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Lettera pubblicata il 22 Marzo 2006. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Loredana.
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TOPO , tanto non ci riuscirai mai a farmi venire crisi di identita’ iihhihihihi
Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l’esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all’altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l’aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s’infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c’è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu
per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: “Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così.
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natale e Pasqua, in quell’uomo ci hai buttato dentro l’anima. Ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c’è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d’acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l’aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
“Perché faccio così? Com’è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?”
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E’ da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nu
CLEO non era mia intenzione farlo 🙂 se no avrei scritto maschietto al limite.
E poi mai dire mai… sai così poco di me… o forse sei troppo sicura di te 😀
Comunque notavo che abbiamo “monopolizzato” questo blog… andando decisamente fuori tema!
Mi sono fatto due risate… GRAZIE. Ora torno triste per un po’… ciao CLEO.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvicinerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E’ un’avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio dei capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo “sono nuova” con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: “Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse”.
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
E’ la primavera a novembre.
Quando meno te l’aspetti…..
Jack Folla.
Eccomi qua disperata e di nuovo al punto di partenza. Ho resistito più di una settimana e alla fine sono crollata, come una stupida ho risposto alla sua ennesima telefonata. Questa volta ero davvero convinta che avrei avuto la forza di chiudergli definitivamente la porta in faccia e invece ci siamo addirittura visti.
E’ arrivato di corsa verso di me, senza fiato, con gli occhi illuminati da un sorriso stupendo, mi ha stretta fortissimo fino a togliermi il respito, mi ha presa in braccio, mi guardava e diceva di trovarmi benissimo, anche se troppo magra ero vestita bene ed ero attraente. Mi ha detto che in quel momento avrebbe voluto fare l’amore con me, sarebbe voluto essere su una spiaggia e guardarmi e baciarmi mentre il sole scaldava il mio corpo.
Io l’ho aggredito con i miei perché, con le mie recriminazioni, col fatto che non ha più senso continuare a vesìdersi e sentirsi perché tutto è finito e per noi non ci sarà mai un futuro, nemmeno amicizia e che, come io ho dovuto accettare la sua decisione di andarsene via da me perchè innamorato di un’altra, lui avrebbe almeno dovuto accettare che, come conseguenza della sua azione, il prezzo era perdermi per sempre.
E allora è iniziata l’ennesima litania sul fatto che davvero pensava di non essere più innamorato di me, che davvero pensava che la passione fosse finita, davvero pensava di poter avere una nuova vita, diversa con un’altra e che invece anche se l’altra non gli è del tutto indifferente, l’innamoramento iniziale è gia finito, che è sicuro che questa non sia la persona della sua vita, che continua a chedersi se ha fatto bene a lasciarmi, e per cosa, che ha paura di pentirsi in futuro, che ora comunque non ha ancora rimorso perché c’è ancora uno spiraglio tra noi, che in futuro chissa quante cose possono succedere, che ci sono persone che divorziano e che tornano insieme anche dopo vent’anni, che davvero potremmo ricominciare in un altro posto e ad altre condizioni, che non potrebbe sopportare l’atrocità di non avere più nessun contatto con me, che ognuno adesso deve vivere la propria vita, che lui non mi sta chiedendo di aspettarlo, ma di non chiudere ogni contatto. Mi ha detto che gli manco moltissimo, che sono la prima persona che pensa appena si sveglia, che in ogni momento della giornata io sono nei suoi pensieri, che se è li con me e se dopo quasi un anno continua a cercarmi in un certo modo è ancora innamorato, che non mi mente, che non ne avrebbe motivo.
Ecco, almeno ora non gli credo più, non credo più ad una sola parola di quello che mi dice, sono convinta che mi racconti tutte queste palle perchè, si magari prova ancora affetto, e pensa che per me cosi sia meno doloroso. Magari comportarsi in questo modo lo fa sentire meno in colpa. Magari, quando mi dice queste cose, ci crede anche, magari si convince di quello che dice, poi si gira, cambia umore, le prospettive mutano e quello che pensa e prova è completamente diverso.
Ora so solo che sto malissimo, che devo ricominciare da capo, che intanto ora lui gioisce di un’altra, che la rende felice, e io sono qui sola e disperata, col macigno dei ricordi sul cuore, con la paura di un futuro vuoto, senza speranza, snza più luce, con la consapevolezza di essere stata per 5 anni con una persona che pensavo di conoscere, ma che non ho mai capito nemmeno per un istante.
Lo odio, odio la sua felicità, la sua nuova vita, le sue menzogne.
Sto male, ma non riesco nemmeno a piangere, vorrei gridare, ma non posso, devo fare finta di niente e invece vorrei essere morta per liberarmi da questa ossessione, da questo tormento. Temo che sarà sempre cosi.
