siamo persone libere, ma il rispetto, l’onestà e lo spirito di sacrificio dovrebbero comunque avere il loro posto. Altrimenti si rinunci ad impegnarsi con qualcuno e si viva come gli animali, accoppiandosi con chi si trova disponibile e poi via…. verso nuovi orizzonti! Credo che questa superficialità e frivolezza stia abbrutendo l’uomo, riducendo la sua interiorità e facendolo regredire alla condizione animale.. non so, forse sto sbagliando, forse siamo noi ad essere sbagliati… ma queste sono le
mie riflessioni a circa 8 mesi dalla fine della mia relazione decennale. Ed anche io mi sento ‘abbrutita’, regredita, i valori in cui credevo sono crollati miseramente, vivo alla giornata, come un animale, mangio dormo e fotto, come si dice, senza soffermarmi un briciolo a riflettere che cosa ne sarà domani delle mia vita. Non mi interessa più, non puoi progettare, non puoi fidarti… e allora prendo quello che trovo al momento, quello che mi dà un istante di felicità… lascio tutto al caso… questo è molto triste, io non mi riconosco in quella che vedo adesso, ma per sopravvivere ho dovuto adeguarmi a quello che è il costume imperante…
Anna… sappi che ti sono vicina… tutto questo è straziante, è impossibile anche pensare quanto le persone possano essere insensibili e la vita ingrata… spero che questo sia l’ultimo colpo assestato… certo è da KO, ma tu ancora ti rialzerai… 1000 volte cadremo e 1000 volte ci rialzeremo.
Giusy, tu come stai?