Hai a che fare con un vero pescecane povera Claudia! Certo il mio ex non ha più notizie di me da cinque mesi, potrei essere morta e lui non lo saprebbe (dopo 9 anni), anche questo non è che sia proprio meraviglioso ma almeno non approfitta della sua posizione di vantaggio nei miei confronti.Se tu fossi un pò più forte ti consiglierei di chiamare lei e raccontarle tutto quello che combina alle sue spalle! Se lo meriterebbe proprio uno scherzetto così e forse finalmente capirebbe cosa vuole. Però tu sei ancora troppo innamorata di lui e non potresti mai farlo. Però accetta un consiglio. La cosa peggiore che puoi fare è continuare a darti colpe e a sentirti stupida. Nonostante io non lo veda da tanto tempo, nonostante mi abbia frantumato il cuore continuo ad essere innamorata di lui, e a sentire tremendamente la sua mancanza come dovrei giudicarmi io secondo te?
Ti abbraccio
Cara Alice, grazie per le parole, non sai quante volte sono stata tentata di farlo, non sai quante volte sono stata li per chamare questa o mandarle una e-mail. Non sai quante volte l’ho riccattato dicendogli che le avrei raccontato tutto se lui non mi avesse lasciato in pace, se non avesse chiuso definitivamente con me e lui sapeva che ho i mezzi per farlo. Alle minacce che gli lanciavo quando più mi esasperava, lui sembrava spaventato dalla paura di un mio gesto, dalla paura di perderla, si allontanava (un giorno di tregua) e poi di nuovo li a chiedermi di mantenere quel contatto, di non buttare via tutto, che siamo persone ragionevoli e che sappiamo come vanno queste cose, che la passione finisce, ma che quell’affetto, quella solidarietà reciproca, quel comune sentire non si può cancellare.
Ma poi cosa potrei mai dire a questa, ciao, guarda che il tuo fidanzato, che poi era il mio, ti tradisce con me che ho passato cinque anni della mia vita con lui, sai, evidentemente non ti ama, ma sicuramente non ama me! … E lui, quando prospettavo un annuncio del genere alla sua dolce metà, mi diceva: l’ingiustizia la faccio a te stando con un’altra, ho lasciato te, spesso mi ha detto, me ne sono andato con quella, a lei non faccio niente di ma,le io ti voglio bene. Se me ne andassi, quella farebbe due pianti e poi volgerebbe lo sguardo altrove, non è la donna della mia vita, mi piace, ma non abbiamo niente da spartire, non posso parlare di niente con lei, tu mi hai voluto bene, ma non voglio che tu mi crei casini, insomma, non mi è indifferente, non mi richiede uno sforzo particolare questa relazione, perché dovrei rompere e stare da solo?
Ma non era solo, aveva me. Piccolo particolare insignificante… Penso che ormai al massimo mi vedesse come la sua balia, la sua mammina protettiva e che da me voglia ancora solo quello.
Ma c...., come è possibilie che lui sia questo viscido vigliacco opportunista, mentre la sua moralità, la sua integrità erano alcune delle le cose di cui più mi sono innamorata? Ma ero proprio cosi accecata dall’amore?
E ora, come faccio se, dopo quasi dieci mesi, mi sento come il primo giorno e passo la mia vita nell’angoscia di giorni e di notti che scorrono senza una speranza, una luce, e poi arriva la domenica, mi ritrovo sola a rimuginare ore ed ore sulla mia sfortuna, sull’ingiustizia subita, su loro, su noi che non esiste più, su quello che è realmente e che finalmente si è rivelato…
Ho trent’anni, ho buttato via gli anni più critici e importanti della mia vita, vivendo ogni giorno, ogni sentimento, ogni esperienza in funzione di lui, della nostra vita insieme, del nostro amore, e invece che cos’era?
Non ho parole, e speranze, e forza …
Claudia…due anni piu’ di te…dieci a fare quello che hai fatto tu per cinque….
Ti capisco.
ciao Stefano 157, grazie per le aprole che hai scritto, mi hanno emozionato moltissimo.
c’è dentro tutto quall’uragano di vita che uno sente esplodere di colpo, la voce IMPERATIVA dell’istinto di sopravvivenza che ti tira fuori dai guai, che ti dice “ragazza, ora basta, ora torni a sorridere!”…
sono parole stupende che riporti (o sono tue)?
sono fresche, piene di vita…
so solo che vorrei averle scritte io!!
mia curiosità: come mai su questo sito? avevi già scritto prima?
a chi son dedicate, a una amica, alla tua compagna?
GRAZIE cmq, è un bel regalo che illumina il lunedì….
Simo